Avete mai pensato al suicidio?

[Hyde]

Non sono invece d'accordo con quest'ultima parte, ma alla fine è semplicemente una questione di opinioni, onestamente non ho intenzione di iniziare una sub-discussione sulla giustizia o meno del suicidio, sono dell'idea che non esista una risposta univoca per tutti e che ognuno debba semplicemente scegliere se vivere o meno a seconda delle sue volontà.

Beh la mia è solo una considerazione su fatti cronaca. Sinceramente non vedo il suicidio come un atto di coraggio o di codardia, forse sulle modalità, ma se si arriva a pensare che la morte possa in qualche modo liberaci da problemi/depressione/disperazione/etc, credo che venga semplicemente vista come l'unica alternativa possibile per risolvere la propria vita.



Magari non l'ho specificato palesemente nel post precedente, ma, considerando l'età media di chi frequenta il forum, per il momento preferisco eprimere il mio parere prendendo in considerazione solamente il suicidio concepito da ragazzi in età adolescenziale, toh, fino ad una ventina d'anni.
Trovo che sia importante considerare le cause che portano a gesti estremi, sicuramente un adulto non arriverebbe mai a meditare la morte solo perchè alcuni colleghi di lavoro lo prendono per in giro; al contrario potrebbe essere la causa imperante su un ragazzino dall'animo fragile che non gode del rispetto dei propri coetanei.

Certo, bisognerebbe trovarsi nei panni dell'aspirante suicida prima di giudicarlo, però credo che almeno nei casi dove la morte sia premeditata da tempo una soluzione preventiva si possa in qualche modo sempre trovare, sicuramente con l'aiuto di qualche persona amica.
Come ad ogni problema che la vita ci riserva, è l'esperienza a formulare le possibili risposte, ma un ragazzino ne ha ancora troppo poca per valutare quale sia la scelta più sensata e ragionevole.

[Grifis]

sicuramente un adulto non arriverebbe mai a meditare la morte solo perchè alcuni colleghi di lavoro lo prendono per in giro; al contrario potrebbe essere la causa imperante su un ragazzino dall'animo fragile che non gode del rispetto dei propri coetanei.

Come ad ogni problema che la vita ci riserva, è l'esperienza a formulare le possibili risposte, ma un ragazzino ne ha ancora troppo poca per valutare quale sia la scelta più sensata e ragionevole.

Esatto. Questa è proprio la discriminante.
Ribadendo la natura delle implicazioni in grado di contribuire al palesarsi di un simile viatico, aggiungo che esse non esercitano analoga pressione (un bagaglio ed uno spessore maggiori dovrebbero garantire, almeno in teoria, una resistenza ben più vigorosa).

Appellandosi unicamente a paradigmi razionalistici, una simile certezza non dovrebbe minimamente vacillare. Non è così. La portata di una simile tematica, ed il conseguente invito ad un'assoluta parsimonia espressiva, può essere intuita dall'estrema difficoltà nel riuscirne a stilare quantomeno una casistica. Non si può ragionare (ritengo siano davvero pochi coloro che possano anche solo carpirne determinate sfaccettature) a fondo sulle cause che generano fenomeni autentici di completa spersonalizzazione. Parimenti, è davvero arduo soltanto pensare di stabilire in che misura una persona cara possa lenire una simile dilaniazione.

[silas]

noooo...ma quando mi incazz.... mi salta la SCIMMIA dell'incazz....

[Black Ghost]

Nei periodi più cupi della mia breve esistenza, sì, l'ho pensato. Pensieri lungi dall'essere soddisfatti.