Comunque mamma che noia, con questa leggenda metropolitana di un Toriyama che scrive e disegna le ultime saghe (ovviamente dopo Freezer) senza voglia. Ci mancano solo le voci di corridoio di un Toriyama che dice al cugino di qualcuno "volevo concludere con Freezer" e abbiamo il quadro completo.
L'unica cosa inferiore tra la saga di Freezer e quella successiva è l'hype costruito intorno al duello finale, per il resto quella di Cell è una saga che, come prima e più di prima, migliora il suo livello grafico, propone una sorpresa dopo l'altra e anche alcune delle scene migliori dell'intero manga. Le sfere del drago vengono sostituite totalmente dalla crisi di turno, e l'umorismo è sempre più assente, ma Toriyama riesce in qualche modo a non farne un problema. È il primo ciclo narrativo di DB strutturato in questo modo, e riesce ad essere vibrante quanto i precedenti. Il finale della saga poi sarebbe praticamente perfetto come finale dell'intera serie.
E il tutto trovandosi in una situazione abbastanza delicata: viene dal successo della saga di Freezer, dove però ha alzato il tono forse al massimo delle sue possibilità (e sicuramente al massimo concesso dall'atmosfera del manga), e i suoi nuovi personaggi (i cyborg) vengono bocciati uno dopo l'altro. Ma alla fine reagisce producendo una saga che per complessità e quantità di personaggi, avvenimenti, tono, è nettamente superiore a qualsiasi altra saga di DB (esclusa quella di Freezer). Certo, ci sono alcune forzature e alcune incongruenze, ma quelle sono le carenze croniche di Toriyama, non un sintomo di mancanza di voglia o altre di queste cretinate... specie considerato tutto il lavoro che ci ha chiaramente messo dentro.
È nel 1992 che Toriyama, nel messaggio di apertura al 33° tankobon del suo manga, dice per la PRIMA volta che è stanco di continuare Dragon Ball. Ed è comprensibile: i suoi editori (Kondo e Torishima) questa volta si sono continuamente intromessi, costringendolo a modificare continuamente non solo il character design dei personaggi, ma anche la trama, facendolo rinunciare alla comicità e costringendolo a lavorare alla sceneggiatura della serie come mai prima. Inoltre, con l'entrata in scena di Perfect Cell, arriva anche un nuovo editore... conoscendo la pigrizia di Toriyama, deve essere stata l'ennesima fonte di stress.
Poi arriva la saga di Bu, e sarà solo lì che Toriyama manifesta tutta la sua mancanza di voglia: forse anche per reazione alla saga precedente, ricomincia a riproporre, con molta più insistenza, una comicità che qualche volta lascia il segno, ma che, il più delle volte, appare banale, forzata e scontata. Great Saiyaman di fatto è il salto dello squalo del manga, che per il resto si riduce a campare di rendita su quanto ottenuto in precedenza: che ovviamente, non ha di certo ottenuto con l'umorismo.
Nel frattempo, i personaggi diventano la parodia di sé stessi (Gohan in particolare è imbarazzante), la storia e il nuovo cattivo sono concettualmente riciclati dalla saga di Piccolo Daimao, la battaglia finale sembra quella su Namek, l'elemento intrigante di turno (la fusion) è declinato letteralmente in tutte le salse, sino a far venire la nausea. Le incoerenze, i plothole e le forzature, presenti da sempre (anche nelle primissime saghe), aumentano e sono sempre più vistose. E non solo l'elemento comico, ma anche l'elemento drammatico perde sempre più colpi, a parte un paio di scene di ovvio impatto. E il finale, ottimo per ognuna delle tre saghe precedenti, stavolta è semplicemente incommentabile. Toriyama non ne può veramente più di continuare un'opera che ha passato i 10 anni, tanto da ammetterlo a chiare lettere persino nell'ultima pagina del suo manga. La chiusura è definitiva, non lascia spazio a nessuna possibile correzione dell'atroce finale (poi solo ritoccato nell'edizione kanzenban: lui stesso non ne era soddisfatto), nè ad una storia autoconclusiva che faccia da ulteriore finale.
Il resto, prima di questa ultima serie, invece è paccottiglia al massimo grado: Toriyama collabora al GT giusto per il design di qualche personaggio (no, non il ssj4, come ampiamente mostrato) e ambientazione, e ritorna a pubblicare storie brevi. Questo sino all'OAV del 2008, che non solo è incredibilmente mediocre ma di fatto diventa l'inizio del nuovo corso.
Tutta una serie di prodotti (più o meno mediocri) dicono che il fandom di DB è ancora piuttosto vivo e pulsante, il resto è storia recente con gli ultimi movie di DB e le sue ultime storie, sempre più legate a DB.
L'unica cosa inferiore tra la saga di Freezer e quella successiva è l'hype costruito intorno al duello finale, per il resto quella di Cell è una saga che, come prima e più di prima, migliora il suo livello grafico, propone una sorpresa dopo l'altra e anche alcune delle scene migliori dell'intero manga. Le sfere del drago vengono sostituite totalmente dalla crisi di turno, e l'umorismo è sempre più assente, ma Toriyama riesce in qualche modo a non farne un problema. È il primo ciclo narrativo di DB strutturato in questo modo, e riesce ad essere vibrante quanto i precedenti. Il finale della saga poi sarebbe praticamente perfetto come finale dell'intera serie.
E il tutto trovandosi in una situazione abbastanza delicata: viene dal successo della saga di Freezer, dove però ha alzato il tono forse al massimo delle sue possibilità (e sicuramente al massimo concesso dall'atmosfera del manga), e i suoi nuovi personaggi (i cyborg) vengono bocciati uno dopo l'altro. Ma alla fine reagisce producendo una saga che per complessità e quantità di personaggi, avvenimenti, tono, è nettamente superiore a qualsiasi altra saga di DB (esclusa quella di Freezer). Certo, ci sono alcune forzature e alcune incongruenze, ma quelle sono le carenze croniche di Toriyama, non un sintomo di mancanza di voglia o altre di queste cretinate... specie considerato tutto il lavoro che ci ha chiaramente messo dentro.
È nel 1992 che Toriyama, nel messaggio di apertura al 33° tankobon del suo manga, dice per la PRIMA volta che è stanco di continuare Dragon Ball. Ed è comprensibile: i suoi editori (Kondo e Torishima) questa volta si sono continuamente intromessi, costringendolo a modificare continuamente non solo il character design dei personaggi, ma anche la trama, facendolo rinunciare alla comicità e costringendolo a lavorare alla sceneggiatura della serie come mai prima. Inoltre, con l'entrata in scena di Perfect Cell, arriva anche un nuovo editore... conoscendo la pigrizia di Toriyama, deve essere stata l'ennesima fonte di stress.
Poi arriva la saga di Bu, e sarà solo lì che Toriyama manifesta tutta la sua mancanza di voglia: forse anche per reazione alla saga precedente, ricomincia a riproporre, con molta più insistenza, una comicità che qualche volta lascia il segno, ma che, il più delle volte, appare banale, forzata e scontata. Great Saiyaman di fatto è il salto dello squalo del manga, che per il resto si riduce a campare di rendita su quanto ottenuto in precedenza: che ovviamente, non ha di certo ottenuto con l'umorismo.
Nel frattempo, i personaggi diventano la parodia di sé stessi (Gohan in particolare è imbarazzante), la storia e il nuovo cattivo sono concettualmente riciclati dalla saga di Piccolo Daimao, la battaglia finale sembra quella su Namek, l'elemento intrigante di turno (la fusion) è declinato letteralmente in tutte le salse, sino a far venire la nausea. Le incoerenze, i plothole e le forzature, presenti da sempre (anche nelle primissime saghe), aumentano e sono sempre più vistose. E non solo l'elemento comico, ma anche l'elemento drammatico perde sempre più colpi, a parte un paio di scene di ovvio impatto. E il finale, ottimo per ognuna delle tre saghe precedenti, stavolta è semplicemente incommentabile. Toriyama non ne può veramente più di continuare un'opera che ha passato i 10 anni, tanto da ammetterlo a chiare lettere persino nell'ultima pagina del suo manga. La chiusura è definitiva, non lascia spazio a nessuna possibile correzione dell'atroce finale (poi solo ritoccato nell'edizione kanzenban: lui stesso non ne era soddisfatto), nè ad una storia autoconclusiva che faccia da ulteriore finale.
Il resto, prima di questa ultima serie, invece è paccottiglia al massimo grado: Toriyama collabora al GT giusto per il design di qualche personaggio (no, non il ssj4, come ampiamente mostrato) e ambientazione, e ritorna a pubblicare storie brevi. Questo sino all'OAV del 2008, che non solo è incredibilmente mediocre ma di fatto diventa l'inizio del nuovo corso.
Tutta una serie di prodotti (più o meno mediocri) dicono che il fandom di DB è ancora piuttosto vivo e pulsante, il resto è storia recente con gli ultimi movie di DB e le sue ultime storie, sempre più legate a DB.
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