Un altro 3d mi spinge a scrivere quest'altro. Se ha servito a me scriverla (e capirla...) forse servirà a qualcuno leggerla. Tempo fa sbagliai a mettere i codici nel piano di studi. I codici erano "giusti", per gli esami giusti, ma "vecchi" di 2 anni rispetto a quelli giusti davvero. Mi presentai in segreteria ongi anno, ore di code. Tutto a posto, i riti... Ma il dubbio persiteva... Chiediamo un estratto conto alla segr, così abbiamo la conferma! E di il calvario. Un figlio di putt che vuole falsificarsi il libretto! Avvocati di mezzo, per anni. Gli stessi professori che mi avevano dato 30 e lode con i loro esami e si erano addirittura congratulati se non meravigliati mi si sono rivoltati contro come un branco di pescecani. Una in particolare, ma sorvoliamo i dettagli... forse si sono davvero sentiti traditi, anche se il tradimento l'hanno fatto loro a me e non il contrario.
E lo strascico: lo zimbello della facoltà. Ma poi le bocche defecano invece di parlare, e quindi lo zimbello + che della facoltà... Per anni non ho avuto neanche il coraggio di mettere la testa fuori di casa. Perso tutto: gli amici che mi stimavano mi hanno riso dietro, perso conservatorio (anche se privato) palestra, poi università. Tutto, anche l'autostima, con le conseguenze che ciò porta. Anni di farmaci, dolore. Sempre peggio. Fino al risveglio... 1) e va bene, sarò anche un imbranato se non un imbecille
, ma se per un errore insignificante del genere ti danno la pena di morte allora è la società in cui vivo che non ha + niente da dire, non il sottoscritto, soprattutto tenendo presente le schifezze cui abbiamo assistito in questi anni, schifezze che quelle persone che mi hanno puntato il dito con tanta disinvoltura sembrano stranamente ignorare 2) non hanno avuto nemmeno il coraggio delle loro azioni. Al processo non si è arrivati. Non ho nemmeno potuto difendermi. E poi se la sono cavata a buon, buonissimo mercato: "Non è successo nulla, è solo un ritardato..." 3) hanno addirittura voluto spacciarsi per buoni samaritani: "Ma si va... è una povera merda ma diamogli una possibilità di redimersi". Ho capito che non ho bisogno per vivere dei loro bollini di certificazione. Persino "frutto fuori stagione"! Idioti... E quello che sono sempre stato e che continuerò ad essere non sono loro ad averlo deciso ne a deciderlo ora. Perchè darsi pena per gente del genere? E l'odio? La rabbia? E' un sentimento forte. Totalizzante. Prende anima e corpo. Si meritano davvero tanto? No, non se lo meritano. Di qui la liberazione: via farmaci e schifezze e riprendere quello che avevo lasciato, arte, musica, cultura. E gli amici? Si sono comportati male, alcuni, non me ne curo. Il fatto però è che in definitiva il mio "nome" ormai è... "da buttare". Ho pensato anche questo... poi ci ho rispensato: "Stat rosa pulcra... sed nomina nuda tenemus". Se è un'etichetta in fondo l'immagine che quei porci "hanno costruito di me" quella etichetta la stampano, o meglio, la hanno stampata con i loro colori, non con i miei. E poi quell'altro detto, dal libro dei proverbi: "Non guardare la pagliuzza negli occhi di tuo fratello ma la trave conficcata nei tuoi". Decido io cosa vale per me, non gente che ci ha portato in guerra da 7 anni e che ci mostra le veline per farcene dimenticare. Che depenalizza il falso in bilacio e poi vuole dare 4 anni a uno solo perchè inciampa nei lacci della burocrazia di un rito che non vale nemmeno la carta dove sta scritto. Capisco che una storia del genere pare quasi inventata... ma ormai è + nell'iilusione che ci hanno costretto a vivere che nella realtà dei fatti, no? E allora buona notte pischelli, e "sogni" d'oro!
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