Qual'è il vostro libro preferito?

[Will]

La trilogia che mi è piaciuta di più è: La Bussola D'Oro, La Lama Sottile, Il Cannocchiale D'Ambra.
Adesso sto leggendo tutti i libri di Terry Brooks, L'Origine Delle Specie di Charles Darwin e Un Libro su Mussolini.

[Oasis]

Adoro Stefano Benni e per me tutti i libri scritti da lui sono fantastici, divertenti, riflessivi e coinvolgenti.
Il Bar sotto il mare è semplicemente un capolavoro.
Non sono un gran lettore, anzi...Benni è l'unico che riesca a rendere la lettura a me gradita.
Per me un mito.

[dj.neal]

I miei libri preferiti:

Storia d'italia da Mussolini a Berlusconi
THE MATRIX: Visioni di un presente Cyber

[sands of time]

a costo di sembrare banale "ANGELI E DEMONI" è il mio libro preferito da quando l'ho letto sto cominciando a pensare di fondare i "nuovi illuminatri"

[sirbone72]

Ma nessuno legge più i grandi classici? Sono, a dir poco, basito dai titoli che sto vedendo citare come "libri preferiti"...

[Will]

Ma nessuno legge più i grandi classici? Sono, a dir poco, basito dai titoli che sto vedendo citare come "libri preferiti"...

ognuno ha i suoi gusti.
Cosa intendi per grandi classici ?

[Derfel]

ognuno ha i suoi gusti.
Cosa intendi per grandi classici ?

Te lo dico io, grandi classici sono Shakespeare, Dumas, Scott, Verga......potrei non finire più

[sands of time]

Ma nessuno legge più i grandi classici? Sono, a dir poco, basito dai titoli che sto vedendo citare come "libri preferiti"...

uno deve leggere libri che non gli piacciono solo perche sono "GRANDI CLASSICI" ma che discorso è?!

[ismaele]

la valle dell'eden di steinbeck
le ceneri di angela di mccourt
l'uomo che amava dickens di waugh

però non si può fare una lista, è impossibile!
steinbeck ad esempio mi è piaciuto quasi tutto, e waugh pure ma come si fa a lasciare fuori
giro di vite di james
il profumo di suskind
il richiamo della foresta di london
la trilogia (anche se poi diventata tetralogia) di pennac

...
insomma, è impossibile scegliere!

[Naoto]

Ma nessuno legge più i grandi classici? Sono, a dir poco, basito dai titoli che sto vedendo citare come "libri preferiti"...

"Delitto e castigo" di Dostoevskji
"I fratelli Karamazov" di Dostoevsji
"Così parlò Zarathustra" di Nietzsche
"Il fu Mattia Pascal" di Pirandello
"Uno, nessuno, centomila" di Pirandello
"La coscienza di Zeno" di Svevo
"1984"di Orwell

C'è una riflessione che faccio sempre e forse vado OT col topic ma sono IT con la domanda di Sirbone72.

Anche io mi domando se i grandi classici stiano scomparendo del tutto dalle letture preferite dei giovani d'oggi e quindi degli adulti di domani. Ci troviamo travolti da miliardi di pubblicazioni e non riusciamo davvero più a capire cosa sia peggio o meglio: artisti veri mischiati che lacchè dell'ultima ora, opere d'arte moderne giudicate con superificialità e messe da parte, schifezze propagandistiche portate agli onori delle cronache.
Mi chiedo sempre: ma anche 200 anni fa era così? Cioè se io a fine '800 fossi andato in giro a dire che il mio autore preferito è Dostoevskji le persone di una certa cultura come mi avrebbero guardato?
Ritorna l'eterno dilemma che il vecchio disprezza la produzione del giovane e le sue innovazioni?
Non saprei....certo è che io vecchio non sono(27)e che le produzioni dei giovani di 200 anni fa avevano qualcosa di terribilmente serio dentro. Alcune opere sono vere e proprie ricerche storico-filosofiche-morali-esistenziali, condotte però attraverso l'uso del libro e del mezzo scritto. Scrivere era investigare i misteri del mondo.
Ora mi pare che non sia più così; scrivere è alla portata di tutti. Pubblicare un libro idem. C'è caos e confusione e vedo soprattutto tanta voglia di disinteresse, di distacco verso quelli che sono i dubbi e i problemi che l'uomo si è sempre posto; distacco presente sia nello scrivente che nel lettore; distacco che non esiste nelle opere di 100 anni fa o più.
Non so se sia un bene o un male. Sarà la storia a giudicarlo.

[sirbone72]

uno deve leggere libri che non gli piacciono solo perche sono "GRANDI CLASSICI" ma che discorso è?!

Alcune opere devono essere lette e solo dopo possono essere giudicate. Personallmente, ho sempre provato una profonda avversione per "I promessi sposi", ma l'ho letto; successivamente, l'ho criticato, ma a ragion veduta. Leggere i "grandi classici" ti permette di comprendere lo spirito dei tempi passati molto meglio di qualunque documentario o libro di storia. Inoltre, ti permette di essere informato e quindi di leggere con occhio critico certi libercoli che oggi vanno tanto di moda.
Comunque, anche io leggo tantissimi libri fantasy e spy-story, ma non li cito tra i libri che hanno segnato la mia vita.

[Naoto]

Leggere i "grandi classici" ti permette di comprendere lo spirito dei tempi passati molto meglio di qualunque documentario o libro di storia. Inoltre, ti permette di essere informato e quindi di leggere con occhio critico certi libercoli che oggi vanno tanto di moda.

Quoto alla grande.
Avversione per i Promessi Sposi compresa :P

Idem per le opere fantasy. Le leggo con grande piacere ma non le trovo formative, quindi mai le inserirei nella lista di libri che hanno segnato la mia vita.

[Derfel]

"Delitto e castigo" di Dostoevskji
"I fratelli Karamazov" di Dostoevsji
"Così parlò Zarathustra" di Nietzsche
"Il fu Mattia Pascal" di Pirandello
"Uno, nessuno, centomila" di Pirandello
"La coscienza di Zeno" di Svevo
"1984"di Orwell

C'è una riflessione che faccio sempre e forse vado OT col topic ma sono IT con la domanda di Sirbone72.

Anche io mi domando se i grandi classici stiano scomparendo del tutto dalle letture preferite dei giovani d'oggi e quindi degli adulti di domani. Ci troviamo travolti da miliardi di pubblicazioni e non riusciamo davvero più a capire cosa sia peggio o meglio: artisti veri mischiati che lacchè dell'ultima ora, opere d'arte moderne giudicate con superificialità e messe da parte, schifezze propagandistiche portate agli onori delle cronache.
Mi chiedo sempre: ma anche 200 anni fa era così? Cioè se io a fine '800 fossi andato in giro a dire che il mio autore preferito è Dostoevskji le persone di una certa cultura come mi avrebbero guardato?
Ritorna l'eterno dilemma che il vecchio disprezza la produzione del giovane e le sue innovazioni?
Non saprei....certo è che io vecchio non sono(27)e che le produzioni dei giovani di 200 anni fa avevano qualcosa di terribilmente serio dentro. Alcune opere sono vere e proprie ricerche storico-filosofiche-morali-esistenziali, condotte però attraverso l'uso del libro e del mezzo scritto. Scrivere era investigare i misteri del mondo.
Ora mi pare che non sia più così; scrivere è alla portata di tutti. Pubblicare un libro idem. C'è caos e confusione e vedo soprattutto tanta voglia di disinteresse, di distacco verso quelli che sono i dubbi e i problemi che l'uomo si è sempre posto; distacco presente sia nello scrivente che nel lettore; distacco che non esiste nelle opere di 100 anni fa o più.
Non so se sia un bene o un male. Sarà la storia a giudicarlo.

Cosine leggere, vedo che abbiamo le stesse passioni, non ho letto i primi due però gli altri sono meravigliosi

[sands of time]

Alcune opere devono essere lette e solo dopo possono essere giudicate. Personallmente, ho sempre provato una profonda avversione per "I promessi sposi", ma l'ho letto; successivamente, l'ho criticato, ma a ragion veduta. Leggere i "grandi classici" ti permette di comprendere lo spirito dei tempi passati molto meglio di qualunque documentario o libro di storia. Inoltre, ti permette di essere informato e quindi di leggere con occhio critico certi libercoli che oggi vanno tanto di moda.
Comunque, anche io leggo tantissimi libri fantasy e spy-story, ma non li cito tra i libri che hanno segnato la mia vita.

non DEVONO essere letti uno li legge se lgi piace quel tipo di scrittura ho letto calvino scott verga e altri ma sinceramente li ho trovati infinitamente pallosi, e poi "i giovani d'oggi" come ha detto derfel preferiscono libri piu leggeri perchè si sono accorti che leggere i "grandi classici" è tremendamente noioso
un'altro fatto è che oggi esiste la TV e i ragazzi preferiscono guardare un film piuttosto che mettersi a leggere e questo ha indebolito la nostra cultura perciò i giovani d'oggi sono abituati a cose leggere e preferiscono di conseguenza cose leggere

[kurtzisa]

non DEVONO essere letti uno li legge se lgi piace quel tipo di scrittura ho letto calvino scott verga e altri ma sinceramente li ho trovati infinitamente pallosi, e poi "i giovani d'oggi" come ha detto derfel preferiscono libri piu leggeri perchè si sono accorti che leggere i "grandi classici" è tremendamente noioso
un'altro fatto è che oggi esiste la TV e i ragazzi preferiscono guardare un film piuttosto che mettersi a leggere e questo ha indebolito la nostra cultura perciò i giovani d'oggi sono abituati a cose leggere e preferiscono di conseguenza cose leggere

X esperienza xsonale ti dico che sono meglio i libri.Quando leggo i promessi sposi mi vien sonno,ma quando ho visto il film a scuola... ...lasciamo xdere va'...