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  • #31
    Allora, peppe ha detto che, nel caso dell'applicazione, ha sbagliato nell'uo del termine, in quanto lui voleva sottolineare l'incapacità di tale persona nel compiere qualunque gesto, nel fare qualunque cosa. Ora invece ha giustamente sottolineato, stavolta slegato dal contesto di applicazione dell'eutanasia, che le persone legate ai mecchinari che le tengono in un limbo tra la vita e la morte non hanno utilità sotto il profilo pratico. Sarà cinico, pragmatico, ma resta un concetto innegabile. Se sono in coma legato ad una macchina con zero possibilità di svegliarmi, ed anche nel miracoloso caso accadesse fossi una melma con metà del cervello andato in pappa, di che utilità sono alla società? Questo tuttavia si slega dall'applicazione dell'eutanasia, che deve comunque avere il principio dell'autonomia (in questo caso per delega) come suo tramite tra azione e conseguenza.

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    • #32
      Originariamente Scritto da Smallman_647 Visualizza Messaggio
      Quindi non hai sbagliato assolutamente termine. Pensi realmente che il malato deve essere ucciso perchè "ha la stessa utilità di un tavolino..."

      Io non sto dicendo a prescindere che non bisogna accettare l'eutanasia, ma che nei "motivi" per cui staccare la spina, non esiste assolutamente il fatto dell'utilità della persona, che oltretutto sembra più un discorso filofascista e non sto scherzando.
      non è che DEVE essere ucciso, secondo me ha più senso staccare la spina che continuare a tenerlo attaccato a un macchinario dopo tantissimi anni di agonia. Comunque, sì, hai capito bene. Ecco perchè, a mio avviso, la differenza tra utilità e capacità era minima. Non è un pensiero filofascista, ho spiegato le motivazioni per cui sono arrivato a questa "sentenza" e non sto a ripeterle anche perchè mi sono stancato.

      Forse il mio esempio è molto crudo ma se pensi a quello che può fare un povero cristo in quelle condizioni e un tavolino...

      E si, sono un mostro senza cuore.
      Last edited by Don Peppe; 13 July 2011, 11:13.


      donpeppe1990

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      • #33
        http://www.repubblica.it/politica/20...5/?ref=HREC1-7

        Non volendo, legge che capita a fagiuolo.
        Ora si può virare sull'evergreen eutanasia.

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        • #34
          quindi non hanno regolamentato le Dat, anzi, le hanno impedite. Alla grande. Riporto quello che ha detto Vendola, che riassume anche il mio pensiero:

          "L'obbligo di soffrire per legge non è umano, non è dignitoso. E' una legge che sottrae agli italiani la libertà di decidere sulla propria vita, che chiede ai medici non di curare, ma di costringere alle cure", dice Vendola. "E' una legge violenta", prosegue il leader di Sel, "che invade un terreno dove lo Stato deve rispettare, non imporre"


          donpeppe1990

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          • #35
            Mi fa ridere come certa gente parli della sacralità della vita e poi stuprino la stessa prolungandola contro natura, e questo si che è contro natura.
            Originariamente Scritto da GiovanniAuditore ironico
            la grafica è l'ultima cosa che guardo in un videogame, se ho un computer di ultimissima generazione è perché voglio giocare fluido a diablo1.
            Lastfm

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            • #36
              questo è un dibattito molto molto delicato, ma io vi chiedo: se la vostra persona più cara stesse in un pvs, voi cosa fareste? (scusate se ho fatto questa domanda e sopratutto non vorrei mai che accadesse qualcosa del genere alla vostra persona più cara ma provate a pensare....) penso che certe situazioni vadano vissute sulla propria pelle...avete il coraggio di pensare che la vostra persona più cara sia meno "utile" di un tavolino?
              Ps questo non è un messaggio "di parte", checché ne possiate pensare, voglio solo il vostro parere in merito...
              Last edited by Ironman3d; 23 July 2011, 01:58. Motivo: aggiunta

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              • #37
                Originariamente Scritto da Ironman3d Visualizza Messaggio
                questo è un dibattito molto molto delicato, ma io vi chiedo: se la vostra persona più cara stesse in un pvs, voi cosa fareste? (scusate se ho fatto questa domanda e sopratutto non vorrei mai che accadesse qualcosa del genere alla vostra persona più cara ma provate a pensare....) penso che certe situazioni vadano vissute sulla propria pelle...avete il coraggio di pensare che la vostra persona più cara sia meno "utile" di un tavolino?
                Ps questo non è un messaggio "di parte", checché ne possiate pensare, voglio solo il vostro parere in merito...
                Per come sono fatto io penso di sì, lo penserei... ma non tanto per l'utilità in sè rispetto alla società, quanto per l'utilità rispetto alla vita stessa. In effetti ho mia nonna, che amo molto, in uno stato avanzato di Alzheimer, e per quanto mi riguarda ho individuato il periodo della malattia in cui a mio avviso è morta. Nello stato attuale mi rappresenta una sorta di zombie, e per ogni giorno in cui il suo corpo vive sofferente e la sua testa no non posso fare altro che dispiacermi per lei (e augurarle di smettere di soffrire quanto prima). Considerando che la persona in SVP è in uno stato ancora più vegetativo (che da un certo punto di vista è anche meglio, almeno non prova angoscia), se un mio caro fosse in tale stato in effetti dovrei dire che la sua "utilità" sarebbe inferiore a quella di un tavolino. Ma non nel senso che non servirebbe agli altri, quanto nel senso che non servirebbe nemmeno a sé stessa, in quanto non ci sarebbe vita, non ci sarebbe gioia, parola, scopo, discorso, pensiero. Solo un corpo nutrito artificialmente, privato della sua intimità, lavato da infermieri e costretto all'artificiosità fino al bisogno più naturale. In effetti un corpo che non va in decomposizione perché mantenuto attivo da macchine non fa altro che consumare risorse, in cambio offre soltanto una finta presenza a parenti che non riescono ad accettare la separazione con una persona che in realtà è già morta. Questo lo dico pensando ai miei familiari più stretti in quella situazione.
                Non direi la stessa cosa per persone a me estranee. In quel caso non mi sentirei di esprimere giudizi troppo categorici, ma difenderei con forza la volontà della persona in stato vegetativo. Ovviamente è una volontà che possiamo conoscere soltanto da sue dichiarazioni precedenti all'SVP. Questo è quanto. Violare l'intimità di una persona che non vuole "vivere da morto" è uno scandalo, su questo ho pochi dubbi. Se i miei familiari mi tenessero in uno stato del genere vorrei resuscitare per prenderli a pedate, per quanto amorevole possa essere il loro desiderio di non lasciarmi andare. Ma un desiderio di questo tipo ha due lati molto oscuri. Uno particolarmente macabro, che porta di fatto le persone a tenere attivo il corpo di un morto. E uno particolarmente immorale, che è il non rispettare l'autonomia e la volontà di una persona, violando la sua sfera più intima, dal colon ai genitali.
                Last edited by IISNT; 23 July 2011, 02:36.

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                • #38
                  Originariamente Scritto da IISNT Visualizza Messaggio
                  Per come sono fatto io penso di sì, lo penserei... ma non tanto per l'utilità in sè rispetto alla società, quanto per l'utilità rispetto alla vita stessa. In effetti ho mia nonna, che amo molto, in uno stato avanzato di Alzheimer, e per quanto mi riguarda ho individuato il periodo della malattia in cui a mio avviso è morta. Nello stato attuale mi rappresenta una sorta di zombie, e per ogni giorno in cui il suo corpo vive sofferente e la sua testa no non posso fare altro che dispiacermi per lei (e augurarle di smettere di soffrire quanto prima). Considerando che la persona in SVP è in uno stato ancora più vegetativo (che da un certo punto di vista è anche meglio, almeno non prova angoscia), se un mio caro fosse in tale stato in effetti dovrei dire che la sua "utilità" sarebbe inferiore a quella di un tavolino. Ma non nel senso che non servirebbe agli altri, quanto nel senso che non servirebbe nemmeno a sé stessa, in quanto non ci sarebbe vita, non ci sarebbe gioia, parola, scopo, discorso, pensiero. Solo un corpo nutrito artificialmente, privato della sua intimità, lavato da infermieri e costretto all'artificiosità fino al bisogno più naturale. In effetti un corpo che non va in decomposizione perché mantenuto attivo da macchine non fa altro che consumare risorse, in cambio offre soltanto una finta presenza a parenti che non riescono ad accettare la separazione con una persona che in realtà è già morta. Questo lo dico pensando ai miei familiari più stretti in quella situazione.
                  Non direi la stessa cosa per persone a me estranee. In quel caso non mi sentirei di esprimere giudizi troppo categorici, ma difenderei con forza la volontà della persona in stato vegetativo. Ovviamente è una volontà che possiamo conoscere soltanto da sue dichiarazioni precedenti all'SVP. Questo è quanto. Violare l'intimità di una persona che non vuole "vivere da morto" è uno scandalo, su questo ho pochi dubbi. Se i miei familiari mi tenessero in uno stato del genere vorrei resuscitare per prenderli a pedate, per quanto amorevole possa essere il loro desiderio di non lasciarmi andare. Ma un desiderio di questo tipo ha due lati molto oscuri. Uno particolarmente macabro, che porta di fatto le persone a tenere attivo il corpo di un morto. E uno particolarmente immorale, che è il non rispettare l'autonomia e la volontà di una persona, violando la sua sfera più intima, dal colon ai genitali.


                  La cosa che mi rammarica di più è il fatto che anche quando la persona in questione decide esplicitamente di voler staccare tutto, non può farlo: ragazzi questa non é libertà...Vedete il caso Giovanni Nuvoli (ma qui parliamo di sclerosi e non di pvs, ma direi che è peggio perché si è purtroppo coscienti): lui ha esplicitamente dichiarato di voler sospendere i trattamenti, e ciò gli è stato impedito dall'intervento dei Carabinieri...alla fine fece uno sciopero della sete e della fame, e morì comunque...è assurda una situazione del genere...concludo con alcune parole dette dallo stesso Nuvoli: "Se l’embrione non può essere manipolato dall’uomo, perchè allora l’uomo adulto può essere manipolato dagli uomini?"

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                  • #39
                    Originariamente Scritto da John Fitzgerald Gianni Visualizza Messaggio
                    Mi fa ridere come certa gente parli della sacralità della vita e poi stuprino la stessa prolungandola contro natura, e questo si che è contro natura.
                    Che poi è il pensiero della Chiesa. Ovvero la vita è sacra, ma e rifutato l'accanimento terapeutico.

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                    • #40
                      Originariamente Scritto da jenny56 Visualizza Messaggio
                      Sì, QUOTO...dev'essere penoso! Un conto è ammazzare mostri un conto è decidere sulla vita degli altri! Trovo questo gioco...a dir poco...ABERRANTE! E di cattivo esempio... anche se non l'ho giocato nè lo giocherò mai! E poi....io sono contro l'eutanasia, cos'è 'sta fretta? TANTO SI MUORE TUTTI, PRIMA O POI!
                      Ma come parli.......
                      Io non compro mai su internet prima di fare un adeguato confronto

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