A volte il trasformismo di taluni personaggi televisivi lascia sconvolti: Casi di mutazione che neanche alla Umbrella Corporation sarebbero riusciti ad ottenere dopo anni di studi. Uno di questi è senza dubbio quello che la D’Eusanio (come del resto Cucuzza) ha attuato nel giro di pochi giorni, se non addirittura di poche ore: da “DALLA! E NON E’ UN CANTANTE”, la nostra intrepida ancorwoman si è trasformata in impegnata giornalista alle prese con la guerra in Irak.
La cosa ha lasciato sul mio viso un sorriso amaro ed una piccola riflessione si è fatta largo nei miei caotici pensieri: Come si può affidare ad un’ancorwoman di frivolezze e consigli facili, un tema che con il cazzeggio non ha nulla a che vedere.. Non sarebbe stato meglio affidare la conduzione di queste tematiche a persone preparate e lontane dalla strumentalizzazione del dolore, dalle paure, e dai mediocri vizi italici?
Insomma, come si può concepire e prendere sul serio una persona, la quale da anni parla di intimi particolari anatomici? E che possa parlare di una tragedia come la Guerra?
La cosa ha lasciato sul mio viso un sorriso amaro ed una piccola riflessione si è fatta largo nei miei caotici pensieri: Come si può affidare ad un’ancorwoman di frivolezze e consigli facili, un tema che con il cazzeggio non ha nulla a che vedere.. Non sarebbe stato meglio affidare la conduzione di queste tematiche a persone preparate e lontane dalla strumentalizzazione del dolore, dalle paure, e dai mediocri vizi italici?
Insomma, come si può concepire e prendere sul serio una persona, la quale da anni parla di intimi particolari anatomici? E che possa parlare di una tragedia come la Guerra?
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