Originariamente Scritto da Phantasmagoria
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I virus ed altre amenità biologiche.
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Originariamente Scritto da Andrew Clemence Visualizza MessaggioUah dubito. Onestamente credo sia molto più. Complicato di cosi. Ma dandolo per buono.
Uhm. E la poesia? La filosofia? E tutte quelle branche del sapere non così dirette
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Originariamente Scritto da Voradhor Visualizza MessaggioPerchè definirle contro natura?
La natura non è l'albero con il prato sotto o lo stile di vita "selvaggio". L'uomo non può andare contro natura, dato che è figlio della natura stessa, e sempre sarà soggetto alle stesse regole a cui sono sottoposti tutti gli altri esseri viventi. Di certo l'uomo vive ed è soggetto a queste regole in un modo diverso dal leone, ma c'è poco da girarci intorno, sono sempre le stesse per quanto possa sembrare strano.
L'uomo non trasmette il DNA in modo diverso dal leone, non segue un codice genetico diverso, non vive di reazioni chimiche esclusive e non si comporta in modo anomalo. Di base respira, si nutre e si riproduce, con tutte le eccezioni e peculiarità della nostra specie, così come ogni specie ha le sue diverse dalle nostre.
Le chiamo contro natura perché nascono da bisogni sociali che non sempre implicano un processo naturale. Prendi la politica sul controllo delle nascite in Cina, la ritengo contro natura. Avrebbe dovuto fungere da controllo e quindi potremmo assimilarla ad una forma di sopravvivenza affinché le risorse non venissero bruciate dall'eccessivo numero di persone, ma in realtà si è rivelata controproducente ed è stata abolita. Solo un contesto sociale evoluto (leggi umano) avrebbe potuto portare ad una decisione così drastica e fuori dai processi naturali, dove sappiamo invece che nella maggior parte delle specie (penso agli insetti ad esempio) le possibilità di riproduzione si basano sulla quantità non sulla qualità.
Comunque ti ringrazio per la spiegazione che hai dato, l'ho letta con interesse. Ma continuo a pensare che ritenere che l'uomo segua solo le stesse leggi naturali che vengono seguite da ogni essere vivente sia troppo semplicistico. Come se non si fosse in grado di descrivere un fenomeno fisico perché non si ha a disposizione la teoria corretta. Che poi fisica, genetica e scienza siano universali siamo d'accordo.
Una persona che si suicida dopo essersi riprodotto tendenzialmente è assimilabile ad un uomo che dopo che si è riprodotto invecchia e muore. Se i figli del suicidia non muoiono prima si essersi riprodotti allora il suo scopo ultimo è riuscito (pensate alla famosa vedova nera).
Per quanto sia strano da pensare il fatto che noi appunto "pensiamo" ed elaboriamo in modo molto più complesso di altre forme di vita, non ci eleva oltre agli equilibri naturali cosi come non ci evita di andare nella direzione destinata ad ogni essere vivente.
Pur agendo in modo molto diverso noi ci comportiamo come tutti gli esseri viventi.
Io mi chiedo se altre forme di vita "pensano". Un leone pensa o agisce in base all'istinto? La distinzione non è semplice ma credo che oltre un certo grado di complessità del pensare le regole naturali non siano più sufficienti a descrivere e prevedere il comportamento.
Invece esistono specie che si suicidano in natura, così come esistono animali gay (famoso l'esempio del leone gay).
In ogni caso ribadisco che il suicida, parlando in modo asettico e a-sentimentale, è di fatto un individuo che l'evoluzione elimina dal sistema società umana in quanto i suoi geni non devono essere tramandati poichè di scarsa qualità nel contesto ecologico in cui si trova.
Il fatto che la morte derivi da motivazioni psicologiche e non fisiche non preclude dal concetto evoluzionistico.
Nella società umana l'aspetto psicologico-mentale assume di fatto tutte le caratteristiche di un "carattere" che può essere vantaggioso o svantaggioso in base al contesto.
L'essere umano non è uscito dall'evoluzione semplicemente, con l'evolversi della società, ha cambiato i criteri con sui essa si manifesta.
Se un cucciolo di cane nasce meno forte e resistente degli altri, e la cucciolata è abbondante, probabilmente morirà perchè gli altri cuccioli gli precludono l'accesso al latte materno, ovvero nel contesto cucciolata l'evoluzione ha favorito gli individui più forti perchè in ottica futura saranno quelli con più chance di riprododursi.
Oggi se un feto nasce male, malformato o prematuro, in ospedale si salva e cresce diventando un uomo senza problemi. Questo perchè nella nostra società l'aspetto "fisico" ha perso d'importanza per l'evoluzione, e le caratteristiche che determinano il successo riproduttivo sono diventate altre. La tecnologia ha provocato un cambiamento netto dell'evoluzione per l'uomo ma è sbagliato dire che l'uomo non sia più soggetto alla stessa.
Ad esempio? Il suicidio e l'omosessualità hanno complessità molto differenti. Non dubito dell'esistenza di animali gay, ma non conosco animali che si suicidano. Puoi portarmi un esempio? Non sono molto informato in questo campo.
Cmq anche Mendel contava i piselli, ma le regole che lui ha scoperto per la genetica, nonostante manco sapesse cosa fosse il DNA, sono identiche ancora oggi.
Quello che intendo è che serve una teoria più complessa per spiegare il comportamento umano.Last edited by Archie Hicox; 03 March 2015, 19:43.
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Originariamente Scritto da Archie Hicox Visualizza MessaggioCosì come la Meccanica di Newton è corretta anche oggi, ma solo entro determinate ipotesi. Le teorie si evolvono e scommetto che le scoperte di Mendel, per quanto geniali, non siano sufficienti a spiegare le più recenti scoperte in ambito genetico, cosi come Newton non riuscì a capire cosa diavolo fosse l'etere.
Quello che intendo è che serve una teoria più complessa per spiegare il comportamento umano.
Attualmente a livello genetico l'uomo non sfora di un mm da quello già osservato da lui (ovviamente per quanto riguarda la genetica tradizionale poi se parliamo a livello molecolare parliamo di altri argomenti).
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Originariamente Scritto da Voradhor Visualizza MessaggioIn realta nell'ambito genetico non c'è ancora stato un Enistein di turno in grado di rivoluzionare profondamente i concetti di Mendel.
Attualmente a livello genetico l'uomo non sfora di un mm da quello già osservato da lui (ovviamente per quanto riguarda la genetica tradizionale poi se parliamo a livello molecolare parliamo di altri argomenti).
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Originariamente Scritto da Voradhor Visualizza MessaggioLe branche del sapere "non così dirette" non sono per l'appunto branche scientifiche e di conseguenza non pretendono di giungere ad una verità oggettiva. La domanda piuttosto è perchè l'uomo studia? Perche fa scienza o perchè fa filosofia?
Le scienze sociali in generale sono un tipico esempio di come all'uomo evoluto, nutrito e soddisfatto, rimane ben poco di "animale".
Sono proprio la testimonianza perfetta di come l'uomo si sia costruito un microcosmo interno dove le semplici regole naturali, possono certamente irrompere per ovvie ragioni, ma non sono affatto le uniche in gioco.
Ma anche nelle scienze "non così dirette" dove immagino tu ti riferisca all'osservazione diretta, è piuttosto forzato ridurre la capacità dell'uomo alla "curiosità del gatto". E' forzarlo in uno schema che non gli è proprio.
In ogni caso la "curiosità" di cui parli, è un concetto abbastanza estensibile. Se ne parli in senso così ampio, è facile farci finire il mondo intero, ma una volta fatto ti accorgi che è un concetto vuoto perché non coglie le specificità.
Oh si fa per discutere perché è interessante, nessun intento polemico.Last edited by Andrew Clemence; 05 March 2015, 01:15.
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Originariamente Scritto da Archie Hicox Visualizza MessaggioLa genetica molecolare è una scienza giovane. Chissà cosa ci mostrerà tra 50 anni!
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Originariamente Scritto da Voradhor Visualizza MessaggioVerissimo! Già anno dopo anno si fanno passi da gigante.
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Originariamente Scritto da Andrew Clemence Visualizza MessaggioCosa è esattamente la genetica molecolare?
domanda non semplice.
Diciamo che la genetica si distingue in classica e molecolare.
La genetica classica è in pratica la genetica di Mendel. Quindi quella basata su caratteri ed ereditarietà. Per fare un esempio, se io ho gli occhi azzuri, il mio colore degli occhi è un carattere. Quando faccio un figlio, esso avrà determinate probabilità di ereditare il carattere occhi azzuri da me anche in relazione al carattere degli occhi della madre.
Con la scoperta del DNA e della sua struttura è nata la genetica molecolare.
La genetica molecolare fa la stessa cosa ma i caratteri non sono più caratteristiche come altezza o colore della pelle ma bensi differenzè nella sequenza nucleotidica del DNA (che di fatto è una lunghissima sequenza di 4 lettere, un enorme stringa di codice).
Il miglioramento genetico delle piante (senza per forza parlare di OGM) si basa sulla genetica molecolare, così come i famosi test del DNA di CSI.
Detto in poche parole la genetica molecolare è lo studio dell'ereditarietà e delle mutazioni della molecola di DNA, che per forza di cosa, essendo il codice "sorgente" di ogni individuo, rispecchierà poi la genetica classica ovvero tutte le caratteristiche psico-fisiche di un individuo.
PS: Lo PSICO di Psico-fisiche è inteso dal punto di vista di predisposizioni psicologiche e non di carattere e company che invece è per la maggior parte formato nella crescita.
Spero di essere stato chiaro.
In caso contrario chiedi pure.
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