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  • #16
    Originariamente Scritto da EmptÿWords Visualizza Messaggio
    Ma poi non capisco questa tendenza a considerare le lauree non in materie economiche/scientifiche/tecniche come lauree che non danno lavoro. Sarà mica che nei 150 atenei d'Italia dove si fa psicologia, lettere, lingue, filosofia, sociologia, storia, archeologia ecc ecc e tutte le scienze umanistiche (nel senso che, a differenza delle altre, non sono disumane) in generale, le decine/centinaia di migliaia di professori che le insegnano prendano una paga infima? Sarà che i pubblicisti, i ricercatori, i giornalisti, i saggisti e gli scrittori non vengono pagati per i diritti d'autore? Sarà che non vi siano migliaia di migliaia di scuole pubbliche dove chi prende una laurea ad indirizzo umanistico possa andare a vivere quietamente per il resto della vita?
    Su questo ne possiamo discutere.
    Io non so che conoscenza hai tu del mondo del lavoro e\o di come ci si entra, ne so da dove provieni quindi magari (ma è molto improbabile) da te la situazione è diversa rispetto al Sud e alle Isole maggiori.
    Prendersi una laurea in materie umanisiche (parlo di lettere e filosofia e simili) è, ahimè, professionalmente inutile. Professionalmente inutile nel senso che non ti permette di accedere alle classi concorsuali per poter insegnare ad esempio. Per insegnare devi prima fare la SSIS (2 anni), poi fare il concorso, poi entrare in graduatoria, poi fare anni di supplenze, poi prenderti una cattedra dove capita (anche lontano da casa), poi riuscire ad ottenere il trasferimento dove meglio ti aggrada e poi insegni. Ma andiamo per ordine:
    -La SSIS è inutile: assolutamente inutile. Serve per dare ai futuri insegnanti quelle basi di pedagogia, psicologia, didattica, che l'università non ti da. Inutile per 2 motivi: 1) se una persona è capace di interrelazionarsi lo sa fare senza la SSIS e non saranno di esamini di pedagogia a farti capire come interagire col bambino o con le persone; se studi e ti aggiorni costantemente sarai un buon maestro\professore, altrimenti no; 2) nonostante la pompa magna con cui la SSIS è presentata, non ti insegnano nulla. SSIS è un modo diverso di dire:"Siccome non c'è possibilità di inserire tutti i laureati nelle materie umanistiche nelle scuole, allora creiamo un nuovo imbuto per fare ulteriore selezione, così invece di dover inserire 10000laureati l'anno, dobbiamo inserirne 3000 (cifre sparate a caso; inoltre con questa pantomima della SSIS diamo anche un ulteriore stipendietto ai prof universitari che partecipano". Questo fa si che alla fine, nonostante l'esame di ammissione, non è detto che parteciperanno alla SSIS (e quindi insegneranno) i migliori studenti usciti dall'università; semmai si potranno permettere altri 2 anni (e più) di dipendenza dai genitori, coloro che non devono mettersi subito a lavorare.

    Passiamo ad altro.
    -Pubblicista? Scrittore? Sinceramente non serve una laurea umanistica per fare entrambe le cose. In teoria uno scrittore potrebbe avere anche solo la quinta elementare ed essere un autodidatta. Idem per qualsiasi altra "professione" tipo filosofo, ricercatore ecc ecc.
    -Giornalista: io spero tu abbia messo la professione del giornalista più così per caso che per averci ragionato sù. Il giornalismo italiano è fatto di ignoranti e lacchè, di puttane e maggiordomi del pensiero. Dietro ogni giornalista, dietro ogni giornale, si agita una marea di interessi che determinano ciò che vien scritto e se non ti adegui ti tagliano. Ho un amico giornalista e me ne racconta di tutti i colori. Il giornalismo dovrebbe essere il punteruolo della democrazia, viceversa in italia è il grimaldello grazie al quale la democrazia viene scardinata. Non so se stai leggendo in questi giorni le indiscrezioni su tronchetti e sul possibile fatto che volesse scalare RCS ricattando le persone giuste con intercettazioni fatte dal suo entourage, è un ipotesi ancora sotto esame, ma ad esempio anche Ricucci voleva scalare RCS e non è solamente una questione di denaro. Per dirti: la visione romantica del giornalista non esiste, è un orpello ottocentesco con cui ci piace vedere questa professione, è un desiderio che abbiamo quando guardiamo Watergate, il desiderio che anche qui siano come quelli del film.
    -Non parliamo di lauree in indirizzi archeologici, storici, filosofici ecc ecc. Che praticamente non hanno utilità nella ricerca del lavoro.
    Originariamente Scritto da EmptÿWords Visualizza Messaggio
    Le lauree si prendono per essere preparati a fare il lavoro che ci piacerebbe fare. Se una persona ha una passione che crede possa guidare il lavoro della propria vita, allora deve seguirla e sbattersene le palle: se c'è merito, ovvero se si sa individuare la fortuna e procurarsi i mezzi di sussistenza, i soldi arriveranno senz'altro.
    Su questo siamo daccordo. Segui la passione e del resto fregatene, almeno fino a quando non hai moglie e figli a carico.
    A torme, di terra passarono in terra,
    Cantando giulive canzoni di guerra,
    Ma i dolci castelli pensando nel cor;
    Per valli petrose, per balzi dirotti,
    Vegliaron nell’arme le gelide notti,
    Membrando i fidati colloqui d’amor.

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    • #17
      Originariamente Scritto da Naoto Visualizza Messaggio
      Sands non per romperti le uova nel paniere ma neanche psicologia ti da lavoro sicuro sicuro...

      Comunque per me si deve fare ciò che piace; sarò fatalista e un pò rassegnato, ma trovare lavoro stabile è veramente difficile se non impossibile.
      beh, comparandola con archeologia, da quel che mi hanno detto, è molto più sicura.

      p.s. Will/sands, dove avete intenzione di fare l'università?
      se faccio archeologia a bologna, se faccio psicologia a cesenza o a urbino, non ho intenzione di andare molto lontano da casa
      Su questo siamo daccordo. Segui la passione e del resto fregatene, almeno fino a quando non hai moglie e figli a carico.
      si ma alla fine, quando avrai una famiglia ed una laurea inutile che non riesce a rimediarti un lavoro, che succede?
      penso anch'io sia deprimente fare un lavoro che non ti piace per tutta la tua vita, ma un minimo di sicurezza ci vuole.
      per fortuna non ho di questi problemi, perchè psicologia mi piace molto, anche se non ai livelli di archeologia
      "il destino ti verrà a cercare"

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      • #18
        Originariamente Scritto da Naoto Visualizza Messaggio
        Su questo ne possiamo discutere.
        Io non so che conoscenza hai tu del mondo del lavoro e\o di come ci si entra, ne so da dove provieni quindi magari (ma è molto improbabile) da te la situazione è diversa rispetto al Sud e alle Isole maggiori.
        Sì, temo di sì, son da tutt'altra parte..

        Originariamente Scritto da Naoto
        Per insegnare devi prima fare la SSIS (2 anni), poi fare il concorso, poi entrare in graduatoria, poi fare anni di supplenze, poi prenderti una cattedra dove capita (anche lontano da casa), poi riuscire ad ottenere il trasferimento dove meglio ti aggrada e poi insegni.
        Purtroppo lo devi fare anche qui. Tra l'altro per accedere al SSIS ti costringono a spendere almeno 30 crediti universitari in discipline storiche, ovvero per noi di Filosofia implica bruciare tutti i crediti liberi che sarebbero utili per ampliare le basi di conoscenza e per trovare dei campi specifici a cui dedicarsi.


        Originariamente Scritto da Naoto
        Passiamo ad altro.
        -Pubblicista? Scrittore?
        -Giornalista
        [ecc]
        Chiaramente per nessuna di queste ti serve essere laureato in materie umanistiche, come non ti serve essere laureato in economia per gestire la contabilità in partita doppia o fare l'analisi di bilancio. Ma se hai studiato in quel campo lo fai un tantino meglio e provi più soddisfazione, no?

        -Non parliamo di lauree in indirizzi archeologici, storici, filosofici ecc ecc. Che praticamente non hanno utilità nella ricerca del lavoro.
        Sarà ma da stime recenti l'80% dei laureati in Filosofia trova lavoro piuttosto in fretta. Magari non troverà lavoro nel campo della ricerca, ma nelle facoltà giuste ti danno una formazione talmente vasta da poter affrontare qualsiasi altro indirizzo o tema specifico.
        Più che altro io mi domando sempre che cazzo si iscrive la gente a filosofia se non ha il genio e l'interesse di dedicarsi alla ricerca e alla produzione di saperi, che è ciò a cui la laurea in filosofia dovrebbe servire; ma magari è un altro discorso.

        Originariamente Scritto da sands of time
        si ma alla fine, quando avrai una famiglia ed una laurea inutile che non riesce a rimediarti un lavoro, che succede?
        penso anch'io sia deprimente fare un lavoro che non ti piace per tutta la tua vita, ma un minimo di sicurezza ci vuole.
        Ti studi due manualetti di economia aziendale e vai a fare un po' di contabilità in azienda, non è difficile.
        Se hai una formazione mentale che ti garantisce di adattarti ovunque il lavoro lo trovi lo stesso, e ti adatti anche se è umile; se invece ti sei formato su cose che detesti, tralasciando quelle che ti avrebbero fatto respirare e sentire libero, allora la tua vita sarà detestata allo stesso modo. Tienilo presente, fai la tua scelta in base alla passione e preoccupati solo di essa.

        p.s. ok Will, la Cattolica è ottima. Hai la mia benedizione.

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        • #19
          Direi che è il caso di prendere ciò che ti interessa di più. Forzarsi di studiare una materia che non ti piace è nella migliore delle ipotesi difficile, e nella peggiore controproducente (essere bocciati a tutti gli esami perché le materie ti sembrano arabo non è esattamente utile... Oltre a sprecare mesi della tua vita, la tua autostima potrebbe andare a puttane... E ammesso che riesci a laurearti con un voto ridicolo e due anni fuori corso, non è che la laurea ti servirà a molto...)

          Poi, se sei davvero sicuro che una laurea in archeologia sia una condanna a morire di fame (non sono molto informato a questo riguardo, ma la mano sul fuoco non ce la metterei), e se anche psicologia ti piace, allora rifletti bene e prendi in considerazione anche quest'ultima. Non aver fretta di scegliere, io ho deciso definitivamente che corso di laurea fare a settembre... In ogni caso, se nei primi mesi vedrai che il corso che hi scelto non ti soddisfa, non esitare a cambiare prima che sia troppo tardi...
          #include <stdio.h>
          char s[]="\16Jsa ukenethr ,cto haCr\n";int main(void){*s*=5;*
          s%=23;putchar(s[0][s]);return*s-14?main():!putchar(9[s+*s]);}

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          • #20
            ho sempre paragonato ampty a un dio e ora ho la sua benedizione
            far&#242; economia e la scelta della cattolica &#232; maturata dal fatto che la bocconi &#232; un ambiente che mi piace molto molto poco.
            comunque il discorso non era fai qualcosa che non ti piace proprio, ma fai qualcosa che anche se non ti piace come qualcos'altro, almeno ti da pi&#249; garanzie per il futuro.
            io ho frequentato uno specifico corso di liceo scientifico in primo luogo per i prof che c'erano; sono al PNI fisico matematico e posso assicurare che bench&#232; odi a morte la fisica, stringo i denti e sopporto.
            questo era il senso della scelta; se vale magari la pena di fare una facolt&#224; in cui una materia sola non ti piace, ma pi&#249; diciamo valida.
            come diceva Naoto, puoi ragionare in materia di piacere e basta quando non hai moglie e figli a carico.
            "Una cantante di merda che frequenta un cantante di merda per la proprietà transitiva può solo continuare a produrre musica di merda"
            Casper su Tatangelo&D'Alessio

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            • #21
              io ho scelto una facoltà molto affascinante ma quasi senza sbocco lavorativo!!! ho fatto restauro e in italia ci sono 10000000000000000000000000000000000000000000000000 00000000000000000000000000000000000000000000000000 0000 restauratori!!!! però è una scuola che mi piaceva tantissimo, poi devi anche pensare che la dovrai frequantare per arrivare almeno alla laurea breve e se non ti piace al 99% protresti anche lasciarla a metà
              sigpic
              Noi siamo i Borg. Abbassate i vostri scudi è arrendetevi. Assimileremo le vostre peculiarità biologiche e tecnologiche alle nostre. La vostra cultura si adatterà a servire noi. La resistenza è inutile

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              • #22
                Io ho fatto la mia scelta senza pensare ad un futuro lavoro.
                ho scelto Lettere e filosofia e mi sono laureata in antropologia culturale.
                Ho studiato quello che mi piaceva.
                Pensare al futuro lavoro mentre si sceglie la facoltà non è una buona mossa.
                C'è stato un periodo in cui tutti prendevano scienze della comunicazione perchè sembrava ci fossero sbocchi lavorativi seri.
                Risultato: migliaia di laureati in comunicazione che non fanno il lavoro per cui hanno studiato.
                Almeno che non si scelga una facoltà scientifica altamente specializzata (tipo bio-ingegneria o fisica), ci sarà sempre il rischio di ritrovarsi tra le mani una laurea poco spendibile.
                Tanto vale dare spazio alla passione.
                ... bello è il bosco, buio e profondo,
                ma io ho promesse da non tradire,
                miglia da percorrere prima di dormire,
                miglia da percorrere prima di dormire


                My blog

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                • #23
                  E' una bella domanda, ma alla fine credo che sceglierei la seconda
                  sigpic
                  IL MIO SECONDO VIDEO: SUB-ZERO - THE BEST (commenti)

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