Ovvero quello che c'è dietro "L'esorcismo di Emily Rose".
Il più diretto predecessore di quest'ultimo, "L'esorcista", è considerato il film più terrificante di tutti i tempi. Ma è davvero così? "L'esorcismo di Emily Rose" ha una caratteristica molto dissimile dal film di Friedkin, ovvero che i fatti, in quel caso, sono realmente accaduti. Quindi, la prima affermazione, potrebbe non essere più considerata come tale data quest'ultima puntualizzazione. Certo è che, quando si tratta di film che prendono spunto da un fatto realmente accaduto, bisogna andarci con i piedi di piombo.
Ma nel caso del film di Derrickson, le principali distinzioni fra finzione e realtà, non si contano neanche nelle dita di una mano:
Realtà: ; ; ; ; Finzione:
Anneliese Michel -----> Emily Rose
Nazionalità tedesca ---------> Nazionalità americana
Presenza di 2 esorcisti -----> Un solo esorcista
Tutto il resto, da quello spezzone di vita in cui Annelies/Emily che và da i primi sintomi fino alla sua morte descritti nel film (quindi a partire dall'iscrizione al liceo), è effettivamente realmente accaduto.
Come realmente Anneliese credette di essere posseduta dal demonio e tutto ciò che riguarda il processo con i due sacerdoti accusati di omicidio colposo.
Quindi, da qui in poi, la vita di Anneliese e quella di Emily può essere benissimo raccontata in parte unica.
Anneliese nacque nel 1952 in una città in Baviera. Le prime avvisaglie della malattia apparvero quando era sedicenne e da quel momento la portarono fino alla morte nel luglio del '76 con peggioramenti via via sempre più negativi.
Tutto cominciò con serie di attacchi di fortissime convulsioni e spasmi muscolari che la portarono ad una crisi depressiva tale da obbligarla ad un lungo periodo di degenza presso un ospedale psichiatrico.
Le cure non raggiungevano risultati e ben presto apparvero anche attività autolesionistiche compreso il rifiuto del cibo.
Col passare del tempo la situazione cominciò a prendere un lato sempre più schizofrenico: mangiare insetti, bere la propria urina, distruzione di immagini sacre e visioni demoniache. A volte si sentiva anche parlare lingue che teoricamente lei non poteva conoscere, affermando di essere posseduta da sei demoni (Belial, Lucifero, Giuda, Caino, Hitler, ed un altro).
La situazione si era talmente aggravata che i genitori decisero di chiedere l'aiuto del parroco Ernes Alt che ricevette l'autorizzazione ecclesiastica per l'esorcismo con l'aiuto di un altro sacerdote, Arnold Renz.
L'esorcismo durò, ad intervalli regolari, ben un anno fino alla sua morte per polmonite nel giugno del 1976.
Da qui vennero avviate le indagini ed il processo a carico dei due sacerdoti e dei genitori della ragazza per omicidio colposo: vennero accusati di aver indotto praticamente l'eutanasia di Anneliese, interrompendo le cure farmacologiche al momento della decisione di praticare l'esorcismo.
I teste dell'accusa, i medici che avevano in cura Anneliese, sostenevano ovviamente la tesi patologica, affermando che la ragazza soffriva di epilessia del lobo temporale. Il che può essere scientificamente collegato agli attacchi epilettici, alle convulsioni e alla sua schizofrenia.
Il processo si concluse con una condanna a 6 mesi di carcere per gli imputati. Sentenza strana per un omicidio colposo.
Qui sono presenti alcune foto scattate durante l'esorcismo. Ciò che invece si sente è un estratto della registrazione audio.
Avvertimento: un'immagine in particolare è molto forte. Quindi non è consigliata la visione a tutti.
Link
Il più diretto predecessore di quest'ultimo, "L'esorcista", è considerato il film più terrificante di tutti i tempi. Ma è davvero così? "L'esorcismo di Emily Rose" ha una caratteristica molto dissimile dal film di Friedkin, ovvero che i fatti, in quel caso, sono realmente accaduti. Quindi, la prima affermazione, potrebbe non essere più considerata come tale data quest'ultima puntualizzazione. Certo è che, quando si tratta di film che prendono spunto da un fatto realmente accaduto, bisogna andarci con i piedi di piombo.
Ma nel caso del film di Derrickson, le principali distinzioni fra finzione e realtà, non si contano neanche nelle dita di una mano:
Realtà: ; ; ; ; Finzione:
Anneliese Michel -----> Emily Rose
Nazionalità tedesca ---------> Nazionalità americana
Presenza di 2 esorcisti -----> Un solo esorcista
Tutto il resto, da quello spezzone di vita in cui Annelies/Emily che và da i primi sintomi fino alla sua morte descritti nel film (quindi a partire dall'iscrizione al liceo), è effettivamente realmente accaduto.
Come realmente Anneliese credette di essere posseduta dal demonio e tutto ciò che riguarda il processo con i due sacerdoti accusati di omicidio colposo.
Quindi, da qui in poi, la vita di Anneliese e quella di Emily può essere benissimo raccontata in parte unica.
Anneliese nacque nel 1952 in una città in Baviera. Le prime avvisaglie della malattia apparvero quando era sedicenne e da quel momento la portarono fino alla morte nel luglio del '76 con peggioramenti via via sempre più negativi.
Tutto cominciò con serie di attacchi di fortissime convulsioni e spasmi muscolari che la portarono ad una crisi depressiva tale da obbligarla ad un lungo periodo di degenza presso un ospedale psichiatrico.
Le cure non raggiungevano risultati e ben presto apparvero anche attività autolesionistiche compreso il rifiuto del cibo.
Col passare del tempo la situazione cominciò a prendere un lato sempre più schizofrenico: mangiare insetti, bere la propria urina, distruzione di immagini sacre e visioni demoniache. A volte si sentiva anche parlare lingue che teoricamente lei non poteva conoscere, affermando di essere posseduta da sei demoni (Belial, Lucifero, Giuda, Caino, Hitler, ed un altro).
La situazione si era talmente aggravata che i genitori decisero di chiedere l'aiuto del parroco Ernes Alt che ricevette l'autorizzazione ecclesiastica per l'esorcismo con l'aiuto di un altro sacerdote, Arnold Renz.
L'esorcismo durò, ad intervalli regolari, ben un anno fino alla sua morte per polmonite nel giugno del 1976.
Da qui vennero avviate le indagini ed il processo a carico dei due sacerdoti e dei genitori della ragazza per omicidio colposo: vennero accusati di aver indotto praticamente l'eutanasia di Anneliese, interrompendo le cure farmacologiche al momento della decisione di praticare l'esorcismo.
I teste dell'accusa, i medici che avevano in cura Anneliese, sostenevano ovviamente la tesi patologica, affermando che la ragazza soffriva di epilessia del lobo temporale. Il che può essere scientificamente collegato agli attacchi epilettici, alle convulsioni e alla sua schizofrenia.
Il processo si concluse con una condanna a 6 mesi di carcere per gli imputati. Sentenza strana per un omicidio colposo.
Qui sono presenti alcune foto scattate durante l'esorcismo. Ciò che invece si sente è un estratto della registrazione audio.
Avvertimento: un'immagine in particolare è molto forte. Quindi non è consigliata la visione a tutti.
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