La follia del garantismo

[c1cc10]

Poco fa, guardando le news su skytg24, una successione di servizi mi ha lasciato letteralmente interdetto:

1) l'avvocato del nazista-SS-assassino-razzista Priebke reclamava l'annullamento della pena del suo assistito per raggiunti limiti di età, lamentando la disumanità della giustizia nell'infliggere una pena detentiva ad un vegliardo peraltro ancora molto arzillo.
Il principe del foro la conosce la storia?

2) intervista alla madre di Danilo Coppola, il noto imprenditore romano, chiuso in carcere per il crac della sua società da 130 milioni di euro (o_O). Manifestando un comprensibile affetto materno, la matura signora si autocommiserava per le precarie condizioni di salute del pargolo, denunciando un ingiustificato, a suo dire, accanimento della giustizia nei suoi confronti e paventando chissà quali oscure macchinazioni celate dietro la facciata dei pm accusatori. Ma la distinta dama glissa sul destino dei tanti poveri ed ignari individui che ci hanno rimesso quei 130 miloni di euro (ancora o_O).

Per non parlare poi del presunto scandalo delle intercettazioni telefoniche, verso le quali si è sollevato un coro unanime di proteste dal mondo politico, da destra come da sinistra, quasi che l'argomento da biasimare sia l'arroganza dei magistrati e non le conversazioni assai compromettenti che coinvolgono politici e notabili.

E questi sono gli ultimi e più attuali esempi di una condizione che ormai da anni imperversa nella nostra italietta, un garantismo sfrenato e folle che ha portato l'opinione pubblica a considerare i magistrati e chi amministra la giustizia come spietati carnefici.
Non c'è che dire, la lezione del cavaliere è stata recepita bene.

Voi che ne pensate?

[michele longobardi]

Nel primo caso si sfiora il grottesco,vsbbè che l'avvocato deve fare il suo mestiere,ma a tutto c'è un limite,sta difendendo uno che si è reso partecipe di un genocidio,forse l'avvocato non sa cos'è un genocidio.
Il secondo,mah,non conosco bene la vicenda,ma si sa che a volte l'istinto materno spinge delle mamme a difendere a tutti i costi un figlio,anche se è un delinquente.
Il terzo caso è una vergogna,sti politici osano ancora aprir bocca,ma si rendono conto che non hanno più credibilità?

[Chibi Goku]

Per non parlare poi del presunto scandalo delle intercettazioni telefoniche, verso le quali si è sollevato un coro unanime di proteste dal mondo politico, da destra come da sinistra, quasi che l'argomento da biasimare sia l'arroganza dei magistrati e non le conversazioni assai compromettenti che coinvolgono politici e notabili.

Se fossero le tue di intercettazioni telefoniche forse non scriveresti così.
Secondo me è un sacrosanto diritto pretendere che delle conversazioni private non penalmente rilevanti non diventino di pubblico dominio.
Quelle penalmente rilevanti è giusto che siano incluse negli atti del processo e siano quindi a disposizione una volta rese pubbliche.

E il problema non è certo dei magistrati, non vedo infatti perché i giornalisti dovrebbero essere a conoscenza di certi tipi di informazioni, che poi vengono usati per fini politici, tanto per screditare una o l'altra parte.

A me pare normale che uno stato garantisce la segretezza delle conversazioni private non penalmente rilevanti, o forse perché sono politici hanno meno diritti degli altri?

[Warrior Princess]

1) Se fosse successo vicino casa mia sarei scesa in strada personalemente per prenderlo a sassate quello sporco nazista.
2) Beh si sa che in Italia le mamme difendono il loro bambino anche se va in galera...si comincia con il rimproverare la maestra perchè l'ha sgridato e si finisce in questi casi ridicoli.
3) Non ne so molto di questa storia e non ne voglio sapere nulla...ne ho piene le scatole delle malefatte dei politici

Quoto questa frase:

Non c'è che dire, la lezione del cavaliere è stata recepita bene.

Io non avevo dubbi....

[c1cc10]

E il problema non è certo dei magistrati, non vedo infatti perché i giornalisti dovrebbero essere a conoscenza di certi tipi di informazioni, che poi vengono usati per fini politici, tanto per screditare una o l'altra parte.

Non preoccuparti, non c'è pericolo, tanto gli scheletri negli armadi sono bipartisan.

A me pare normale che uno stato garantisce la segretezza delle conversazioni private non penalmente rilevanti, o forse perché sono politici hanno meno diritti degli altri?

Io non sarei così categorico nel distinguere il penalmente rilevante da ciò che non lo è, primo perchè spesso il confine è impalpabile: un intervento, una conversazione, anche se non penalmente perseguibile, può aiutare molto nelle indagini e a costruire una tesi accusatoria; secondo, se da un lato sono disposto a tollerare scappatelle e intemperanze nella vita privata (non me ne potrebbe fregare di meno), da chi mi rappresenta pretendo però il massimo rigore etico e la massima trasparenza e correttezza nella gestione della cosa pubblica e in ambito finanziario. Lungi da me l'essere qualunquista e forcaiolo nei confronti dei politici, che di diritti ne hanno fin troppi, ma credo che sia necessario un maggiore grado di responsabilizzazione da parte di chi ha il potere.

E poi il topic avava lo scopo di intavolare una discussione più ampia su quello che è il tema del giustizialismo/garantismo in italia, prendendo solo spunto dai fatti di cronaca più recenti, ma non discutere solo di essi.

[Jeff Buckley '85]

Voi che ne pensate?

Cosa penso di un uomo (?) che ha ucciso così tanti innocenti? Che non é un'uomo ma una bestia, e meriterebbe la pena capitale, lui e tutti quelli che hanno partecipato a quella strage...ma voi avete capito che dopo 60 anni é ancora convinto di aver fatto la cosa giusta?

[Naoto]

Comunque c1cc10 gli esempi che porti non sono esempi in cui il garantismo è o non è applicato. Io per garantismo intendo il diritto delle persone di avere la garanzia che eventuali processi a loro carico si svolgano con equità e nel massimo rispetto delle normative costituzionali. In sostanza non conta il risultato di questo o quel processo, quanto il modo in cui si è svolto. Ed in questo bisogna essere garantisti. Il caso Priebke o quello della madre che parla del figlio hanno più a che vedere con una questione di garanzia della pena (non so se garantismo ti venga da ciò) piuttosto che dalla garanzia del rispetto dei diritti della persona durante il processo. Son due questioni separate.
Detto ciò se la legge permette a Priebke di uscire dal carcere per raggiunti limiti di età, questo fatto va accettato nonostante non ci piaccia. Semmai si cambi la legge, ma se essa adesso è in vigore c'è poco da fare ed anzi è giusto rispettarla.

Sulle intercettazioni capitolo a parte. Come ha scritto chibi probabilmente se le intercettazioni riguardassero voi forse non vi andrebbe tanto che esse venissero spiattelate così in pubblico.
Non so se avete fatto caso che nell'ultimo anno e mezzo sono saltate fuori una marea di intercettazioni riguardanti i più disperati campi e contemporaneamente è stata scoperta una cellula segreta di telecom (o comunque riconducibile ad essa) che si occupava proprio di intercettare illegalmente e schedare dati sensibili e conversazioni di moltissime persone. La cosa fa riflettere.

[c1cc10]

io faccio riferimento all'antitesi garantismo/giustizialismo, così come viene intesa (e forse in maniera distorta) in italia, cioè considerando il primo come la tendenza a ridurre l'invasività della giustizia e il secondo l'esatto opposto.
Ma forse è appunto una distorsione fatta ad arte al solito scopo di strumentalizzare tutto il possibile.
Gli esempi che ho riportato sono emblematici di un clima instauratosi da anni, che porta ad additare i magistrati sempre più come novelli Torquemada, distogliendo l'attenzione dai colpevoli. Come non citare l'abominevole revisionismo perpetrato sulla vicenda Mani Pulite, che ha portato a rivalutare personaggi come Craxi, ladrone fra i ladroni, indicato come grande statista, riformista ecc....oppure Andreotti, condannato per mafia fino al 1982 ma prescritto, e addirittura oggi candidato alla presidenza del senato.
All'estero la giustizia è più garantita, per molto meno si viene disintegrati.
Tutto qua.

[max16]

l'Italia ormai è arrivata al tracollo, la gente è stanca della politica, perchè chi si occupa di questa nn fà altro ke prendere per il culo i proprio datori di lavoro, e il sistema giudiziaro è solo la facciata per far capire che solo se sei potente e impaccato di soldi governi in questo paese di merda

[Will]

l'Italia ormai è arrivata al tracollo

non capisco la frase.
l'Italia del dopoguerra è sempre stata un tracollo, uno stato sovietico (quanto mi piace sta parola) che non ha saputo riformare nemmeno l'ordinamento dei calzolai.
ho letto recentemente da "Storia d'Italia dal dopoguerra ad oggi" di Ginsborg il capitolo su Moro e sul suo duplice piano di intervento politico: prima il risanamento e poi le riforme (chissà perchè non mi suona affatto nuovo...) e guarda caso di riforme con la R maiuscola non se ne sono viste.
L'Italia è al tracollo da un bel pezzo e non c'è nessuna crisi della politica; sono i cittadini ad essere in crisi.
Sono i cittadini che diventano letteralmente pazzi perchè mancano quelle cose semplici, quelle riforme che li renderebbero tranquilli e nessuno è in grado di dar loro questo.
non so se è possibile, ma io denuncerei lo stato italiano alla corte europea per incapacità di provvedere ai suoi cittadini, per mancanza di responsabilità; quanto mi verrebbe voglia di farlo.

[Noeren]

io quoto con chibi goku se venissero spiattellate davanti a tutti le mie telefonate nn sarei cosi contento.riguardo al caso Priebke lui credeva di aver fatto la cosa giusta xche allora secondo i nazisti era la cosa giusta e poi nn e che questo qui ha fatto molto in confronto agli altri se si sa chi e xche e ancora vivo ma se fosse ancora vivo il capo dell' SS allora di questo qui nn parlerebbe nessuno