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  • Originariamente Scritto da Lord Axl
    Vabbè, pretendere che uno così pesantemente deformato possa avere anche una dentatura normale, mi sembra chiedere veramente troppo, dai.....altrimenti cos'è, un alieno con il sorriso smagliante?
    hi hi hi!
    Voglio la maglietta di 'american megghì àliss'.
    E voglio pure l'autografo!

    Magari è lo scheletro di un nano capoccione di 40 anni con 6 dita nei piedi.
    Miii che uomo di successo doveva essere!!
    ... bello è il bosco, buio e profondo,
    ma io ho promesse da non tradire,
    miglia da percorrere prima di dormire,
    miglia da percorrere prima di dormire


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    • NON gradisco affatto che scherzi sul Seti.Da quando ti sei invaghita di Bix e delle sue magliette aerografate non sei più la stessa.Ah,ma troverò chi mi consola,in questo forum...!

      http://www.newsshopper.co.uk/news/ne...ere_honest.php

      La nonnina che vede gli Alieni...!
      "E sul bianco dorso della balena egli scaricò la somma dell'odio e della rabbia provati da quelli della sua razza.Se il suo petto fosse stato un cannone,gli avrebbe sparato contro il suo cuore"
      Now Playing:- Project Origin - Resurrection of Evil - Fallout 3 (360) - American McGee's Alice - BurnOut Paradise (360) - Visit my Blog: http://flottastellare.blogspot.com

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      • Originariamente Scritto da Alenet
        NON gradisco affatto che scherzi sul Seti.Da quando ti sei invaghita di Bix e delle sue magliette aerografate non sei più la stessa. [. . .]
        Giù le mani da Bix! La fidanzata non gradirebbe (anche se non capisco che cosa ci trovi in lui )

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        • Ah,se la fidanzata sapesse di me & Mr.Bix...!(io sono quello multicolore)

          Come molti di voi sapranno, esiste una controversa figura nel panorama ufologico, che risponde al nome di Bob Lazar. Costui, sedicente fisico nucleare,pare abbia trascorso alcuni mesi (tra i tre e i cinque)nella famosa (famigerata?)Area 51. Il suo compito?Carpire i segreti della propulsione utilizzata sull'ufo caduto a roswell nel '47.

          Egli ipotizzò la presenza di un nuovo minerale, l'elemento 115, chiave di volta per ottenere la velocità necessaria a coprire gli spazi siderali.

          A proposito di questo nuovo elemento,le voci sono contrastanti.In ogni caso, vi invito a leggere attentamente questo link:
          http://www.giornaletecnologico.it/ne...4135dd6202301/
          "E sul bianco dorso della balena egli scaricò la somma dell'odio e della rabbia provati da quelli della sua razza.Se il suo petto fosse stato un cannone,gli avrebbe sparato contro il suo cuore"
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          • Originariamente Scritto da Alenet
            Ah,se la fidanzata sapesse di me & Mr.Bix...!(io sono quello multicolore)
            Sporcaccioni!
            Questo vuol dire che il poster di Bix se lo becca Alenet?
            Last edited by VNSmatrix; 21 September 2004, 23:50.
            ... bello è il bosco, buio e profondo,
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            • Ieri su rai due la trasmissione Voyager ha parlato, tra le altre cose, di crop circle. Mi è piaciuto soprattutto il confronto tra fautori e detrattori (leggi CICAP) dell'origine non umana degli agroglifi. Una volta tanto hanno parlato di dati scientifici senza ridicolizzare nè affrontare superficialmente l'argomento.
              Bravi
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              • La cosa amara è che nessuno,da nessuna parte,si è preoccupato di scrivere due righe sui 2 crop apparsi in provincia di Varese 2 giorni fa
                "E sul bianco dorso della balena egli scaricò la somma dell'odio e della rabbia provati da quelli della sua razza.Se il suo petto fosse stato un cannone,gli avrebbe sparato contro il suo cuore"
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                • Falsi gli Ufo del Messico?

                  http://www.alcione.org/FRAUDES/FAM/FLIR_CONCLUSION.html

                  E' vero che "I want to believe",ma questo non mi impedisce di avere una mentalità aperta anche verso gli scettici e le spiegazioni razionali (Ah,se anche la cara margareta fosse così...)

                  Tuttavia,mi permetto di dubitare di quanto hanno scritto questi simpatici signori,per una serie di ottimi motivi.

                  1)Figuriamoci se il governo messicano nella persona di quel bistrattato generale dell'Aereonautica che ha dato la notizia e diffuso il video non ha fatto 1000 controlli prima di mettere in gioco la sua credibilità;
                  2)Petroliere all'orizzonte?Riflessi?Certoeccato che le luci erano in movimento,non visualizzabili ad occhio nudo e aumentavano di numero;
                  2a)infatti,da 4 sono passate a 11;
                  3)Non sottovalutiamo il comportamento intelligente di questi "riflessi"(!)i quali hanno dapprima cercato di nascondersi nel manto nuvoloso,poi hanno circondato l'aereo
                  4)E basta co'ste obiezioni,che cacchio!
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                  • Link

                    Alcuni interessanti video liberamente scaricabili.

                    http://www.alfredolissoni.com/video.htm
                    "E sul bianco dorso della balena egli scaricò la somma dell'odio e della rabbia provati da quelli della sua razza.Se il suo petto fosse stato un cannone,gli avrebbe sparato contro il suo cuore"
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                    • Ufo nei dipinti

                      http://www.nonsiamosoli.com/index.php?pid=41

                      Avevo postato qualcosa di affine molto tempo fa...su questo sito,però,le immagini sono migliori.

                      Ho sempre trovato estremamente affascinante la simbologia UFO all'interno delle opere d'arte...e voi?
                      "E sul bianco dorso della balena egli scaricò la somma dell'odio e della rabbia provati da quelli della sua razza.Se il suo petto fosse stato un cannone,gli avrebbe sparato contro il suo cuore"
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                      • http://www.ufologia.net/primo/coloreto.asp

                        Tutto sul dubbio crop apparso in provincia di Parma.
                        "E sul bianco dorso della balena egli scaricò la somma dell'odio e della rabbia provati da quelli della sua razza.Se il suo petto fosse stato un cannone,gli avrebbe sparato contro il suo cuore"
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                        • Fonte Unione Sarda del 15/9/04 - Fonte "La rete" - Fonte C.U.N.

                          Una storia di 35 anni fa accaduta vicino ad Oristano ed ancora piena di mistero. Tre luminosi alieni incontrati sulla Carlo Felice. Non parla con chiunque delle vicende che le sono capitate nel mese di agosto di 35 anni fa. Costituiscono un segreto che rivela con ricchi particolari solo a chi è interessato a fenomeni inspiegati. La signora Aurora D. (il cognome non è il caso di citarlo per rispetto della privacy) non è uscita indenne da un esperienza tremenda. Ancora oggi sulla pelle delle braccia e delle gambe sono visibili strane pustole. I medici non sono riusciti a venirne a capo e a curarla. O meglio, le diagnosi e le terapie sono state sempre diverse e inefficaci. Oggi Aurora D. ha 68 anni e rivela un'energia insolita. La sua storia dai risvolti inquietanti somiglia a quelle viste nella serie televisiva X-Files. Che le successe nell'estate del 1969, mentre da Sassari si dirigeva verso Cagliari in auto col marito (al volante) e i due figli, un maschio e una femmina, nel sedile posteriore? Ecco cosa racconta: "eravamo arrivati all'altezza di Oristano, quando io e mia figlia vedemmo tre strane figure luminose ai bordi della strada. Stavano alla nostra destra, perciò le abbiamo notate solo noi due. Era all'incirca mezzanotte e un quel tratto di strada non c'erano lampioni". Ecco il seguito del suo racconto: "Ho gridato a mio marito di accelerare e non fermarsi, mentre quelle tre figure ci facevano cenno di arrestare la macchina. Siamo arrivati a Cagliari felici per avere evitato un grave pericolo. Ma poco dopo nel mio corpo sono comparse delle pustole e sentivo un tale calore che dovevo immergermi in una vasca d'acqua fresca. Mia figlia a quattordici anni ha iniziato a vomitare e poi è morta per una cisti ovarica. Diversi anni dopo mio marito è morto di cancro ai polmoni, mentre mio figlio ha avuto un tumore al colon (che gli è stato asportato)". In un primo momento o la signora Aurora D. Non ha collegato tutti questi disturbi
                          all'apparizione dei tre omini luminosi e alle radiazioni che sprigionavano. Era come se emettessero un forte bagliore che li rendeva ben visibili in una strada completamente buia. Lei è riuscita anche a coglierne, sia pure fugacemente, le caratteristiche principali. Al riguardo dice: "Avevano come delle tutte bianche, gli occhi a mandorla e un espressione molto seria. Somigliavano agli alieni di certi film americani. In quel periodo non sapevo niente di ufologia, poi ho preso contatti con persone che se ne occupano. E ho capito molte cose".
                          Anni prima un'esperienza del genere fu fatta dalla madre della signora Aurora D. La donna era alla finestra e vide degli esseri luminosi che le dissero di rientrare subito in casa. Lei obbedì e dopo qualche giorno sulla sua pelle comparvero macchie simili a quelle che poi ebbe sua figlia, dopo l'incontro con i tre misteriosi personaggi fermi sul bordo della Carlo Felice. "Mia madre fece molte cure - dice la signora Aurora D. - ma furono inutili. Se i medici fallirono, riuscì a guarirla con delle erbe un operatore della medicina popolare. Mia madre ebbe delle visioni di strani esseri anche all'interno della sua casa. Ma non collegò queste figure a possibili abitanti di altri pianeti. Una volta cercarono di farla cadere dalle scale. Comunque è vissuta fino a 86 anni e non perse mai la sua lucidità, neanche in punto di morte". L'insolita disavventura della signora Aurora D. ha ancora delle zone d'ombra. Potrebbero essere dissolte con un'ipnosi regressiva, alla quale si sono sottoposte persone che hanno fatto un'esperienza analoga alla sua per ricordare particolari che ha dimenticato. Ma lei non può sottoporsi a questa pratica, perché soffre di disturbi cardiaci. Ad esempio non ricorda il punto esatto della strada Oristano-Cagliari in cui è avvenuto l'incontro con quelle tre figure fosforescenti. Gli altri dettagli che le sono rimasti impressi nella memoria? In quel punto non c'erano case e non passavano macchine. Che non si tratti di un'allucinazione è lei stessa a ribadirlo: "Io e mia figlia abbiamo visto entrambe la stessa scena, nello stesso momento; e abbiamo reagito nello stesso modo, chiedendo a mio marito di allontanarsi da quel punto della strada a grande velocità. A differenza di quanto è successo a mia madre, che ha incontrato diverse volte quegli esseri, a me non è mai successo di vederli. Erano diversi da noi, anche se avevano una testa e un corpi con braccia e gambe". Il caso della signora Aurora D. somiglia a quelli di altri contattisti.
                          Quanto alle radiazioni che avrebbero provocato disturbi gravi a lei e negli altri familiari c'e' da dire che sono segnalate in vari manuali o opuscoli (di enti militari o pubblici) che suggeriscono cosa fare in caso di contatto con aeromobili di origine aliena o con i loro occupanti.Negli ultimi anni in Sardegna di questi incontri ce ne sono stati parecchi, segnalati dalla stampa e ampiamente trattati nelle riviste specialistiche. Da Villaspeciosa a Carbonia, da Oristano a Santadi (oltre che in prossimità di basi militari) sono successe storie simili a quelle raccontata dalla signora Aurora D. Crederci o no? In proposito ci sono pareri agli antipodi".
                          "E sul bianco dorso della balena egli scaricò la somma dell'odio e della rabbia provati da quelli della sua razza.Se il suo petto fosse stato un cannone,gli avrebbe sparato contro il suo cuore"
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                          • Ufo & Astronauti parte 1

                            Due sono i motivi che conferiscono particolare importanza agli avvistamenti ufologici effetuati dai piloti delle navicelle spaziali: 1) il carattere del tutto eccezionale che assumono queste testimonianze, data l'altissima qualificazione dei protagonisti, che sono senza eccezione piloti di grande esperienza, tecnici o scienziati di sicuro valore, persone dall'equilibrio e dalla saldezza di nervi a tutta prova;2) la conferma, derivante dall'avvistamento di UFO anche nello spazio esterno all'atmosfera terrestre, che il fenomeno non è legato esclusivamente all'ambiente vicino al nostro pianeta. Questo non significa che i dischi volanti necessariamente abbiano origine interplanetaria: indica soltanto che il fenomeno sembra seguire l'uomo ovunque esso si spinga.
                            Dal volume Obiettivo sugli UFO, di G. de Turris e S. Fusco (Edizioni Mediterranee, Roma), riportiamo una breve sintesi degli eventi di magiore importanza.Un prologo agli avvistamenti da parte degli astronauti è costituito dagli strani incontri effettuati nell'alta atmosfera dai piloti dell'aerorazzo sperimentale X-15, che servì a sperimentare le prime tecnologie astronautiche. In due riprese, il volo dell'X-15 venne seguito da formazioni di «oggetti volanti non identificati». La prima volta (30 aprile 1962) il pilota, maggiore Joe Walker, non si accorse di nulla: ma l'inquietante evento fu registrato dalla cinepresa di bordo, che rivelò la presenza, a 75.000 metri di altezza, di sei UFO di forma discoidale intenti a seguire il velivolo. Il film venne in seguito mostrato alla stampa durante un congresso svoltosi a Seattle l' 11 maggio 1962: inutilmente però i giornalisti chiesero copie della pellicola. Il materiale è tuttora custodito negli archivi dell'USAF. Qualche tempo dopo, il 7 luglio, gli UFO vennero avvistati dal maggiore Robert White (durante il volo con cui fu stabilito il primato mondiale di quota) il quale segnalò via radio l'incontro.Secondo il Time del 22 luglio, il pilota avrebbe gridato: «C'è qualcosa qua sopra! . Un grosso oggetto sta volando accanto a me a 3.500 chilometri l'ora... Mi ha superato». Non è noto se anche in tale occasione sia entrata in azione la cinepresa automatica. Successivamente, I'USAF parlò di «cristalli di ghiaccio» distaccatisi dall'aereo ed erroneamente scambiati per corpi di maggiori dimensioni.Per quel che riguarda i voli spaziali veri e propri, il primo astronauta a segnalare «qualcosa di strano» al di là dell'atmosfera fu John Glenn, pilota del primo volo orbitale americano (20 febbraio 1962), che descrisse sciami di «lucciole spa'ziali» intorno alla sua capsula. Le osservazioni di UFO cominciarono, tuttavia, con i voli successivi. 24 maggio 1962. Pilota: Scott Carpenter; capsula: Mercury «Aurora 7»; quote orbitali: km 1250/150.
                            Durante la sesta orbita avvista e fotografa diversi corpi sconosciuti, dei quali non sa indicare le dimensioni. 16 maggio 1963. Pilota: L. Gordon Cooper; capsula: Mercury «Faith 7»; quote orbitali: km 270/160.
                            Durante la quindicesima orbita vede avvicinarsi «un oggetto verdastro luminescente, seguito da una coda rosso-arancione, in moto da Est verso Ovest». A Terra il radar della stazione di avvistamento di Muchea, che segue il volo di Cooper, inquadra anch'esso l'oggetto, stimandone la quota a circa 150 km. 8 aprile 1964. Capsula senza ' equipaggio Gemini 1; quote orbitali: km 330/160.Subito dopo l'equilibramento in orbita, la capsula viene avvicinata da quattro oggetti sconosciuti che, come rivelano i radar delle stazioni terrestri, la seguono per tutto il suo primo giro intorno al nostro pianeta. Quindi scattano via all'improvviso e scompaiono nello spazio. LA NASA in un primo momento spiegò trattarsi delle parti strutturali del secondo stadio del vettore (un missile Titan), separatesi dalla capsula stessa. Questa spiegazione venne tuttavia smentita quando si apprese che il piano di volo non prevedeva tale separazione, e che in effetti il secondo stadio del vettore e la capsula erano rimasti congiunti fin quando non si disintegrarono precipitando insieme nell'atmosfera. La NASA non emise altri comunicati. 4 giugno 1965. Piloti: James McDivitt e Edward F. White; capsula: Gemini 4; quote orbitali: km 280/160
                            Sopra le Hawaii, McDivitt avvista un «singolare oggetto cilindrico, con delle sporgenze simili a braccai», e lo riprende con la cinepresa di bordo. Calcola la distanza a circa 15 chilometri, e parla di «dimensioni notevoli».
                            L'oggetto scompare alla vista quando il Sole va a battere direttamente sul vetro della capsula. In seguito, sulle coste cinesi, viene fotografata una luce chiara simile ad una grande stella, in movimento ad una quota superiore. Per il primo avvistamento, la NASA parlò del satellite Pegasus-B destinato allo studio delle micrometeoriti; ma, fatti i conti, si scopri che esso doveva trovarsi a oltre 1800 chilometri dalla Gemini, e di conseguenza risultare invisibile. Del secondo avvistamento non si disse nulla: tuttavia, cosa singolare, di quest'ultimo venne fatta conoscere la documentazione fotografica mentre, al contrario, le immagini relative al primo «caso» non furono rese note. Anche la Commissione Condon è stata costretta a siglare come «unknown» l'oggetto osservato da McDivitt. C'è da aggiungere, comunque, che al termine del volo l'agenzia United Press divulgò la seguente dichiarazione di un portavoce dell'ente nazionale americano: «Un accurato esame delle foto scattate da McDivitt dimostra che il veicolo avvistato non ha alcuna analogia con un satellite artificiale». 4 dicembre 1965.. Piloti: Frank Borman e James Lovell; capsula: Gemini 7; quote orbitali: km 330/160.
                            Durante la seconda orbita Borman segnala un oggetto luminoso davanti alla capsula, che non può essere il razzo vettore, in quanto anche quest'ultimo risulta visibile attraverso l'oblò. Più tardi vengono fotografate strane luminosità azzurrognole, munite di appendici vaporose, che passano sotto la Gemini. Per il primo avvistamento, la NASA parla di un ignoto frammento di vettore in orbita, forse i resti di un Titan ma il NORAD (l'ente cÌe segue le rotte di ogni satellite) dichiara: «E' impossibile che resti di un Titan o di qualsiasi altro missile si possano trovare in quella posizione». Per il secondo avvistamento si parlò di fulmini globulari nell'alta atmosfera. 20 luglio 1966. Piloti: Mike Collins e John Young; capsula: Gemini 1.0; quote orbitali: km 763/257.
                            Alle 7,20 del mattino la Radio Svizzera trasmette la seguente notizia: «Mai astronauti sono stati tanto taciturni come Mike Collins e John Young. Li si è addirittura obbligati a parlare. Collins ha alla fine dichiarato che avevano visto un oggetto tanto grande e lucente da poter addirittura essere scambiato per un pianeta».
                            "E sul bianco dorso della balena egli scaricò la somma dell'odio e della rabbia provati da quelli della sua razza.Se il suo petto fosse stato un cannone,gli avrebbe sparato contro il suo cuore"
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                            • Ufo & Astronauti parte II

                              12 settembre 1966.

                              Piloti: Charles Conrad e Richard F. Gordon; capsula: Gemini 11; quote orbitali: km 370/185.
                              Sull'Atlantico meridionale Conrad fotografa «un globo di luce giallo arancione, molto brillante». Secondo il San. José Mercury News, al ritorno Gordon dichiara: «Lo vedemmo dall'oblò di sinistra mentre ci superava. Sembrava proprio un mezzo spaziale (...) Scattammo in fretta qualche foto. era giallo-arancione, doveva essere metallico per avere simili riflessi».
                              La NASA parlò del satellite sovietico Proton ITI: ma i dati dell'orbita, ancora una volta, non coincidevano con quelli reali, ed inoltre i satelliti del tipo Proton hanno forma di un cilindro appiattito, mentre l'oggetto fotografato da Conrad appare simile ad una sfera leggermente schiacciata e circondata da un anello.

                              Dicembre 1968.

                              Piloti: Frank Borman, James Lovell e William Anders; capsula: Apollo 8; missione circumlunare.
                              Ecco ciò che accadde alla missione del comandante Borman, secondo quanto rivelato dal settimanale americano National Examiner e dallo scrittore svedese Gòsta Rehn nel suo libro Telefaten àr hàr! (Gòteborg-Malinò,1973), a quanto consta, mai smentiti. Durante la rotta verso il nostro satellite l'equipaggio dell'Apollo 8 nota un oggetto discoidale che assume una rotta parallela a quella della capsula. Gli strumenti di bordo cessano di funzionare. Un forte senso di stordimento ed acuti dolori alle orecchie vengono provati dagli astronauti, che però correggono la rotta dell'Apollo.
                              L'UFO si allontana velocemente e a bordo gli strumenti ricominciano a funzionare. I contatti a Terra, con Houston, interrotti a causa delle interferenze, sono ripresi. Ma l'avventura non è ancora finita. Entrati in orbita lunare, si presenta un altro UFO, enorme, che emana una luce purpurea:
                              all'apparizione seguono ondate di calore, ronzii insopportabili, e le apparecchiature si bloccano di nuovo.
                              Borman, Lovell e Anders sono colti da emicrania, difficoltà di respirazione, tremori alle mani, «vuoti di memoria». Il tutto dura una decina di minuti, mentre a Houston i tecnici Russel Hoicombe e Scott Harnister stabiliscono che l'Apollo si é allontanato dalla rotta stabilita che non potrà essere diretto nuovamente verso la Terra. I tre astronauti escono dalla. situazione critica per la loro presenza di spirito, facendo ricorso ai comandi manuali. La missione può essere così portata felicemente a termine.
                              Al loro ritorno la NASA fa riferimento ai disturbi dell'equipaggio dell'Apollo 8 (il primo ad aver affettuato un viaggio così lungo e ad aver circumnavigato il nostro satellite), ma le vere cause di essi secondo il National Examiner e Gosta Rehn, sono taciute per il timore di far sorgere il panico.

                              Novembre 1969.

                              Piloti: Charles Conrad, Richard Gordon e Alan Bean; capsula: Apollo 12; volo e discesa sulla Luna.
                              Durante il volo di trasferimento verso il nostro satellite, il 15 novembre alle ore 14,18 il comandante Conrad riferisce a Houston: «Da ieri siamo accompagnati da un curioso oggetto che vediamo dagli oblò quando l'angolo di rotazione è di 35, gradi. Che cosa potrebbe essere?»
                              Nessuno dei membri dell'equipaggio fu in grado di riconoscere l'oggetto, che sembrava animato da un moto rotatorio. Il fatto venne confermato da dottor Glenn Seaborg, Premio Nobel e presidente della Commissione per l'energia Atomica, il quale ne parlò sulla rivista Valeurs Actuelle del dicembre 1969. Ma anche per questa missione lunare si dovettero registrare altri imprevisti. Lo studioso tedesco Adolf Scheneider, nel suo libro Besucher aus dem All, afferma che gli astronauti incontrarono gli altri corpi spaziali sulla rotta dell'Apollo 12 e che così li descrissero a Houston:
                              «L'oggetto è luminosissimo, ha una rotazione al secondo... o una e mezzo... o, almeno, scintilla in quel lasso di tempo. L'altro si allontana a grande velocità». Cosi' prosegue poi Schneider:
                              «Quando gli astronauti arrivarono sulla Luna udirono, come i tecnici di Houston, rumori strani: specie di pigolii, fischi, parole incomprensibili. Ed un terzo bizarro avvenimento si ebbe durante il ritorno sulla Terra: l'equipaggio vide sull'India un oggetto rosso, brillante, che scomparve di . colpo. Ecco la comunicazione dell'Apollo 12:
                              "Adesso è al centro del globo terrestre, è davvero luminosissimo, sembra avere uno spessore considerevole, è accecante. Non possiamo immaginare che cosa sia... è grande almeno quanto Venere".
                              Sviluppati i film ripresi sulla Luna, si notò una specie di alone argenteo lucente che, in apparenza, seguiva Conrad.
                              «Un funzionario della CIA»,</I> afferma sempre Schneider, «dichiarò che l'organizz'azione era in possesso di numerose prove circa l'esistenza degli UFO ed il loro controllo da parte di esseri intelligenti».

                              Testimonianze dirette

                              Più volte gli astronauti (molti dei quali sono rimasti fortemente impressionati dall'incontro con gli UFO) hanno parlato in pubblico o rilasciato dichiarazioni . sulle, loro esperienze. Ne raccogliamo una serie delle più significative.

                              Maggiore Gordon Cooper
                              Uno degli astronauti della capsula Mercury, e ultimo americano a volare nell.o spazio da solo.
                              Il 15 maggio 1963 salì nello spazio nella Mercury per effettuare un viaggio di 22 orbite intorno al mondo. Durante l'orbita finale, avvisò la stazione di Muchea (vicino Perth in Australia) che stava vedendo un oggetto luminoso, grigiastro, di fronte a lui che si avvicinava velocemente alla sua capsula. L'UFO era solido e reale, tant'è che era stato rilevato anche dal radar della stazione di Muchea.
                              L'avvistamento di Cooper fu riportato dal circuito televisivo nazionale, che seguiva il volo passo passo; ma quando l'astronauta atterrò, ai giornalisti fu detto che non sarebbe stato permesso fare domande circa l'avvistamento.
                              Il Maggiore Cooper credeva fortemente negli UFO. Dieci anni prima, nel J951 aveva avvistato una formazione di oggetti volanti sconosciuti, mentre sorvolava la Germania Ovest a bordo di un F-86. Gli oggetti erano metallici, a forma di disco e volavano ad una considerevole altitudine.
                              Il maggiore Cooper rilasciò una testimonianza di fronte alle Nazioni Unite: "Io credo che questi veicoli extra terrestri ed i loro equipaggi stiano visitando il nostro pianeta e provengano da altri pianeti... Molti miei colleghi astronauti sono riluttanti a parlare di UFO... Io ho avuto l'occasione nel 1951 di poterne osservare molti, in due giorni diversi; erano di dimensioni differenti, volavano in formazione da combattimento, da est verso l'ovest d'Europa".
                              E secondo un' intervista registrata fatta da J.L.Ferrando, il maggiore Cooper affermò:
                              "Per molti anni ho vissuto con un segreto, imposto a me come a tutti gli astronauti. Posso ora rivelare che ogni giorno negli Stati Uniti i nostri strumenti radar intercettano oggetti di forme e composizioni a noi sconosciute. E ci sono migliaia di rapporti di testimoni ed una gran quantità di documenti che lo provano, ma nessuno vuole renderli pubblici".
                              Perché? gli ha chiesto l'intervistatore. "Perché le autorità hanno paura che la gente possa pensare agli UFO come a invasori ostili. Perciò la parola d'ordine è ancora: dobbiamo evitare il panico a tutti i costi".
                              . "Inoltre", ha aggiunto Cooper, "sono stato testimone di un fenomeno straordinario, qui sul pianeta Terra. E' accaduto qualche mese fa in Florida. Ho visto con i miei occhi una zona ben delineata di terreno che si stava consumando con delle fiamme, con quattro solchi sulla sinistra lasciati da un oggetto volante che era sceso nel centro del campo. I piloti avevano lasciato il veicolo (c'erano altre tracce che lo provavano). Sembrava avessero studiato la topografia del luogo, avevano raccolto campioni di terreno e poi, probabilmente, erano tornati da dove erano venuti, scomparendo ad una velocità incredibile... Casualmente ho poi scoperto che le autorità avevano fatto di tutto perché questo avvenimento non fosse portato a conoscenza della stampa e della televisione, per paura di una reazione di panico da parte del pubblico". James Lovell e Frank Borman
                              Nel dicembre del 1965, gli astronauti della navicella Gemini Lovell e Borman videro degli UFO durante la loro seconda orbita di quel volo che durò 14 giorni. Borman raccontò che vide una navicella non identificata a poca distanza dalla capsula. La torre di controllo di Cape Kennedy gli disse che stava vedendo la parte finale della loro navicella. Borman confermò che quello che stava osservando era sicuramente qualcosa di completamente diverso dalla loro navicella.
                              Ecco il dialogo svoltosi fra Gemini 7 e la base:
                              Lovell: Un oggetto vola alto sopra di noi, ad ore 10.00!
                              Capcom: Qui è Houston. Ripeti ancora, 7 !
                              Lovell: Ho detto che c'è un oggetto che vola alto, ad ore 10.00!
                              Capcom: Gemini 7, è veramente un avvistamento?
                              Lovell: Si é vero. Siamo testimoni di numerosi avvistamenti in questo momento.
                              Capcom: ...potete stimare la distanza o la grandezza?
                              Loveli: Gli UFO sono sulla nostra traiettoria...

                              "E sul bianco dorso della balena egli scaricò la somma dell'odio e della rabbia provati da quelli della sua razza.Se il suo petto fosse stato un cannone,gli avrebbe sparato contro il suo cuore"
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                              • Ufo &amp; Astronauti parte III

                                Neil Armstrong e Edwin "Buzz" Aldrin .

                                Secondo l'astronauta della NASA Neil Armstrong (il primo uomo a metter piede sulla Luna), gli alieni hanno una base sul nostro satellite e ci dicono, in termini piuttosto decisi, di stare alla larga dalla Luna. A quanto dicono i rapporti finora noti, sia Neil Armstrong che Edwi.n Aldrin videro degli UFO dopo il famoso atterraggio sulla Luna dall'Apollo 11 il 21 luglio 1969. Uno degli astronauti riferì di aver visto una "luce" sopra e dentro un cratere durante la ripresa televisiva, seguita da una richiesta di maggiori informazioni da parte del controllo missione. Ecco il dialogo che si sarebbe svolto fra Luna e Terra:

                                NASA: Che cosa c'è? Controllo missione chiama Apollo 11...
                                Apollo 11: Quei "cosi" sono enormi, mio Dio! Enormi! Oh, mio Dio, non ci credereste! Vi dico che stiamo vedendo altre ' navicelle qui fuori. Sono ferme sulbordo del cratere! Sono sulla luna e ci stanno osservando!
                                Un professore, ha voluto rimanere anonimo, ha inviato alle organizzazioni ufologiche il seguente resoconto di un dialogo da lui avuto con Neil Armstrong durante un simposio della NASA:
                                Professore: Che cosa accadde veramente fuori dell'Apollo 11?
                                Armstrong: Una cosa incredibile, anche se noi abbiamo sempre saputo di questa possibilità. Il fatto è che loro (gli Alieni) ci hanno intimato di allontanarci! .
                                Professore: Che cosa vuole dire "intimato di allontanarci"?
                                Armstrong: Non posso entrare nei dettagli, posso solamente dire che le loro astronavi sono di gran lunga superiori alle nostre sia per dimensioni che per tecnologia. Accipicchia se erano grandi!... e minacciose!
                                Professore: Ma la NASA ha ugualmente inviato sulla Luna altre missioni dopo l'Apollo 11... .
                                Armstrong: Naturalmente: la NASA le aveva già annunciate a quel tempo, e non poteva rischiare il panico sulla Terra.
                                Secondo l'ufologo americano Vladimir Azhazha, "Neil Armstrong disse al Controllo Missione che due enormi oggetti sconosciuti stavano osservando lui ed Aldrin dopo l'atterraggio sulla Luna. Ma questo messaggio non è mai stato ascoltato dal pubblico, perché la NASA lo ha censurato."
                                Aleksandr Kasantesev afferma che Buzz Aldrin fece un film a colori dell'UFO da dentro la navicella, e continuò a filmare loro, Armstrong e lui stesso anche quando furono fuori. Armstrong confermò che la storia era vera, ma rifiutò di dare ulteriori dettagli, poi ammise che la CIA voleva nascondere l'accaduto.

                                Donald Slayton
                                Astronauta del progetto Mercury, rivelò in un'intervista che aveva visto un UFO nel 1951:
                                "Stavo collaudando un caccia P-51 a Minneapolis quando scorsi quell'oggetto. Ero a circa 10.000 piedi di altezza in un pomeriggio di sole. Pensai che fosse un nibbio, poi mi resi conto che nessun nibbio vola a quell'altezza. Più mi avvicinavo, più l'oggetto mi appariva simile a un pallone gonfiato, grigio e di circa un metro di diametro. Ma non appena gli andai davanti la "cosa" non somigliò più a un pallone.
                                Sembrava un disco volante.
                                Allo stesso tempo realizzai che l'oggetto stava improvvisamente allontanandosi da me, ad una velocità di circa 450 chilometri l'ora. Lo inseguii per un breve tratto, ma d'improvviso l'oggetto virò a 45 gradi, accelerò e sparì".


                                Maggiore Robert White
                                Il 17 luglio 1962 White dichiarò di aver visto un. UFO durante un volo ad un'altezza di 80 chilometri su un X-15. Così disse alla base: "Non ho idea di che cosa possa essere. E' di colore grigiastro ed è di circa 10-15 metri di lunghezza". Poi, secondo un articolo del Time Magazine, il maggiore White esclamò alla radio: "Ci sono cose quassù! E' indubbio!" .

                                Il pilota della NASA Joseph A.Walker
                                L'11 maggio 1962 Walker dichiarò di aver avuto disposizione di intercettare gli UFO eventualmente avvistati durante i voli sul suo X-15. Aveva già filmato 5 o 6 UFO durante un volo nell'aprile del 1962 ad un'altezza di 80 chilometri. Era la seconda volta che filmava degli ÙFO in volo.
                                Durante una conferenza al Secondo Meeting Nazionale sugli usi pacifici delle ricerche spaziali dichiarò: "Non sono autorizzato a dire nulla. Tutto quello che so é ciò che compare sul film che è stato sviluppato dopo il volo". Nessuno di questi film fino ad oggi è mai stato fatto visionare al pubblico.

                                Comandante Eugene Cernan
                                Cernan è stato il comandante dell'Apollo 17. In un articolo del Los Angeles Times del 1973 affermò quanto segue:
                                "Molte volte mi sono state poste domande circa gli UFO. Ho già detto pubblicamente che sono qualche altra cosa rispetto a noi, qualcosa che viene da un'altra civiltà".

                                Scott Carpenter
                                "In qualsiasi momento, quando gli astronauti sono nello spazio da soli, c'è una costante sorveglianza da parte degli UFO".

                                Maurice Chatelain della NASA
                                Nel 1979 Maurice Chatelain, responsabilè del Sistema di Comunicazioni della NASA confermò che Armstrong aveva veramente detto di aver visto degli UFO sul bordo di quel cratere lunare. Chatelain pensa che gli UFO possano provenire dal nostro stesso sistema solare, in particolare da Titano. Ecco alcune sue dichiarazioni:
                                "Gli incontri ravvicinati sono eventi ben conosciuti alla NASA, ma nessun ne ha mai parlato fin ad ora". . Tutti i voli Apollo e Gemini sono stati seguiti a distanza, a volte anche abbastanza ravvicinata, da veicoli spaziali di natura extraterrestre: da dischi volanti o da UFO, se li volete chiamare con quel nome. Ogni volta che ciò si è verificato, gli astronauti hanno informato la torre di controllo che ha sempre ordinato il più assoluto silenzio".

                                "Credo che Walter Schirra a bordo del Mercury 8 sia stato il primo degli astronauti ad usare il nome in codice 'Santa Klaus' per indicare la presenza di dischi volanti nei pressi della capsula spaziale. Per esempio James Lovell, a bordo dell'Apollo 8, disse improvvisamente 'Vi informo che c'è Santa Klaus'.
                                Anche se ciò accadde il giorno di Natale del 1968, molta gente ebbe la sensazione che c'era dell'altro dietro le sue parole". (Fonte: I Misteri n.13)
                                "E sul bianco dorso della balena egli scaricò la somma dell'odio e della rabbia provati da quelli della sua razza.Se il suo petto fosse stato un cannone,gli avrebbe sparato contro il suo cuore"
                                Now Playing:- Project Origin - Resurrection of Evil - Fallout 3 (360) - American McGee's Alice - BurnOut Paradise (360) - Visit my Blog: http://flottastellare.blogspot.com

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