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Mia nonna mi raccontava di una casa abbandonata dove fuori, nel giardino, c' erano 5 lapidi: si diceva che la lapide centrale, che era la piu' grade, apparteneva a una madre che fu assassinata insieme ai suoi quattro figli (le altre lapidi), si dice che quando si leggono tutti i nomi e per ultimo quello della madre, il suo spettro appare e uccide con odio esagerato chi ha osato entrare, una volta mia nonna quando era giovane non credette alla leggenda ed entro', vide le cinque lapidi e lesse i nomi..., propio prima di arrivare a quella centrale come ultima lapide da leggere... senti' un soffio glaciale correrle su per la schiena... si volto' e s' accorse che non c' era nessuno, ma senti' comunque dei versi strazianti in lontananza che diventavano sempre piu' forti..., cosi' corse spaventata a casa.
Quando ando' a dormire si accorse che un angolo della stanza era stranamente piu' oscuro... mi disse che quando vide tale oscurita' vide che l' obra era come viva e si muoveva a destra e a sinistra, velocemente, poi lentamente, poi velocemente e poi lentamente... si copri' la testa con il lenzuolo e non dormi' fino alla mattina successiva...
Successe anche altre notti, finche' lei non decise di raccogliere dei fiori e di lasciarli sulle lapidi ormai vecchie... quando se ne ando' giuro' di aver sentito dei bambini ridere felici... da quel giorno in poi non ci fu niente di strano e spaventoso...
Io sono molto scettico riguardo a queste cose, con questa storia non voglio assolutamente dimostrare l'esistenza di alcun mostro.
Camminavamo per la campagna io e altri tre amici (forse 4 non ricordo è successo un po' di tempo fa) e, a un certo punto vedemmo una baracca di lamiera in mezzo ad un campo così ci avvicinammo e io, rasente alla porta, bussai alla lamiera, (precisamente non ricordo per quale motivo eravamo attratti dalla baracca ), non arrivò nessuna risposta e allora riprovai più forte, al secondo tentativo udimmo tutti un verso pazzesco, sembrava il grugnito di un maiale unito al grido d'un uomo, io mi gelai e non ebbi la forza di correre meentere un mio amico si mise a piangere (eravamo abbastanza piccoli e devo dire che era stato veramente scioccante) e si mise a correre allorchè tuttti noi ci riprendemmo e fuggimo terrorizzati. Non molto tempo dopo tornai con un paio di quel gruppo e trovammo le finestre (che si trovavano in alto) della baracca rotte, un parte del tetto mezzo distrutta e, all'interno della catapecchie un albero (che affondava le radici nel terreno) in parte bruciato da un fulmine, altro non riuscimmo a vedere poichè guardavamo attraverso una finestra molto alta. Quel verso lo ricordo benissimo e ricordo che sentii davvero i capelli rizzarmisi in testa e la gambe molli.
Originariamente Scritto da Ryusuke
Originariamente Scritto da Roscio360
mi viene un dubbio: anche questo gioco sarà su dvd?
Una volta sentì una storia che riguardava dei ragazzi, erano in 5 più o meno, erano spesso insieme e andavano altrettanto spesso a esplorare i boschi vicino a casa loro, una sera si misero daccordo sul fare una grigliata insieme e da soli nel bosco con le pannocchie, così andarono in un campo a rubare le pannocchie per poi grigliarle.
Acceso il fuoco, piazzati i sacchi a pelo, grigliate e mangiate le pannocchie, i ragazzi si misero a dormire, ma parlavano comunque per noia..., verso mezza notte, udìrono l' urlo disperato di una donna: si racconta infatti che molto tempo fa una donna e un uomo fecero del bosco la loro casa, ma nonostante questo l' amante della donna andava spesso in paese, sopratutto per ubriacarsi per poi tornare a casa e violentare la donna..., sempre secondo il racconto, la donna chiamò spesso un' anziana per abortire a mani nude (erano altri tempi quelli), e molto spesso i feti erano disumani e malformi, infatti, si diceva che l' uomo in realtà era il fratello di sangue della donna, costretta a subire le ire del fratello, ad ogni modo, i 5 ragazzi, incuriositi, s' avvicinarono al punto dove sentirono l' urlo e trovarono quello che rimase della vecchia catapecchia dove abitavano i 2, dove all' interno trovarono i feti semiseppelliti dalla terra, i ragazzi videro anche che i muri erano sporchi e neri, quando videro che non c' era niente se ne andarono, ma una volta tornati al loro campo videro che il fuoco era spento e che i loro sacchi a pelo erano sparpagliati in giro..., come se ci fosse stata una rissa..., ma era impossibile ! tutti i ragazzi stettero insieme per tutto il tempo ! era anche impossibile che potesse essere stato un animale ! il fuoco serviva per allontanarli, così s' impaurirono e corsero a casa.
Il giorno dopo i loro nonni raccontarono la storia della donna e dissero che anche a loro venne questa idea da giovani e che anche loro ebbero la stessa esperienza...
Questa storia è vera com' è vero che io mi chiamo Cicciobello (e io non mi chiamo così )
Ma infatti tuo zio non l'ha visto, l'ha solo percepito. E l'immaginzione e la suggestione possono farti percepire cose che non ci sono realmente.
Non sarà di certo questa storia a provare l'esistenza dei fantasmi
Io ho due libri dove racconto leggende della nostra Italia, è veramente interessante! Dopo posto una prima storia, parto dal Nord per poi finire con il sud.
non so se è già stata postata, ma la leggenda di maria la sanguinaria la conoscete? praticamente se pronunciate 3 volte il suo nome davanti allo specchio lei vi dovrebbe apparire, con la simpatica voglia di cavarvi gli occhi....é una leggenda americana, basata su un fatto vero
Si squall, ma ho i miei dubbi. Perché non so, ma prima c'era un sito, dove una donna sapeva tutto di te, tanto che era a conoscenza di cosa faceva la tua famiglia in quel momento o addirittura com'eri vestito.
Mia cugina cosi mi disse, non so il sito come si chiamava...
Comunque anche il nome della Madonna è affiancato a quella leggenda. Se ti svegli a mezzanotte e pronunci tre volte il suo nome girando altrettanto tre volte...muorirai
Nacque qui, intorno al 1250, Pietro D'Abano, famoso astronomo e pensatore, uno dei primi ad insegnare astronomia e matematica e inoltre professore di medicina e filosofia naturale allo studio di Padova, e medico di tanta rinomanza che papa Onorio IV si fece curare da lui. Per la sua abilità di clinico, e perché come qualsiasi astronomo del suo tempo, era anche astrologo, i contemporanei lo ebbero in fama di mago, e dissero che teneva chiusi in una fiala sette spiriti familiari i quali lo istruivano nelle sette arti liberali : il denaro da lui speso rientrava subito per magia nella sua borsa, praticava il salasso nel novilunio perché in quei giorni l'influsso della luna era più forte; per guarire il mal di reni appendeva al collo dei malati una lamina d'oro, su cui era incisa la figura d'un leone, quando il sole entrava nel segno del Leone. Si racconta anche che una volta, mentre lo impiccavano, sostitui a se stesso un asino; una notte, dai demoni suoi amici fece trasportare in strada un pozzo dentro a casa sua, perché lo infastidiva il continuo andirivieni della gente per attingere acqua; consigliò ai padovani di distruggere la città per ricostruirla sotto una congiunzione d'astri favorevole, che lui stesso avrebbe indicata. Varie sue concezioni filosofiche gli tirarono addosso, intorno al 1315, l'accusa di eresia da parte dell'Inquisizione. Mori' durante il procedimento, ma fu egualmente condannato al rogo, fu forse bruciato in effige, ma secondo una tradizione i suoi resti vennero dissepolti e arsi.
Guida all'Italia leggendaria, misteriosa ,insolita e fantastica.
SUGAR EDITORE
Ragazzi se vi interessa, posso anche continuare a postare quando ho un po' di tempo
Un giovane contadino lavora tranquillamente la terra quando fu interrotto dall'apparizione di un serpente che impauri' i buoi impedendogli di continuare. La cosa si ripeté più volte finchè il giovane chiese consiglio al prete del paese. <<Metti questa corona del rosario al collo della serpe e stai a vedere cosa succede>> fu il consiglio del vecchio prete
Il contadino fece cosi, e al posto della vipera apparve immediatamente la padrona del podere. Costei promise al giovane uno scudo giornaliero facendogli promettere di non rivelare a nessuno quanto aveva veduto, pena la vita.
Poiché in poco tempo il contadino era arricchito, i compaesani lo fecero ubriacare per strappargli il segreto. Avvenuta la cosa il ragazzo si rese conto che la sua vita era in pericolo e, spaventato, si mise al collo una medaglia sacra per preservarsi dai malefici della strega. Una mattina tuttavia si tolse la medaglia per lavarsi e immediatamente la strega comparve, si tramutò in orco e lo uccise. Nella cascina Moncareth, vicino ad Alba, c'è una stanza che sul pavimento conserva una gran macchia di sangue : è il sangue dell'incauto giovane trucidato, e niente e nessun riesce a levare quella macchia
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