Annuncio

Collapse
No announcement yet.

Tanti auguri di buon compleanno a...

Collapse
X
 
  • Filter
  • Ora
  • Show
Clear All
new posts

  • #31
    Originariamente Scritto da Jeff Buckley '85 Visualizza Messaggio
    Ma no, Canova è venuto dopo, una scultura come Amore e Psiche non ha nulla da invidiare ai lavori di Michelangelo.
    E vogliamo parlare di Verdi? E' del XIX secolo quindi di per se moderno e le sue opere sono ancora famose e apprezzate in tutto il mondo.
    E che dire del Granducato di Toscana che fu per un certo periodo prima della Rivoluzione Francese uno degli stati più progrediti d'Europa?
    L'Italia il suo declino lo ha conosciuto dopo la prima guerra mondiale, con l'instabilità politica, l'avvento del fascismo e la fragile democrazia venuta dopo.
    Il Mezzogiorno invece ha avuto il suo declino già con l'unità d'Italia, prima del 1861 il sud della penisola era messo molto meglio, la povertà, l'emigrazione e la mafia sono arrivate dopo Garibaldi.

    Non nego Canova, c’è stata anche gente come Caravaggio dopo Leonardo, eh, ma non è stato più un periodo, ma più che altro delle eccezioni…Kafka, uno degli scrittori più importanti del secolo scorso, eppure nessuno si sogna di dire che la Cecoslovacchia, l’ Ungheria o tantomeno l’Austria siano stati dei contribuenti importanti per la letteratura in quei anni.

    Poi mi parli del Granducato di Toscana, ok, peccato che in quel epoca in Inghilterra si sta sviluppando la prima rivoluzione industriale che porterà la Gran Bretagna ad essere una delle nazioni più importanti del 800’(come se nel 700’ non lo fosse già abbastanza)…il Granducato è in realtà più un entità regionale, perché l’Italia è un’entità regionale, dove tutto è in secondo piano, gli staterelli sono spettatori e non hanno il potere d’influenzare a livello delle altre grandi nazioni europee(che è il cardine della cultura occidentale di quegli anni).

    L’Italia non ha conosciuto il suo declino con il Fascismo, perché l’Italia già prima non contava un cavolo, sia a livello culturale che a livello politico…era tutto più che altro un apparenza, ed il fascismo ne è l’esempio più incalzante: un sistema politico che ha fallito nel voler vedere l’Italia al pari delle altri nazioni di prim’ordine.

    Basta paragonare l’Italia con la Germania, entrambe con un destino intrecciato, dalla unificazione al declino della WWII, eppure dalla Germania è uscita gente come Marx, Freud, Nietzsche, Einstein ecc… gente che ha cambiato il MONDO, non solo la propria nazione … sono personaggi fondamentali, precursori dei nostri tempi…Nulla togliere all’Italia che ha donato Pascoli o Marinetti, ma i primati li avevano altre nazioni…Noi avevamo Fermi? Loro Schrödinger ecc…

    Poi nell’ Ottocento ci sta una certa USA che cavalcando l’impeto della seconda rivoluzione industriale, ha dato un contributo enorme all’avanzo tecnologico nel mondo…ok, il telefono l’ha inventato Meucci, un italiano, ma è proprio grazie al vento dell’innovazione statunitense che si è potuto avere quest’apparecchio…

    L’Italia invece, in tutto ciò, rimane sempre e comunque in secondo piano…ok, ha contribuito, ma non era più il polo principale, come nel rinascimento, dove l’Italia aveva un ruolo principale…

    L’Italia nel 900’ non è mai contata un cacchio, solo in alcune espressioni dell’ arte ha avuto voce in capitolo, come cinema, fumetto, design, moda… e ovviamente l’Italia del 900’ è stata una superpotenza nello sport, primeggiando nel calcio, ma anche nella pallacanestro, nella pallavolo, nei giochi olimpici, negli sport meccanici, nel ciclismo, negli sport invernali ecc… peccato che è già un periodo di tempo che l’Italia sta perdendo pure questo, dove la Spagna sta conoscendo un periodo d’oro, in cui continua a sfornare campioni(nel calcio, nel basket, nel tennis, nel ciclismo, negli sport meccanici ecc…)
    sigpic

    Comment


    • #32
      Originariamente Scritto da Jeff Buckley '85 Visualizza Messaggio
      Ma almeno da un punto di vista culturale ha continuato a contare per secoli, molti ufficiali e uomini importanti furono di origine italiana (che dire del cardinale Mazarino?), e che dire dell'arte in cui l'Italia continuò a dare un suo importantissimo contributo?
      E' il Novecento che è trascurabile, non abbiamo prodotto niente che sia all'altezza di ciò che veniva prodotto all'estero, tranne nel campo della poesia, gente come Ungaretti non la butto certo via.
      E invece le cose non erano così delineate, sotto Carlo III Napoli divenne una delle più belle e progredite città d'Europa, seconda solo a Parigi e il numero di primati tecnologici e sociali detenuti dal Regno delle Due Sicilie è impressionante, cose che il Regno di Sardegna\Piemonte si sognava.
      Però il colpo della controriforma la penisola lo ha avuto.
      Prima eravamo all'avanguardia mentre dal XVI-XVII secolo non siamo più stati in grado di sfornare movimenti veramente rilevanti.
      Dal punto di vista della letteratura invece al XIX secolo abbiamo sempre avuto eccellenze da Foscolo a Svevo passando per Leopardi ecc..
      Le avnguardie di inizio '900 le abbiamo avute e di primissimo piano (Marinetti, Boccioni ecc.) ma nel complesso è quasi mezzo millennio che siamo una nazione di "provincia".
      Originariamente Scritto da GiovanniAuditore ironico
      la grafica è l'ultima cosa che guardo in un videogame, se ho un computer di ultimissima generazione è perché voglio giocare fluido a diablo1.
      Lastfm

      Comment


      • #33
        Fondamentalmente il problema è che l'Italia è sempre troppo rimasta legata, dal punto di vista culturale, al suo passato classico.
        Madame de Stael riprendeva i letterati che si ammuffivano nelle vecchie biblioteche dei greci e dei latini: non siamo mai stati aperti alle novità, nè abbiamo mai avuto quella vis esplorativa tipica di paesi nordici come la Germania appunto.
        Ciononostante dalla metà del diciannovesimo secolo fino a tutto il primo cinquantennio del '900 abbiamo prodotto geni in campo letterario: i già citati e all'avanguardia Leopardi, Svevo, Ungaretti fino ai crepuscolari, ai Montale, Pirandello, Quasimodo.
        Perciò, è vero, siamo stati una nazione provinciale culturalmente, ma morta decisamente no.

        Comment


        • #34
          E ci dimentichiamo sempre di quei poveracci del Gruppo 63 che han tentato di fare grandi cose e smuovere le acque, ma non ci sono riusciti. Ma c'è sempre Sanguineti.

          E nella musica possiamo vantare come minimo una figura del calibro di Luciano Berio che non ha poi molto da invidiare ai vari Varèse e Stockhausen (anche se qui la mia conoscenza non è molta)

          Come dimentichiamo che se non fosse stato per l'Italia, quella che è forse la più importante realtà teatrale d'avanguardia degli ultimi 50 anni (vale a dire il Workcenter of Jerzy Grotowski and Thomas Richards) non esisterebbe. Come non esisterebbero i vari Mario Biagini, Peter Brook e Leo de Bernardinis.

          O Carmelo Bene. O Eleonora Duse. O Dario Fo. O tutta una realtà teatrale che nel Novecento è stata di primissimo piano, al pari di più blasonati Stanislavskij, Artaud, Julian Beck, e molti altri. Questo parlando solo del mondo della recitazione, perchè sulla drammaturgia non siamo poi un granchè
          Myanimelist.net
          Lastfm.it

          Comment


          • #35
            Si ma il discorso non verteva solo sul panorama culturale ma sullo stato in toto.
            Originariamente Scritto da GiovanniAuditore ironico
            la grafica è l'ultima cosa che guardo in un videogame, se ho un computer di ultimissima generazione è perché voglio giocare fluido a diablo1.
            Lastfm

            Comment


            • #36
              Bene, con questo topic posso allenarmi per il tema alla maturità

              Personalmente ritengo che fin dall'inizio i padri fondatori dell'unità d'Italia non abbiano raggiunto lo scopo sperato, perchè l'Italia è fatta di realtà, stili, personalità e caratteri profondamente diversi tra loro. Solo che ci si è resi conto troppo tardi di questo e si è tentato di trovare una soluzione che non esiste. Non a caso, oggi si parla tanto di federalismo, una scelta che, agli albori dello stato italiano, era stata assolutamente scartata perchè non avrebbe fatto altro che acuire le differenze già presenti.

              Non si può più parlare di bel paese, perchè è un'espressione antiquata che andava bene solo ai tempi di Petrarca, appunto. Oggi forse si può dire bel paese, ma pieno di contraddizioni, mafiosi, puttane e puttanieri. Forse lo è sempre stato, la differenza è che oggi ci sta bene perchè i tempi sono moderni, ma probabilmente ai tempi di Dante o Petrarca sarebbero inorriditi di fronte a un tale scempio politico, economico e culturale.
              Fai di me la tua geisha, fai di me la tua umile serva

              Comment


              • #37
                Originariamente Scritto da Bulma_91 Visualizza Messaggio
                Bene, con questo topic posso allenarmi per il tema alla maturità

                Personalmente ritengo che fin dall'inizio i padri fondatori dell'unità d'Italia non abbiano raggiunto lo scopo sperato, perchè l'Italia è fatta di realtà, stili, personalità e caratteri profondamente diversi tra loro. Solo che ci si è resi conto troppo tardi di questo e si è tentato di trovare una soluzione che non esiste. Non a caso, oggi si parla tanto di federalismo, una scelta che, agli albori dello stato italiano, era stata assolutamente scartata perchè non avrebbe fatto altro che acuire le differenze già presenti.

                Non si può più parlare di bel paese, perchè è un'espressione antiquata che andava bene solo ai tempi di Petrarca, appunto. Oggi forse si può dire bel paese, ma pieno di contraddizioni, mafiosi, puttane e puttanieri. Forse lo è sempre stato, la differenza è che oggi ci sta bene perchè i tempi sono moderni, ma probabilmente ai tempi di Dante o Petrarca sarebbero inorriditi di fronte a un tale scempio politico, economico e culturale.
                Quindi ci rassegnamo e diciamo che l'Italia non esiste? Che nessuno stato esiste, solo quelli grandi come uno sputo possono "vantare" una certa omogeneità.

                Cosa fa lo stato italiano?
                Pizza mafia e pu***nieri?
                No davvero, chi di voi si sente italiano e perchè.
                sigpic


                "Do you believe in God?" written on the bullet, say "yes" to pull the trigger

                Comment


                • #38
                  Originariamente Scritto da sweet Lies Visualizza Messaggio
                  Quindi ci rassegnamo e diciamo che l'Italia non esiste? Che nessuno stato esiste, solo quelli grandi come uno sputo possono "vantare" una certa omogeneità.

                  Cosa fa lo stato italiano?
                  Pizza mafia e pu***nieri?
                  No davvero, chi di voi si sente italiano e perchè.
                  Non dico di rassegnarci, chi se la sente può provare a risollevare la situazione, chi se la sente ovviamente..
                  Fai di me la tua geisha, fai di me la tua umile serva

                  Comment


                  • #39
                    Sfaticata
                    sigpic


                    "Do you believe in God?" written on the bullet, say "yes" to pull the trigger

                    Comment


                    • #40
                      Io mi sento italiano, sono nato su terreno ufficialmente italiano

                      Comment


                      • #41
                        Ah beh.
                        sigpic


                        "Do you believe in God?" written on the bullet, say "yes" to pull the trigger

                        Comment


                        • #42
                          Ehi, ho pure un certificato.

                          Comment


                          • #43
                            ok allora, vadi pure. (si, vadi)
                            sigpic


                            "Do you believe in God?" written on the bullet, say "yes" to pull the trigger

                            Comment


                            • #44
                              Volevo mettere uno smilie per l'occasione, ma non c'è più nella lista

                              Comment


                              • #45
                                Io mi accorgo di essere italiana quando vado all'estero e mi accorgo che nella cucina non ci sono pasta e pizza, e che se ci sono non cose degne di avere quel nome.
                                sigpic

                                Comment

                                Working...
                                X