Ascolto Collettivo di DBA

[Cloud Strife]

Questo disco lo riascoltai poco tempo fa, e sinceramente non ho molta voglia di riprovarlo, visto che è sicuramente tra i primi tre classici degli Isis quello peggio invecchiato.
Mentre Celestial è ancora molto influenzato dai Neurosis proponendo una versione personale di Through Silver in Blood, e Panopticon è in assoluto il disco post-metal più influente degli anni '00, questo lo vedo come un anello di passaggio tra gli altri due dischi, ben suonato e costruito ma non ancora pienamente maturo.
Ciononostante, rimane un lavoro seminale per tutto il post-metal e l'atmospheric sludge successivo, non troppo di meno rispetto a quanto non lo sia il loro indiscusso zenit Panopticon, e contiene alcune perle come Weight e Hymn che sono tra i migliori brani del repertorio degli Isis.
Voto: 7/10.

[ObsCorey89]

Termina anche il tempo degli ISIS che prendono solo il voto di Ema. Un 7.

Tocca ad Eminem col suo The Eminem Show:



Termine ultimo per l'ascolto: Martedi 27 Novembre
Album successivo: Remission dei Mastodon.

[Light 96]

Ok, mi sa che ritornerò a bazzicare questo topic.

[Shadow]

Dopo tanta assenza, sono tornato ascoltando nuovamente Eminem. Questo album mi è piaciuto molto, anche se non quanto il precedente, ma è sempre di ottimo livello. Sempre estremo come tematiche, anche se più leggero in confronto al marshall mathers lp, tuttavia ha melodie più orecchiabili, soprattutto Without me. Mi sono piaciute particolarmente Sing for the moment, Till i collapse e My Dad's gone crazy.

Se devo dare un voto, è 7, dato che al precendete, che preferisco, diedi 7,5.

[Cloud Strife]

È una versione edulcorata di ciò che viene mostrato in The Marshall Mathers LP.
Se lì Slim Shady era una stella emergente che mostrava apertamente le sue turbe psicologiche e lottava contro l'opinione pubblica che lo vedeva come l'ennesima marionetta dei produttori del musicbiz, sfruttando umorismo politicamente scorretto e quasi fascista, qua si ha uno Slim Shady ormai pienamente conscio del suo ruolo nell'ambiente musicale mainstream del ventunesimo secolo tanto da, in modo del tutto anti-modesto, non nascondere la sua fondamentale importanza nel panorama hip-hop in Without Me.
Se Marshall Mathers LP era un manifesto dello Slim Shady umano, questo è un disco di pura commedia e puro intrattenimento, come dimostra già il titolo "The Eminem Show". Per questo risulta più costruito e artificioso, meno spontaneo, e soprattutto meno intelligente (qua cominciano a nascere liriche pseudo-politiche e impegnate in realtà un po' imbarazzanti come White America, Square Dance e Soldier), e anche i momenti di confessione risultano meno convincenti (Cleanin Out My Closet, Hailie's Song).
Alla fine, i momenti migliori sono proprio quelli in cui Eminem riporta in auge il personaggio irriverente e parodistico di The Slim Shady LP (Without Me su tutte, ma anche Business), che però sono in netta minoranza nel disco.
Momenti peggiori, in assoluto, Drips e Soldier, con Sing for the Moment, Hailie's Song e Say Goodbye Hollywood poco sopra.
Voto: 5/10.

[ObsCorey89]

Meh. E' stato il mio album preferito per anni. Lettore cd grosso quasi quanto una piadina e copia masterizzata dentro

Per me è il miglior lavoro di Eminem. Contiene i picchi di tutte le sue personalità e di tutto il suo mondo, Without me (Silm Shady), Cleaning Out My Closet (Debbie), Superman (Kim/ M. Carey), When the music stops (D12), Hailie's song (Hailie). Poi ha l'Eminem vs Bush/America (White America e Square Dance, ma anche Mosh in seguito) che è l'Eminem che preferisco.

A differenza di The Marshall Mathers LP Eminem in questo album riesce a mettere da parte la rabbia trovando il connubio perfetto testi/melodie. Without me è probabilmente il suo pezzo più popolare, in Sing for the moment riadatta Dream on degli Aerosmith in maniera perfetta. Cleaning out my closet forse è il suo miglior pezzo di sempre... Till I Collapse viene ancora usata in spot e colonne sonore. Inoltre in questo album riesce a mantenere la promessa con i D12, il primo dei 6 che avrebbe avuto successo avrebbe fatto conoscere anche il resto del gruppo, ed Em qui ci riesce benissimo con When the Music Stops.

Il successo gli da' la carica e l'ispirazione e lui mostra tutto il suo agio "sputando" o "spittin'" se preferite un capolavoro.

Nota dolente Say what you say, che per me è la "Remember me?" di TES.

Voto: 9.5/10. Epico.

Brani migliori: Troppo difficile sceglierne un paio. White America, Cleaning Out My Closet, Superman, Say Goodbye, Hailie's Song, When the Music Stops.

Brani peggiori: Say what you say.

[ObsCorey89]

Si chiude la settimana dedicata a TES con l'album che becca una media di 7.16 con 3 votanti.

Tra le tracce migliori nessuna spicca, ma ben 11 vengono nominate.

Idem per le peggiori con 3 titoli nominati.

Passiamo al prossimo album:

Titolo: Remission
Artista: Mastodon
Anno di pubblicazione: 2002



Termine ultimo per l'ascolto: Lunedi 3 Dicembre
Album successivo: Caparezza - Le verità supposte.

[Light 96]

Ok, non l'ho finito di ascoltare.
I mastodon li skippo di principio.
L'album di Capa non lo devo neanche ascoltare.
Lo so tutto

[Il Nicco]

Classifica aggiornata. Questo è l'unico album dei Mastodon che mi manca. Conosco due pezzi in croce e mi piacciono parecchio. Se riesco a recuperarlo bene, altrimenti commento poi il prossimo.

[Jojo10]

È un grandissimo album, circa sul livello del successivo Leviathan a cui ho dato 8, ma che adesso premierei con un voto più alto, direi un 9.
Non ho voglia di dilungarmi stasera, quindi dico subito le mie tracce preferite, che sono March of the Fire Ants e Elephant Man: la prima è dura e graffiante, la seconda è una ballata, un qualcosa di differente dal resto del contenuto dell'album, ma riuscitissima, con uno dei miei soli preferiti (improvvisato da Brent Hinds).
Voto: 9 (rimpiangendo il "misero" 8 dato a Leviathan).

[Cloud Strife]

Veloce e indolore: il miglior disco dei Mastodon subito dopo Leviathan.
Possente, energico, dinamico, cerebrale ma senza mai perdere un sentiero logico all'interno delle composizioni (mediamente più lunghe rispetto a quelle di Leviathan, ma soprattutto più schizoidi e maggiormente influnzate dal passato di Dailor e Kelliher nei Today Is the Day, oltre che dal mathcore dei Dillinger Escape Plan e dalle strutture cervellotiche dei Meshuggah).
I brani non mostrano punti deboli evidenti, ma rispetto a Leviathan paga forse l'essere troppo razionale e meno atmosferico. In generale comunque rimane un disco grandioso, tra gli episodi metal più felici del decennio.
Highlight: Trainwreck, Trilobite e March of the Fire Ants.
Voto: 7.5/10.

[ObsCorey89]

Chiudiamo con Remission che becca un 8.25 di media, March of the Fire Ants votato come best track e 2 votanti proseguendo con:

Titolo: Le verità supposte
Artista: Caparezza
Anno di pubblicazione: 2003



Termine ultimo per l'ascolto: Martedi 11 Dicembre
Album successivo: Panopticon degli Isis

[Light 96]

Il secondo migliore album del Capa subito dopo Le Dimensioni Del Mio Caos.
Le canzoni sono ancora acerbe e risentono forse ancora un minimo dell'influenza di ?! ma è comunque un album godibilissimo e riuscitissimo adatto ad un vasto pubblico.
La genialità dei testi è una cosa che ritorna costante nell'opera rezziana e qua non ci si smentisce con "Fuori dal Tunnel" che sprizza genio da tutti i pori ed è la mia preferita dall'album ma anche "Vengo dalla Luna" e "L'età dei figuranti" che hanno i testi migliori che io abbia mai ascoltato nella produzione del rapper molfettese.
Come traccia migliore segnalo appunto "Fuori dal Tunnel", "Vengo dalla Luna" "L'età dei figuranti".
Come peggiori "Dualismi" e "Jodellavitanonhocapitouncazzo" che sono i testi meno accettabili dell'album.

Voto: 8 e mezzo

[ObsCorey89]

Una ventata d'aria fresca su una scena italiana opaca da anni, un mix tra commerciale e cazzuto che ha reso popolare quel genio che porta il nome di Michele Salvemini, ultimamente diventato mio compaesano tra l'altro, e che l'ha portato alla ribalta dopo il flop traumatizzante a sanremo, parentesi che apro e chiudo qui.

Verità supposte, difficile dare un etichetta a questo album o parlarne in modo generale, però devo dire che mi trovo d'accordo con Light nel considerarlo il secondo miglior album del Capa dopo "Le dimensioni del mio caos" che è e sarà per sempre inarrivabile imho.

Già agli esordi con "Il secondo secondo me" si parlava di "quel rapper di Molfetta che passa su MTV" manco il tempo di scherzarci su ed ecco "Fuori dal tunnel" tormentone e successo nazionale. IMHO ancora un'incomprensione nei confronti del buon "M-Keal" che viene visto dalla massa come un buffone stile Slim Shady dei poveri. Con "Io vengo dalla luna" la svolta, almeno per i veri fan o per qualcuno che di musica ne capisce qualcosa. Testo complesso, tematica molto interessante, intrecci cazzuti, assolo finale di Diego da paura. Dietro il "pagliaccio" c'è un fottuto genio.

A condire le portate principali, altri pezzi più che passabili come Jodellavitanonhocapitouncazzo e l'inosservate Limiti e Follie preferenziali, paurosa live. Tutte prese come singoli, da quel che ho capito.

Nell'album però troviamo anche altri pezzi molto appaganti come Nessuna razza, intro al concerto di Molfetta che è probabilmente la cosa più geniale che l'abbia visto fare, e Dagli l'untore, ma anche Il paese dei balordi che riprende e migliora un vecchio pezzo e da cui esce una delle caratteritiche che più amo di quest'artista, il paragonare e miscelare la vita reale con le fiabe avendo un riscontro tra il triste e disilluso, con battute tragicomiche. Caratteristica che ritroveremo in pezzi come La marchetta di Popolino e Ninna nanna di Mazzarò.

StanGo e sbronzo e Giuda me pezzi divertenti. L'età dei figuranti ci sta, Dualismi un po' meno, l'avrei cambiata volentieri con La sindrome di Lorena o La fitta sassaiuola dell'ingiuria.

Album che ricollego anche al mio primo live, era l'ormai lontano Agosto 2004 quindi ci sono parecchio affezionato.

Voto: 8.5

Pezzi Migliori: Nessuna razza, Dagli l'untore, Io vengo dalla luna.
Pezzi Peggiori: Dualismi.

Luogo perfetto per ascoltarlo: Concertazzo. Capa è una bestia da palco.

[Il Nicco]

Non conosco la scena italiana. Trovo comunque che questo sia il secondo miglior lavoro di Caparezza dopo Habemus Capa (Le Dimensioni del mio Caos lo trovo noioso nella seconda parte). Nessuno dei pezzi mi fa impazzire nel suo complesso, ma credo che in ognuno di essi ci sia qualcosa di molto buono. Le basi usate da Caparezza mi sono sempre piaciute molto, soprattutto perché sono molto varie (non so, mi viene da confrontare Jodellavitanonohocapitouncazzo con L'Età dei Figuranti). La cosa che in genere mi piace di più di Caparezza è il suo umorismo, che però a volte parte per la tangente e rende certi brani abbastanza brutti (Limiti). L'unica traccia che davvero mi h fatto schifo in ogni caso è Stanco e Sbronzo che considero, con Il Circo delle Pantegane, la peggiore della carriera di Caparezza. Oltre alla classica Fuori dal Tunnel (che è invece un brano che trovo davvero ben fatto), nomino come preferite Il Secondo Secondo Me e Dagli All'Untore. Altri brani si fanno notare per i loro momenti più accattivanti (il ritornello di L'Età dei Figuranti ad esempio ma anche alcuni momenti di Nessuna Razza). In ogni caso quello che più apprezzo di questo disco è una certa varietà stilistica che attraversa un po' tutto (anche la ritmica delle parole cambia abbastanza d frequente). In ogni caso sono uno di quelli che Caparezza lo ascoltano dalla seconda media ed è pieno di amici che lo adorano, quindi il giudizio vale relativamente.
Voto: 7