Pena di morte: pro o contro?

[vultur]

House ha ragione a prescindere, io la parola altruismo la cancellerei proprio dal vocabolario.

Tornando IT, il quesito è per me abbastanza difficile, forse perchè la vedo come una cosa troppo lontana da me.
In linea di massima sono contrario dato che la vita non te la dà lo Stato al contrario della libertà.
La morte poi non porta mai a nulla e sarebbe una cosa praticamente inutile se non per soddisfare un senso di sadismo o per pubblica vendetta, meglio i lavori forzati.

[John Fitzgerald Gianni]

Sono con Blaze quando parla dell'egoismo.
Per me pure aiutare un poveraccio cela l'egoismo.

L'uomo per definizione dovrebbe non sottostare ai meccanismi naturali. L'eliminazione degli elementi pericolosi è una cosa che fanno gli animali.

In questo momento ci sono decine di guerre ed in questo thread si parla di rinchiudere o uccidere chi ha danneggiato gli altri.

Forse perché è un uomo? Che senso avrebbe una distinzione tra uomini e bestie se non quella che l'essere umano può non sottostare ai sistemi naturali? Le donne fanno per caso più bambini di quanti ne possano sopravvivere? I maschi ammazzano i figli altrui per trasportare il loro corredo genetico? Abbandoniamo membri della nostra specie feriti o che rallentano?

Gli elefanti fanno più figli di quanti ne possano sopravvivere?
No ma non me la sento di dare loro il diritto al voto.

Appena una nuova dinastia saliva al potere il nuovo re provvedeva ad eliminare gli eredi del vecchio.

Si, nel mondo i più deboli vengono sempre abbandonati.

[Roscio360]

A mio parere in un quesito del genere vanno investite due questioni, opposte tra di loro: quella istintuale secondo la quale giustamente chi ha procurato la morte a una persona (o nel caso di pedofili, la fine di un'esistenza serena per sempre) deve pagare nel peggiore dei modi, e quella etico-morale, secondo cui invece è inconcepibile che gli uomini uccidano per legge altri uomini e che così facendo ci si abbassa a colui che ha compiuto il reato.

Non sono molto per il "è peggio se si sente in colpa in carcere", visto che non ci credo. Nelle mie sadiche utopie compare la tortura psicologia (l'isolamento a vita ne è un esempio, tempo sei mesi e l'essere in questione si sarà suicidato) o, ancora meglio, il più totale isolamento sociale, l'impossibilità di avere un lavoro, di avere oggetti personali ed amici. Insomma, una sorta di marchio a vita.
Sia chiaro che sono mie idee che so benissimo essere utopiche, ma tra le due questioni preferisco sempre supportare quella istintiva, affanculo l'etica.

Eh mi trovo d'accordo con Blaze in toto.

[Blaze]

Ma allora dove cazzo sei d'accordo con me, scusa? Io non supporto la pena di morte solo perché è indolore

[Roscio360]

Chiedo venia, ho avuto un attivo di sfarfallio.

[Paolo Vespa]

Anche io sono con Blaze.

[Blaze]

Madonna mi sembri me dopo aver visto una puntata di House, altroché. Io la pensavo e la penso tuttora come te, però mi sono solamente reso conto e ho dovuto ammettere che non tutto si basa su un tornaconto personale o su leggi razionali. Io non posso spiegarti il motivo di ciò, perché la penso appunto come te e perché appunto da un punto di vista razionale egoistico non avrebbe senso cercare di realizzare il bene altrui. Ti dico solo che non puoi semplificare o ridurre tutto al raziocinio. Non si può spiegare razionalmente il perché di certi gesti, ma comunque non necessariamente si va in contraddizione col ragionamento logico, semplicemente non è raggiungibile con esso; come tantissime altre cose in questo mondo (tipo i sentimenti e le relazioni umane in genere). Basare la propria percezione del mondo unicamente sulla razionalità significa perdersi molte cose e non comprenderne tante altre. Una persona può fare un gesto gentile nei confronti di un'altra più 'sfortunata' anche solo perché trovatasi nella stessa situazione in passato e sa come ci si sentiva male a stare in quelle condizioni o semplicemente perché possiede una volontà non prettamente egoistica. Ora tu mi potrai dire ''ma in realtà se uno fa una buona azione è solo per sentirsi bene con sé stesso per avere compiuto qualcosa di buono e di conseguenza se ci si sente bene è per un bene personale e quindi egoista'' e io a questi ragionamenti non posso controbattere (perché viziosi e sarebbe assurdo). Ma chiunque abbia un po' di intelligenza si accorge che possono esistere benissimo persone che una volta raggiunto il proprio bene agiscono per realizzare il bene altrui. Non sarà il tuo caso (né tantomeno il mio), ma ciò non toglie che non sia il caso di qualcun altro.

È certo che pensarla così fa vivere meglio. Non sai quanto stia sperando un giorno di fare le stesse discussioni che hai fatto tu per farmi arrivare a quello che hai detto (anche perché ti ho sempre preso per persona fredda e calcolatrice, quindi mi lasciano un po' interdetto questi discorsi da te).
Sinceramente non ho i mezzi per scavare nei meandri della mente. È vero che uno tende ad aiutare qualcuno in cui potrebbe riflettere sé stesso del passato. Che esistano persone che si adoperano per gli altri, questo è indubbio.
Comunque voglio rivedere un po' il concetto di "egoismo", tanto per non essere malinteso nel topic. Non necessariamente egoismo è qualcosa, per me, che si fa solo e soltanto per un tornaconto di tipo personale, ma può anche essere qualcosa per soddisfare il proprio ego, o in senso virtuoso (magari un benefattore si sente virtuoso dopo aver fatto, certamente con buon cuore, una buona azione), o in senso "lenitivo" (nel senso che si cerca con buone azioni di sanare cattive azioni fatte in passato). Non penso che questo meccanismo agisca obbligatoriamente in modo consapevole (anzi, sono abbastanza convinto del contrario), ma vorrei ben vedere quanti si prodigherebbero se avessero in cambio non sorrisi ed elogi ma semplici atti di freddezza e assenze di riconoscimenti.

[Lorenzo GOV]

Al di là di discussioni storiche, giuridiche e logiche sullo Stato e sulla pena di morte, io penso che oggi come oggi la discussione debba essere semplicemente di ordine pratico-utilitaristico: la pena di morte comporta qualche vantaggio? No, ed è ormai una verità consolidata.
Dunque, su che discutiamo?

[John Fitzgerald Gianni]

Beh a livello pratico si potrebbe dire che porta il vantaggio che non si affollano le carceri

[Lorenzo GOV]

Per quello basta indultare qualche criminale in più. :-D

[Light 96]

Ma quanto la fate lunga...
Per me il discorso chiaro e tondo è: uccidere qualcun altro ci rende migliori di lui? Fa tornare in vita le persone? Ci fa sentire realizzati? Serve a qualcuno? E' un deterrente?.
La risposta a tutte queste domande è no...ergo la pena di morte non ha senso.

[Jeff Buckley '85]

Ho votato altro, perché sono contrario, ma non perché sia eticamente ingiusta ma semplicemente perché non è reversibile, se condanni a morte una persona e poi scopri che è innocente non hai nessun modo per tentare di tornare indietro.

[Dragon Slayer]

Per quello basta indultare qualche criminale in più. :-D

E' un bel rischio, generalmente chi pratica l'indulto suscita lo scandalo popolare, mi sa che andranno di grazia.

Contro, ma non mi darebbe fastidio l'opposto.

[Blaze]

Ma quanto la fate lunga...
Per me il discorso chiaro e tondo è: uccidere qualcun altro ci rende migliori di lui? Fa tornare in vita le persone? Ci fa sentire realizzati? Serve a qualcuno? E' un deterrente?.
La risposta a tutte queste domande è no...ergo la pena di morte non ha senso.

Io... io sono basito dalla tua superficialità.

[Lorenzo GOV]

E' un bel rischio, generalmente chi pratica l'indulto suscita lo scandalo popolare, mi sa che andranno di grazia.

Contro, ma non mi darebbe fastidio l'opposto.

Ma infatti è un aborto giuridico l'indulto.