Originariamente Scritto da Domenico.Musumarra
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Sostanzialmente noi ragioniamo in termini di maggioranza democratica. Culturalmente siamo cresciuti in un contesto in cui il giusto equivale con il volere della maggioranza. Non sempre e non ovunque i criteri di giudizio sono questi.
Dobbiamo ribaltare una dittatura? E se questa dittatura è voluta dal popolo stesso? Se è il popolo a volere il dittatore poichè in lui vede l'artefice della propria salvezza? Gli esempi potrebbero sprecarsi. E se prendiamo l'Italia siamo noi stessi un bell'esempio di particolarissima situazione pre-dittatoriale in cui la maggioranza della popolazione desidera e sostiene questo particolarissimo dittatore che ci siamo dati.
Per questo dico che la risposta a governi dittatoriali, crudeli, fortemente liberticidi, deve esser data da organismi che conoscono la situazione e che sono preposti a farlo.
Senza dimenticarci che la democrazia come oggi la conosciamo, altro non è che un momento storico, altro non è che la parte di un processo di crescita o decrescita (questo è relativo) socio-politica del mondo occidentale. La democrazia non è e non può essere un valore assoluto, è sempre un valore relativo al luogo, al tempo, alle persone che la recepiscono.
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