il punto è in cosa credi: se cambiare il modello economico attuale o cercare di migliorarlo.
entrambe le strade sono valide e possono portare a miglioramenti.
entrambe le strade sono valide e possono portare a miglioramenti.
Che fare? Semplice, e non occorrono grandi rivoluzioni e marasmi per nulla, riempire i cimiteri per poi tornare punto e a capo:
1) restituire allo stato il diritto di signoraggio primario. E' lo stato che emette moneta, non un branco di porci sotto una s.p.a. del cacchio! Questo significa fine della truffa del debito pubblico e una finalmente veritiera ed equa ridistribuzione della ricchezza attraverso il sangue dell'economia: la moneta
2) nazionalizzazione di tutte le banche sotto una unica banca: fine del paradosso inflativo e dello spostamento di ricchezza dalla gente a porci che arrafano tutto in cambio di nulla attraverso il reflusso bancario; eliminare poi la riserva frazionaria, si porta tutto al 100% per dio! la politica di gestire i tassi dallo 0 a valori negativi poi con un progetto etico che vada oltre lo stomaco dei banchieri; ovvia eliminazione di tutto l'apparato parassitario cresciuto attorno alle banche private, assicurazioni ecc
3) via la borsa e lo schifo che produce. Le aziende sono finanziate dallo stato, nel quale trovano un interlocutore e non un pagliaccio che ti rapina e basta. Si producono beni (concreti, non derivati e bolle di sapone) e servizi per la gente, e punto: non si fanno più soldi vendendo il nulla per poi lasciare la merce a marcire nei magazzini!
"Basta" questo per avere adesso, subito, una vita cento volte meglio, senza i miracoli di padre pio. E le virgolette perchè gli strumenti legali ci sono già tutti: basta che la nostra magistratura intervenga, quindi chiediamo loro di intervenire laddove i politici sono interessati allo status quo.
Poi, nel tempo, in futuro:
4) progressiva "riappropriazione" da parte dello stato di tutto il settore produttivo, fino all'ultima fabbrichetta. Comunismo? Chimatelo come vi pare. Ma un settore produttivo che produce per la gente, non per terzi che ci lucrano sopra. Da un pnto di vista economico storico è persino un ritorno indietro! Un tornare come al mondo tribale: si produce e si raccoglie tutto, poi si distribuisce a tutti tra tutti. Il tuo compito è di avere un compito nella società: produrre qualcosa o un servizio e ricevere tutti gli altri per averlo fatto, non crepare sotto una potrella e lasciare magari la famiglia a chiedere la carità. "A ciascuno secondo i suoi bisogni" significa questo! Altro che guerre stellari! E' infatti Esisiodo piangeva l'età dell'oro: l'età tribale quando la fame l'uomo non la conosceva. Nelle società del futuro, quando ci saremo liberati dalla nostra cialtronaggine di coglioni democratici occidentalisti destrorsi o sinistrorsi che sia sparirà addirittura il denaro, in un primo momento quando esso riassumerà finalmente il suo compito di (pseudo)unità di misura e del tutto quando il livello tecnologico ci permetterà di farne a meno.
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