Ho provato disgusto vedendo le immagini delle persone che scappavano vedendo l'uomo moribondo. Per non parlare del fatto che vengono lasciate andare tranquillamente in giro due persone che sparano sulla gente e la stessa cosa era successa qualche mese fa anche nella mia città dove hanno ucciso un professore della mia scuola. Siamo proprio in un paese di merda dove non c'è più civiltà.
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La sicurezza e gli extracomunitari
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Originariamente Scritto da Naoto Visualizza MessaggioNo forse non hai capito cosa è successo.
L'uomo ucciso è stato sparato per sbaglio. Non era lui il destinatario della pallottola. Quindi la 'ndrangheta (immagino) non se la sarebbe presa con nessuno, se quell'uomo fosse stato aiutato.
Dicevo, anche se ci fosse stata in mezzo la mafia, cosa sarebbe costato chiamare i soccorsi una volta lontani da quel posto?
A maggior ragione in questo caso dove non c'erano motivi per non aiutarlo se non il razzismo, lo xenofobismo e cazzate del genere (probabilmente "cazzate" non è il termine giusto in questo caso. Sarebbe meglio definirle "inumanità".).Last edited by Archie Hicox; 17 June 2009, 12:02.
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Originariamente Scritto da c1cc10 Visualizza MessaggioNapoli, 26 Maggio 2009 - stazione di Montesanto, ore 19.47
Killer della camorra sparano all'impazzata fra la folla, mancano il loro bersaglio ma colpiscono un rom che era lì di passaggio. Un colpo gli trafigge il petto. Si ripara all'interno della stazione, sorretto vanamente dalla compagna. Ma lentamente, fra l'indifferenza dei passanti, si spegne. Trenta minuti di agonia, nessun soccorso, una sola ambulanza giunge sul posto ma è per un ragazzino italiano anche lui ferito. Per il rom niente ambulanza.
Qui si vede tutto in diretta
http://napoli.repubblica.it/multimedia/home/6482639
Servono altre parole per descrivere la deriva pericolosa che sta prendendo il nostro paesuncolo?
La demonizzazione degli extracomunitari messa in atto dal governo, quando al sud la camorra è completamente padrona del territorio (e in questo caso paradossalmente la vittima è proprio un extracomunitario). Una politica sulla sicurezza quasi completamente incentrata sulla lotta all'immigrazione clandestina, quando al sud abbiamo questa situazione drammatica.
Una demonizzazione che sta instillando nei nostri animi il veleno della discriminazione razziale. Quel rom agonizzante a terra è quasi paragonabile a un cane morente, perchè perdere tempo a soccorrerlo?
Le responsabilità storiche di questo governo sono di una gravità inaudita.
Trovo un grande dispiacere per queste persone, ignorate, prese in giro da questi idioti (popolo).
Serve qualcuno che cambi la situazione, anche se ormai il "grande" è fatto.
Originariamente Scritto da Naoto Visualizza MessaggioNon ci sono parole per descrivere tutto ciò.
Il problema è che non solo legislativamente non si interviene, ma anche a livello culturale e sociale passa la convinzione che lo straniero sia "inferiore"e pertanto diverso o non avente i nostri medesimi diritti.
Non mi meraviglia ciò che è successo. Pensiamo al fatto che la Lega sta avanzando enormemente, che al Nord stanno già facendo leggi pesantemente discriminatorie e il tutto vien fatto sotto il silenzio dei media principali.
In fin dei conti siamo pesantemente ignoranti e provinciali. Mentre i popoli del mondo si mischiano e interagiscono, noi siamo ancora affacciati alla finestra che dà sulla strada del paese e guardiamo male il forestiero di passaggio.
Di questo governo e di chi lo ha sostenuto e lo sostiene.
Quando tutto finirà (perchè finirà) si dovranno fare i conti. Io con questa gente non mi mischierò mai, non mi vergogno di essere italiano (in realtà mi sento sardo), non ho nulla da recriminarmi, di più non potevo e non posso fare. Contro questa gentaglia mi sono sgolato per strada, ho passato ore al PC a scrivere di tutto e di più su forum, siti, blog, newsgroup. Mi hanno risposto che sono comunista, che dico cazzate di sinistra (essere semplicemente civili è di sinistra? ragionare sulle cose è di sinistra?), che ho i miei interessi (......) e tante altre cazzate.
Che devi fare? Siamo alla deriva. Siamo almeno un decennio che diciamo "abbiamo toccato il fondo", invece giorno dopo giorno scopriamo che il fondo è ancora più in basso.
Mentre il Sud è preda delle mafie, la xenofobia dilaga, la crisi inizia a farsi pesantemente sentire, il governo passa il tempo a legiferare per proteggere Berlusconi, i ministri chiamano "fascisti" coloro che li contestano e i TG nazionali oscurano i senzatetto aquilani ormai esasperati. I governi del mondo occidentale si stanno impegnando per far uscire i propri stati dalla crisi economica, il nostro governo si impegna a proteggere il presidente del consiglio, condannare a morte centinaia di immigrati, fare leggi per devastare la giustizia.
Prima o poi qualcuno dovrà passare alla cassa e saldare il conto per tutto ciò.
2) Credimi, vivo la tua stessa identica situazione: solo perchè si pensa a ragionare civilemnte per il sostegno del popolo per aiutare le classi più povere, si viene considerati di sinistra. Verissimo.
3) Già, chi salderà il conto? Noi, noi pagheremo le conseguenze di tutto ciò.
Originariamente Scritto da ghonnen Visualizza MessaggioVergogna, questa è colpa della campagna mediatica di tipo xenofobo, tutto orchestrato dal governo e dal pedonano per trovare un nemico che il programma politico si promette di combattere acquistando consenso popolare!
Gente come lui non dovrebbe andare in parlamento, ma in piazzale Loreto!
Che schifo, questo razzismo! e al sud che è ancora più contenuto...ma qui al Nord...è uno schifo che dei porci , nel 2009, alle dipendenze di una repubblica nata con la distruzione di un cancro chiamato fascismo, possano andare in strada liberamente facendo palese apologia alla vergogna italiana del secolo scorso!
E' impensabile che possa esistere un partito(pure il terzo d' italia) come la Lega Nord!
E' una vergogna che ci sia gente che vota come se andasse ad una partita di calcio, e poi, se tenti di farla ragionare, ti risponda: ''Comunista(che insulto non è, ma anche qui colpa della propaganda mediatica)'' o ''Hai perso''(ma che razza di elettore responsabile dice cosi???)!!! E' questa l' Italia? Che fine hanno fatto i valori su cui è nata la Repubblica,e non c'è più memoria del sangue con cui è stata stilata la costituzione?!
Un uomo, solo perchè straniero non ha più diritti? Non può più curarsi? Che schifo!
Vergogna popolo italiano, un altra volta non stai usando il cervello...ricorda come è finita la prima volta, e ragiona!
Quel video è una vergogna...ed è vergognoso che due deficienti possano andare in motorino sparando in città senza venir fermati...e questo che siamo in un paese che si dichiara ''civile''.
Avrei voglia di stampare questo post. Ne avrei una gran voglia, lo appenderei sui muri della mia città ma non serivrebbe a niente, ormai quel che è fatto è fatto.
Io ho provato in prima persona ciò (più o meno) non è bello sentirsi dire xxx di mer*a così, senza motivo, oppure semplicemente "xxx"
Oggi provate a dire: "MArocchino", "Albanese", "Rumeno", ecc...
Viene considerato come un'offesa. (Almeno da me è così).Yo.
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Cosa dovrei dire? Non riesco nemmeno ad indignarmi.
Soccorrere con ogni mezzo un essere umano in quelle condizioni è per me una reazione così naturale che non mi è neppure concepibile fare il contrario.
Davvero, non so più cosa dire.
Sono stanco di ripetere le nefandezze di berlusconi, sono stanco di sentire gli sproloqui di bossi, sono stanco persino di guardare in faccia bondi.
Sento continuamente amici, conoscenti, persino familiari augurarsi la scomparsa di questa o quella etnia dal suolo italiano. Ormai non riesco più neppure ad incazzarmi.
Cosa fai quando ogni persona che ti circonda disprezza tutto ciò che non abbia il machio made in italy stampato a fuoco sulla pelle? Ti indigni, provi per un attimo a ragionarci, fai quell'espressione schifata tipica di chi non può credere a ciò che ha sentito. Ma cosa puoi fare di più?
Isolarti? Mandare tutti a fanculo? Prenderli a bastonate sulle gengive finchè non comprendono che quello che hanno davanti, rumeno, magrabino, arabo che sia, è sempre un essere umano?
Non sono un moralista, nè un idealista. Credo che ognuno abbia dei proprio valori basati sull'esperienza e sul proprio essere, dunque cerco sempre di accettare il punto di vista altrui, ma esiste una sola regola che mi sono sempre imposto, semplice ed essenziale: la libertà di ognuno termina dove inizia quella dell'altro.
Ecco perchè di fronte a me potrai dire ciò che vuoi, esprimere il tuo pensiero, ma trasporlo in fatti limitando l'esistenza altrui no, non lo accetto.
Non credo nella nazione, onestamente me ne sbatto di essere italiano. Sono un essere umano, vivo su questo cazzo di pianeta, cosa mi autorizza a dire ad un altro "qui tu non puoi stare, non hai diritto a nulla"?
Sono schifato, e più scrivo più la cosa peggiora. Nelle generazioni che vedo crescere poi, vedo sempre meno uno spiraglio di luce per migliorare.
Io mi auguro che finisca, e presto, perchè non è questo il tipo di mondo in cui voglio vivere, un mondo dove ci si sente elitari, superiori al diverso, solo in virtù di una riga tracciata su di una carta neanche 2 secoli fa.
Proprio per questo ho deciso di tentare una minima sortita in politica, anche se in un partito nel quale non credo del tutto. Voglio cercare di cambiare le cose, smettere di indignarmi ed agire. Voglio vedere berlusconi, bossi, calderoli, schifani e gente varia fuori dall'organo preposto ad amministare la mia vita.
In un'umanità destinata inevitabilmente a fondersi, a mescolarsi, come si può davvero pensare che esista qualcuno di così diverso da essere "inferiore"?
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Originariamente Scritto da Naoto Visualizza MessaggioL'aspetto terribile della vicenda è proprio questo. Considera che il "motore" della Germania Hileriana non sono le SS, ma la gente comune, l'uomo di strada, il semplice padre di famiglia. Il male maggiore espresso e sostenuto non da un elitè di persone, ma dall'uomo banale che c'è in ognuno di noi.
non l'uomo banale, ma la paura dell'uomo banale, mi sento di precisare. anche se penso fosse quello il tuo intendimento, correggimi se sbaglio.
domanda: cosa è la politica? è la sintesi e la rappresentazione di una deteminata società e di una determinata cultura.
quando l'ordine politico perde la sua autorevolezza e i valori che lo sostengono, ecco che si può affermare con facilità una tendenza totalitaria. il totalitarismo del tutto-società, dove il singolo individuo non conta più niente e dove coincidono interessi plutocratici e bisogni di distrazione e illusione delle masse. esattamente come successe nella germania nazista.
mi pare comunque che questa sia anche la situazione italiana (non il totalitarismo del tutto-società, il resto): l'ordine politico è privo di consistenza e assistiamo a un vuoto di valori imbarazzante. quindi anche se si sventola la bandiera democratica non possiamo che parlare di una democrazia almeno degenerata.
e in questo quadro in cui valori e cultura si perdono, è ovvio che la società vada a cadere nella paura. e la paura produce società, ecco perchè precisavo all'inizio. questo vale ancora una volta sia per la germania nazista che per l'italia d'oggi.
la conseguenza della caduta di una cultura naturalmente è l'incremento di sensazioni e emozioni all'interno della vita quotidiana (tanto per fare un esempio NON pertinente, mi viene in mente la rivoluzione francese). e chi trasmette sensazioni ed emozioni ha potere.
se parliamo di una società di massa ecco che il potere si espande a macchia d'olio.
la paura gioca un ruolo fondamentale in questa condizione, paura che si collettivizza e diviene fenomeno di massa. poi ci vorrà poco a manipolare una determinata paura (come quella per lo straniero) per la massa. paura che a quel punto diviene elemento determinante della società e che condiziona la mentalità e i comportamenti (la paura produce società appunto).
in questo bel quaretto il razionale diventa irrazionale e i risvolti sono devastanti: tribalismo sociale e caccia alle streghe. ancora una volta in italia come nella germania nazista.
preciso: ovvio che le conseguenze e i fini fossero diversi, ma la logica è quella mi pare.
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Originariamente Scritto da Majin Broly Visualizza MessaggioProprio per questo ho deciso di tentare una minima sortita in politica, anche se in un partito nel quale non credo del tutto. Voglio cercare di cambiare le cose, smettere di indignarmi ed agire. Voglio vedere berlusconi, bossi, calderoli, schifani e gente varia fuori dall'organo preposto ad amministare la mia vita.
http://www.youtube.com/watch?v=v2I3S2uAqM8sigpicOriginariamente Scritto da ezio.auditorele proteine animali fanno male al corpo umano, inacidisce il sangue
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Originariamente Scritto da Dragonflatxx Visualizza Messaggionon l'uomo banale, ma la paura dell'uomo banale, mi sento di precisare. anche se penso fosse quello il tuo intendimento, correggimi se sbaglio.
E' la teoria di Hannah Arendt circa il processo Eichmann e circa il popolo tedesco durante il Reich in generale.
Un libro che consiglio a tutti: La banalità del male, appunto di Hannah Arendt.
Non lo ho fresco nella memoria (l'ho letto qualche anno fa), vi riporto però quanto scritto su Wiki in proposito. Credo che chiunque possa vederci delle spaventose somiglianze con il presente:"chiunque poteva essere Eichmann, sarebbe bastato essere senza idee, come lui. Prima ancora che poco intelligente, egli non aveva idee e non si rendeva conto di quel che stava facendo. Era semplicemente una persona completamente calata nella realtà che aveva davanti: lavorare, cercare una promozione, riordinare numeri sulle statistiche, etc. Più che l’intelligenza gli mancava la capacità di immaginare cosa stesse facendo."
Eichmann era delle SS ed ebbe un ruolo fondamentale nella deportazione ebraica.
La morale della "favola" è che i totalitarismi più beceri e crudeli, non vengono fatti grazie a dei Mefistofele, grazie a dei geni del crimine e della malvagità. Ma si costruiscono attraverso l'uomo mediocre, l'uomo senza idee che, angosciato dal non trovare una collocazione nel mondo, tormentato dalla paura di non comprendere una realtà che gli sfugge, incapace di discernere il bene dal male, finisce per essere l'ingranaggio di una macchina bestiale. E' appunto la banalità del male.A torme, di terra passarono in terra,
Cantando giulive canzoni di guerra,
Ma i dolci castelli pensando nel cor;
Per valli petrose, per balzi dirotti,
Vegliaron nell’arme le gelide notti,
Membrando i fidati colloqui d’amor.
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Sì, ricordo, quel giorno decisi di tornare a piedi dall'università (se avessi preso la Cumana sarei stato, probabilmente, ripreso anch'io dalle telecamere), e non appena arrivato a casa una mia amica mi ha riferito l'accaduto: nella vicenda è stato coinvolto anche un ragazzino 14enne (poi soccorso) colpito da una pallottola vagante.
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Si il discorso è quello. Paura della propria mediocrità, paura di perdere le proprie certezze, siano esse materiali o spirituali.
Il confronto fa paura e persino i primi grandi sostenitori della democrazia e dell'uguaglianza ne erano terrorizzati. Ma per terrorizzati intendo veramente terrorizzati, non è tanto per dire un parolone. In grandi autori democratici quali Tocqueville si vede proprio quale salto gestaltico enorme ci sia voluto per accettare tale uguaglianza tra i molti. I grandi perdono le certezze e la superiorità, i piccoli si sentono confusi e impauriti. Un enorme lutto insomma... e ancora ci si aggrappa ai grandi miti, ai grandi nazionalismi, alle idee grosse, per sentirsi grandi e non accettare di essere uno dei tanti.
È uno scenario davvero pesante da digerire e questo la dice lunga su quanta strada ci sia ancora da percorrere per essere davvero democratici e umani nel senso sentimentalistico del termine. Che era una rivoluzione lenta già si sapeva dall'inizio, ora non dobbiamo fare l'errore di darla per scontata, perchè la grandezza facile fa gola agli uomini e ci vuole un continuo lavoro per promuovere una grandezza basata su relazioni umane e non più su grandi potenti o grandi ideali di popolo, nazione e quant'altro di pericolosamente facile sia concepibile in queste categorie meschine di grandezza.
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Originariamente Scritto da c1cc10 Visualizza MessaggioMa fammi la cortesia.
Il tizio è stato per 30 minuti lì a terra agonizzante, senza che nessuno facesse niente per lui. Moralisti sto cazzo se permetti, cosa costa prendere un telefonino e chiamare uno schifo di 118?
Vabbè và, faccio finta di non aver letto....
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Originariamente Scritto da Lorenzo GOV Visualizza MessaggioIn quel frangente la prima cosa che pensi è allontanarti dal fulcro del potenziale pericolo.
Originariamente Scritto da Lorenzo GOV Visualizza MessaggioE a differenza di molti non metterei la mano sul fuoco dicendo che l'avrei soccorso prontamente una volta lì: ripeto, in quella situazione non possiamo sapere come ci saremmo comportati.A torme, di terra passarono in terra,
Cantando giulive canzoni di guerra,
Ma i dolci castelli pensando nel cor;
Per valli petrose, per balzi dirotti,
Vegliaron nell’arme le gelide notti,
Membrando i fidati colloqui d’amor.
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Originariamente Scritto da Lorenzo GOV Visualizza MessaggioAllora diciamo che tutti quelli che erano vicino e non l'hanno soccorso sono persone turpi e malvagie, senza un minimo di dignità.
Originariamente Scritto da Lorenzo GOV Visualizza MessaggioIn quei casi, soprattutto in una città come Napoli dove fatti di questo genere non sono così sporadici, spesso la paura attanaglia e ottenebra la mente, non permettendo neanche l'azione più logica e giusta, come appunto chiamare i soccorsi.
Originariamente Scritto da Lorenzo GOV Visualizza MessaggioIn quel frangente la prima cosa che pensi è allontanarti dal fulcro del potenziale pericolo. E con questo non voglio dire che abbiano fatto bene a non aiutarlo, sto solo cercando di giustificare almeno parzialmente quell'atteggiamento. E a differenza di molti non metterei la mano sul fuoco dicendo che l'avrei soccorso prontamente una volta lì: ripeto, in quella situazione non possiamo sapere come ci saremmo comportati.sigpicOriginariamente Scritto da ezio.auditorele proteine animali fanno male al corpo umano, inacidisce il sangue
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Originariamente Scritto da Naoto Visualizza MessaggioLa morale della "favola" è che i totalitarismi più beceri e crudeli, non vengono fatti grazie a dei Mefistofele, grazie a dei geni del crimine e della malvagità. Ma si costruiscono attraverso l'uomo mediocre, l'uomo senza idee che, angosciato dal non trovare una collocazione nel mondo, tormentato dalla paura di non comprendere una realtà che gli sfugge, incapace di discernere il bene dal male, finisce per essere l'ingranaggio di una macchina bestiale. E' appunto la banalità del male.
Non si può dire meglio di così.
E' l'atteggiamento del 'chissenefrega', del 'qualcuno telefonerà al 118'.
E' il qualunquismo dei discorsi da fila alle poste: vengono a rubare, vengono a rubarci il lavoro, bisognerebbe sparargli alle frontiere. E poi cercano la badante straniera per nonna e la pagano una miseria.
Leggete:
Stella, L'orda. Quando gli albanesi eravamo noi, Rizzoli... bello è il bosco, buio e profondo,
ma io ho promesse da non tradire,
miglia da percorrere prima di dormire,
miglia da percorrere prima di dormire
My blog
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Originariamente Scritto da IISNT Visualizza MessaggioIl mio concetto di bravissimo spetta a persone tranquillissime, oneste, che lavorano, studiano, si impegnano nella vita e sono gentili col prossimo. Se il prossimo è italiano.
Non so nemmeno cosa scrivere, non posso ritenermi stupito del comportamento dei miei "fratelli d'Italia" quando ogni giorno, qui in Veneto, si sentono utilizzare parole che indicano una nazionalità non italiana (e non parlo solo di paesi africani, Albania, Cina e Giappone, messe sullo stesso piano senza distinzioni causate da una profonda ignoranza o quant'altro, ma anche, ad esempio, della stessa Germania dalla quale vengono i "crucchi") o un'idea politica come offesa.
Non solo si odia quello che non è del nostro Paese, ma anche tutto quello che non è nostro, che non conosciamo bene e che non ci appartiene. I pregiudizi dilagano e il terrore viene utilizzato al posto del raziocinio. In un ambiente dove si cerca di accomunarsi in gruppi che standardizzano tutto ed escludono quello che non è conformato ad essi, manca la capacità di pensare oltre, manca la creatività e la ragione. Parlo di questi gruppi che contengono persone che si accomunano fra di loro diventando uguali, senza alcuna differenza significativa, senza voler distinguersi dalla massa perchè seguono non solo mode e vizi (dai vestiti di marca all'abuso di alcool, droga e fumo) ma anche ideologie politiche che però spesso vengono prese come modelli senza nemeno conoscerne il significato. Per fare un esempio, c'è gente che allo stesso tempo stima Berlusconi, fa il saluto romano gridando "viva il Duce" e che elogia Bossi e vorrebbe ammazzare tutti i "negri", i "marocchini", gli "zingari", gli "slavi", gli "albanesi", i "rumeni" e i "rom" (completamente indistinti) e quant'altro.
Ho conosciuto gente che di origine rumena che sbraita frasi tipicamente leghiste contro gente di colore, per farsi accettare, quando un altro individuo dice più o meno le stesse frasi contro di lui, solo per la sua origine.
So solo che, se le cose continueranno così, qui al Nord sarà tutta Padania e che io sarò costretto a fuggire dai pestaggi da parte di quell'ammasso di partitini e uomini immagine di Destra nella quale l'Italia crede tanto, non solo al Nord e non solo la Lega.sigpic
stupid sexy greedo butt
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Che la sparatoria ci fosse stata in quel momento o mezz'ora prima i passanti che si trovavano lì non lo potevano sapere, quindi per loro quella era una zona potenzialmente pericolosa. Ho inoltre ribadito che le reazioni immediate sono quasi sempre irrazionali ed è quindi giustificabile che abbiano pensato a scappare piuttosto che soccorrere.
E non penso che questo possa essere classificiato come fenomeno di xenofobia: penso che qualsiasi persona si trovasse lì non avrebbe ricevuto le premure dovute, proprio per il meccanismo accennato prima.
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