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Maturità

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  • Maturità

    Oggi sono iniziati gli esami di maturità con la prova d'italiano.
    C'è qualcun'altro che è d'esame?
    Se si che traccia avete fatto? Come è andato? Consigli per la seconda prova (in particolare allo scientifico)?
    Originariamente Scritto da GiovanniAuditore ironico
    la grafica è l'ultima cosa che guardo in un videogame, se ho un computer di ultimissima generazione è perché voglio giocare fluido a diablo1.
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  • #2
    Prima prova, tipologia D (sulla musica). Mah, la forma non so, il contenuto bene direi.

    Domani economia aziendale, da spararsi in testa.
    M'illumino d'immenso.
    Shepard

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    • #3
      Originariamente Scritto da Dragon Slayer Visualizza Messaggio
      Prima prova, tipologia D (sulla musica). Mah, la forma non so, il contenuto bene direi.

      Domani economia aziendale, da spararsi in testa.
      Pure io la tipologia D.

      Spoiler:
      Copio-incollo.

      Ho parlato della decadenza della musica.
      Della pochezza dei testi e della melodia e della natura "mordi e fuggi" della maggior parte della musica contemporanea specchio della società fastidiosamente in decadenza.
      Ho scritto che mi trovo d'accordo con quello che ha scritto Aristotele.
      Ho parlato della musica come mezzo di propagazione della cultura orale (aedi, trovatori...).
      Delle sue qualità purificatrici e rilassanti e ho fatto l'esempio che quando sono giù di morale mi ascolto il Bolero.

      Di solito sono fra i più bravi della classe (almeno in questo ) quindi speriamo bien.

      Domani matematica spero me la passino perché non so nulla e poi dicono sia assurdamente difficile.
      Vista la commissione fancazzista credo di cavarmela.
      Last edited by John Fitzgerald Gianni; 22 June 2010, 16:13.
      Originariamente Scritto da GiovanniAuditore ironico
      la grafica è l'ultima cosa che guardo in un videogame, se ho un computer di ultimissima generazione è perché voglio giocare fluido a diablo1.
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      • #4
        CTRL + V anche per me.

        Spoiler:
        Io avevo sentito solo "5 colonne", non so a cosa fosse riferito a quindi mi sono fermato lì.
        Io ho parlato dell'uso della musica nella terapia, nella denuncia sociale, nella propaganda ecc, accomunandola allo studio della storia e facendo parallelismi con la letteratura.
        La parte finale l'ho fatta più filosofica.


        Sono stato uno dei pochi della classe (in tre) ad uscire con l'otto in italiano, spero in un 14 (perché qualche errore idiota l'ho fatto di sicuro).

        Aziendale... spero nella clemenza della nostra prof. nel suggerirci e in quello che imparerò oggi.
        M'illumino d'immenso.
        Shepard

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        • #5
          Presente.
          Frequento lo scientifico anch'io.

          Ho scelto la tipologia B. Ambito tecnico scientifico.
          L'ho scritto più filosoficamente del previsto, sono arrivato a citare il rasoio di Occam xD, ma tutto sommato è andato bene.
          Spero in un 13, almeno.

          Domani matematica.
          Ho sentito anch'io che sarà particolarmente difficile. Boh. In matematica me la cavo; non dovrei avere troppi problemi.
          A volte rimpiango di aver scelto il PNI.

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          • #6
            Io ho fatto il saggio breve sul piacere.
            E domani ho la versione di greco.
            E venerdì non so come cacchio fare.

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            • #7
              Saggio breve sulla felicità.. tema tutto sommato tranquillo, speriamo bene.
              Domani io ho fisica e si copia per forza.
              Venerdì si va all'avventura!
              Mia pagina Facebook dedicata a Dragon Ball -> https://www.facebook.com/zewiedb

              Metti mi piace se ti va ;)

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              • #8
                Avete notato che c'era scritto star treCK?
                Domani sono infognato alla grandissima catzus. E sono pure pni...
                Originariamente Scritto da GiovanniAuditore ironico
                la grafica è l'ultima cosa che guardo in un videogame, se ho un computer di ultimissima generazione è perché voglio giocare fluido a diablo1.
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                • #9
                  Non so se questa è la sede giusta, casomai spostate

                  [da Indymedia Toscana]Oggi uno dei terreni della fascistizzazione dell’Italia è senza dubbio la scuola e la formazione.

                  Spoiler:


                  “Chi controlla il passato, controlla il futuro. Chi controlla il presente, controlla il passato” (George Orwell, 1984)

                  Già il ministro Gelmini aveva prospettato nuovi programmi scolastici che esaltano gli scrittori italiani come momenti dell’«identità nazionale» e persino la tragedia greca come fondamento dell’«identità occidentale» (la rivolta di Antigone contro il potere potrà allora serenamente giustificare i crimini di guerra in Iraq, Afghanistan, ecc.).

                  Così, nella prima prova della maturità il ministro ha voluto lasciare il segno di questo nuovo corso. Un tema su «Il ruolo dei giovani nella storia e nella politica. Parlano i leader» con una bella frase retorica di Benito Mussolini del 1925, sei mesi dopo l’assassinio di Giacomo Matteotti, che recita fra l’altro:

                  «Se il fascismo non è stato che olio di ricino e manganello, e non invece una passione superba della miglior gioventù italiana, a me la colpa! (Applausi). Se il fascismo è stato un’associazione a delinquere, io sono il capo di questa associazione a delinquere! (Vivissimi e prolungati applausi)».

                  E già il 16 giugno 2010 il ministro Meloni ostentava la sua «passione superba» salutata da una selva di mani tese nel saluto fascista, in piazza Vescovio davanti alla sede romana di Forza Nuova.

                  Ma il «leader» Mussolini non basta. C’è anche una bella traccia revisionista dedicata al «giorno del ricordo al fine di conservare e ricordare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe». Nel 2004 i partiti di destra hanno infatti istituito, per bilanciare la «Giornata della Memoria» (il 27 gennaio, in ricordo dello sterminio nazifascista di circa 6 milioni di ebrei), una mistificante «Giornata del Ricordo» (il 10 febbraio, in memoria dei presunti eccidi delle Foibe: 326 vittime accertate, 6.000 vittime ipotizzate senza concrete prove storiografiche). E non riuscendo a documentare le proprie fantasie, la destra giunge persino ad appropriarsi di partigiani fucilati dai nazisti travestendoli da «vittime delle foibe».

                  Il «ricordo» istituzionale delle Foibe non è pietà verso i morti, ma una strumentalizzazione volta solo a rivalutare storicamente l’esperienza della dittatura fascista, screditando la Resistenza partigiana, mettendo sullo stesso piano nazifascisti e antifascisti, sfruttando tragici episodi del passato per manipolare la storia a proprio uso e consumo.

                  L’occupazione fascista della Jugoslavia comportò una feroce persecuzione razziale delle genti slave (considerate «razza inferiore»), l’italianizzazione forzata, il divieto di parlare la propria lingua, la soppressione di tutte le scuole croate e slovene, il sequestro (spesso reso superfluo dalla devastazione dei locali) di circa 4.000 sedi di associazioni culturali slave. Già nel 1920 Benito Mussolini affermava: «Di fronte ad una razza inferiore e barbara come la slava, non si deve seguire la politica che dà lo zuccherino, ma quella del bastone. I confini dell’Italia devono essere il Brennero, il Nevoso e le Dinariche: io credo che si possano sacrificare 500.000 slavi barbari a 500 italiani». Tra il 1941 e il 1945 l’occupazione nazifascista produsse la distruzione di decine di migliaia di abitazioni, la morte di circa 45.000 civili sloveni e croati e l’arresto e l’internamento di altri 95.000.

                  Il regime fascista costruì in Jugoslavia 15 campi di concentramento e 14.000 prigionieri persero la vita nei lager italiani in Slovenia. Quella fascista fu una delle prime e più feroci «pulizie etniche» dell’età moderna secondo una politica di colonizzazione che prevedeva il massacro delle popolazioni locali e l’esproprio di terre e proprietà a favore della superiore «razza italiana». Come avvenne in Albania e nell’Africa Orientale Italiana, anche con l’uso massiccio di armi chimiche contro le popolazioni civili.

                  Proprio questa volontà revisionista di equiparazione e bilanciamento simmetrico tra vittime e carnefici, tra repubblichini e partigiani, tra sterminio nazista e presunti martiri delle foibe entusiasma la destra italiana, a copertura delle sue violente politiche xenofobe. «Con le tracce della maturità di quest’anno», ha dichiarato Giovanni Donzelli, portavoce nazionale del movimento gggiovanile del PdL, «i giovani saranno finalmente orgogliosi di essere italiani. La traccia sulle foibe accanto a quella su Primo Levi mostra una scuola finalmente capace di rappresentare tutta l’Italia».

                  «Questa», aggiunge il portavoce dei gggiovani del PdL, «è la scuola che da sempre sogniamo: libera e meritocratica. È finita l’epoca in cui sindacalisti ed ex sessantottini egemonizzavano la scuola trasformandola in un ammortizzatore sociale utile a indottrinare i nuovi giovani a ideologie vecchie e superate».

                  Già, mentre governo e sindacati istituzionali benedicono accordi sindacali capestro, c’è chi s’impegna a spazzar via anche il ricordo di una lotta di liberazione sociale che non è mai riuscita davvero a defascistizzare questo misero, smemorato paese.

                  Ed esitante sembra anche la reazione degli storici di professione come quella di Lucio Villari che ha dichiarato: «Il tema storico sulle foibe si presta a strumentalizzazioni».

                  Comunque la scelta è varia. C’è la traccia artistico-letteraria su «Piacere e piaceri» con D’Annunzio in prima fila controbilanciato da Brecht. Ci sono pure gli Ufo, la cui minaccia ha inquietato di recente la Lega Nord: il saggio breve di ambito scientifico-tecnologico s’intitola infatti «Siamo soli?», ovvero un bel «tema sugli Ufo».

                  Oggi bisogna invero ribadire che la trasversalità bipartisan è un progetto di normalizzazione autoritaria che, ovunque s’impone, divide distrugge e impoverisce. Anzi, la trasversalità “condivisa” è stato uno dei vettori della corruzione e del disastro sociale e culturale di questo paese.

                  Per la verità, la memoria, la giustizia sociale, ora e sempre resistenza! Costruiamo un movimento dal basso contro l’uso strumentale e manipolatorio degli ambiti della formazione!

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                  • #10
                    Originariamente Scritto da cattivocervello Visualizza Messaggio
                    Spoiler:
                    Non so se questa è la sede giusta, casomai spostate

                    [da Indymedia Toscana]Oggi uno dei terreni della fascistizzazione dell’Italia è senza dubbio la scuola e la formazione.

                    Spoiler:


                    “Chi controlla il passato, controlla il futuro. Chi controlla il presente, controlla il passato” (George Orwell, 1984)

                    Già il ministro Gelmini aveva prospettato nuovi programmi scolastici che esaltano gli scrittori italiani come momenti dell’«identità nazionale» e persino la tragedia greca come fondamento dell’«identità occidentale» (la rivolta di Antigone contro il potere potrà allora serenamente giustificare i crimini di guerra in Iraq, Afghanistan, ecc.).

                    Così, nella prima prova della maturità il ministro ha voluto lasciare il segno di questo nuovo corso. Un tema su «Il ruolo dei giovani nella storia e nella politica. Parlano i leader» con una bella frase retorica di Benito Mussolini del 1925, sei mesi dopo l’assassinio di Giacomo Matteotti, che recita fra l’altro:

                    «Se il fascismo non è stato che olio di ricino e manganello, e non invece una passione superba della miglior gioventù italiana, a me la colpa! (Applausi). Se il fascismo è stato un’associazione a delinquere, io sono il capo di questa associazione a delinquere! (Vivissimi e prolungati applausi)».

                    E già il 16 giugno 2010 il ministro Meloni ostentava la sua «passione superba» salutata da una selva di mani tese nel saluto fascista, in piazza Vescovio davanti alla sede romana di Forza Nuova.

                    Ma il «leader» Mussolini non basta. C’è anche una bella traccia revisionista dedicata al «giorno del ricordo al fine di conservare e ricordare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe». Nel 2004 i partiti di destra hanno infatti istituito, per bilanciare la «Giornata della Memoria» (il 27 gennaio, in ricordo dello sterminio nazifascista di circa 6 milioni di ebrei), una mistificante «Giornata del Ricordo» (il 10 febbraio, in memoria dei presunti eccidi delle Foibe: 326 vittime accertate, 6.000 vittime ipotizzate senza concrete prove storiografiche). E non riuscendo a documentare le proprie fantasie, la destra giunge persino ad appropriarsi di partigiani fucilati dai nazisti travestendoli da «vittime delle foibe».

                    Il «ricordo» istituzionale delle Foibe non è pietà verso i morti, ma una strumentalizzazione volta solo a rivalutare storicamente l’esperienza della dittatura fascista, screditando la Resistenza partigiana, mettendo sullo stesso piano nazifascisti e antifascisti, sfruttando tragici episodi del passato per manipolare la storia a proprio uso e consumo.

                    L’occupazione fascista della Jugoslavia comportò una feroce persecuzione razziale delle genti slave (considerate «razza inferiore»), l’italianizzazione forzata, il divieto di parlare la propria lingua, la soppressione di tutte le scuole croate e slovene, il sequestro (spesso reso superfluo dalla devastazione dei locali) di circa 4.000 sedi di associazioni culturali slave. Già nel 1920 Benito Mussolini affermava: «Di fronte ad una razza inferiore e barbara come la slava, non si deve seguire la politica che dà lo zuccherino, ma quella del bastone. I confini dell’Italia devono essere il Brennero, il Nevoso e le Dinariche: io credo che si possano sacrificare 500.000 slavi barbari a 500 italiani». Tra il 1941 e il 1945 l’occupazione nazifascista produsse la distruzione di decine di migliaia di abitazioni, la morte di circa 45.000 civili sloveni e croati e l’arresto e l’internamento di altri 95.000.

                    Il regime fascista costruì in Jugoslavia 15 campi di concentramento e 14.000 prigionieri persero la vita nei lager italiani in Slovenia. Quella fascista fu una delle prime e più feroci «pulizie etniche» dell’età moderna secondo una politica di colonizzazione che prevedeva il massacro delle popolazioni locali e l’esproprio di terre e proprietà a favore della superiore «razza italiana». Come avvenne in Albania e nell’Africa Orientale Italiana, anche con l’uso massiccio di armi chimiche contro le popolazioni civili.

                    Proprio questa volontà revisionista di equiparazione e bilanciamento simmetrico tra vittime e carnefici, tra repubblichini e partigiani, tra sterminio nazista e presunti martiri delle foibe entusiasma la destra italiana, a copertura delle sue violente politiche xenofobe. «Con le tracce della maturità di quest’anno», ha dichiarato Giovanni Donzelli, portavoce nazionale del movimento gggiovanile del PdL, «i giovani saranno finalmente orgogliosi di essere italiani. La traccia sulle foibe accanto a quella su Primo Levi mostra una scuola finalmente capace di rappresentare tutta l’Italia».

                    «Questa», aggiunge il portavoce dei gggiovani del PdL, «è la scuola che da sempre sogniamo: libera e meritocratica. È finita l’epoca in cui sindacalisti ed ex sessantottini egemonizzavano la scuola trasformandola in un ammortizzatore sociale utile a indottrinare i nuovi giovani a ideologie vecchie e superate».

                    Già, mentre governo e sindacati istituzionali benedicono accordi sindacali capestro, c’è chi s’impegna a spazzar via anche il ricordo di una lotta di liberazione sociale che non è mai riuscita davvero a defascistizzare questo misero, smemorato paese.

                    Ed esitante sembra anche la reazione degli storici di professione come quella di Lucio Villari che ha dichiarato: «Il tema storico sulle foibe si presta a strumentalizzazioni».

                    Comunque la scelta è varia. C’è la traccia artistico-letteraria su «Piacere e piaceri» con D’Annunzio in prima fila controbilanciato da Brecht. Ci sono pure gli Ufo, la cui minaccia ha inquietato di recente la Lega Nord: il saggio breve di ambito scientifico-tecnologico s’intitola infatti «Siamo soli?», ovvero un bel «tema sugli Ufo».

                    Oggi bisogna invero ribadire che la trasversalità bipartisan è un progetto di normalizzazione autoritaria che, ovunque s’impone, divide distrugge e impoverisce. Anzi, la trasversalità “condivisa” è stato uno dei vettori della corruzione e del disastro sociale e culturale di questo paese.

                    Per la verità, la memoria, la giustizia sociale, ora e sempre resistenza! Costruiamo un movimento dal basso contro l’uso strumentale e manipolatorio degli ambiti della formazione!
                    Ecco io quello delle foibe non lo ho fatto per questo.
                    Veniva presentato come un'invasione barbara ai danni dei pacifici italiani e io non avevo intenzione d'espormi troppo. Non si sa mai.

                    Almeno dopo il discorso di Mussolini c'era Togliatti a bilanciare.
                    Originariamente Scritto da GiovanniAuditore ironico
                    la grafica è l'ultima cosa che guardo in un videogame, se ho un computer di ultimissima generazione è perché voglio giocare fluido a diablo1.
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                    • #11
                      Ma il discorso di Mussolini è molto famoso, o almeno io lo avevo studiato e lo conoscevo già dal programma di storia.

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                      • #12
                        Originariamente Scritto da Lorenzo GOV Visualizza Messaggio
                        Ma il discorso di Mussolini è molto famoso, o almeno io lo avevo studiato e lo conoscevo già dal programma di storia.
                        E' il discorso che Mussolini tenne alla Camera il 3 Gennaio 1925, con il quale rivendicava l'assassinio di Giacomo Matteotti. In poche parole è l'oratio funebre della poca libertà di parola e pensiero che avevamo in Italia in quel momento.
                        E i geniacci del Ministero lo hanno scelto come discorso sui "giovani e la politica".
                        Quel discorso parla di tutt'altro.
                        A torme, di terra passarono in terra,
                        Cantando giulive canzoni di guerra,
                        Ma i dolci castelli pensando nel cor;
                        Per valli petrose, per balzi dirotti,
                        Vegliaron nell’arme le gelide notti,
                        Membrando i fidati colloqui d’amor.

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                        • #13
                          Ragazzi mi sono cercato il discorso di cui parla il vostro mod (come sempre preparato,anche se non so com'è che vi sopporta),eccolo qua:
                          http://www.pmli.it/discorsomussolini3gennaio1925.htm
                          ps. com'è che quando andavo a scuola io di stè cose quasi non si parlava?
                          ho una mezza idea!
                          "Non è grave il clamore chiassoso dei violenti,bensì il silenzio spaventoso delle persone oneste".
                          cit M.L.KING

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                          • #14
                            Originariamente Scritto da Naoto Visualizza Messaggio
                            E' il discorso che Mussolini tenne alla Camera il 3 Gennaio 1925, con il quale rivendicava l'assassinio di Giacomo Matteotti. In poche parole è l'onoratio funebre della poca libertà di parola e pensiero che avevamo in Italia in quel momento.
                            E i geniacci del Ministero lo hanno scelto come discorso sui "giovani e la politica".
                            Quel discorso parla di tutt'altro.
                            Ma infatti quando l'ho letto mi sembrava un intruso.
                            Ed in effetti è proprio il discorso che precede la secessione.
                            Mah...

                            Oggi matematica. Che dire...effettivamente sì, era difficile (parlo per il PNI). In realtà quello che ho trovato difficile è il problema. Io ho fatto il primo, quello con il grafico della derivata di una funzione. Ma non era molto semplice, anche se alla fine sono riuscito a farlo quasi tutto.
                            I quesiti tutto sommato erano fattibili. Sono riuscito a farne 6/10 e considerando che devi farne 5 non è andata male.

                            Ora tocca alla terza prova.
                            Abbiamo pure scoperto che quella esterna di inglese è una stronza. Perfetto.
                            Last edited by Archie Hicox; 23 June 2010, 15:16.

                            Comment


                            • #15
                              Oggi la fiera del ridicolo.
                              La professoressa di matematica (interna) ci ha disposto come voleva lei solo per far prendere 100 ad una mia compagna che altrimenti non sarebbe riuscita a fare manco un quesito.

                              Per fortuna c'era l'altro professore che ci ha aiutato un sacco e gli altri interni che passavano gli esercizi nei pacchi di biscotti

                              Comunque era difficilissimo.
                              Io ho fatto il problema due tranne più di metà del punto c ed i quesiti 2, 7, 10 (PNI).

                              Edit: ho fatto uno schifo oggi.
                              Last edited by John Fitzgerald Gianni; 23 June 2010, 16:16.
                              Originariamente Scritto da GiovanniAuditore ironico
                              la grafica è l'ultima cosa che guardo in un videogame, se ho un computer di ultimissima generazione è perché voglio giocare fluido a diablo1.
                              Lastfm

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