Dopo la fine della guerra "lampo",militari americani continuano a morire in nome della pace...O almeno così gli viene indotto a dire.
Oggi un frangente del contigente italiano,(nome della squadra Nibbio di Roma) è tornata in Italia,Carlo Azelio Ciampi è andato personalmente a ringraziare i soldati,appena tornati da questa difficile missione...Ovvero,mantenere l'ordine nella zona da loro presidiata...
Tutto lo squadrone è tornato alla base,ma di quei militari americani che ancora sono nel bel mezzo di guerriglie e attentati...Tutti ne parlano,come eventi eccezionali speculandoci sopra,ma nessuno che si sofferma a pensare,che dei ragazzi perchè è di essi che si sta parlando.
Sono stati mandati (anche se di loro spontanea volontà) a sacrificare la vita per un paese,che in parte nn vuole che ci sia un regime democratico...
E dopo "manifestazioni" palesi,ove in cui gli Iraqueni hanno "espresso" il loro dissenzo,nei riguardi dell'America...I soldati di quest'ultima restitono ancora.
Molti sono morti e purtroppo altri ancora si sacrificheranno...Non chiedo compresione per loro,ne per gli ideali o secondi fini (qualunque essi siano),bensì vi vorrei chiedere di pensare un attimo solo che chi muore,viene bollato come un nome scritto su di una pagina di giornale e una foto...Niente di più,niente di meno...
Non sono realmente per quale motivo vi sto dicendo questo,forse per nn far morire quell'aspetto umano,quella parte emotiva che tal volta è sovrastata da egoismo e menefreghismo.
O forse per nn far morire il pensiero che qualcuno a decine di migliaia di km,sopravivve a qualcosa che nn ha voluto...
Se all'inizio si poteva puntare il dito contro Bush,beh ora francamente me ne frego di lui...
Oggi un frangente del contigente italiano,(nome della squadra Nibbio di Roma) è tornata in Italia,Carlo Azelio Ciampi è andato personalmente a ringraziare i soldati,appena tornati da questa difficile missione...Ovvero,mantenere l'ordine nella zona da loro presidiata...
Tutto lo squadrone è tornato alla base,ma di quei militari americani che ancora sono nel bel mezzo di guerriglie e attentati...Tutti ne parlano,come eventi eccezionali speculandoci sopra,ma nessuno che si sofferma a pensare,che dei ragazzi perchè è di essi che si sta parlando.
Sono stati mandati (anche se di loro spontanea volontà) a sacrificare la vita per un paese,che in parte nn vuole che ci sia un regime democratico...
E dopo "manifestazioni" palesi,ove in cui gli Iraqueni hanno "espresso" il loro dissenzo,nei riguardi dell'America...I soldati di quest'ultima restitono ancora.
Molti sono morti e purtroppo altri ancora si sacrificheranno...Non chiedo compresione per loro,ne per gli ideali o secondi fini (qualunque essi siano),bensì vi vorrei chiedere di pensare un attimo solo che chi muore,viene bollato come un nome scritto su di una pagina di giornale e una foto...Niente di più,niente di meno...
Non sono realmente per quale motivo vi sto dicendo questo,forse per nn far morire quell'aspetto umano,quella parte emotiva che tal volta è sovrastata da egoismo e menefreghismo.
O forse per nn far morire il pensiero che qualcuno a decine di migliaia di km,sopravivve a qualcosa che nn ha voluto...
Se all'inizio si poteva puntare il dito contro Bush,beh ora francamente me ne frego di lui...
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