Di recente mi é capitato tra le mani questo libro e ho avuto l'occasione di dargli un'occhiata...
Ne avevo sentito parlare tanto perché quando uscì successe un mezzo polverone, chi lo riteneva un'ennesima dimostrazione di letteratura-trash, chi un saggio sulla sessualità delle adolescenti moderne, chi un'opera d'arte sovversiva che rompeva la tradizione "buonista" della letteratura italiana e via di questo passo, ne ho sentite di tutti i colori.
Se ne é parlato tanto persino in Tv e hanno intervistato la ragazza che l'ha scritto al TG5, la quale dichiarò "per me il mio libro non é scandaloso, chi si é scandalizzato é perché si sentiva sporco, i miei compagni di classe sanno come vanno le cose"
La domanda che rivolgo a voi é: Secondo voi ha ragione o torto?
L'arte é sovversiva per sua stessa natura, ma a me più che un'opera d'arte sovversiva é sembrata un'operazione di marketing ben organizzata.
Il linguaggio del libro abbastanza ricercato ma non pomposo, l'estrema curatezza dei particolari narrativi per fare immergere il lettore, il personaggio di Melissa verosimile in ogni dettaglio, insomma tutto quanto serve per fare presa sul pubblico italiano, persino il mancato inserimento di una foto di Melissa é significativo, se il libro avesse avuto successo questo avrebbe alimentato quel poco di mistero che serviva a fare aumentare ancora di più le vendite, se invece avesse fatto fiasco l'autrice non avrebbe avuto fastidi da chi l'aveva letto
La dimostrazione di questo fatto? Semplicemente che quando il libro ha venduto lei é uscita allo scoperto per godersi il suo quarto d'ora di celebrità, insomma operazione pianificata davvero bene, ma la sostanza?
Secondo voi il libro ha davvero qualche merito nel descrivere la realtà o é solo un'altro caso di scandalo realizzato a tavolino per vendere?
Ne avevo sentito parlare tanto perché quando uscì successe un mezzo polverone, chi lo riteneva un'ennesima dimostrazione di letteratura-trash, chi un saggio sulla sessualità delle adolescenti moderne, chi un'opera d'arte sovversiva che rompeva la tradizione "buonista" della letteratura italiana e via di questo passo, ne ho sentite di tutti i colori.
Se ne é parlato tanto persino in Tv e hanno intervistato la ragazza che l'ha scritto al TG5, la quale dichiarò "per me il mio libro non é scandaloso, chi si é scandalizzato é perché si sentiva sporco, i miei compagni di classe sanno come vanno le cose"
La domanda che rivolgo a voi é: Secondo voi ha ragione o torto?
L'arte é sovversiva per sua stessa natura, ma a me più che un'opera d'arte sovversiva é sembrata un'operazione di marketing ben organizzata.
Il linguaggio del libro abbastanza ricercato ma non pomposo, l'estrema curatezza dei particolari narrativi per fare immergere il lettore, il personaggio di Melissa verosimile in ogni dettaglio, insomma tutto quanto serve per fare presa sul pubblico italiano, persino il mancato inserimento di una foto di Melissa é significativo, se il libro avesse avuto successo questo avrebbe alimentato quel poco di mistero che serviva a fare aumentare ancora di più le vendite, se invece avesse fatto fiasco l'autrice non avrebbe avuto fastidi da chi l'aveva letto
La dimostrazione di questo fatto? Semplicemente che quando il libro ha venduto lei é uscita allo scoperto per godersi il suo quarto d'ora di celebrità, insomma operazione pianificata davvero bene, ma la sostanza?
Secondo voi il libro ha davvero qualche merito nel descrivere la realtà o é solo un'altro caso di scandalo realizzato a tavolino per vendere?
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