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Autogestione

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  • #31
    Ma recuperare in che senso? a scuola? a dir la verità sono tre anni che facciamo autogestione ma dopo non è successo mai nulla,anzi i professori son contenti perchè non lavorano e molte volte vanno proprio via.
    Per quanto riguarda il futuro ti posso solo dire che io faccio il liceo classico ed è una scuola insulsa,quella sì che la ritengo inutile.
    NerdMonday

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    • #32
      Puah..Autogestione..Eh, se avesse una qualche tipo di utilità..
      (L'ultima occupazione è stata fatta perchè i fumatori non avevano la tettoia per ripararsi -.-)
      Vabbeh sono fumatore pur io...però sono consapevole che è già tanto se ci lasciano fumare nel cortile a ricreazione..non si potrebbe, poi si esige anche un tettoia? vabbè..

      Comunque...Ricordate che vi giocate tutte le uscite didattiche, eventuali ponti, uscite anticipate da scuola...
      sigpic <- Questo è un GENIO!!

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      • #33
        Originariamente Scritto da michele longobardi Visualizza Messaggio
        Ma recuperare in che senso? a scuola? a dir la verità sono tre anni che facciamo autogestione ma dopo non è successo mai nulla,anzi i professori son contenti perchè non lavorano e molte volte vanno proprio via.
        Per quanto riguarda il futuro ti posso solo dire che io faccio il liceo classico ed è una scuola insulsa,quella sì che la ritengo inutile.
        beh, la scuola te la sei scelta tu.
        tra l'altro non mi sembra il caso di sminuire un istituto scolastico basandosi su ciò che ti insegnano; il liceo classico ti apre aspettative in ambito culturale specialmente e ti da un vantaggio all'università nelle facoltà che possono contenere qualcosa che veniva trattato nel tuo liceo.

        per quanto riguarda i professori, che ti posso dire? da noi è l'esatto opposto; se ci azzardiamo a fare una cavolata del genere (ovvero se l'iniziativa è nostra) la fiducia che i professori nutrono verso di noi cala e ci rimettiamo, perchè il nostro rapporto con i professori è pressochè di amicizia.
        "Una cantante di merda che frequenta un cantante di merda per la proprietà transitiva può solo continuare a produrre musica di merda"
        Casper su Tatangelo&D'Alessio

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        • #34
          Non ci giochiamo niente,infatti nonostante l'autogestione il preside ha detto che la gita si fa e la meta &#232; l'Andalusia e sono state indette anche altre uscite.
          NerdMonday

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          • #35
            fidati; non portarti dietro questo spirito anche dopo il liceo perch&#232; rischieresti di prenderti delle grosse batoste, specialmente in ambito lavorativo.
            "Una cantante di merda che frequenta un cantante di merda per la proprietà transitiva può solo continuare a produrre musica di merda"
            Casper su Tatangelo&D'Alessio

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            • #36
              ragazzi, ma stiamo scherzando?!? cioè, qui si sta dicendo che una settimana di autogestione comprometterebbe il futuro? e non solo quello lavorativo, ma addirittura pure quello universitario?! lo studio perso di una settimana si può recuperare tranquillamente innanzitutto! le eventuali punizioni servono ad imparare che il divertimento non è gratuito, e per questo ce lo si gode ancor di più!! se la punizione non c'è, pace! dov'è il problema? io al liceo (scientifico sperimentale informatico) ho fatto sempre tutti gli sciperi e autogestioni, ho fatto sega centinaia di volte, e all'università mi trovo benissimo!! il prio anno ho fatto filosofia: me la cavavo davvero bene ma ho cambiato perchè era troppo monotona! adesso faccio comunicazione linguistica e multimediale (molto più varia) e sul mio libretto ci sono tutti 28 29 e 30. chi si sa divertire e conosce il valore dello svago, non ha problemi ad affrontare gli impegni quotidiani... chi prende tutto troppo seriamente si stressa molto più in fretta e vanta di solito meno versatilità... e poi, se non si diverte ora, quando dovrebbe farlo?!? quando avrà la responsabilità di un lavoro e magari una famiglia?!? fa male saltare le tappe... ogni età ha i suoi diritti, doveri, responsabilità, esperienze, e lezioni da imparare!!
              sigpicquesta è la mia taccola: Chiò.

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              • #37
                elipiti, c'&#232; una netta differenza tra prendersi un po' di svago perch&#233; si lavora troppo e il prenderselo come semplice continuazione della propria nullafacenza. Nelle autogestioni della mia scuola e in buona parte dei commenti qui dentro ho riscontrato solo quest'ultimo aspetto, e grazie alle basi di istruzione completamente NULLE fornitemi dalla mia scuola sono costretto a recuperare adesso gli anni di studio arretrato che mancano, il tutto mentre devo anche preparare degli esami.

                E poi chiariamoci: studiare non &#232; qualcosa che ti serve per sopravvivere nel mondo del lavoro, &#232; prima di tutto un piacere dell'uomo che ci rende pi&#249; capaci di pensare in modo vasto, pi&#249; attivi e pi&#249; vitali. Lavoro, studio e attivit&#224; intellettuale dovrebbero convivere il pi&#249; possibile, se non sovrapporsi completamente nei casi pi&#249; fortunati. Un sistema d'istruzione che fa sentire lo studio come qualcosa di dovuto e di pesante anzich&#233; come qualcosa che ti rende vivo &#232; un sistema d'istruzione completamente fallito.

                (p.s. la vostra facolt&#224; di filosofia dev'essere piuttosto scadente se la consideri monotona..)

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                • #38
                  Originariamente Scritto da EmptÿWords Visualizza Messaggio
                  elipiti, c'è una netta differenza tra prendersi un po' di svago perché si lavora troppo e il prenderselo come semplice continuazione della propria nullafacenza. Nelle autogestioni della mia scuola e in buona parte dei commenti qui dentro ho riscontrato solo quest'ultimo aspetto, e grazie alle basi di istruzione completamente NULLE fornitemi dalla mia scuola sono costretto a recuperare adesso gli anni di studio arretrato che mancano, il tutto mentre devo anche preparare degli esami.

                  E poi chiariamoci: studiare non è qualcosa che ti serve per sopravvivere nel mondo del lavoro, è prima di tutto un piacere dell'uomo che ci rende più capaci di pensare in modo vasto, più attivi e più vitali. Lavoro, studio e attività intellettuale dovrebbero convivere il più possibile, se non sovrapporsi completamente nei casi più fortunati. Un sistema d'istruzione che fa sentire lo studio come qualcosa di dovuto e di pesante anziché come qualcosa che ti rende vivo è un sistema d'istruzione completamente fallito.

                  (p.s. la vostra facoltà di filosofia dev'essere piuttosto scadente se la consideri monotona..)
                  Empty, hai toccato un tasto molto importante: il sistema didattico, anzi, per esser più precisi è meglio parlare di modello didattico. è un grosso problema dell'istruzione in italia... purtroppo nella maggior parte delle scuole si insegna ancora con metodi utilizzati durante il fascismo (ma anche prima) che non danno eguali stimoli ad entrambi gli emisferi del cervello, così l'insegnamento risulta più scadente e gran parte delle cose "studiate" vanno a finire nella memoria a breve e medio termine. conseguenza: vengono rimosse in fretta, e quindi l'unica "utilità" che hanno avuto è stata il mero voto che hai ottenuto. ora su questo ci sarebbe veramente troppo da dire ed io ho semplificato il più possibile per esser chiara anche a chi non ha mai sentito queste cose (d'altra parte anche io prima di studiarle non ne ero a conoscenza!).
                  quindi fin qui d'accordo con te sul tasto che hai toccato: questo meccanismo può portarti a fare il doppio all'università, e poi il triplo nel futuro lavoro...

                  ma il discorso non è tutto qui. non è solo un problema di modello didattico, è anche un problema di natura, di chimica! cerco di spiegarmi: adesso che ho 22 anni per me è un piacere studiare, ma come la maggior parte degli studenti al liceo e alle superiori pure per me era un dovere e non un piacere... o meglio in teoria era un piacere, ma nella pratica no. ma questo fa parte proprio della nostra natura, si tratta di un fatto ormonale (per quello mi riferivo al discorso dell'età)... a quell'età "chimicamente" non siamo ancora sviluppati del tutto, gli ormoni in circolo causano conflitti fra determinate ghiandole del cervello, così ciò che sappiamo essere un arricchimento per noi viene vissuto come un'imposizione dei "grandi", si innescano i meccanismi di ribellione e di evasione... sta ai grandi farli vivere in maniera sana e utile, renderli esperienze dalle quali imparare qualcosa, in primis con l'educazione e cercando di innescare reazioni riflessive e di responsabilizzazione... è in questo periodo che si forma quasi definitivamente il carattere degli individui e ripeto quindi che le tappe non vanno saltate, perchè si rischia di rafforzare troppo il super-io a scapito dell'io e di mandare in crisi l'es... forse ho fatto un discorso troppo tecnico per quanto abbia cercato di non farlo, spero che riescano a capirlo tutti... insomma, il desiderio dei ragazzi di evadere e divertirsi va soddisfatto in maniera intelligente, e anche se i ragazzi sembra non ne traggano nessun insegnamento perchè eccessivamente sfavati e decisamente poco interessati allo studio, spesso non è così... "cresceranno" dopo, ai giorni nostri non è quello il "periodo" della responsabilità consapevole di se stessa...

                  (per il discorso sulla facoltà di filosofia: non è scadente la facoltà, sono scadenti la maggior parte delle facoltà di filosofia... o forse sono io che le avevo sopravvalutate... intendo dire che mi aspettavo una gran "varietà" all'interno, invece solo mera e teorica filosofia filosofia e ancora filosofia studiata così, come posso fare benissimo da sola! mi aspettavo di vederla "collegata" a tutto il resto delle cosiddete materie, visto che tutto è filosofia, ma invece nessun riscontro pratico, nessun nesso ad altre materie... se devo spender soldi per prendere una laurea con la quale dovrò farmi un culo come un secchio per trovare uno straccio di lavoro sottopagato, quando le stesse cose posso studiarmele da sola... bhè, allora così faccio e i soldi li impiego da un'altra parte!)
                  sigpicquesta è la mia taccola: Chiò.

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                  • #39
                    Originariamente Scritto da elipiti Visualizza Messaggio
                    Empty, hai toccato un tasto molto importante: il sistema didattico, anzi, per esser più precisi è meglio parlare di modello didattico. è un grosso problema dell'istruzione in italia... [ecc]
                    A parte i risvolti neurobiologici, il problema dell'insegnamento in Italia è anche nella struttura stessa del sistema educativo che non incentiva né i bravi studenti né gli insegnanti. Le scuole italiane attuali sono viste né più né meno che aziende capaci di sfornare prodotti pronti sul mercato. L'importante non è che un prodotto sia buono o meno, l'importante è che venga venduto. Tant'è che ormai non hanno più valore nemmeno i voti che ricevi alla maturità o alla laurea: sei solo un pacchetto di funzioni pronto per essere inserito nell'ingranaggio dell'industria.
                    La fallacia di questo modello è ormai sotto gli occhi di tutti. Perché allora non si fa niente per rimediarlo? Molto semplicemente perché l'attuale classe dirigente e politica non ha alcuna intenzione di scollare le chiappe dalle sedie. Forse la nostra generazione, cresciuta nel tedio di quelle precedenti, ha qualche possibilità in più di dar nuova vita alla società; ma finché le poltrone sono occupate da ignoranti la società rimarrà ignorante. Questo è tutto.

                    Originariamente Scritto da elipiti
                    ma il discorso non è tutto qui. non è solo un problema di modello didattico, è anche un problema di natura, di chimica! [ecc]
                    Sebbene tu abbia indubitabilmente ragione sulla parte degli ormoni, come tu stessa dici è proprio a quell'età in cui si inizia a formare l'individuo (io direi autocostruire), ed è proprio per questo che la società deve fornirgli tutti i mezzi per instradarlo ad una corretta formazione di sé stesso, accompagnandolo sulle strade della conoscenza e non sbattendogli di fronte lo studio come una punizione. E' ovvio che a quel punto la persona è spinta a fuggire allo studio e gettarsi nel puro svago, che sia sesso, televisione o qualsiasi altro divertissement.
                    Sinceramente nella mia adolescenza non ho mai sentito tutto questo bisogno di vivere per eiaculare i miei ormoni nel resto del mondo. In retrospettiva mi rendo solo conto che se avessi studiato di più e non mi fossi fatto ingannare dal bisogno di sessualità che ti impone la nostra società dell'immagine avrei sprecato molto meno tempo prezioso.
                    Non per niente la Moratti, che era forse abbastanza conscia di come le nostre scuole obbligatorie siano incapaci di formare gli individui, ha istituito le lauree triennali per cercare di dare quello che le superiori evitavano.
                    Ma perché far sprecare ai ragazzi 19 anni di vita a penarsi per uno studio che a loro non piace e poi far fare loro doppia fatica per recuperare all'università tutto quello che non gli hanno insegnato prima? Perché nel medioevo (medioevo!) la gente già prima della maggiore età otteneva una buona educazione di base, e oggi nel mediaevo dobbiamo rimanere ignoranti fino a quando qualcuno, per puro caso, si sveglia e decide che è ora di fare qualcosa di sostanzioso nella vita?

                    Originariamente Scritto da elipiti
                    (per il discorso sulla facoltà di filosofia: non è scadente la facoltà, sono scadenti la maggior parte delle facoltà di filosofia... [ecc])
                    Probabile, essendo l'Italia attualmente una sorta di terzo mondo del pensiero. Speravo in realtà che almeno a Firenze ci fossero degli studi di un certo livello, ma forse sono troppo ottimista per il fatto di star frequentando uno dei migliori corsi di filosofia del nostro paese (Padova).

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                    • #40
                      C'&#232; un pregiudizio diffuso secondo cui i secchioni non possono divertirsi.
                      In realt&#224; vivere solo per lo studio nella maggior parte dei casi &#232; controproducente, si rischia di sapere tutto delle materie scolastiche ma non sapersi "muovere" nel mondo esterno. (Ci&#242; &#232; anche dovuto al fatto che i programmi scolastici sono di gran lunga obsoleti: come diceva una mia professoressa, a che serve imparare tutto delle guerre puniche se non hai idea di cosa sia successo in Vietnam? Ma non &#232; solo questo il punto.)

                      Poi dipende dalla persona. Ad esempio io sono il tipo che se studio mezz'ora (e quello che studio mi interessa) mi resta nella memoria per sempre, ma se sto due ore e mezza di seguito sui libri sclero/mi viene una forte emicrania/mi si rallentano i riflessi molto pi&#249; di quando sono ubriaco (l'ultima volta che ho tentato di guidare in quelle condizioni ho quasi rifatto la fiancata alla macchina del mio vicino di casa per uscire dal parcheggio)/mi diventa impossibile memorizzare anche il pi&#249; semplice concetto.
                      Infatti io quando stavo al liceo uscivo pi&#249; o meno tutti i giorni, ma riuscivo a organizzarmi e a trovare il tempo per studiare (solitamente un paio d'ore il pomeriggio prima di uscire, e un'altra oretta e mezza dopo cena). I giorni prima dell'esame stavo praticamente sempre in giro, ho avuto anche tre/quattro feste di compleanno, ma la mattina mi alzavo di buon ora per ripassare. E se ci sono riuscito, &#232; essenzialmente perch&#233; da circa un anno ero riuscito a farmi piacere le materie (ad es. in primo odiavo storia dell'arte, adesso quando vedo un quadro mi emoziono; non mi &#233; mai piaciuta la letteratura italiana, ma per fortuna nel programma del quinto ci sono anche i poeti maledetti francesi, etc.).
                      #include <stdio.h>
                      char s[]="\16Jsa ukenethr ,cto haCr\n";int main(void){*s*=5;*
                      s%=23;putchar(s[0][s]);return*s-14?main():!putchar(9[s+*s]);}

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                      • #41
                        [QUOTE=Army1987;630264]C'è un pregiudizio diffuso secondo cui i secchioni non possono divertirsi.

                        In questa frase elipiti ha riassunto il pensiero dei miei professori.
                        I secchioni non possono avere svaghi altrimenti il cervello gli va in pappa.
                        Invece i miei amici che vanno molto bene a scuola,che hanno degli ottimi voti vogliono studiare ma quando c'è la possibilità di divertirsi sono i primi a fare baldoria,e mi sembra anche giusto.
                        Io personalmente sul piano dei voti non posso lamentarmi,non sarò un fenomeno,ma me la cavo più che egregiamente;studio ma se ci sono momenti in cui non ne ho voglia o non me la sento non studio,ma non uccido nessuno con questo comportamento.
                        Per quanto riguarda la qualità della scuola,io credo che ormai sia un'istituzione assolutamente decaduta.
                        Le basi che la scuola ti dà per un futuro sono scarse,infatti penso che quando la finirò definitivamente ,di quello che hanno cercato di inculcarmi,nella vita mi servirà solo il 0,0000001%.
                        NerdMonday

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                        • #42
                          Originariamente Scritto da Army1987 Visualizza Messaggio
                          C'è un pregiudizio diffuso secondo cui i secchioni non possono divertirsi.
                          In realtà vivere solo per lo studio nella maggior parte dei casi è controproducente, si rischia di sapere tutto delle materie scolastiche ma non sapersi "muovere" nel mondo esterno. (Ciò è anche dovuto al fatto che i programmi scolastici sono di gran lunga obsoleti: come diceva una mia professoressa, a che serve imparare tutto delle guerre puniche se non hai idea di cosa sia successo in Vietnam? Ma non è solo questo il punto.)
                          Ti sei dato la risposta da solo: i programmi di studio delle scuole italiane sono arretrati di almeno un secolo. Si arriva sì e no a studiare in quinta quello che è successo nella storia della prima metà del '900, nella fisica addirittura spesso non si va oltre Einstein, nella letteratura è già tanto che si faccia qualche autore italiano un po' moderno (sono dovuto andarmi a vedere da solo nel libro tutta la letteratura non italiana degli ultimi due secoli, e pure quella italiana di valore tipo Gadda).

                          Originariamente Scritto da Army1987 Visualizza Messaggio
                          Poi dipende dalla persona. Ad esempio io sono il tipo che se studio mezz'ora (e quello che studio mi interessa) mi resta nella memoria per sempre, ma se sto due ore e mezza di seguito sui libri sclero/mi viene una forte emicrania/mi si rallentano i riflessi molto più di quando sono ubriaco (l'ultima volta che ho tentato di guidare in quelle condizioni ho quasi rifatto la fiancata alla macchina del mio vicino di casa per uscire dal parcheggio)/mi diventa impossibile memorizzare anche il più semplice concetto.
                          Qui bisogna solo imparare a dosare lo studio e lo svago. Purtroppo a causa della società attuale siamo stati educati a non mantenere la concentrazione su una stessa cosa per molto tempo, quindi risulta difficile sviluppare un metodo di studio più sistematico, ma con il tempo si impara a farlo. Certo, come dici tu successivamente, se non si sviluppa il piacere dello studio non ci si metterà mai a pensare a come gestire la propria vita in funzione di esso.

                          (p.s. curiosità, cosa sei andato a fare dopo le superiori?)

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                          • #43
                            Originariamente Scritto da michele longobardi Visualizza Messaggio
                            Per quanto riguarda la qualit&#224; della scuola,io credo che ormai sia un'istituzione assolutamente decaduta.
                            Le basi che la scuola ti d&#224; per un futuro sono scarse,infatti penso che quando la finir&#242; definitivamente ,di quello che hanno cercato di inculcarmi,nella vita mi servir&#224; solo il 0,0000001%.
                            guarda, nel mio caso mi trovi totalmente discorde.
                            nella mia scuola, i professori che ho e il modo in cui fanno lezione &#232; tutto a livello eccellente.
                            per quanto riguarda l'atteggiamento generale degli studenti: il fatto che siano in piena fase ormonale non significa che siano giustificati, &#232; una questione di mentalit&#224; e posso assicurare che io non ho mai avuto una mentalit&#224; che hanno gli studenti di oggi riguardo alle autogestioni e occupazioni, nonostante abbia passato anche io l'et&#224; dello sviluppo.
                            io attribuisco buona parte della sostanziale decadenza generale del sistema scolastico al fatto che la scuola non &#232; sul mercato; ogni cosa se &#232; in un mercato concorrenziale tende a migliorare per leggi economiche (tracciando linee un po' grossolane), dunque secondo me, la soluzione sarebbe mettere sullo stesso piano, pi&#249; o meno, la scuola pubblica e privata; permettere la scelta a tutti i cittadini, anche a quelli meno abbienti.
                            "Una cantante di merda che frequenta un cantante di merda per la proprietà transitiva può solo continuare a produrre musica di merda"
                            Casper su Tatangelo&D'Alessio

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                            • #44
                              Originariamente Scritto da Empt&#255;Words Visualizza Messaggio
                              (p.s. curiosit&#224;, cosa sei andato a fare dopo le superiori?)
                              Fisica, all'universit&#224; dell'Aquila.
                              La cosa assurda &#232; che &#232; una delle materie che ho fatto peggio alle superiori, pur essendo un liceo scientifico sperimentale. Per motivi vari ho cambiato un insegnante all'anno (e in secondo quella che ci avevano affibiato era in maternit&#224; fino a marzo e prima di allora abbiamo cambiato tre supplenti). Sia in terzo che in quarto abbiamo avuto insegnati idioti (in terzo una che crede nell'oroscopo, un'esaltata dalla personalit&#224; fragile, che non faceva altro che portarci in laboratorio d'informatica per farci usare i cd allegati ai nostri libri, cosa che avremmo potuto benissimo fare a casa; in quarto un ingegnere narcolettico che ha insegnato a tutte le scuole di Rieti (perch&#232; ogni anno veniva cacciato da quella a cui aveva insegnato prima...), che, a parte le equazioni di stato dei gas perfetti (che abbiamo fatto anche in chimica), non ha fatto assolutamente nulla che avesse a che fare col programma (il pi&#249; delle volte si limitava a inveire contro la Moratti, a dirci cose che non avevano alcuna attinenza col programma (tipo a che temperatura e per quanto tempo va cotta la pizza napoletana nel forno a legna, o quali sono le migliori birre del discount ), o a dettarci opuscoli sui pannelli solari e a farci fare compiti in classe a risposta multipla su quelli (la media della classe era intorno al 9, e nessuno prendeva meno di 7 e mezzo). In quinto la professoressa che abbiamo avuto, la pi&#249; decente a parte il genio che avevamo in primo, si faceva un culo a tentare di fare il programma del quinto, e soffermarsi un attimo ogni volta che per capire qualcosa ci servivano argomenti degli anni precedenti che non avevamo fatto.

                              Praticamente quest'estate mi sono dovuto studiare da solo il programma del terzo e del quarto... comunque &#232; una materia che mi affascinava pi&#249; o meno da sempre... Poi all'universit&#224; ho trovato un professore che considero il pi&#249; grande genio tra tutti coloro che ho mai conosciuto di persona...

                              nella mia scuola, i professori che ho e il modo in cui fanno lezione &#232; tutto a livello eccellente.
                              Che c**o che hai...
                              Last edited by Army1987; 07 January 2007, 14:16.
                              #include <stdio.h>
                              char s[]="\16Jsa ukenethr ,cto haCr\n";int main(void){*s*=5;*
                              s%=23;putchar(s[0][s]);return*s-14?main():!putchar(9[s+*s]);}

                              Comment


                              • #45
                                Originariamente Scritto da Army1987 Visualizza Messaggio
                                Che c**o che hai...
                                pensa, prima di iscrivermi nella scuola che frequento ora, mi sono informato sui prof e in particolare sul prof di matematica (poichè faccio lo scientifico).
                                il prof di matematica che mi sarebbe piaciuto avere come prof, era del corso PNI sperimentazione matematica e fisica e giusto per precisare io odio fisica.
                                il problema era che negli altri corsi, i professori non erano un granchè, compresi e specialmente quelli di matematica; dunque il mio problema era: faccio il corso sperimentale solo in matematica oppure mi sacrifico un po' e sopporto anche fisica?
                                alla fine ho scelto per sopportare fisica e ho fatto la sperimentazione di matematica e fisica.
                                quindi diciamo che me li sono scelti i professori.
                                "Una cantante di merda che frequenta un cantante di merda per la proprietà transitiva può solo continuare a produrre musica di merda"
                                Casper su Tatangelo&D'Alessio

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