Pietro Taricone non ce l'ha fatta:
morto dopo un intervento di oltre 9 ore
L'attore è spirato nella rianimazione dell'ospedale di Terni, dove era ricoverato dopo essersi schiantato con il paracadute
TERNI (29 giugno) - Pietro Taricone è morto nel reparto di rianimazione dell'ospedale di Terni dove era stato trasferito dopo un'operazione durata oltre nove ore, seguita alle gravi feriti riportate ieri nelle fasi finali di un lancio col paracadute. Il decesso è stato provocato da improvvise complicazioni. Aveva 35 anni (era nato a Frosinone il 4 febbraio 1975, la famiglia è originaria di Trasacco, in provincia de L'Aquila), lascia la compagna Kasia Smutniak e una figlia di 6 anni, Sophie.
Ieri pomeriggio Taricone era rimasto gravemente ferito nelle fasi finali di un lancio presso l'aviosuperficie di Terni, sotto gli occhi della compagna, Kasia Smutniak. Rianimato sul posto da personale del 118 dopo avere subito un arresto cardio-circolatorio, era stato trasferito in ospedale dove gli sono riscontrate diverse fratture alle gambe e al bacino e copiose emorragie alla testa e all'addome. Era stato quindi operato per oltre nove ore e l'intervento aveva permesso di risolvere il problema legato alle perdite di sangue e di ridurre le fratture. Poi la morte senza che avesse mai ripreso conoscenza. Con l'attore è sempre rimasta in ospedale Kasia Smutniak che si era lanciata con il paracadute poco dopo di lui dallo stesso aereo. Insieme a loro i parenti più stretti della coppia.
L'incidente. Taricone, alcune centinaia di lanci già sulle spalle, era a Terni per partecipare a un corso per la sicurezza in volo riservato a paracadutisti esperti. Al corso, denominato Vela, partecipavano otto paracadutisti. Come gli altri, Taricone aveva seguito due ore di teoria. Quindi un primo lancio senza problemi. L'attore è poi nuovamente salito su un Cessna che ha raggiunto una quota di 1.500-2.000 metri. Taricone si è lanciato per primo dal velivolo e il suo paracadute ad ala si è aperto regolarmente a 1.200 metri dal suolo. A circa 50 metri da terra doveva eseguire una manovra di frenata ma l'ha ritardata ai 20 metri, finendo a terra a una velocità superiore a quella prevista e causandosi le gravi lesioni che poi ne hanno provocato la morte.
Taricone aveva raggiunto la fama con la prima edizione del Grande Fratello, nella quale si era guadagnato il soprannome 'o guerriero per la sua prestanza e i suoi modi. Una facile fama, che sfrutto al Costanzo Show con Uno contro tutti, ma alla quale aveva rinunciato per dedicarsi anima e corpo alla sua passione, la recitazione. Firmò un contratto di due anni con la Titanus per interpretare alcune fiction televisive. Alternò cinema e tv, da Distretto di Polizia 3 (2002), a Ricordati di me di Gabriele Muccino e Radio West di Alessandro Valori (2003), sul set del quale conobbe Kasia Smutniak e nel 2007 a Maradona, La mano de Dios di Marco Risi, nel ruolo del pusher del Pibe de oro. Nel 2006 fu un vigile del fuoco nella serie tv Codice rosso, nel 2008 tornò con La nuova squadra e con Tutti pazzi per amore, esperienza ripetuta nel 2010. Nel 2009 recitò in Feisbum! Il film, ispirato a Facebook. Un anno fa è stato opinionista su La7 con una rubrica intitolata Pietro la notizia.
Fonte: ilmessaggero.it
Uno dei pochi concorrenti del GF che si salvava. Purtroppo la fine era inevitabile, visto che per tutta la giornata di oggi è stato in condizioni disperate. E' per questo che odio così tanto gli sport estremi: non sai cosa ti aspetta dopo. Le più sincere condoglianze alla famiglia.
PS: Jenny, cambierai l'avatar anche stavolta?
EDIT: ah, ho letto che è stata bannata.
morto dopo un intervento di oltre 9 ore
L'attore è spirato nella rianimazione dell'ospedale di Terni, dove era ricoverato dopo essersi schiantato con il paracadute
TERNI (29 giugno) - Pietro Taricone è morto nel reparto di rianimazione dell'ospedale di Terni dove era stato trasferito dopo un'operazione durata oltre nove ore, seguita alle gravi feriti riportate ieri nelle fasi finali di un lancio col paracadute. Il decesso è stato provocato da improvvise complicazioni. Aveva 35 anni (era nato a Frosinone il 4 febbraio 1975, la famiglia è originaria di Trasacco, in provincia de L'Aquila), lascia la compagna Kasia Smutniak e una figlia di 6 anni, Sophie.
Ieri pomeriggio Taricone era rimasto gravemente ferito nelle fasi finali di un lancio presso l'aviosuperficie di Terni, sotto gli occhi della compagna, Kasia Smutniak. Rianimato sul posto da personale del 118 dopo avere subito un arresto cardio-circolatorio, era stato trasferito in ospedale dove gli sono riscontrate diverse fratture alle gambe e al bacino e copiose emorragie alla testa e all'addome. Era stato quindi operato per oltre nove ore e l'intervento aveva permesso di risolvere il problema legato alle perdite di sangue e di ridurre le fratture. Poi la morte senza che avesse mai ripreso conoscenza. Con l'attore è sempre rimasta in ospedale Kasia Smutniak che si era lanciata con il paracadute poco dopo di lui dallo stesso aereo. Insieme a loro i parenti più stretti della coppia.
L'incidente. Taricone, alcune centinaia di lanci già sulle spalle, era a Terni per partecipare a un corso per la sicurezza in volo riservato a paracadutisti esperti. Al corso, denominato Vela, partecipavano otto paracadutisti. Come gli altri, Taricone aveva seguito due ore di teoria. Quindi un primo lancio senza problemi. L'attore è poi nuovamente salito su un Cessna che ha raggiunto una quota di 1.500-2.000 metri. Taricone si è lanciato per primo dal velivolo e il suo paracadute ad ala si è aperto regolarmente a 1.200 metri dal suolo. A circa 50 metri da terra doveva eseguire una manovra di frenata ma l'ha ritardata ai 20 metri, finendo a terra a una velocità superiore a quella prevista e causandosi le gravi lesioni che poi ne hanno provocato la morte.
Taricone aveva raggiunto la fama con la prima edizione del Grande Fratello, nella quale si era guadagnato il soprannome 'o guerriero per la sua prestanza e i suoi modi. Una facile fama, che sfrutto al Costanzo Show con Uno contro tutti, ma alla quale aveva rinunciato per dedicarsi anima e corpo alla sua passione, la recitazione. Firmò un contratto di due anni con la Titanus per interpretare alcune fiction televisive. Alternò cinema e tv, da Distretto di Polizia 3 (2002), a Ricordati di me di Gabriele Muccino e Radio West di Alessandro Valori (2003), sul set del quale conobbe Kasia Smutniak e nel 2007 a Maradona, La mano de Dios di Marco Risi, nel ruolo del pusher del Pibe de oro. Nel 2006 fu un vigile del fuoco nella serie tv Codice rosso, nel 2008 tornò con La nuova squadra e con Tutti pazzi per amore, esperienza ripetuta nel 2010. Nel 2009 recitò in Feisbum! Il film, ispirato a Facebook. Un anno fa è stato opinionista su La7 con una rubrica intitolata Pietro la notizia.
Fonte: ilmessaggero.it
Uno dei pochi concorrenti del GF che si salvava. Purtroppo la fine era inevitabile, visto che per tutta la giornata di oggi è stato in condizioni disperate. E' per questo che odio così tanto gli sport estremi: non sai cosa ti aspetta dopo. Le più sincere condoglianze alla famiglia.
PS: Jenny, cambierai l'avatar anche stavolta?
EDIT: ah, ho letto che è stata bannata.
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