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pacifinti, vergogna!!

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  • pacifinti, vergogna!!

    Questo post è stato preso dal blog Herakleitos. Questo perchè è riuscito in poche righe a scrivere ciò che io ho pensato in questi giorni. Non si poteva scrivere meglio.

    "Per chiedere la liberazione di Clementina Cantoni, la volontaria italiana di Care international rapita in Afghanistan, sono scese in piazza le donne di Kabul. Non quelle italiane. E molto probabilmente nemmeno vi scenderanno. Già, perché Clementina ha la «sfortuna» di appartenere a un’organizzazione – Care appunto – non organica al pacifismo mondiale. Care International, per chi non lo sapesse, è stata fondata in America nel 1945 e da allora combatte la povertà nel mondo: opera a favore di trenta milioni di persone in settantadue Paesi, gestisce oltre cinquecento programmi e circa il novanta per cento dei suoi volontari sono cittadini dei Paesi dove Care agisce. La ong opera anche in zone ad altissimo rischio: Kosovo, Afghanistan, Iraq. Margaret Hassan, ingabbiata e uccisa dai terroristi in Iraq, era proprio di Care International.
    Si tratta di una straordinaria ong poco incline a facili politicizzazioni. Questo, che per una ong dovrebbe essere motivo di vanto, in realtà agli occhi dei pacifisti pone Care – non meno della Croce Rossa Italiana – nella lista dei «sospetti»: Care non è né Emergency né Un ponte per… . E Clementina non è né Simona Pari, né Simona Torretta, né Giuliana Sgrena. Non cova un feroce antiamericanismo (o, se lo cova, non lo rende noto), non è mai intervenuta in televisione e sulla carta stampata per spiegare che «è tutta colpa degli americani».
    Ma ha un’altra «sfortuna», Clementina. Non è stata rapita in Iraq, la guerra mediaticamente importante, ma in Afghanistan, di cui non frega più nulla a nessuno: pacifisti, editorialisti, osservatori. Un impegno per l’Afghanistan, oggi, non vale molto: non fa audience.
    Infine, la povera Clementina ha una terza sfortuna: non lavora in una ong italiana, ma in una americana, quindi agli occhi di molti è una «traditrice».
    Il Corriere della Sera ha intervistato i «grandi capi» del mondo pacifista. Chi, leggendo questo blog, trovasse azzardata la nostra tesi sulle «sfortune» della povera Clementina, consideri questa dichiarazione di Paolo Cento: «Non v’è dubbio che con Giuliana Sgrena pesò subito molto la sua appartenenza al manifesto e quanto poi alle due Simone, certo, tutti conoscevano bene “Un ponte per...”: ma, più in generale, in quei casi tutto scattò immediatamente anche perché parlavamo di Iraq, di una guerra che conoscevamo». E Francesco Caruso, il leader dei Disobbedienti di Napoli sempre pronto a scendere in piazza, cosa dice? «Sono stanco. Molto stanco. Tremendamente stanco». Una ragazza di trentadue anni, volontaria e nostra connazionale, rischia di essere trucidata da una banda di delinquenti e Francesco Caruso, re dei «ceffoni umanitari», è tremendamente stanco?
    Ha ragione Mario Cervi, oggi sul Giornale: «Clementina Cantoni non è una rapita di serie A: dove si è promossi per meriti antiamericani, o antiberlusconiani». Ma, aggiungiamo, non è nemmeno una «rapita di destra» cui dare della «mercenaria». È «solamente» una volontaria. Se dovessero ucciderla, sarebbe morta «solamente» una volontaria, non un’eroina. Si può essere razzisti in molti modi: lo possono essere anche i buoni del mondo, anche se hanno addosso una bandiera arcobaleno."

    Fa paura come nei siti dei giornali pacifisti per eccellenza, che avevano fatto campagne martellanti per tutte le altre volontarie rapite nel passato, ora se ne freghino completamente. L’Unità lo mette tra le notizie di secondo piano, il Manifesto neanche la cita tra le notizie e Liberazione la pone in secondo piano ma con una bella chicca: una bella vignetta con le percentuali della mortalità infantile a Cuba rispetto al resto del Sudamerica! Questo per andare controcorrente rispetto ai fatti accaduti nei giorni scorsi: cioè dei giornalisti arrestati ed espulsi dall’isola perché sospettati di fomentare ribellioni. Vecchia storiella (me la ripeteva tutta orgogliosa pure la mia prof. del ginnasio) secondo cui le dittature si misurano in base alla incidenza della morte infantile! E così, se per caso nella germania nazista si scoprisse che il sistema sanitario era il migliore al mondo ciò non la renderebbe magicamente più una dittatura.
    La terra dei Padri, la Fede immortal, nessuno potrà cancellar!


  • #2
    Originariamente Scritto da MrNinty
    Questo post è stato preso dal blog Herakleitos. Questo perchè è riuscito in poche righe a scrivere ciò che io ho pensato in questi giorni. Non si poteva scrivere meglio.

    "Per chiedere la liberazione di Clementina Cantoni, la volontaria italiana di Care international rapita in Afghanistan, sono scese in piazza le donne di Kabul. Non quelle italiane. E molto probabilmente nemmeno vi scenderanno. Già, perché Clementina ha la «sfortuna» di appartenere a un’organizzazione – Care appunto – non organica al pacifismo mondiale. Care International, per chi non lo sapesse, è stata fondata in America nel 1945 e da allora combatte la povertà nel mondo: opera a favore di trenta milioni di persone in settantadue Paesi, gestisce oltre cinquecento programmi e circa il novanta per cento dei suoi volontari sono cittadini dei Paesi dove Care agisce. La ong opera anche in zone ad altissimo rischio: Kosovo, Afghanistan, Iraq. Margaret Hassan, ingabbiata e uccisa dai terroristi in Iraq, era proprio di Care International.
    Si tratta di una straordinaria ong poco incline a facili politicizzazioni. Questo, che per una ong dovrebbe essere motivo di vanto, in realtà agli occhi dei pacifisti pone Care – non meno della Croce Rossa Italiana – nella lista dei «sospetti»: Care non è né Emergency né Un ponte per… . E Clementina non è né Simona Pari, né Simona Torretta, né Giuliana Sgrena. Non cova un feroce antiamericanismo (o, se lo cova, non lo rende noto), non è mai intervenuta in televisione e sulla carta stampata per spiegare che «è tutta colpa degli americani».
    Ma ha un’altra «sfortuna», Clementina. Non è stata rapita in Iraq, la guerra mediaticamente importante, ma in Afghanistan, di cui non frega più nulla a nessuno: pacifisti, editorialisti, osservatori. Un impegno per l’Afghanistan, oggi, non vale molto: non fa audience.
    Infine, la povera Clementina ha una terza sfortuna: non lavora in una ong italiana, ma in una americana, quindi agli occhi di molti è una «traditrice».
    Il Corriere della Sera ha intervistato i «grandi capi» del mondo pacifista. Chi, leggendo questo blog, trovasse azzardata la nostra tesi sulle «sfortune» della povera Clementina, consideri questa dichiarazione di Paolo Cento: «Non v’è dubbio che con Giuliana Sgrena pesò subito molto la sua appartenenza al manifesto e quanto poi alle due Simone, certo, tutti conoscevano bene “Un ponte per...”: ma, più in generale, in quei casi tutto scattò immediatamente anche perché parlavamo di Iraq, di una guerra che conoscevamo». E Francesco Caruso, il leader dei Disobbedienti di Napoli sempre pronto a scendere in piazza, cosa dice? «Sono stanco. Molto stanco. Tremendamente stanco». Una ragazza di trentadue anni, volontaria e nostra connazionale, rischia di essere trucidata da una banda di delinquenti e Francesco Caruso, re dei «ceffoni umanitari», è tremendamente stanco?
    Ha ragione Mario Cervi, oggi sul Giornale: «Clementina Cantoni non è una rapita di serie A: dove si è promossi per meriti antiamericani, o antiberlusconiani». Ma, aggiungiamo, non è nemmeno una «rapita di destra» cui dare della «mercenaria». È «solamente» una volontaria. Se dovessero ucciderla, sarebbe morta «solamente» una volontaria, non un’eroina. Si può essere razzisti in molti modi: lo possono essere anche i buoni del mondo, anche se hanno addosso una bandiera arcobaleno."

    Fa paura come nei siti dei giornali pacifisti per eccellenza, che avevano fatto campagne martellanti per tutte le altre volontarie rapite nel passato, ora se ne freghino completamente. L’Unità lo mette tra le notizie di secondo piano, il Manifesto neanche la cita tra le notizie e Liberazione la pone in secondo piano ma con una bella chicca: una bella vignetta con le percentuali della mortalità infantile a Cuba rispetto al resto del Sudamerica! Questo per andare controcorrente rispetto ai fatti accaduti nei giorni scorsi: cioè dei giornalisti arrestati ed espulsi dall’isola perché sospettati di fomentare ribellioni. Vecchia storiella (me la ripeteva tutta orgogliosa pure la mia prof. del ginnasio) secondo cui le dittature si misurano in base alla incidenza della morte infantile! E così, se per caso nella germania nazista si scoprisse che il sistema sanitario era il migliore al mondo ciò non la renderebbe magicamente più una dittatura.
    Sono d'accordo con te, ultimamente ci dovremmo vergognare di molte cose non credi?
    http://img46.imageshack.us/img46/3987/userbarer7.jpg





    http://gamesurf.tiscali.it/forum/sig...gpic6655_7.gif

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    • #3
      Originariamente Scritto da Derfel
      Sono d'accordo con te, ultimamente ci dovremmo vergognare di molte cose non credi?
      "ci", io non mi devo certo vergognare per l'incoerenza di queste persone, che scendono in piazza solamente quando la pace ha il colore "rosso".
      La terra dei Padri, la Fede immortal, nessuno potrà cancellar!

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      • #4
        Originariamente Scritto da MrNinty
        "ci", io non mi devo certo vergognare per l'incoerenza di queste persone, che scendono in piazza solamente quando la pace ha il colore "rosso".
        Nemmeno io, sono d'accordo con te
        http://img46.imageshack.us/img46/3987/userbarer7.jpg





        http://gamesurf.tiscali.it/forum/sig...gpic6655_7.gif

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        • #5
          Originariamente Scritto da MrNinty
          Questo post è stato preso dal blog Herakleitos. Questo perchè è riuscito in poche righe a scrivere ciò che io ho pensato in questi giorni. Non si poteva scrivere meglio.

          "Per chiedere la liberazione di Clementina Cantoni, la volontaria italiana di Care international rapita in Afghanistan, sono scese in piazza le donne di Kabul. Non quelle italiane. E molto probabilmente nemmeno vi scenderanno. Già, perché Clementina ha la «sfortuna» di appartenere a un’organizzazione – Care appunto – non organica al pacifismo mondiale. Care International, per chi non lo sapesse, è stata fondata in America nel 1945 e da allora combatte la povertà nel mondo: opera a favore di trenta milioni di persone in settantadue Paesi, gestisce oltre cinquecento programmi e circa il novanta per cento dei suoi volontari sono cittadini dei Paesi dove Care agisce. La ong opera anche in zone ad altissimo rischio: Kosovo, Afghanistan, Iraq. Margaret Hassan, ingabbiata e uccisa dai terroristi in Iraq, era proprio di Care International.
          Si tratta di una straordinaria ong poco incline a facili politicizzazioni. Questo, che per una ong dovrebbe essere motivo di vanto, in realtà agli occhi dei pacifisti pone Care – non meno della Croce Rossa Italiana – nella lista dei «sospetti»: Care non è né Emergency né Un ponte per… . E Clementina non è né Simona Pari, né Simona Torretta, né Giuliana Sgrena. Non cova un feroce antiamericanismo (o, se lo cova, non lo rende noto), non è mai intervenuta in televisione e sulla carta stampata per spiegare che «è tutta colpa degli americani».
          Ma ha un’altra «sfortuna», Clementina. Non è stata rapita in Iraq, la guerra mediaticamente importante, ma in Afghanistan, di cui non frega più nulla a nessuno: pacifisti, editorialisti, osservatori. Un impegno per l’Afghanistan, oggi, non vale molto: non fa audience.
          Infine, la povera Clementina ha una terza sfortuna: non lavora in una ong italiana, ma in una americana, quindi agli occhi di molti è una «traditrice».
          Il Corriere della Sera ha intervistato i «grandi capi» del mondo pacifista. Chi, leggendo questo blog, trovasse azzardata la nostra tesi sulle «sfortune» della povera Clementina, consideri questa dichiarazione di Paolo Cento: «Non v’è dubbio che con Giuliana Sgrena pesò subito molto la sua appartenenza al manifesto e quanto poi alle due Simone, certo, tutti conoscevano bene “Un ponte per...”: ma, più in generale, in quei casi tutto scattò immediatamente anche perché parlavamo di Iraq, di una guerra che conoscevamo». E Francesco Caruso, il leader dei Disobbedienti di Napoli sempre pronto a scendere in piazza, cosa dice? «Sono stanco. Molto stanco. Tremendamente stanco». Una ragazza di trentadue anni, volontaria e nostra connazionale, rischia di essere trucidata da una banda di delinquenti e Francesco Caruso, re dei «ceffoni umanitari», è tremendamente stanco?
          Ha ragione Mario Cervi, oggi sul Giornale: «Clementina Cantoni non è una rapita di serie A: dove si è promossi per meriti antiamericani, o antiberlusconiani». Ma, aggiungiamo, non è nemmeno una «rapita di destra» cui dare della «mercenaria». È «solamente» una volontaria. Se dovessero ucciderla, sarebbe morta «solamente» una volontaria, non un’eroina. Si può essere razzisti in molti modi: lo possono essere anche i buoni del mondo, anche se hanno addosso una bandiera arcobaleno."

          Fa paura come nei siti dei giornali pacifisti per eccellenza, che avevano fatto campagne martellanti per tutte le altre volontarie rapite nel passato, ora se ne freghino completamente. L’Unità lo mette tra le notizie di secondo piano, il Manifesto neanche la cita tra le notizie e Liberazione la pone in secondo piano ma con una bella chicca: una bella vignetta con le percentuali della mortalità infantile a Cuba rispetto al resto del Sudamerica! Questo per andare controcorrente rispetto ai fatti accaduti nei giorni scorsi: cioè dei giornalisti arrestati ed espulsi dall’isola perché sospettati di fomentare ribellioni. Vecchia storiella (me la ripeteva tutta orgogliosa pure la mia prof. del ginnasio) secondo cui le dittature si misurano in base alla incidenza della morte infantile! E così, se per caso nella germania nazista si scoprisse che il sistema sanitario era il migliore al mondo ciò non la renderebbe magicamente più una dittatura.
          Assolutamente, Inequivocabilmente d'accordo.
          "Una cantante di merda che frequenta un cantante di merda per la proprietà transitiva può solo continuare a produrre musica di merda"
          Casper su Tatangelo&D'Alessio

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          • #6
            Non volevo intervenire ma.......
            La solita faziosità e il solito tentativo di dipingere il movimento pacifista come un qualcosa di manovrato dai sporchi comunisti.
            Patetici.
            Ridicoli.
            Berlusconiani fino al midollo.
            State qui ancora a parlare di rossi,verdi neri ecc ecc.

            L'unica differenza tra i vari rapimenti mi sembra essere il luogo. E' quello che ha fatto la vera differenza.
            A torme, di terra passarono in terra,
            Cantando giulive canzoni di guerra,
            Ma i dolci castelli pensando nel cor;
            Per valli petrose, per balzi dirotti,
            Vegliaron nell’arme le gelide notti,
            Membrando i fidati colloqui d’amor.

            Comment


            • #7
              Originariamente Scritto da Naoto
              Non volevo intervenire ma.......
              La solita faziosità e il solito tentativo di dipingere il movimento pacifista come un qualcosa di manovrato dai sporchi comunisti.
              Patetici.
              Ridicoli.
              Berlusconiani fino al midollo.
              State qui ancora a parlare di rossi,verdi neri ecc ecc.

              L'unica differenza tra i vari rapimenti mi sembra essere il luogo. E' quello che ha fatto la vera differenza.
              Quoto... poverina lei che ha fatto tanto.. nn viene quasi considerata.. xché?!
              Xché nn fa audience
              I don't think about things, but I respect who does!*

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              • #8
                Originariamente Scritto da Naoto

                L'unica differenza tra i vari rapimenti mi sembra essere il luogo. E' quello che ha fatto la vera differenza.
                e ti pare una cosa corretta?
                La terra dei Padri, la Fede immortal, nessuno potrà cancellar!

                Comment


                • #9
                  Originariamente Scritto da MrNinty
                  e ti pare una cosa corretta?
                  Assolutamente no.
                  Scorretto è semmai distorcere la realtà fino a dire che se questa ragazza rapita non viene considerata dai media o dalle folle non è perchè è stata rapita in Afghanistan anzichè in Iraq, ma è perchè questa ragazza non fa parte di movimenti pacifisti vicini ai "rossi".
                  Fare questo significa sfruttare il dolore di una tragedia per tirare acqua al proprio mulino(o se più piace levare acqua al mulino altrui).
                  A torme, di terra passarono in terra,
                  Cantando giulive canzoni di guerra,
                  Ma i dolci castelli pensando nel cor;
                  Per valli petrose, per balzi dirotti,
                  Vegliaron nell’arme le gelide notti,
                  Membrando i fidati colloqui d’amor.

                  Comment


                  • #10
                    Originariamente Scritto da Naoto
                    Non volevo intervenire ma.......
                    La solita faziosità e il solito tentativo di dipingere il movimento pacifista come un qualcosa di manovrato dai sporchi comunisti.
                    Patetici.
                    Ridicoli.
                    Berlusconiani fino al midollo.
                    State qui ancora a parlare di rossi,verdi neri ecc ecc.

                    L'unica differenza tra i vari rapimenti mi sembra essere il luogo. E' quello che ha fatto la vera differenza.
                    Guarda che le cose che ha detto sono vere.

                    (forse non ho capito bene l'essenza del tuo msg)
                    http://img46.imageshack.us/img46/3987/userbarer7.jpg





                    http://gamesurf.tiscali.it/forum/sig...gpic6655_7.gif

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                    • #11
                      Originariamente Scritto da Derfel
                      Guarda che le cose che ha detto sono vere.

                      (forse non ho capito bene l'essenza del tuo msg)
                      Te lo spiego.

                      Il post(e il testo preso dal blog)mi son sembrati un esplicita accusa nei confronti del movimento pacifista(tant'è che il titolo recita "pacifinti"). Si sostiene che il movimento pacifista crei cortei, faccia manifestazioni, petizioni ecc soltanto se la vittima del rapimento è vicina ad ambienti di sinistra(si parla di "rossi").
                      Molto semplicemente dico che attualmente il problema è la posizione geografica: l'Iraq è nell'occhio del ciclone, l'Afghanistan no. La solita questione dell'audience e del giornalismo che va a caccia dello scoop quindi?Bho non saprei.

                      Ma visto che si parla di movimento pacifista perchè non parliamo anche del movimento che porta la guerra nel mondo?
                      Ci chiediamo perchè siamo tanto attenti ai rapiti in Iraq e siamo meno attenti a quelli in Afghanistan; perchè non ci chiediamo perchè siamo andati a togliere un dittatore dall'Iraq e non andiamo però a sistemare i tanti conflitti civili che avvengono quotidianamente in Africa?
                      Ecco una lettura un minimo obbiettiva del fenomeno guerra non può prescindere da queste considerazioni.
                      Ma quello che viene cercato è la polemica e la faziosità non l'obbiettività. Si cerca di levare acqua dal mulino altrui e non di capire cosa avviene e perchè avviene.

                      Spero di esser stato esaudiente.
                      A torme, di terra passarono in terra,
                      Cantando giulive canzoni di guerra,
                      Ma i dolci castelli pensando nel cor;
                      Per valli petrose, per balzi dirotti,
                      Vegliaron nell’arme le gelide notti,
                      Membrando i fidati colloqui d’amor.

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                      • #12
                        Originariamente Scritto da Naoto
                        Te lo spiego.

                        Il post(e il testo preso dal blog)mi son sembrati un esplicita accusa nei confronti del movimento pacifista(tant'è che il titolo recita "pacifinti"). Si sostiene che il movimento pacifista crei cortei, faccia manifestazioni, petizioni ecc soltanto se la vittima del rapimento è vicina ad ambienti di sinistra(si parla di "rossi").
                        Molto semplicemente dico che attualmente il problema è la posizione geografica: l'Iraq è nell'occhio del ciclone, l'Afghanistan no. La solita questione dell'audience e del giornalismo che va a caccia dello scoop quindi?Bho non saprei.

                        Ma visto che si parla di movimento pacifista perchè non parliamo anche del movimento che porta la guerra nel mondo?
                        Ci chiediamo perchè siamo tanto attenti ai rapiti in Iraq e siamo meno attenti a quelli in Afghanistan; perchè non ci chiediamo perchè siamo andati a togliere un dittatore dall'Iraq e non andiamo però a sistemare i tanti conflitti civili che avvengono quotidianamente in Africa?
                        Ecco una lettura un minimo obbiettiva del fenomeno guerra non può prescindere da queste considerazioni.
                        Ma quello che viene cercato è la polemica e la faziosità non l'obbiettività. Si cerca di levare acqua dal mulino altrui e non di capire cosa avviene e perchè avviene.

                        Spero di esser stato esaudiente.
                        Grazie di avermi spiegato, ho capito. Comunque io trovo che sia ingiusto non aiutare questa povera ragazza con manifestazioni o cose del genere, e te lo dico io che sono di sinistra e sono fiero di esserlo. Comunque condivido quello che hai detto, però capisco anche la frustrazione di chi ha scritto il post. Capisci?
                        http://img46.imageshack.us/img46/3987/userbarer7.jpg





                        http://gamesurf.tiscali.it/forum/sig...gpic6655_7.gif

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                        • #13
                          Originariamente Scritto da Derfel
                          Grazie di avermi spiegato, ho capito. Comunque io trovo che sia ingiusto non aiutare questa povera ragazza con manifestazioni o cose del genere,
                          Non dico affatto il contrario.
                          Così come ci sarebbero tantissime altre giuste cause per manifestare.

                          Originariamente Scritto da Derfel
                          Comunque condivido quello che hai detto, però capisco anche la frustrazione di chi ha scritto il post. Capisci?
                          Bhe non ci vedo nessuna frustrazione.
                          E' il solito discorso del:"manifestate contro gli USA, perchè non manifestate contro Cuba" e balle varie. Il paradosso: i sostenitori della guerra che criticano chi manifesta per la pace e muovono la critica in nome della pace stessa!!!!Pazzesco.
                          Volete che si manifesti per la ragazza rapita in Afghanistan?Bene, allora invece di fare casino su internet, vestitevi, uscite di casa e scendete in piazza a manifestare; invece no, si sta a guardare cosa fa e cosa non fa il movimento pacifista, si prende un idiota come Caruso e si fa intendere che lui è uno dei portavoce del pacifismo, gli si estrapola una frase e la si contorce per dimostrare una e una sola tesi: le manifestazioni pacifiste in realtà sono pilotate dalle sinistre. Tu ci vedi frustrazione?
                          A torme, di terra passarono in terra,
                          Cantando giulive canzoni di guerra,
                          Ma i dolci castelli pensando nel cor;
                          Per valli petrose, per balzi dirotti,
                          Vegliaron nell’arme le gelide notti,
                          Membrando i fidati colloqui d’amor.

                          Comment


                          • #14
                            Io l'ho fatto pensa
                            http://img46.imageshack.us/img46/3987/userbarer7.jpg





                            http://gamesurf.tiscali.it/forum/sig...gpic6655_7.gif

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                            • #15
                              Originariamente Scritto da Derfel
                              Io l'ho fatto pensa

                              sei un grande!
                              sinceramente a me da moltissimo fastidio che una parte politica si consideri unica portatrice di un valore universale come la pace talvolta anche in maniera piuttosto incoerente con certe posizioni.
                              La terra dei Padri, la Fede immortal, nessuno potrà cancellar!

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