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Sorpreso a baciare un ragazzo si suicida..

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  • Sorpreso a baciare un ragazzo si suicida..

    http://it.notizie.yahoo.com/53/20101...o-6ae0455.html

    la brutta faccia dei social network. A parer vostro questo controllo a 360 gradi è positivo?

  • #2
    Che dire, bravi i suoi due compagni di stanza. Povero lui, invece. Non è tanto l'esistenza dei social network che mi scazza, ma il loro utilizzo.

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    • #3
      Originariamente Scritto da mr. utente Visualizza Messaggio
      Che dire, bravi i suoi due compagni di stanza. Povero lui, invece. Non è tanto l'esistenza dei social network che mi scazza, ma il loro utilizzo.
      Beh questo si, ma in questo caso è come piazzare un'arma carica su un tavolo, okay, non è l' arma che spara da sola, qualcuno preme il grilletto, ma è innegabile che se l'arma non ci fosse... I social network sono pericolosi, e non parlo di forum di discussioni ovecchie chat parole, ma proprio quelli miranti a insinuarsi giorno dopo giorno nella psiche come facebook. E per favore non sciorinatemi cose del tipo , ah nono è scemo chi ci va e si fa fregare... I deboli vanno tutelati, mica puniti con tentazioni alle quali non possono resistere... Poi questa è ancora peggio. In questo caso non è debolezza, ma proprio uno che deliberatamente ha fatto uno stupido tiro. Ora poniamo che non si uccidesse. Sarebbe diventato il F***io della banda. Non tanto perchè baciava un ragazzo, fatto ormai accettato, ma solo perchè con quel filmato in giro, sarebbe stato per sempre bollato.

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      • #4
        Purtroppo se ne accorgeranno tardi della pericolosità di Facebook e simili. Pensano che con le varie opzioni per la privacy riescano a tenere tutto sotto controllo ma non è così. Questi tipi di spazi web devono essere anonimi o con uno pseudonimo, l'ho sempre detto.
        Mia pagina Facebook dedicata a Dragon Ball -> https://www.facebook.com/zewiedb

        Metti mi piace se ti va ;)

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        • #5
          Originariamente Scritto da vultur Visualizza Messaggio
          Purtroppo se ne accorgeranno tardi della pericolosità di Facebook e simili. Pensano che con le varie opzioni per la privacy riescano a tenere tutto sotto controllo ma non è così. Questi tipi di spazi web devono essere anonimi o con uno pseudonimo, l'ho sempre detto.
          Non che poi cosi come faccialibro rispettino la privacy, visto che se per esempio io voglio cancellarmi, ho invece solo l'opzione di disattivare l'account, quindi i dati rimarranno li per sempre

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          • #6
            terribile....chissa quale sara la fine dei due ragazzi che hanno fatto il video...vi pensate come devono sentirsi adesso??

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            • #7
              Originariamente Scritto da Dargil Visualizza Messaggio
              Non che poi cosi come faccialibro rispettino la privacy, visto che se per esempio io voglio cancellarmi, ho invece solo l'opzione di disattivare l'account, quindi i dati rimarranno li per sempre
              OT sul serio se io volessi cancellarmi non potrei farlo "totalmente"??

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              • #8
                Originariamente Scritto da frapo08 Visualizza Messaggio
                OT sul serio se io volessi cancellarmi non potrei farlo "totalmente"??
                Pare propri di no

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                • #9
                  Originariamente Scritto da nuccio Visualizza Messaggio
                  terribile....chissa quale sara la fine dei due ragazzi che hanno fatto il video...vi pensate come devono sentirsi adesso??
                  eh si, poverini, che pena...

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                  • #10
                    Originariamente Scritto da Dargil Visualizza Messaggio
                    Pare propri di no
                    OT Se non sbaglio avevano messo da un po' di tempo l'opzione per cancellarsi, perchè molta gente si era lamentata...

                    perchè lo hai detto tu che sei ogni sapiente

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                    • #11
                      I social network sono un'arma a doppio taglio.
                      Pensate solo al loro potere di condizionare la mente umana a una dipendenza giornaliera,la quantità di tempo che sono in grado di rubarci (parlo degli accaniti che chattano,coltivano l'orticello virtuale e cazzate varie)...
                      Ci vedo molto poco di buono e trovo che contribuiscano a peggiorare la qualità di vita di chi poi non riesce a farne a meno e brucia ore preziose davanti al monitor a fare il nulla.

                      Questo tragico avvenimento ne testimonia la pericolosità.
                      EDIT: se non era twitter,comunque,lo avrebbero pubblicato su youtube...certo che ormai lo sputtanamento mediatico è un rischio per tutti...che miseria! E dire che il tubo per certi versi mi è utile....ad esempio per i videogameplay(dato che siamo su G.S. faccio questo esempio).
                      Last edited by Quantocepiacegioca'!; 01 October 2010, 21:56.

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                      • #12
                        Sì, ma ora non esageriamo: Fb e simili non fanno che sostituire le malelingue e il pettegolezzo di una volta. Se invece di postare il video on-line, l'amico avesse messo in giro un voce che poi si sarebbe diffusa enormemente nell'ambiente, pensate che la sua vita e la sua condizione in quel luogo sarebbe stata migliore?

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                        • #13
                          Facebook è uno strumento, quindi di per sè è neutro; la valenza positiva o non è determinata dall'uso che ne fa la gente: personalmente ne ho visto sempre fare un uso sconfortante, la cazzo di fattoria dove seminare le fragole e roba simile. Perciò ne ho sempre detto peste e corna. Questo non mi ha impedito di crearmi un account e usarlo a nastro, il principio che sta alla base del social network per me è valido: si tratta di condivisione di contenuti, se ho capito giusto, sono io che decido cosa condividere, cosa filtrare, cosa scartare. Poi se c'è qualche voyeur che si diverte a leggere i cazzi miei tanto di guadagnato per lui. Se il discorso del controllo alla Orwell si estende agli organi "ufficiali" tutto il discorso zoppica ancora peggio, a chi dovrebbe interessare l'album di foto del concerto a cui sono stato ieri?
                          Io non accendo un televisore da anni, penso che attualmente sia il male peggiore mai conosciuto dall'umanità, però ricordo anche che tramite il tubo catodico qua in Italia è stata fatta un'opera di alfabetizzazione a tappeto che difficilmente sarebbe stata attuabile senza di essa.

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                          • #14
                            E' vero che attraverso social network le notizie possono viaggiare più velocemente del passaparola, ma non è da imputare a loro la morte di questo ragazzo.

                            Elusys

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                            • #15
                              C'è proprio un articolo del New York Time Magazine che casca a fagiuolo.
                              Si parla di interner e della memoria digitale.
                              In sostanza mentre prima potevamo avere una privacy sia psichica (ciò che pensiamo), sia riferita ai nostri comportamenti quotidiani, attualmente questa privacy è messa in seria discussione se non addirittura in pericolo mortale.
                              Prima potevo sbronzarmi allegramente e farmi fotografare sbronzo (per non parlare di altri comportamenti come appunto quelli descritti ad inizio post). Adesso devo fare attenzione perchè se per sbaglio finisco, anche involontariamente per me e per chi pubblica la foto, in facebook o twitter rischio grosso?
                              Esempi?
                              Negli Stati Uniti un aspirante maestra di scuola elementare venne fotografata ubriaca ai tempi del college (chi non si è mai sbronzato pesantemente all'università?). La foto è finita su facebook, in un album fotografico che ritraeva tutte le feste del college. L'aspirante non è stata ritenuta idonea all'insegnamento e quindi non ha mai insegnato, poichè era stata riconosciuta casualmente da dei colleghi, i quali hanno fatto una denuncia al direttore del college che a sua volta ha bloccato l'abilitazione all'insegnamento della ragazza per "uso e incitamento all'alcool". E' solo un esempio delle potenzialità distruttive dei social network e dell'attenzione che dobbiamo prestarci.

                              Altra questione: ciò che pensiamo\scriviamo in un determinato periodo e i suoi riflessi nel nostro futuro (anche immediato). E' quello che si può definire il problema dell'"oblio sociale". Tendenzialmente la società è disposta a perdonare molto facilmente i "peccati" socialmente accettati e maggiormente diffusi: sbronzarsi, farsi uno spinello, tradire il partner, cazzeggiare sul luogo di lavoro, parlar male di un collega o del posto di lavoro stesso.
                              Sono tutte azioni che il 99% della popolazione ha fatto nella sua vita e che si sono diluite nel tempo fino a disperdersi ed essere dimenticate anche dai diretti interessati. In Inghilterra una ragazza è stata licenziata perchè ha scritto su facebook che a lavoro si annoia. Esempio. Chi non si annoia sul posto di lavoro?
                              Immaginiamo un altro "peccato": il tradimento. Nel mondo fino ad oggi si tradisce, si viene scoperti, scoppia un casino, ci si lascia, si dimentica.
                              Nel mondo dei social network il tradimento può durare in eterno: immaginate se il vostro tradimento viene scoperto per una fotografia in cui siete (o non siete) taggati e che sotto quella fotografia il vostro partner scriva ciò che è successo. Immaginate poi che, passati anni, incontriate un nuovo partner il quale cerca il vostro profilo facebook e scopre che avete tradito il precedente partner, scopre le discussioni successive al tradimento e come vi siete comportati in quella situazione, scopre che anche a quel partner avete detto "non ti tradirò mai" e tante altre belle cose. Secondo voi cambierà qualcosa nei vostri confronti?

                              Per chi pensa che tutto questo sia soltanto una paranoia, negli Stati Uniti stanno già pensando a leggi in materia e a soluzioni tecniche che dopo X mesi cancellino tutti i contenuti degli utenti.
                              Nel libro "Il diritto all'oblio nell'era digitale", V. Mayer-Schonberger scrive: " Cancellando i ricordi la nostra società accetta l'idea che le persone si evolvono nel tempo, che siamo capaci di imparare dalle azioni passate e modificare il nostro comportamento. Una società che conserva la memoria di tutto invece ci tiene sempre legati alle nostre azioni passate e, in pratica, ci impedisce di liberarcene. E senza l'oblio, il perdono diventa molto difficile".

                              Può esser vero che i social netwok e internet in generale siano neutri e che la responsabilità delle azioni compiute attraverso essi è da addebitarsi a chi li usa. Ma è altrettanto vero che non sempre chi utilizza uno strumento tecnologico abbia le conoscenze e la maturità per comprendere i reali pericoli che quello strumento porta con se. Anche una pistola, se posata su un tavolo, non fa male a nessuno ma voi la fareste impugnare a chiunque? A un bambino, a un ubriaco, a una persona con disturbi psichici? Io credo di no.
                              A torme, di terra passarono in terra,
                              Cantando giulive canzoni di guerra,
                              Ma i dolci castelli pensando nel cor;
                              Per valli petrose, per balzi dirotti,
                              Vegliaron nell’arme le gelide notti,
                              Membrando i fidati colloqui d’amor.

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