Originariamente Scritto da Majin Broly
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contesti, mi scuserai quindi se insisto: dunque, se ho capito bene, tu sostieni che non esistano alternative alla vivisezione, perlomeno non altrettanto valide, e che l'animale sezionato sul tavolo è quanto di più simile all'uomo sia possibile selezionare in base a quel tipo particolare di sperimentazione, in atto in quel dato momento. Faccio conto che fin qua sia giusto;
Ora, io come preparazione scientifica sono una pietà, ma alcune cose le ho capite: correggimi se sbaglio, per favore, nel ritenere che la prima distinzione che va fatta sia quella che identifica la "ricerca biomedica di base" come quel tipo di ricerca non finalizzata alla produzione e messa in commercio di un farmaco (o chi per esso), bensì volta allo studio di processi biochimici, o al comportamento in vitro di alcune malattie, eccetera. Pare che l'utilizzo di animali anche per la ricerca di base sia aumentato circa del 40%. Ha senso?
Le informazioni che ho mi dicono che la vivisezione non fornisce modelli affidabili, prova per esempio a guardare questo link (il paragrafo terzo) e poi questo. Secondo te sono tesi scientificamente sostenibili? Sarebbe applicabile al tuo lavoro, per esempio?
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