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Preferite il Dialetto o l'Italiano?

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  • Preferite il Dialetto o l'Italiano?

    Anni fà venne dedicato un film ai problemi di Napoli, "Io speriamo che me la cavo" ora senza entrare nei meriti o meno del film io devo dire che ho letto il libro da cui é stato tratto e ha parte l'enormità degli errori ortografici dei bambini mi ha colpito una frase, un bambino elencando i vari problemi di Napoli elenca cose come Camorra, Malasanità e poi alla fine della carrellata cosa mette? Il dialetto!
    Ho notato che alcuni studiosi la pensano allo stesso modo e ritengono le tradizioni dialettali uno scomodo retaggio del passato da lasciarsi dietro il prima possibile, altri invece parlano di gloriose tradizioni da mantenere vive.
    Voi come la pensate? Escludendo gli ambiti in cui é doveroso parlare Italiano (e magari anche Inglese) come il lavoro e la scuola...nella vita privata vi piace usare il vostro dialetto? O preferite comunque l'Italiano?
    Mi piacerebbe che specificaste il vostro dialetto e magari mi diceste cosa pensate dei dialetti in generale...mi piacerebbe anche che includeste proverbi o modi di dire curiosi della vostra zona (con la traduzione ovviamente) così magari facciamo anche uno scambio culturale...
    38
    Preferisco in generale l'Italiano
    0%
    13
    Preferisco il Dialetto
    0%
    2
    Li uso entrambi senza pensarci troppo
    0%
    23

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    "Non sarai mai un vero uomo fino a che non conoscerai la via del guerriero..."

    I sette principi del Bushido

  • #2
    Io non so parlare la lingua sarda quindi per me il problema non si pone, al massimo riesco a capirla.
    In Italia i dialetti sono duri a morire e forse neanche moriranno. Semplicemente siamo troppo attaccati alle nostre tradizioni e le parlate dialettali sono una ricchezza che dobbiamo preservare. Difficile pensare ad abbandonare volontariamente i dialetti, la morte delle parlate è un fenomeno che avviene col tempo e che parte da processi inconsci. Diverso invece se una politica di governo (vedi fascismo in alcune zone d'Italia) decide deliberatamente l'abolizione del dialetto oppure se una regione o uno Stato fa delle politiche per limitare le parlate dialettali. In Sardegna in questo senso siamo in controtendenza. Si stanno facendo campagne e si stanno prendendo provvedimenti per estendere la parlata della lingua sarda anche all'interno degli uffici pubblici ad esempio.
    A torme, di terra passarono in terra,
    Cantando giulive canzoni di guerra,
    Ma i dolci castelli pensando nel cor;
    Per valli petrose, per balzi dirotti,
    Vegliaron nell’arme le gelide notti,
    Membrando i fidati colloqui d’amor.

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    • #3
      "Io non so parlare la lingua sarda quindi per me il problema non si pone, al massimo riesco a capirla.
      In Italia i dialetti sono duri a morire e forse neanche moriranno. Semplicemente siamo troppo attaccati alle nostre tradizioni e le parlate dialettali sono una ricchezza che dobbiamo preservare. Difficile pensare ad abbandonare volontariamente i dialetti, la morte delle parlate è un fenomeno che avviene col tempo e che parte da processi inconsci. Diverso invece se una politica di governo (vedi fascismo in alcune zone d'Italia) decide deliberatamente l'abolizione del dialetto oppure se una regione o uno Stato fa delle politiche per limitare le parlate dialettali. In Sardegna in questo senso siamo in controtendenza. Si stanno facendo campagne e si stanno prendendo provvedimenti per estendere la parlata della lingua sarda anche all'interno degli uffici pubblici ad esempio."


      Credo che la situazione italiana sia dovuta al fatto che l'Italia si é unita tardi, solo nel 1861.
      Quindi il frazionamento ha favorito la formazione di dialetti molto diversi tra loro, che però anche io credo siano pezzi della nostra storia da preservare...perché ho votato l'Italiano allora? Semplicemente perché sono stato 7 anni al Nord e quindi sono più abituato a parlarlo ma parlo anche Napoletano senza problemi...a Napoli poi c'é tutta una tradizione folkloristica, musicale e cinematografica che a quanto ho visto é un fenomeno molto più vasto che in altre zone d'Italia anche se quelli come Gigi D'Alessio stanno rovinando tutto (ma questo é un discorso a parte che aprirò prima o poi nel Forum musicale).
      Che dire? I Sardi fanno bene a preservare le loro tradizioni, anche in Irlanda a quel che sò il governo stà seguendo da qualche anno una politica simile per preservare il Gaelico dallo strapotere dell'Inglese
      "Non sarai mai un vero uomo fino a che non conoscerai la via del guerriero..."

      I sette principi del Bushido

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      • #4
        Mo par mi l'è listes,chicarar l'italian o al fraris le cumpagn,il difizar l'è scrivar parchè l'è purasa cumplicà.

        Io adoro il mio dialetto,lo capisco e lo parlo (a scrivelo faccio veramente fatica) e spero che i dialetti in generale non vengano mai persi perchè sono un enorme patrimoni culturale.
        Tutti i proverbi poi sono fonte immensa di saggezza e a volte se ci penso sono tutti veri e ti danno sempre la soluzione giusta per varie situazioni.
        Se potrò quindi insegnarlo ai miei figli ne sarò molto contenta.
        Nobody is perfect. I'm nobody.

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        • #5
          Preferisco generalmente l'Italiano, ma ogni tanto con gli amici parlo il dialetto (Siciliano, che però non so alla perfezione ). Penso che sia importante preservare il proprio dialetto, è una parte della propria cultura e tradizione, e ogni persona dovrebbe conoscerlo. Poi però bisogna ovviamente saperlo usare nelle giuste circostanze: ad esempio se prendi alcune scuole qua da noi, ci sono certi ragazzi che parlano SEMPRE in dialetto, e sono dei grezzi non proprio piacevoli da ascoltare. Inoltre il dialetto che parlano, e che in generale si parla adesso, non è più il dialetto di un tempo, ormai è una sorta degenerazione. Ad esempio io avevo una bisnonna anni fa che parlava dialetto strettissimo e vecchio, quello di 50 anni fa, e per capirla a volte c'era bisogno di un vocabolario "Siciliano - Italiano" (sul serio). Adesso invece ci sono solo storpiature dialettali e il dialetto originale si sta perdendo.

          Per quanto riguarda proverbi o modi curiosi di dire, non so, non sono un esperto in materia Posso chiedere ad una mia compagna, che se ne intende parecchio di Siciliano
          ~Pray, saviour\Dream, Child of Prayer\Forever and ever\Bring us peace~


          sigpic

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          • #6
            Italiano al lavoro e nelle situazioni formali.
            Il caro dialetto napoletano in famiglia e con gli amici più intimi.
            Il dialetto napoletano è una lingua che ha dei risvolti a volte davvero comici e simpatici, quando ho a che fare con persone del Nord (ma anche con romani) alcuni aforismi in madrelingua partenopea sono sempre motivo d'interesse e di ilarità
            sigpic
            Originariamente Scritto da ezio.auditore
            le proteine animali fanno male al corpo umano, inacidisce il sangue
            last.fm

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            • #7
              Originariamente Scritto da Naked Visualizza Messaggio
              Ad esempio io avevo una bisnonna anni fa che parlava dialetto strettissimo e vecchio, quello di 50 anni fa, e per capirla a volte c'era bisogno di un vocabolario "Siciliano - Italiano" (sul serio). Adesso invece ci sono solo storpiature dialettali e il dialetto originale si sta perdendo.
              Quelle che definisci storpiature dialettali dovrebbe essere l'italiano regionale. Ovvero un italiano fortemente mescolato con il modo di parlare che si ha nella regione in questione. In realtà non è dialetto ma un adattamento locale dell'italiano.
              A torme, di terra passarono in terra,
              Cantando giulive canzoni di guerra,
              Ma i dolci castelli pensando nel cor;
              Per valli petrose, per balzi dirotti,
              Vegliaron nell’arme le gelide notti,
              Membrando i fidati colloqui d’amor.

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              • #8
                "Mo par mi l'è listes,chicarar l'italian o al fraris le cumpagn,il difizar l'è scrivar parchè l'è purasa cumplicà"


                Bello, ma che dialetto é? Milanese?
                Comunque i proverbi dialettali indicano quasi sempre delle verità che aiutano nella vita di tutti i giorni.
                Ad esempio a Napoli per dire che una cosa fatta in fretta viene male si dice:

                "A jatta pé fà ambress facett e figlie cecat" (la gatta per fare in fretta fece i figli ciechi) una grande verità no?

                Oppure per dire che bisogna soddisfare le richieste di una persona nel modo in cui la persona vuole si dice:

                "Attacc o ciuccio addò rice o padrone" (Attacca l'asino dove dice il padrone)

                E questi sono due detti Napoletani classici, poi ci sono quelli di Totò che sono un caso a parte, ad esempio lui per dire che i consigli delle persone hanno spesso doppi fini diceva:

                "Nisciuno te rice lavate a faccia c'accusì sì chiù bell e mé" (nessuno ti dice lavati la faccia che così sei più bello di me)

                Sfiziosi, o no? Nella vostra regione ce ne sono di simili?
                "Non sarai mai un vero uomo fino a che non conoscerai la via del guerriero..."

                I sette principi del Bushido

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                • #9
                  ovviamento l'italiano!!
                  non ho mai sopportato il dialetto, non so perchè ma lo sempre ritenuto un po volgare.
                  certo, ogni tanto qualche parolina mi scappa fuori, ma generalmente non lo uso mai
                  "il destino ti verrà a cercare"

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                  • #10
                    Io sn metà napoletano e metà lucano e devo dire che giudico il dialetto napoletano il piu' nobile dei dialetti ( imoh ovviamente).

                    Quando parlo in dialetto ( a parte il fatto che non so parlare bene il dialetto napoletano, anche preferisco parlare in italiano ) lo faccio perchè mi viene automatico farlo in certe occasioni. Se gli amici me lo chiedono sono incapace di parlare in dialetto ( non mi vien fuori nè la pronuncia nè le parole ).. Puo' invece capitare che mi scappino delle inflessioni dialettali quando parlo in famiglia o a quando vado a Napoli... Quando sono fuori, a lavoro , a scuola o da qualche altra parte parlo sempre e solo l'italiano.

                    Detto questo io adoro il dialetto e vorrei saperlo parlare come si conviene ( invidio molto un mio amico inglese e sua sorella i quali sono nati e cresciuti in italia e, oltre a parlare in modo ineccepibile l'inglese, parlano un perfetto dialetto Sardo- dato che son nati e cresciuti in Sardegna. Per di piu' la sorella di questo mio amico assimila il dialetto di qualsiasi regione italiana.. Basta che stia nel posto per qualche giorno.. Incredibile! ), ma scrivere in dialetto è una cosa che reputa stupida ed inutile: il dialetto è un linguaggio parlato e in quanto tale dà la sua massima espressione nel parlato.

                    Vi sono anche dialetti scritti: ad esempio noi "forumari" usiamo spesso dei modi di dire ( "quoto", "messaggi spammopsi/floodosi", ecc..) propri di nessuna lingua se non di questo italiano-internetizzato. Come vedete i dialetti possono nascere in qualsiasi epoca e in qualsiasi posto.
                    A mio avviso non si arriverà mai ad un'estinzione dei dialetti. Un po' perchè le persone sono attaccate ai propri dialetti e un po' perchè la lingua è sempre in evoluzione. Logicamente in un territorio vasto quanto l'Italia è impensabile un'evoluzione parallela della stessa lingua.


                    Ovviamente non dimentichiamo l'importanza dell'Italiano ( scritto e parlato) che ha avuto il compito e il merito di unire un'intera nazione. Una lingua nazionale ci deve sempre essere.. il dialetto, invece, ci puo' anche essere ed è giusto che ci sia.
                    Last edited by Jarod; 03 June 2007, 11:22.
                    I don't think about things, but I respect who does!*

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                    • #11
                      Vivo a Roma, e qui non c'è un vero e proprio dialetto. Cioé: c'è, ma sono giusto storpiature dialettali, cose che persone di qualunque altra regione d'Italia potrebbero capire (es: Anvedi, c'è er sole) mentre se un sardo o un siciliano si mettono a parlare in dialetto, io non ci capisco una beneamata mazza
                      Quindi dico italiano...
                      The strong are strongest alone.

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                      • #12
                        dipende dalle situazioni,con i miei amici parlo esclusivamente il dialetto,e poi ci sono certe parole che in italiano nn rendono bene come in dialetto...e poi il mio è davvero bellissimo(siciliano)
                        sigpic

                        My wounds cry for the grave My soul cries for deliverance Will i be denied Christ
                        Tourniquet
                        My suicide

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                        • #13
                          ragazzi io sono dell'opinione che l'italiano corretto sia importantissimo, ma quando mi trovo con amici, mi sento strano a parlare italiano preferisco il dialetto(napoletano) che però non conosco molto bene moltissimi termini non li conosco proprio

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                          • #14
                            l'italiano deve essere parlato correttamente senza far interferire parole dialettali nella dizione ma il dialetto è una cosa stupenda, da noi in Abruzzo quello odierno è una storpiatura ma basta allontanarsi da Pescara e ci sono dialetti per me incomprensibili
                            es. "nu quatrar" vuol dire un bambino mentre "nu citl" un bambino piccolo

                            cmq se volete esempi di dialetto abbruzzese scaricatevi il film Ricky IV
                            lo sò che il mio nome è murcielago (Lamborghini) e il mio avatar è una Ferrari 360 da gara...
                            Spoiler:
                            sigpic ammirate (Ferrari F50)

                            Comment


                            • #15
                              Non parlo strettamente alcun dialetto (intesa come una totale modificazione dell'apparato linguistico), ma parlando con i veneti - specialmente padovani - tendo a rilassare molto il linguaggio e usare alcune modificazioni locali più "sciolte" dell'italiano standard. Mi capita di acquisire le inflessioni e i ritmi particolari di un modo di parlare regionale specialmente per il romanesco e alcune parti del veneto, molto probabilmente in quanto modi d'espressione più adatti al mio intero apparato fonoarticolatorio (del resto d'origine sono della bassa padovana..).
                              Tuttavia sarebbe necessario per chi sta in Italia imparare a parlare correttamente perlomeno l'italiano, o si rischiano quei casi incredibili - incredibili, non rari - di persone che a furia di esercitarsi solo con le parlate dialettali rendono del tutto impossibile la comprensione del loro italiano a chi non è delle sue zone d'appartenenza. Insomma, ricordiamoci che il linguaggio serve anche e soprattutto a comunicare e farsi capire con gli altri.

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