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I problemi odierni, che riscontrano i più giovani.

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  • #16
    Originariamente Scritto da Will Visualizza Messaggio
    non mi sembra affatto che siano problemi d'oggi.
    sono problemi di sempre, fin dalla formazione della repubblica italiana, caratterizzata dall'immobilismo delle riforme.

    mica tanto da giovani i nostri genitori non erano messi così male è un peggioramento graduale che ci sta portando alla decadenza
    Molte persone esistono.Poche possono dire di aver veramente vissuto la propia vita. (Felix Jaeger)

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    • #17
      bah se l'idea del mutuo sociale fosse un'idea dei musulmani, buon per loro, dovremmo attuarla anche qui, se andasse in porto questa proposta sarebbe un gran passo avanti.
      Aiuta i tuoi, e poi gli altri se vuoi.

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      • #18
        le buone idee funzionano ovunque l'importante è questo
        Molte persone esistono.Poche possono dire di aver veramente vissuto la propia vita. (Felix Jaeger)

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        • #19
          Originariamente Scritto da stregatto19 Visualizza Messaggio
          le buone idee funzionano ovunque l'importante è questo
          Se vengono contestualizzate in ogni luogo d'applicazione, certo.

          Il problema in ogni caso non è economico, ma come ha fatto notare meglio VNSmatrix è educativo. L'Italia non s'è evidentemente resa conto che siamo nell'epoca del post-moderno, del virtuale, della globalizzazione, dov'è richiesta una maggiore mobilità che in passato; e alla mobilità fisica non associa mai una mobilità di idee e di mente come supporto.
          Il sistema educativo è allo stesso tempo causa e sintomo della problematica sociale: la scuola non fornisce un'adeguata preparazione generale che possa permettere d'affrontare virtualmente ogni impegno lavorativo (con seguente specializzazione, ovviamente); la società si popola di persone specializzate che non sanno muoversi da una mansione all'altra; queste persone vengono democraticamente elette, vanno al governo e formano un sistema educativo che non dà una formazione generale e che mantiene le cose statiche; e così si riprende dall'inizio, a ciclo infinito.

          Tutte le altre cose che avete annotato (mancanza di comunicazione, perdita di valori ecc) non sono che emanazioni del problema educativo; tant'è che Rousseau ha collegato assieme tutti questi problemi all'interno del suo "Emilio". Lo sfasamento maggiore è avvenuto sul concetto di formazione: se un tempo ci si concentrava sulla formazione dell'individuo, che si mutava necessariamente in auto-formazione, adesso si formano dei tipi, degli schemi pronti da applicare a piacimento nel mondo del lavoro. I corsi di formazione aziendali non formano un "uomo", formano un tipo di uomo che sappia svolgere certe funzioni. Ne vien da sè che, se non è stato formato prima l'uomo, il tipo resterà privo di base, privo d'ambiente naturale su cui svilupparsi.

          E' anche totalmente inutile attribuire il problema ai giovani d'oggi, perché i giovani d'oggi sono educati dai genitori d'oggi, che hanno ricevuto la loro educazione dai genitori di ieri, eccetera. Se i giovani d'oggi dunque ottengono una cattiva educazione è perché nessuno gli ha trasmesso quella buona. La colpa non si può attribuire a dei singoli ma al movimento del collettivo, che non ha saputo rinnovare le forme decadenti o mantenere adeguatamente le forme in vita, applicando tagli o modificazioni dove necessario.

          E non è un mistero il motivo collettivo della nostra cultura: si sa benissimo che gli Italiani sono bravissimi a lamentarsi, almeno quanto lo sono a disimpegnarsi d'ogni responsabilità. Siamo eccellenti nel blaterare ma scarsi nell'operare; una popolazione da call center, non fosse che perlomeno lì qualche servizio lo si opera. Le nostre parole invece si perdono nel vuoto, sono pura chiacchiera, continuo scarico/spreco d'energia senza efficacia.

          Il paradosso è che si vuole mantenere un sistema richiedente mobilità, come quello capitalistico - e qui entra in gioco la variabile economia -, ma allo stesso tempo non lo si vuole in moto. Insomma, "io sto fermo e non mi sposterò mai dalla mia poltrona, ma voi muovetevi pure che un po' di spettacolo mi diverte".

          La pelle, non rinnovata per la staticità, diventa pesante, farraginosa, vecchia: la faccia è di un paese geriatrico mantenuto artificialmente in vita dai macchinari per accanimento terapeutico.

          E se qualcuno un giorno chiedesse l'eutanasia?

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          • #20
            Originariamente Scritto da stregatto19 Visualizza Messaggio
            mica tanto da giovani i nostri genitori non erano messi così male è un peggioramento graduale che ci sta portando alla decadenza
            non concordo, sui valori anche prima della fine della guerra, con il nord e il sud così marcatamente diversi, c'era la carenza di valori come la lealtà e altri.
            con il dopoguerra italiano poi ciò è evidentissimo: clientelismo, mafia ecc.

            be' empty, a mio parere decontestualizzi la questione.
            è pur vero che i giovani d'oggi sono educati dai giovani di ieri, però il mondo in cui vivono è diverso, soprattutto per quanto riguarda la tecnica e la tecnologia.
            non dimenticherei che anche se siamo frutto dell'educazione dei giovani di ieri, noi giovani di oggi abbiamo una considerevole parte di noi che è indipendente dall'educazione dei giovani di ieri e dall'ambiente.
            Last edited by Will; 18 July 2007, 21:08.
            "Una cantante di merda che frequenta un cantante di merda per la proprietà transitiva può solo continuare a produrre musica di merda"
            Casper su Tatangelo&D'Alessio

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            • #21
              Se la mafia ebbe vita difficile sotto il governo fascista, così non fu nei primi anni di governo democristiano. Allora Calogero Vizzini e Giuseppe Genco Russo trovarono non appoggi ma vere e proprie collaborazioni politiche non solo a livello regionale, ma addirittura statale. Ora la giustizia e l'omertà (sempre nei loro limiti) non vanno più di pari passo anche per il fatto che i veri e propri padrini non esistono più, quindi la mafia non ha più il potere che aveva una volta sulla politica e sulla società.

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              • #22
                l'atteggiamento mafioso tuttavia rimane nei cittadini e il prendere alla leggera certe leggi dimenticandosi anche solo per poco che sono da rispettare a prescindere.
                io pago ogni sacrosanto biglietto del treno, tram o metropolitana; non vado in motorino in due se uno dei due non ha il casco, metto SEMPRE la cintura di sicurezza e non parlo al telefono in auto mentre guido.
                queste piccole cose non vengono rispettate da un fottio di persone e a me sta tremendamente sul cazzo.
                questo atteggiamento paramafioso mi fa schifo e sopravvive tuttora
                "Una cantante di merda che frequenta un cantante di merda per la proprietà transitiva può solo continuare a produrre musica di merda"
                Casper su Tatangelo&D'Alessio

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                • #23
                  nel ventennio, e non è per fare retorica....vedi che TUTTI rispettavano la legge, volenti o nolenti...
                  Aiuta i tuoi, e poi gli altri se vuoi.

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                  • #24
                    ho aperto un post apposta per chi è interessato
                    Last edited by stregatto19; 18 July 2007, 22:43.
                    Molte persone esistono.Poche possono dire di aver veramente vissuto la propia vita. (Felix Jaeger)

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                    • #25
                      Originariamente Scritto da EmptÿWords Visualizza Messaggio
                      La pelle, non rinnovata per la staticità, diventa pesante, farraginosa, vecchia: la faccia è di un paese geriatrico mantenuto artificialmente in vita dai macchinari per accanimento terapeutico.
                      Mi spiace avere pochissimo tempo da dedicare al forum in questi giorni visto che si stanno aprendo numerose discussioni interessanti, ma in Sardegna d'estate stare in casa è impossibile....quindi quando non si lavora si sta al mare, sia di giorno sia a notte fonda :P

                      Rispondo velocemente solo a questo di Empty.
                      E' una grossa presa in giro. Io sto passando la giovinezza a sentir dire "largo ai giovani" ai dei signori sopra i 60 che però tengono ben bene il sedere incollato alla poltrona. Dirò di più. La nostra è una generazione di sfigati che però è molto più dinamica delle generazioni precedenti. Stiamo vivendo l'esperienza di uno scontro generazionale contro i nostri stessi genitori. Loro sono cresciuti in un periodo in cui, bene o male, un lavoro lo si trovava e quel lavoro te lo portavi dietro per tutta la vita. Noi viviamo in un momento storico in cui il lavoro non c'è e per trovarlo devi scalzare i tuoi stessi genitori dalle loro posizioni. Non sono convinto ci sia un decadimento morale ed etico, sono altresì convinto che le nostre generazioni abbiano forza, capacità, stimoli e preparazione superiori alle generazioni precedenti. Se vogliamo anche un maggior senso di responsabilità e proprio a causa della precarizzazione del lavoro abbiamo anche più senso del dovere. Ma se tutte queste caratteristiche restano inesplose perchè non ci vien data la possibilità di metterci alla prova allora tutto è inutile.
                      Non è che la Cina va forte e noi siamo destinati al declino. E' che se non si danno le possibilità di rinnovo generazionale, è il progresso stesso di un paese ad essere rallentato ed infine fermato. Questa situazione la vivo molto da vicino. Nella pubblica amministrazione le nuove generazioni viaggiano al doppio-triplo rispetto alla generazione dei nostri padri o nonni; ma queste nuove forze sono costrette a stare ai margini di un sistema che invece dovrebbero guidare. Non avete idea (mi auguro non ne facciate mai esperienza) di cosa significhi sgobbare e vedere gente di 50-60 che sta a grattarsi e prende più di te ed ha un ruolo più alto rispetto al tuo. Ancora peggio poi sentirsi dire da queste stesse persone che il paese va ringiovanito.
                      Ero ad una riunione del futuro Partito Democratico tenuta nella mia città. Nessuna idea nuova, niente, lo zero più assoluto. Il gruppo dirigente (la nomenklatura ex-PCI ed ex-DC la definirei) stava bello tranquillo in prima fila. Questi Eletti, non hanno mosso un dito, non hanno proposto un idea che fosse una, hanno solo bofonchiato e lanciato un occhiataccia ad un signore 60enne che dal palco ha proposto che nel futuro PD i quadri dirigenti fossero formati per il 50% da donne e per il rimanente 50% da uomini sotto i 40. Mai fosse stato detto. Invece dobbiamo rassegnarci e pensare che questi relitti del PCI e della DC debbano continuare a guidare il paese per i prossimi 20 anni minimo. "Moriremo democristiani" diceva qualcuno e adesso si può aggiungere che moriremo anche diessini. Io faccio parte di un partito che con mia sorpresa si sta rinnovando e si propone di mettere quanti più giovani possibili nei quadri dirigenti, per lo meno a livello locale. Ma il grosso problema italiano e della politica italiana è proprio che ci son le stesse facce da almeno 30 anni (se non di più per alcuni personaggi....) sia nella politica sia nelle amministrazioni pubbliche, sia nei gruppi dirigenziali pubblici e privati. I vecchi comandano e ai giovani non resta altro da fare che cazzeggiare.
                      A torme, di terra passarono in terra,
                      Cantando giulive canzoni di guerra,
                      Ma i dolci castelli pensando nel cor;
                      Per valli petrose, per balzi dirotti,
                      Vegliaron nell’arme le gelide notti,
                      Membrando i fidati colloqui d’amor.

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                      • #26
                        Naoto, quel che dici è la sacrosanta verità, però vedi, prima di aprire l'argomento, ero piuttosto pessimista perchè se mi proietto a tra qualche anno, non avrò lavoro sicuro, non avrò una casa mia, non potrò formarmi una famiglia, però ho notato che gente come stregatto, proponendo come soluzione questo mutuo sociale, si dà da fare per migliorare la nostra situazione, davvero ho capito che ci sono idee validissime che non conosco, quindi qualcuno che si rimbocca le maniche ci sta e dovremmo rimboccarcele anche noi.
                        Aiuta i tuoi, e poi gli altri se vuoi.

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                        • #27
                          Originariamente Scritto da Priscilllz Visualizza Messaggio
                          Naoto, quel che dici è la sacrosanta verità, però vedi, prima di aprire l'argomento, ero piuttosto pessimista perchè se mi proietto a tra qualche anno, non avrò lavoro sicuro, non avrò una casa mia, non potrò formarmi una famiglia, però ho notato che gente come stregatto, proponendo come soluzione questo mutuo sociale, si dà da fare per migliorare la nostra situazione, davvero ho capito che ci sono idee validissime che non conosco, quindi qualcuno che si rimbocca le maniche ci sta e dovremmo rimboccarcele anche noi.

                          Non esistono priscilla situazioni così disperate da non avere vie d'uscita,ma molte volte bisogna andare contro le convinzioni generali di molti,ma proprio per questo sono soluzioni valide
                          Molte persone esistono.Poche possono dire di aver veramente vissuto la propia vita. (Felix Jaeger)

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                          • #28
                            merita il massimo dell'attenzione questa proposta, davvero, spero che più gente possibile ne venga a conoscenza, io farò del mio meglio.
                            Aiuta i tuoi, e poi gli altri se vuoi.

                            Comment


                            • #29
                              Originariamente Scritto da Priscilllz Visualizza Messaggio
                              merita il massimo dell'attenzione questa proposta, davvero, spero che più gente possibile ne venga a conoscenza, io farò del mio meglio.
                              ne sono felice,probabilmente non è la soluzione più giusta possibile,ma è un buon punto di partenza
                              Molte persone esistono.Poche possono dire di aver veramente vissuto la propia vita. (Felix Jaeger)

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                              • #30
                                Originariamente Scritto da Will Visualizza Messaggio
                                be' empty, a mio parere decontestualizzi la questione.
                                è pur vero che i giovani d'oggi sono educati dai giovani di ieri, però il mondo in cui vivono è diverso, soprattutto per quanto riguarda la tecnica e la tecnologia.
                                non dimenticherei che anche se siamo frutto dell'educazione dei giovani di ieri, noi giovani di oggi abbiamo una considerevole parte di noi che è indipendente dall'educazione dei giovani di ieri e dall'ambiente.
                                A parte la risposta di Naoto, che come al solito ha perfettamente concretizzato e storicizzato la linea del mio discorso; il problema dell'educazione sorge proprio nello scarto tecnologico che s'è avuto tra le vecchie e le nuove generazioni. Se i nostri genitori tutto sommato fossero ben inseriti nel sistema mediatico televisione/radio, tuttavia la maggior parte di essi le nuove tecnologie le hanno viste sorgere dal punto di vista di chi viene da un mondo pre-tecnologico, organizzato da leggi del tutto diverse. Noi invece siamo nati già gettati nel mondo mediatico, dove la natura si è già totalmente sublimata nel mondo umano e le fonti mediatiche sono perfettamente inserite nella vita quotidiana. Siamo abituati a pensare per immagini filmiche/(foto)grafiche ancora prima di parlare. Il passaggio tra i due mondi è avvenuto in modo così rapido che ove non si aveva la preparazione e l'attitudine giusta si è creata una cesura, uno sdoppiamento dualistico: da un lato il vecchio sistema statico che è destinato a spegnersi su se stesso, dall'altro un nuovo sistema di movimento che scorre senza freno perché ignaro della sua origine. I vecchi stanno al potere e organizzano il loro sistema di potere pesante, atrofizzato, curandosi di morire; ma i giovani allo stesso tempo, distaccati dal potere "centrale" attraverso la nube di burocrazia ed economia, riorganizzano il proprio sistema mobile in autonomia e a causa del vecchio modo di vivere son costretti a raddoppiare la propria attività. La differenza è che i giovani studiano, son costretti a reperirsi le proprie risorse per vivere a causa della difficoltà in cui versano; hanno tutti i mezzi disponibili, ormai, per conoscere l'origine delle cose anche senza averne avuto il contatto diretto; vi ci possono avvicinare per progressiva trasformazione, perché loro posseggono ancora energia in eccesso da dover imparare a gestire. Se le generazioni immediatamente precedenti possono solo dire come precetto "imparate a cavarvela da soli", mentre in realtà loro hanno avuto infinite agevolazioni rispetto a noi che non gli hanno per nulla fatto sviluppare il senso dell'autoformazione (vissuti nel boom economico dell'Italia son stati una semplice generazione di transito per la creazione di possibilità economiche), noi invece impareremo sul serio, forzati e con la sofferenza, a diventare forti e sani. Ci faremo molto più male di loro, ma proprio per questo ne potremo uscire dieci volte più solidi. Dovrebbero solo invidiarci i genitori a non potersi ferire come noi riusciamo a fare: la ferita spinge il corpo alla cicatrizzazione, fortifica e ispessisce la corazza. E' l'assenza di sofferenza ad essere la morte; noi, che invece impariamo a rapportarci con il dolore, soli potremo raggiungere la vita.

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