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  • #16
    Originariamente Scritto da mi sembra!
    perfavore basta scrivere stronzate.
    mi inserisco nei tuoi toni ,e ti spiego le cazz ate che dici.essendo io un musicista che ha e che studia continuamente musica, vivendo all interno di un sistema del quale non capisci niente.
    Non so come tu abbia letto il mio messaggio d'apertura del topic, ma ritengo che i miei toni fossero decisamente diversi da quelli mostrati in questo post. Non ho mai avanzato la pretesa che le mie opinioni fossero universali di per sé, né che dovessero esserlo: ho semplicemente chiarito alcuni punti che generano molte incomprensioni in questo forum e che, se non vengono compresi, possono creare delle querelle infinite.
    In qualità di moderatore di questa sezione, notando una situazione decisamente poco vivibile ed interessante per la discussione, ho optato per una discussione che potesse arrivare perlomeno alle persone interessate a parlare di musica, e implicitamente ho lasciato un monito per gli altri di modo che potessero capire in che modo io opero.

    Questione sul commerciale (che sapevo piuttosto controversa):
    Ti faccio notare le premesse da cui parti.
    Originariamente Scritto da mi sembra!
    -la cosa piu' stupida che dici(in questo caso non esiste soggettivita,x che' e' cosi che stanno le cose) e' sulla commercialita.un musicista si presume sia sopratutto un artista.cio' che fa' lo fa' per esprimersi ,liberamente e senza vincoli. [...]
    chi non fa' musica commerciale e' colui che fa' l artista ,che ovviamente per vivere deve mangiare e quindi guadagnare da cio' che fa',*ma non si asserve a quello che richiede specificatamente la moda e il sistema.
    Date queste premesse, qualsiasi artista suona semplicemente perché vuole fare musica. Anche i Negramaro (esempio che tu citi successivamente), nonostante ora facciano musica meno di nicchia, a mio avviso suonano sempre la loro musica: sono il tipico gruppo che fa canzoni pop/rock perché è nel suo DNA farle. Sono diventati famosi proprio perché la loro musica non è né troppo banale né troppo complessa: è intensa e sincera, varia e creativa quanto basta per elevarli dallo stereotipo.
    Inoltre, la musica è sempre fatta da qualche persona, che essa sia un songwriter assoldato dalla EMI o un ragazzo di provincia. Quando parli di Avril Lavigne in realtà stai parlando di quelli che hanno composto la sua musica. La sua musica non è considerata scadente perché lei è scadente, bensì perché quelli che hanno composto le sue canzoni l'hanno fatto senza ispirazione, seguendo schemi prestabiliti.
    Il secondo punto toccato (fino all'asterisco: quella parte sarà esplicata successivamente) è esattamente ciò che intendevo dire con la mia definizione sul commerciale: qualsiasi artista fa la propria musica perché raggiunga qualcuno e si "vende" sul mercato in questo modo. Quello che tu descrivi successivamente:
    Originariamente Scritto da mi sembra!
    e' commerciale cio' che viene prodotto e non creato,la differenza e' sostanziale.la maggior parte della musica oggi e' prodotta,si prendono ,o si creano ,dei personaggi ,dandogli un immagine forte che possa attrarre.la loro musica e' scritta da altri, tutto al piu' da loro ma modificata da dei produttori(che sanno cosa va' e cosa no).in questo campo,ogni cosa che' e' piu' della musica,viene fatta per rendere un prodotto commerciale.
    Descrive il fenomeno della società moderna dove la musica ha perso quel carattere di "merce" che aveva da Beethoven in poi: qualsiasi musica può essere venduta e nessuna è più importante dell'altra; l'unica cosa che importa è che ci sia musica da vendere. Nell'industria culturale una musica non ha più senso dell'altra: sono tutte ruote di quel gigantesco meccanismo chiamato sistema che uniforma ogni cosa sotto di lui e appiattisce ogni novità.
    Nel sistema ci siamo io, te, i discografi, gli artisti e tutto il resto delle persone. Proprio per questo il tema della "musica commerciale" non ha niente a che vedere con i discorsi sugli artisti in senso stretto (ovvero l'estetica come aisthesis, "sensazione"), bensì sono temi squisitamente filosofici riguardanti la poiesis, "produzione" nel senso dell'arte.
    In un forum di musica si parla di estetica: si valuta principalmente la qualità dell'artista in sé, motivando pregi e difetti, dando nuove chiavi di lettura alla sua musica. Considerato che un artista è tanto più valido quanto più ha suonato/composto in modo ispirato e quanto meno ha costruito la sua musica copiando pedissequamente schemi già stabiliti, si ricava da sé il motivo per il quale molta della musica nelle classifiche sia di basso livello (cosa su cui comunque dissento, specie negli ultimi 2-3 anni).

    Originariamente Scritto da mi sembra!
    -i generi esistono e son ben definiti.non solo per comodita' nel comunicare ,ma perche' di fatto esistono.le ritmiche di un pezzo metal cambiano da quelle rap ,cambiano da quelle soul o latin.lo stile blus e' differente da quello jazz,pop,rap ,brit pop,ecc..che poi i nomi siano nati per comodita' di definizione(il termine jazz e' nato nei bordelli.di per se' non vuol dire nulla.quando la responsabile delle prostitute pensava fosse ora che i clienti dovessero darsi un mossa,andava dal pianista e gli diceva"jazza".questi accellerava il ritmo,o suonava in maniera particolare,cosi' e nato in luisiana il termine).ogni definizione e' quindi legata a un genere che ha delle specifiche caratteristiche, rittmiche/melodiche,prima che nel look dei musicisti,e dei ragazzini che li imitano.
    L'esistenza di qualcosa è riferita ad un singolo oggetto nella realtà. Ora, come possono esistere propriamente i generi, se questi si riferiscono ad una quantità di caratteristiche non facilmente definibili? Quando i Judas Priest suonano una ballata con la chitarra acustica fanno ancora heavy metal? E per i gruppi che escono radicalmente da definizioni precedenti cosa mi dici? I Talk Talk fanno ambient, pop, rock, jazz, avanguardia o psichedelica?
    Tra l'altro i generi sono sempre definiti da persone: per capire cosa significa davvero un genere musicale quando viene creato dovresti sempre e comunque riferirti alla persona che ha creato questa denominazione per includere una certa quantità di musica.
    La musica si è ormai quasi totalmente slegata dal blocco di regole matematiche con cui potevano scrivere i compositori pre-contemporanei e si è rivelata per la sua natura: è un movimento continuo, un fuoco che arde e trasforma le cose. La creatività di un artista sta proprio nell'ignorare i compartimenti stagni creati da chi parla di musica e non da chi fa musica. Le analisi estetiche dovrebbero mirare proprio per questo a cogliere il modo in cui si suona la musica mediante l'interpretazione dei musicisti.

    Originariamente Scritto da mi sembra!
    ognuno quindi deve essere libero di esprimere i propi gusti e giudizzi,questo vostro atteggiamento non insegna certo alle persone come esprimersi civilmente,anzi da cio' che si vede direi propio tutto il contrario.se "a me mi" fa schifo un artista devo essere libero di dirlo,poi sta' agli altri dare il peso che merita una semplice esternazione,o un opinione con dei fondamenti(soggettivi o oggettivi che siano).
    Quando fai un'esternazione negativa sai benissimo che puoi offendere le opinioni altrui. La libertà assoluta è una chimera data dalla errata comprensione del significato di "libertà", che non significa solo fare quello che si vuole, ma farlo anche senza danneggiare il proprio rapporto con gli altri.
    Purtroppo i forum sono considerati perlopiù un luogo dove, al riparo dal poter essere identificati e dunque danneggiati nella vita reale, ci si può sfogare a seconda del proprio umore. Questo a mio avviso rivela una essenziale incapacità di rapportarsi con gli altri, per la quale ne va sia del forum sia di ognuno di noi (che siamo parte di esso).
    Come anche tu hai dimostrato scrivendo due post piuttosto lunghi, non è possibile essere presi sul serio per le proprie opinioni facendo solo brevi asserzioni offensive.
    Postillando il discorso di Hyde: nonostante tutti siano uguali in sé, su questo forum tutte le opinioni possono valere se si dimostra capacità di argomentare.

    Originariamente Scritto da mi sembra!
    poi qui ,ovviamente,parlate basandovi sulla situazione musicale italiana.non si puo' ragionare sul mondo musicale in generale,basandosi sulla realta' ,atipica,del mondo musicale italiano,retrogado'.in inghilterra e' abbastanza possibli che un 20enne diventi famoso senza vendersi eccessivamente.differenza di cultura e maggior attenzione alla musica.
    Per un giovane che tu vedi diventare famoso altri 200 non lo diventano, e questo succede ovunque. Se in Inghilterra ci sono più ventenni che diventano famosi semmai può accadere perché 1. ci sono molti più musicisti che in Italia 2. a differenza di qua lì va di moda la musica dei ventenni. Tra l'altro ti basterebbe uno scorcio su Flux, il nuovo canale musicale, per capire che anche in quella marea di musica di ventenni ben pochi sono validi e la maggior parte di essi si rifà in modo pedissequo ad uno stile predefinito scelto apposta (dai discografi e - forse implicitamente - da loro) perché ora va di moda, anche se non è pop o rap.

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    • #17
      scrivi bene,con belle parole,ma senza sostanza e consistenza.cio che dici e' insensato e irrealistico.e' evidente che parli di qualcosa che non conosci,probabilmente segui un pensiero stereotipico che qualcuno ti ha inculcato.
      1-cerchi disperatamente di spiegare cosa sia attualmente la musica ,per dare fondamento a cio' che dici.lo fai dando agli altri qualcosa che rassomiglia a un dogma,"cosi' sono le cose" ,fondate su concetti a se' stanti.il riferimento ai toni era per quel tuo modo di comunicare.
      2-sul discorso negramaro sei fuori strada(parli di qualcosa che non conosci!).ho parlato del loro primo album che nessuno ha cagato,ebbene era un album piu' rock italiano,meno pop.come poi ho specificato ,hanno cambiato perche' chi li voleva produrre ha voluto che cambiassero,(il primo album era autoprodotto,eppure fu passato da rock fm ed ebbe un po' di visibilita').lo dico perche' ho avuto modo di parlare con loro,e loro stessi me lo hanno spiegato.il primo album aveva brani come "zanzare",decisamente rock,e altri rassomiglianti agli ultimi lavori.poi gli hanno detto di evitare di fare brani piu' duri,perche' non li avrebbero inseriti negli album.ora capisci!su cosa basi la tua teoria del"fanno pop perche' e' nella loro natura",se non hai nulla su cui sostenerla.non parliamo del resto che dici...
      3-sul fenomeno della societa' moderna,e per come lo colleghi astrusamente alle tue teorie ,e' assurdo.AISTHESIS & POIESIS,su' via!se una persona dice che gli piace il rock,lo dice perche' gli piaciono le sensazioni che l ascoltarlo gli da',quando poi ne parlera',potra' parlare basando i suoi ragionamenti,sia sulle sensazioni,che su un livello decisamente piu' pratico,tecnico,riguardanti la tua POESIS.tutta larte da emozioni ,chi usufruisce dell arte lo fa' sopratutto per le emozioni che questa li comunica,oppure su quanto un genere sia piu' ballabile di un altro(in musica) e cosi' via.la commercialita' esiste, ed e',per me', uno spregio.quando definisco un gruppo musicale commerciale ,lo faccio basandomi su cio' che significa il termine ,non sul vocabolario,ma su un criterio di valutazione specifico.e' commerciale cio' che viene prodotto e non creato.se ben noti infatti quando dico che si creano gli artisti ,che poi diventano prodotto,intendo propio dire che chi fa quel genere di lavoro spesso e volentieri, e' il vero artista,solo che' fa opere su committenza.
      4- se usi il termine mela,a cosa ti riferisci.anche qui' non sai quel che dici,non sto' a spiegarti come nascono i nomi ,la differenza dei suoni legati all identita di cio che definiscono ecc..un nome di un genere non e' dato da un critico,ma iniziano ad usarsi per molti motivi.puo' anche essere che lo conii una persona,ma poi diventa gergo perche' piu' persone lo trovano funzionale.nel ambito della musica esistono piu' generi,questi si differenziano per caratteristiche specifiche.ogni genere.se un gruppo viene definito metal non e' solo perche' fa musica(nelle ritmiche e nelle melodie)metal,ma perche' la fa' utilizzando strumenti,e quindi suoni tipicamente metal.se poi quindi fa' una ballata,la fa' generalmente non andando al di fuori di quello che e' il loro saund caratteristico.una ballata metal e' differente da una ballata punk,e questo vale per tutti i generi.bisogna dire ,poi , che vengono fatte,sopratutto per motivi commerciali,che non spiego per evitare di dilungarmi troppo.non sto' a spiegarti che cosa facevano,specificatamente i talk talk,perche' se non lo hai capito fin ora, dubito che tu possa capirlo.
      per ritornare all discorso artistico-e' come dire che non esistano differenze fra giotto,michelangelo,leonardo, gianbologna e cosi' via.ci sono notevoli differenze ,sopratutto stilistiche,legate anche al "genere" o meglio epoca artistica al quale appartengono.non capisci di cio' che parli,e il meglio di te'(in questo senso )lo dai propio facendo il discorso delle regole matematiche.la musica classica non aveva niente a che vedere con la matematica.certo anche quella ,a seconda del periodo al quale appartiene e di che stile e'(da camera o altro),seguiva il gusto e le idee dell epoca(il gusto in senso socioculturale).se poi alcuni artisti erano particolarmente ossessivi nel creare,alla ricerca dell opera perfetta,arrivando quindi a creare qualcosa utilizzando piu' conoscenze possibili(per questo si trovano collegamenti anche matematici,ma anche oggi e' cosi'.mancano solo artisti ossessivi,anche se qualcuno c e',ti basterebbe conoscere meglio la musica attuale.vedi l eletrronica).
      5-per un giovane che io vedo famoso,c e' una marea di gente ,magari piu' brava che non lo diventa.musicisti che lavorano e che comunque continuano a suonare ed organizzarsi serate o tour.in molti paesi ,tranne l italia c e' una cultura musicale totalmente diversa.ho suonato un po' fuori dall italia,locali sempre pieni.trova in italia locali che fanno 5 o 6 ore di live di gruppi praticamente sconosciuti,pieni e con il pubblico che partecipa entusiasticamente.in altri paesi molti gruppi pur non essendo famosissimi,vivono della loro musica ,praticamente, facendo concerti,come i subsonica dei primi tempi.poi qualcuno viene prodotto da grandi major che gli costruiscono attorno una situazione, per renderli commerciabili,senza pero' che smettano le loro vesti naturali,scendendo solo a piccoli compromessi.esistono in tutta europa e negli stati uniti una quantuta' di etichette dette indipendenti,che rappresentano praticamente da sole dei generi musicali.in italia le poche etichette indipendenti ,o diventano satelliti delle major,o faticano a sopravvivere.non vado oltre per non dilugarmi troppo,pur sapendo di essere stato molto vago e probabilmente non essendomi spiegato appieno.spero pero' che tu abbia capito che cio' che dici e' un semplice discorso ,vano e fine a se stesso che non trova sostegno nella realta' musicale ,se non nel semplice modo di vederla nell ambito del movimento e mercato italiano.con questo sostengo che sia giusto definire un"artista"commerciale. la capacita' di offendersi,o meglio volubilita,di una persona solo per esternazioni negative,sta nella sua ignoranza e nel suo non saper stare al mondo.rispetto tutti e ogni idea,anche le mie ,e se ti devo dire semplicemente che non capisci nente di musica e del mondo che la circonda ,te lo dico tranquillamente.parti dal fatto che dal momento che lo penso ,e' piu' giusto che te lo dica.sta poi a te' pesare l importanza e la sensatezza delle opinioni altrui.non ci si confronta solo tramite poemi(scusatemi),ma anche con semplici esternazioni,frasi,parole ,o quant altro.
      Last edited by mi sembra!; 20 May 2006, 18:45.
      http://www.apollopony.net/images/sun..._elephants.jpgNEPTUNEhttp://www.dickdale.com/titleflash2.gifICMESA PESTATGRASSWHAT ISCIRCUIT BENDING!???*???!

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      • #18
        Originariamente Scritto da EmptÿWords
        Attenzione: anche se questo vi richiederà un po' di tempo, se volete ancora postare su questo forum è necessario che leggiate attentamente questo topic.

        Hai ragione Ma ho solo espresso una mia opinione.

        [ndEW: il quote era troppo lungo e non necessario]
        sigpic <- Questo è un GENIO!!

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        • #19
          Originariamente Scritto da mi sembra!
          scrivi bene,con belle parole,ma senza sostanza e consistenza.cio che dici e' insensato e irrealistico.e' evidente che parli di qualcosa che non conosci,probabilmente segui un pensiero stereotipico che qualcuno ti ha inculcato.
          Mi chiedo come tu possa fare queste deduzioni sul mio conto (direi più che altro induzioni) se di me altro non hai che dei ragionamenti scritti su un forum. A prescindere dal fatto che ognuno di noi proietta sulla realtà le proprie categorie mentali, cosa che fai anche tu nello stesso momento in cui entri in un discorso (ma a differenza di me hai anche la pretesa di dare motivi psicologici).
          Di fatto nessuno mi ha insegnato ad usare i concetti di "categoria", "poiesis", "aisthesis", "estetica", "sostanza" ecc., bensì li ho acquisiti io studiando il pensiero di vari autori. Vi ho fatto riferimento perché trovavo questi concetti abbastanza funzionali per esplicare il discorso in questione. Inoltre speravo che il riferimento ad essi potesse consigliare implicitamente di leggere quei testi da cui provengono, che io trovo eccellenti e da cui trovo sempre molta ispirazione per le riflessioni.

          Originariamente Scritto da mi sembra!
          1-cerchi disperatamente di spiegare cosa sia attualmente la musica ,per dare fondamento a cio' che dici.lo fai dando agli altri qualcosa che rassomiglia a un dogma,"cosi' sono le cose" ,fondate su concetti a se' stanti.il riferimento ai toni era per quel tuo modo di comunicare.
          Non so quale sia il tuo concetto di dialogo, ma se io avessi voluto imporre il mio pensiero in modo dogmatico avrei semplicemente chiuso la discussione. Di fatto io da moderatore avrei dovuto farlo, ma da essere umano quale sono mi sono imposto di non farlo.

          Originariamente Scritto da mi sembra!
          2-sul discorso negramaro sei fuori strada(parli di qualcosa che non conosci!).ho parlato del loro primo album che nessuno ha cagato,ebbene era un album piu' rock italiano,meno pop.
          Io ho parlato solamente di ciò che conosco di loro, ossia ciò che ho ascoltato: l'ultimo album "Mentre Tutto Scorre" e parte di "000577". Questo significa parlare di musica, tutto il resto è gossip che può spiegare il cambiamento da un album all'altro, ma che con la qualità dei dischi non ha niente a che vedere.
          Io ho detto che trovo la loro musica sincera perché la sento così, per il loro modo di arrangiare, per i ritmi scelti, per le melodie, per le armonie, per le dinamiche, per i testi. Anche se si nota che siano stati "formalizzati" dall'industria sono riusciti a sviluppare comunque una musica davvero molto bella e molto meno banale della maggior parte dei singoli che passano per radio.
          Su un forum di musica si parla della musica che si ascolta; tutto il resto non ha niente a che fare con la bellezza.

          Originariamente Scritto da mi sembra!
          su cosa basi la tua teoria del"fanno pop perche' e' nella loro natura",se non hai nulla su cui sostenerla.non parliamo del resto che dici...
          La baso sull'analisi del loro tipo di musica, partendo dal fatto che suono e so sia cosa significhi suonare che avere contatti con il mondo musicale (per la registrazione, per i concerti ecc). Se si parla della bellezza di un album il secondo discorso non c'entra niente, poiché quando parlo di una cosa mi piace non mi interessano assolutamente i motivi esterni che hanno portato tale cosa ad essere in un modo o nell'altro: al massimo potrebbe spiegare perché l'album sembra meno ispirato di quanto poteva essere.

          Originariamente Scritto da mi sembra!
          3-sul fenomeno della societa' moderna,e per come lo colleghi astrusamente alle tue teorie ,e' assurdo.AISTHESIS & POIESIS,su' via!se una persona dice che gli piace il rock,lo dice perche' gli piaciono le sensazioni che l ascoltarlo gli da',quando poi ne parlera',potra' parlare basando i suoi ragionamenti,sia sulle sensazioni,che su un livello decisamente piu' pratico,tecnico,riguardanti la tua POESIS.
          Se ti fossi preso la briga di guardare cosa significano i termini "aisthesis" e "poiesis" in greco (e specificamente nel contesto aristotelico) magari potresti comprendere meglio il mio discorso precedente. Evidentemente credevo di avere a che fare con una persona disposta a discutere e a capire le cose che dicono gli altri piuttosto che semplicemente sparare a zero solo per provocare.
          La poiesis di fatto è la caratteristica umana della "produzione": è, in sostanza, il "fare arte". La aisthesis invece è il fruire dell'arte, ossia l'atteggiamento di contemplazione artistica. L'estetica moderna si riduce spesso e volentieri all'aisthesis perché di fatto ben pochi di quelli che parlano d'arte sono anche artisti, ma sono due modi essenziali in cui l'uomo vive l'esperienza artistica (sono praticamente lo spirito dionisiaco e lo spirito apollineo di Nietzsche.. magari ti deluciderebbe dare una lettura alla "Nascita della tragedia", e penso anche che ti possa piacere).

          Originariamente Scritto da mi sembra!
          tutta larte da emozioni ,chi usufruisce dell arte lo fa' sopratutto per le emozioni che questa li comunica,oppure su quanto un genere sia piu' ballabile di un altro(in musica) e cosi' via.la commercialita' esiste, ed e',per me', uno spregio. [ecc]
          Mi sembra molto semplicemente che tu usi i termini "creato" e "prodotto" per definire ciò che io chiamo rispettivamente "prodotto per ispirazione" e "prodotto per imitazione". Creare e produrre in arte sono sinonimi: nessun uomo crea le cose dal nulla, e quando crea una canzone allo stesso tempo produce musica.

          Originariamente Scritto da mi sembra!
          4- se usi il termine mela,a cosa ti riferisci.anche qui' non sai quel che dici,non sto' a spiegarti come nascono i nomi ,la differenza dei suoni legati all identita di cio che definiscono ecc..un nome di un genere non e' dato da un critico,ma iniziano ad usarsi per molti motivi.puo' anche essere che lo conii una persona,ma poi diventa gergo perche' piu' persone lo trovano funzionale.
          Questo mi pare estremamente scontato, dal momento che il linguaggio deve avere qualcosa di comune per poter assolvere la sua funzione di comunicare significati.
          In ogni caso sono anch'io dell'idea che i nomi si adeguino alle cose di cui parlano.. di fatto, come tu hai ricordato, i generi sono nomi, non parole. Le parole si riferiscono a schemi di oggetti possibili nella realtà, mentre i nomi si riferiscono a oggetti individuali specifici. Per questo motivo chiamiamo "mela" tutti quei frutti che hanno quella determinata forma e vengono prodotti da quel determinato albero, mentre definiamo "heavy metal" la musica di un gruppo e non di tutti i gruppi musicali.

          Originariamente Scritto da mi sembra!
          non sto' a spiegarti che cosa facevano,specificatamente i talk talk,perche' se non lo hai capito fin ora, dubito che tu possa capirlo.
          Dal canto mio so benissimo che musica fanno, ma evidentemente nemmeno tu sai trovare una definizione univoca per parlare di quel tipo di musica estremamente difficile da categorizzare secondo gli schemi classici - tanto che si è coniato un nuovo genere per loro e per i loro seguaci (il post-rock).

          Originariamente Scritto da mi sembra!
          per ritornare all discorso artistico-e' come dire che non esistano differenze fra giotto,michelangelo,leonardo, gianbologna e cosi' via.ci sono notevoli differenze ,sopratutto stilistiche,legate anche al "genere" o meglio epoca artistica al quale appartengono.non capisci di cio' che parli,e il meglio di te'(in questo senso )lo dai propio facendo il discorso delle regole matematiche.la musica classica non aveva niente a che vedere con la matematica.
          Innanzitutto il collegamento tra musica e matematica esiste proprio dai fondamenti: l'elemento base della musica (il ritmo) e l'elemento base della matematica (il numero) sono entrambe unità singole che si possono comporre secondo determinate regole. Quando si creano dei sistemi musicali è possibile dunque comporre utilizzando le scale degli stessi, senza nemmeno più avere bisogno dell'orecchio. Un tempo grazie a questo, e in mancanza del supporto della registrazione, si poteva comporre anche senza aver prima suonato il pezzo, poiché venendo tutto suonato dal vivo il modo in cui suonava il pezzo da spartito era esattamente lo stesso del pezzo suonato dal vivo.
          Al giorno d'oggi esiste la registrazione, e questo ha cambiato l'intero modo di fare musica. La maggior parte dei musicisti contemporanei non saprebbe scrivere la propria musica su un pentagramma perché registra direttamente le cose che sente e suona, organizzandole successivamente come canzoni. E' per questo che da una parte la musica diventa sempre più elementare nelle composizioni e fondata sul ritmo (come accade nella new wave revival), dall'altra diventa sempre più astratta (il free jazz e tutto quanto ne segue). Con l'elettronica poi stiamo arrivando a forme di musica ancora più differenti, dove addirittura l'esecuzione non esiste più e la musica diventa un puro collage di suoni (vedi il glitch).

          Originariamente Scritto da mi sembra!
          5-per un giovane che io vedo famoso,c e' una marea di gente ,magari piu' brava che non lo diventa. [ecc]
          Che la scena italiana sia estremamente più povera di quella anglosassone non è un segreto; ma ciò che accade in Italia in piccola scala è ciò che accade nel mondo anglosassone in grande scala, con la differenza che ovviamente così nella musica che ascoltiamo c'è una quantità stratosferica di artisti esteri e una misera quantità di quelli italiani.
          In ogni caso secondo me la scena italiana sta crescendo molto negli ultimi anni e finalmente sono venuti alla luce anche molti gruppi "indie" di alta qualità, alcuni dei quali sono persino in grado di raggiungere le radio (vedi Negramaro e Baustelle).

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          • #20
            Originariamente Scritto da mi sembra!
            con questo sostengo che sia giusto definire un"artista"commerciale.
            Sono estremamente convinto del fatto che tu sappia benissimo cosa significhi quando si parla di un artista commerciale, e di fatto la tua definizione enuncia bene cosa si dovrebbe intendere per artista commerciale. La maggior parte della gente non sa questa distinzione, ed in ogni caso la usa come argomento a sproposito.
            In ogni caso la questione di cosa sia commerciale e cosa non lo sia ha a che fare in modo laterale alla qualità della musica in sé. A mio avviso una musica è tanto più bella quanto essa è ispirata; è tanto più ispirata quanto meno ricopia schemi altrui; ed essendo la musica fatta dalla maggior parte dei professionisti una riproposizione di schemi senza inventiva, ne deriva che tale musica è brutta perché priva di ispirazione, ossia l'ispirazione - se c'era - è stata forzata in uno stile non adeguato ad essa. Tu hai giustamente definito una musica commerciale per come viene prodotta, e non per dove viene trasmessa, cosa che invece fanno la maggior parte delle persone nei forum musicali. Ad esempio si dice che i Darkness sono commerciali, a differenza dei Borknagar, perché i primi passano su MTV e i secondi no; mentre i Darkness di ora sono commerciali semplicemente perché, dopo aver fatto un primo album inventivo e piuttosto ispirato, ne hanno fatto un'altro identico che copia lo stile del precedente*. Questo è il tipico problema del secondo album che si genera nell'industria musicale moderna.
            Tra l'altro anche le scene più di nicchia, per quanto siano specializzate, devono passare attraverso il filtro gigantesco dell'industria: essi semplicemente, anziché essere diretti verso il grande pubblico, sono diretti agli ascoltatori di nicchia che sanno sempre dove trovare la propria musica. Gli appassionati sanno sempre dove trovare la propria musica e dove trovare la gente che la ascolta.
            * del secondo album ho sentito solo il singolo e mi riferisco solo ad esso, quindi perdonatemi se magari è solo un caso isolato; mi serviva un esempio calzante per spiegarmi.

            Originariamente Scritto da mi sembra!
            la capacita' di offendersi,o meglio volubilita,di una persona solo per esternazioni negative,sta nella sua ignoranza e nel suo non saper stare al mondo.rispetto tutti e ogni idea,anche le mie ,e se ti devo dire semplicemente che non capisci nente di musica e del mondo che la circonda ,te lo dico tranquillamente.parti dal fatto che dal momento che lo penso ,e' piu' giusto che te lo dica.sta poi a te' pesare l importanza e la sensatezza delle opinioni altrui.non ci si confronta solo tramite poemi(scusatemi),ma anche con semplici esternazioni,frasi,parole ,o quant altro.
            Di fatto non mi sono mai offeso per il tono usato nei miei confronti, ma semplicemente mi dispiace che una persona che dimostra una certa cultura la utilizzi semplicemente per fare asserzioni sugli altri (che sono infondate per principio). Una persona con un minimo di buonsenso, anziché dire "tu sei così" senza nemmeno conoscere la persona, prima darebbe le argomentazioni e poi ipotizzerebbe questa cosa. Per principio io evito qualsiasi pregiudizio nei confronti altrui - anche perché, vedendo solo dei post sul forum, penso ci sia ben poca possibilità di farsene - e preferisco discutere con argomenti, non con asserzioni senza fondamento. Se tu ad esempio affermi che non capisco niente perché ragiono per compartimenti stagni, come minimo devi raccontarmi la mia storia personale per filo e per segno e descrivere esattamente il modo in cui penso: cosa impossibile, dato che tu non sei nella mia mente e io non sono nella tua. L'umiltà è una dote che dovrebbe essere coltivata da chiunque intenda discutere - e se partecipi ad un forum di discussione è esattamente quello che vuoi fare.

            Vorrei precisare ancora una volta che non ho aperto questo topic per imporre le mie idee, ma perché con questa discussione intendevo fare chiarezza concettuale su cosa significhi parlare di musica. Il discorso sul commerciale era un'aperta provocazione, una visione in senso lato del fenomeno, per tentare di spiegare a chi definisce un artista "commerciale" senza cognizione di causa che non sta parlando di niente di interessante per chi in realtà vuole sapere che tipo di musica fa un determinato gruppo, sapere cosa è bello e cosa non lo è in esso. Perché è di questo che si discute parlando di musica!

            Infine, non so da cosa sia nato questo tuo pregiudizio nei miei confronti, ma sappi che mi dispiacerebbe non poter parlare bene di musica con una persona che come te ha dimostrato una cultura piuttosto profonda. Spero tu possa capire i motivi per i quali ho scritto determinate cose e non altre nel post di apertura.

            p.s. scusa per i tagli ma ho sforato il limite di caratteri, il post l'ho in ogni caso letto per intero.

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            • #21
              no!non ci siamo.sei troppo statico.da cio' che ho letto ,mi sembra vero cio' che pensavo.ragioni basandoti su stereotipi.che siano di alta o bassa derivazione ,poco importa.fondi i tuoi ragionamenti su dei punti(di vista)nell infinto spazio(della realta').se ognuno di noi giudica ,all interno di un forum,qualcun altro,non lo fa' certo in assoluto,ma per gli scritti,che si leggono ,delle altre persone.scritti che dovrebbero rappresentare i loro pensieri.
              abbiamo una visione dell arte totalmente diversa( sia mai il contrario).per me' l arte e' indefinibile e inspiegabile ,perche' e' cio' che rappresenta il pensiero umano.nasce nei meandri della mente umana,sconosciuti a tutti(non esiste filosofo ,teorico,scienza e scienzato che possa definirla,figuriamoci tu'.senza offesa.o meglio,figuriamoci noi).
              se sei un musicista,ti renderai conto di quanto l arte,musica,sia fatta sia da chi suona, come da chi ascolta.(e' ovvio che la grandezza di un artista ,non la fa' lui stesso,ma i "fruitori").in un live il pubblico e' parte integrante della creazione,per quanto il gruppo ,magari,suoni per la duecentesima volta gli stessi brani e la stessa scaletta(esperienza personale,anche se era una misera quindicesima volta.mini tour indipendente).ora come si possono dare dei criteri ridigi di definizione della musica!?entrambi,abbiamo esposto i nostri punti di vista,dati dalle relative esperienze,ma come si puo' giudicare il pensiero altrui,per quanto meno complesso,basandosi solo su i propi schemi mentali.la realta non e' posseduta da nessuno,perche' e' fatta da tutti. non condivido il tuo modo di vedere la musica(come da sopra),e continuo a credere,che chiunque senta di dover esprimere il propio parere "ermeticamente",lo debba fare.perche' si basa sulla propia ragione e le propie esperienze,che costituiscono un punto nell infinito spazio,quale e' la realta'.a dimostrazione del fatto possiamo prendere questa discussione;se le posizzioni fossero state inverse?
              se parliamo di arte ,parliamo della concretizzazione e definizione(o perlomeno il tentativo di rappresentazione) ,di qualcosa di assolutamente indefinibile e astratto,come la ragione umana.rappresentazione della visione della realta' per mezzo dei sentimenti,ecc.realta' costituita da tutti.lopera e' creata da tutti,l artista e' il mezzo,strumento.non a caso ogni periodo storico e' un perido culturale ben definito.definito da chiunque ne facesse parte.
              per cio' il termine commerciale,per come sia inteso ,puo' essere usato e posto al centro di discussioni,o anche come mezzo esplicativo,per assoluto(a seconda dell individuo che lo usa).
              tornando un po' indietro,negramaro e baustelle?te l' avrei passata se mi avessi detto ,marta sui tubi o yuppi flu(o come si scrive).cio' che forse non hai colto e',cio che affermavo alla fine dei miei post, che qui' molti, se non tutti,basano i loro discorsi sulla visione della musica all interno del sistema italiano.direi anche tu,quando mi parli dei fenomeni di nicchia.ti posso garantire che in giro per l europa il pubblico ,in generale ,e' piu' aperto.capitano in un locale ,sentono un gruppo che suona,rimangono ad ascoltarlo partecipando attivamente ,anche se poi non fanno un genere musicale a loro gradito.ho parlato con gruppi statunitensi,che vivvono e si mantengono,grazie ai live,dove arrotondano vendendo i loro album e gadgett vari,propio perche' c e' una cultura,ma forse e' meglio dire coltura ,musicale totalmente diversa che qui in italia.
              e qui potrebbe nascere una discussione sul monopolio siae.....la mafia musicale italiana.
              Last edited by mi sembra!; 23 May 2006, 16:16.
              http://www.apollopony.net/images/sun..._elephants.jpgNEPTUNEhttp://www.dickdale.com/titleflash2.gifICMESA PESTATGRASSWHAT ISCIRCUIT BENDING!???*???!

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              • #22
                Originariamente Scritto da mi sembra!
                no!non ci siamo.sei troppo statico.da cio' che ho letto ,mi sembra vero cio' che pensavo.ragioni basandoti su stereotipi.che siano di alta o bassa derivazione ,poco importa.fondi i tuoi ragionamenti su dei punti(di vista)nell infinto spazio(della realta').se ognuno di noi giudica ,all interno di un forum,qualcun altro,non lo fa' certo in assoluto,ma per gli scritti,che si leggono ,delle altre persone.scritti che dovrebbero rappresentare i loro pensieri.
                abbiamo una visione dell arte totalmente diversa( sia mai il contrario).per me' l arte e' indefinibile e inspiegabile ,perche' e' cio' che rappresenta il pensiero umano.nasce nei meandri della mente umana,sconosciuti a tutti(non esiste filosofo ,teorico,scienza e scienzato che possa definirla,figuriamoci tu'.senza offesa.o meglio,figuriamoci noi).
                Se il pensiero umano non fosse esprimibile noi non parleremmo. Inoltre, nello stesso momento in cui dici che l'arte è "indefinibile" l'hai già definita come indefinibile.
                Quello che dell'arte non puoi fare è dare una descrizione empirica. Ma questo non ha niente a che fare con l'estetica! Nei discorsi sull'arte si mira appunto a cercare di mettere in luce l'idea che sta dietro alla forma. Ora, siccome anche il pensiero e la sua espressione - la parola - sono forme, il lavoro estetico non pretende di chiarire cosa sia l'arte, bensì di creare forme concettuali adatte all'arte ma separate da esse.
                Inoltre, la concezione che hai definito dell'arte è anche la mia stessa. Dirò di più: anche il pensare è un'arte, e del resto la stessa filosofia nasce dalla "meraviglia" dell'esperienza estetica. Quando si fa critica musicale si fa semplicemente un'arte diversa da quella del suonare musica, e tuttavia questa è complementare alla prima, perché senza una "guida" fatta di persone che ti consigliano degli artisti musicali (e lo fanno attraverso parole) non potresti nemmeno guadagnare la totalità dell'esperienza artistica.

                Originariamente Scritto da mi sembra!
                se sei un musicista,ti renderai conto di quanto l arte,musica,sia fatta sia da chi suona, come da chi ascolta.(e' ovvio che la grandezza di un artista ,non la fa' lui stesso,ma i "fruitori").in un live il pubblico e' parte integrante della creazione,per quanto il gruppo ,magari,suoni per la duecentesima volta gli stessi brani e la stessa scaletta(esperienza personale,anche se era una misera quindicesima volta.mini tour indipendente).ora come si possono dare dei criteri ridigi di definizione della musica!?
                Non si possono dare, ed è ciò contro cui sempre ho combattuto quando ho evidenziato la non-esistenza dei generi musicali.

                Originariamente Scritto da mi sembra!
                entrambi,abbiamo esposto i nostri punti di vista,dati dalle relative esperienze,ma come si puo' giudicare il pensiero altrui,per quanto meno complesso,basandosi solo su i propi schemi mentali.la realta non e' posseduta da nessuno,perche' e' fatta da tutti. non condivido il tuo modo di vedere la musica(come da sopra),e continuo a credere,che chiunque senta di dover esprimere il propio parere "ermeticamente",lo debba fare.perche' si basa sulla propia ragione e le propie esperienze,che costituiscono un punto nell infinito spazio,quale e' la realta'.
                Non stavo criticando l'ermeticità dei giudizi (se c'è poco da dire si dice poco), bensì evidenziavo come sia necessario prendersi la responsabilità del proprio giudizio, evitando se possibile di postare con il solo scopo di offendere chi discute. Se in un topic ci sono solo stringatissimi commenti dove si dichiara un autore come grandioso e mitico, è chiaro che un intervento dove lo si offenda magari senza cognizione di causa sia una mera provocazione. Una persona in pieno controllo delle proprie capacità razionali dovrebbe essere capace anche di comprendere cosa si può dire senza offendere gli altri.

                Originariamente Scritto da mi sembra!
                a dimostrazione del fatto possiamo prendere questa discussione;se le posizzioni fossero state inverse?
                Beh, in quel caso tu saresti stato me e io sarei stato te, e non sarebbe cambiato molto.. se non per il fatto che saremmo stati internati a breve per schizofrenia.

                Originariamente Scritto da mi sembra!
                se parliamo di arte ,parliamo della concretizzazione e definizione(o perlomeno il tentativo di rappresentazione) ,di qualcosa di assolutamente indefinibile e astratto,come la ragione umana.rappresentazione della visione della realta' per mezzo dei sentimenti,ecc.realta' costituita da tutti.lopera e' creata da tutti,l artista e' il mezzo,strumento.non a caso ogni periodo storico e' un perido culturale ben definito.definito da chiunque ne facesse parte.
                I periodi storici non sono mai definiti dalle stesse persone che li vivono; altrimenti non sarebbe storia, cioè la disciplina che ordina e cataloga gli eventi del passato. Chi viveva tra il 1400 e il 1500 non credo abbia nemmeno notato di essere passato dal Medioevo al Rinascimento, così come probabilmente nel futuro troveranno definizioni per la nostra epoca che noi non abbiamo minimamente pensato.
                Inoltre, i sentimenti sono ciò che sta dietro ad un'opera d'arte, mentre l'opera si esprime sempre attraverso una forma, un mezzo (un brano musicale, un quadro, un libro, una poesia ecc).

                Originariamente Scritto da mi sembra!
                per cio' il termine commerciale,per come sia inteso ,puo' essere usato e posto al centro di discussioni,o anche come mezzo esplicativo,per assoluto(a seconda dell individuo che lo usa).
                Difatti io e te lo usavamo in senso differente, pur comprendendo lo stesso fenomeno. Per avere una buona definizione di commerciale in ogni caso bisognerebbe definire cosa sia il commercio, cosa sia la merce e cosa sia l'economia.

                Originariamente Scritto da mi sembra!
                tornando un po' indietro,negramaro e baustelle?te l' avrei passata se mi avessi detto ,marta sui tubi o yuppi flu(o come si scrive).cio' che forse non hai colto e',cio che affermavo alla fine dei miei post, che qui' molti, se non tutti,basano i loro discorsi sulla visione della musica all interno del sistema italiano.direi anche tu,quando mi parli dei fenomeni di nicchia.ti posso garantire che in giro per l europa il pubblico ,in generale ,e' piu' aperto.capitano in un locale ,sentono un gruppo che suona,rimangono ad ascoltarlo partecipando attivamente ,anche se poi non fanno un genere musicale a loro gradito.ho parlato con gruppi statunitensi,che vivvono e si mantengono,grazie ai live,dove arrotondano vendendo i loro album e gadgett vari,propio perche' c e' una cultura,ma forse e' meglio dire coltura ,musicale totalmente diversa che qui in italia.
                Mi sembra abbastanza chiaro che chi vive in Italia possa parlare solo del sistema musicale italiano, e abbia interesse a parlare solo di quello. Tu di fatto ti sei riferito a qualcosa che esula dal discorso dell'industria culturale e che fa parte unicamente della cultura locale: da noi si sa che le cose funzionano in modo diverso, e altrimenti non potrebbero essere visto che siamo in Italia e non in un altro luogo. Credo che in ogni caso anche in Italia negli ultimi anni si stia iniziando a sviluppare una certa cultura per i live e il gusto musicale delle radio sembra star diventando generalmente più affinato. 5-6 anni fa non era assolutamente pensabile qualcosa come Flux; ora abbiamo video di Four Tet, Mogwai e Boards Of Canada su una emittente che copre l'intero territorio nazionale.

                Originariamente Scritto da mi sembra!
                e qui potrebbe nascere una discussione sul monopolio siae.....la mafia musicale italiana.
                Direi che la SIAE sia uno dei più grossi e anacronistici enti burocratici che abbiamo. Il vantaggio rispetto all'America è che per fortuna qui non esistono forze di repressione come quelle della RIAA per controllare il mercato pirata: quando le case discografiche capiranno che è inutile combattere una società per cui non sono più adatte forse si inizieranno finalmente a creare nuove leggi per regolamentare il fenomeno. I p2p hanno simultaneamente dato all'industria musicale una botta incredibile e cambiato il modo di fruire e fare musica: considerando che ora il 99% del patrimonio artistico è fruibile in modo quasi gratuito, l'acquisto degli album si svaluta progressivamente e si renderà necessario riacquistare la dimensione live della musica che i supporti sonori avevano privato. Si farà sempre più musica, e ogni parte della musica costerà sempre di meno; si farà sempre più necessaria una critica musicale che ripeschi in questo mare immenso di cultura le cose valide e gli dia loro la giusta luce; e così forse inizieranno ad emergere i grandi artisti.
                Ora, Negramaro e Baustelle non sono certo i più alti esempi d'arte che io conosca, ma entrambi hanno saputo creare una musica italiana di un tipo completamente nuovo rispetto allo stereotipo del cantautore. Assieme a tutta una scena che io amo definire "post-pop", di cui fanno parte ad esempio Gatto Ciliegia, Giardini Di Mirò e quei grandiosi genii dei Perturbazione (ma anche gli ultimi Marlene Kuntz), sembra stia rinascendo la musica italiana di gruppo con un'anima tutta sua, non più fissata su stereotipi esteri. La cultura musicale in Italia sta nascendo proprio ora: non resta che seguire i suoi sviluppi e vedere fin dove potremo arrivare.

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                • #23
                  il pensiero umano non e' esprimibile in senso assoluto.ognuno di noi esprime se' stesso usando le diverse forme di rappresentazione del propio pensiero.quando parli,scrivi ,canti ,suoni ecc tu rappresenti il tuo pensiero.noi rappresentiamo cio' che accade all interno della nostra mente,esprimendoci,ma non ricreando realmente,cio' che provoca tali situazioni.io infatti dico che e' indefinibile e inspiegabile ed astratta,riferendomi alla ragione umana.anche perche' il nostro corpo per intero risponde a delle leggi chimiche,i nostri pensieri non sono altro che impulsi eletrrici.non siamo diversi da un calcolatore.solo che tali reazioni in noi avvengono spontaneamente.quando ti esprimi lo fai seguendo dei criteri di decodifica degli impulsi,che impari(nel caso del linguaggio)per farti capire.quando pero' si cercano forme differenti di espressione,non relegate a dei limiti predefiniti di codifica,allora si fa' arte.ma anche volendo utilizare gli stessi criteri di codifica ma affinandoli,ma anche volendo semplicemente trasmettere impulsi agli altri utilizzando criteri decifrabili ,lavorando sulla forma,si fa arte.un poeta comunica le sue sensazioni(gli impulsi che si creano,in determinate situazioni) per trasmetterle( cercando di riprovocarle negli altri).quindi dire che l arte e' indefinibile,non vuol dire definirla in senso assoluto,ma in senso verbale.nominare il nulla vuol forse dire porlo in esistenza...o e' sempre tele,ma definito.ongni cosa esiste ed e' definibile solo se si puo' ricondurre ad un suo contrario. bene /male,fame/sazieta',pace/guerra ecc...definire una cosa non vuol quindi porla in essere o delimitarla,ma ricondurla a qualcosa di concreto ed esistente che ci permetta di definirla idealmente e verbalmente.come potrei definire un cosa dicendo che e' non definibile,ovvero non riconducibile ad uno stato preciso da me conosciuto,come la definibilita'.(non percepiamo il nulla ma lo concepiamo mentalmente,cosi' l indefinibilita',perche' sappiamo cose' il loro contrario e viceversa).
                  sul resto siamo daccordo. ma criticare vuol dire giudicare,esaminare e valutare.lo si fa' secondo un propio criterio.tu ti baserai solo su fattori estetici,gli altri ne considereranno altri.
                  non si possono dare criteri rigidi di definizione dell arte o della musica,ma i generi sono categorie,non definizioni rigide e specifiche,assolute.gli usiamo per stabilire che a determinate combinazioni di fattori,corrisponde uno spazio preciso nel panorama totale,della musica,o dell arte.se dico rock(subito realizzi a cosa mi riferisco)cubismo(idem)impressionismo(idem) e cosi' via...
                  se tu dici "la mela e' buona e grandiosa",e io ti dico" mi fa' schifo,e' un frutto insipido,anzi non e' nemmeno un frutto" certo non lo faccio per puro senso di provocazione(al quale comunque non sono per niente contrario)ma valutando la cosa da una mia prospettiva.poi e' un frutto la mela,io resto libero di valutarla come meglio credo,ma nel contesto dei vegetali,noi la si categorizza come frutto.risponde a determinati fattori che la pongono in essere come frutto,ovvero quella parola che usiamo per definire una cosa che risponde a precisi fattori ecc..ecc..la mia visione puo' anche prescindere da certi contesti.
                  quando ti chiedo di pensare a questa discussione,ma a ruoli invertiti,ti invito a riflettere sul fatto che si sarebbe sviluppate in maniera totalmente differente.ovvero io avrei invitato gli utenti a esprimersi liberamente,magari anche pregiudizionalmente.semplicemente basandosi sulla propia cognizione e percezione.questa discussione sarebbe nata e si sarebbe sviluppata diversamente,o magari neanche sarebbe nata.
                  quando mi riferisco alla definizione dei periodi storici,non intendo dire che i cittadini del mondo in un certo periodo della loro vita si sono riuniti in una piazza e hanno deciso di denominare il periodo in cui vivevano.ma che lo definivano ,in quanto cio' che noi chiamiamo medioevo e' stato creato da chi quel periodo lo ha vissuto e posto in essere.noi ,oggi ,definiamo i criteri con il quale un giorno nomineranno il periodo o periodi storici che stiamo vivendo.chi fa' arte oggi crea come tutti noi l insiema di fattori(sentimenti,eventi sociali/politici ecc)che determinano la realta' in cui viviamo.certo ogniuno la percepisce in modo diverso,ma e' la stessa per ogniuno di noi.l artista e' il mezzo,perche' egli mette a disposizione la propia sensibilita ,le propie sensazoni e creativita',per rappresentare cio' che la realta' costituita da tutti gli suscitano.che poi lo faccia secondo criteri specifici e decodificabili,o in maniera astratta ,non cambia nulla,ma ne determina solamente la forma.
                  realta'(tutti)->artista(mezzo)->creazione opera artistica(rappresentazione/comunicazione dei sentimenti suscitati dalla percezione della realta' fisica)->forma(stato in essere dell opera).
                  io mi riferisco alla cultura italiana ,criticandola,perche' conosco ampiamente quella straniera.avendo vissuto direttamente esperienze,in tali ambiti.e' limitativo e creativamente castrante dire che essendo in italia e vivendo qua,ci si debba limitare alla conoscenza del nostro sistema per valutare e giudicare cio' che ci circonda,e che facciamo.mi domando allora quale interesse ci sia stato nello sviluppare le tecnologie telecomunicativa(come quella che abbiamo difronte agli occhi).cosa ci spinga ad ascoltare musica straniera e a leggere libri di autori stranieri.perche' ci si interessa alla politica e agli avvenimenti internazionali.
                  per come la vedo io l italia sta vivendo uno dei momenti piu' immobili e increativi della sua storia.oggi neanche piu' la chiesa e' interessata all arte.da dopo l illuminismo l uomo non la usa piu' per auto celebrarsi,o celebrare divinita',ma semplicemente la usa come mezzo di espressione libero.cio' e' scomodo a molti.
                  flux si rispecchia esattamente in cio' che tu definisci commerciale.una nuova forma di tv interattiva e paranoica.chiama a se' chi da altre parti non e' rappresentato,gli da spazzio,per usarlo.certo,a me fa anche comodo,ma di artisticamente nobile ha ben poco.
                  per il resto basta saperlo usare,per non essere semplicemente usati.

                  qui mi fermerei,mi sembra si stia andando in ambiti un po' troppo "esterni" a cio' che ha avviato la discussione.ho risposto solo per puntualizzare la mia visione del arte.dato che mi sembrava non avessi capito appieno cio' che volevo dire.mi scuso per essere stato ancora una volta lungo e poco chiaro,ma la situazione e' quella che e',diventa anche noioso,per me',scrivere per mezzo di un tastiera anche nel tempo libero,o quello che rubo al lavoro. per eventuali errori grammaticali o sintattici,be!su questo forum ci siamo abbituati tutti.
                  Last edited by mi sembra!; 02 June 2006, 19:40.
                  http://www.apollopony.net/images/sun..._elephants.jpgNEPTUNEhttp://www.dickdale.com/titleflash2.gifICMESA PESTATGRASSWHAT ISCIRCUIT BENDING!???*???!

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                  • #24
                    Mi sembra sia necessario reimpostare il discorso e dividere bene gli ambiti di cui si sta trattando per non incorrere ancora in equivoci.
                    Se io posso capire cos'è il cubismo e cos'è il rock è perché qualcuno, di fronte a un quadro di Picasso o ad una canzone di Bruce Springsteen, me li ha definiti come un quadro cubista e una canzone rock. Nella mia mente sicuramente non esistevano delle categorie per definire quelle due cose.
                    Ora, nell'arte pittorica la categorizzazione delle correnti è decisamente molto più fattibile perché è un'arte statica, posizionata in un luogo spazio-temporale e non più modificata. Le opere d'arte visive sono oggettivamente nel luogo dove le vedi. Sono perfettamente definite, ed essendo definite possiamo anche trovare delle definizioni adeguate in campo concettuale per esprimerle. E la musica dov'è quando la si suona? Si può dire davvero che la musica esista allo stesso modo di un quadro? Quando tu hai sentito una musica essa è già scomparsa, si volatilizza nello stesso istante in cui viene suonata. Non esiste un luogo spaziale dove puoi trovare musica: è un'arte che si muove solo attraverso il tempo, è arte che vive nell'istante, e per questo è la forma artistica più vicina all'essenza della nostra vita (assieme probabilmente al teatro). La musica già per sua essenza sfugge al poter essere messa in essere, è non-essere puro. Non è possibile, come per la mela, definirla in modo scientifico di modo da identificare un tipo di musica ogni volta che la senti, perché la musica, a differenza dei generi e delle specie animali e vegetali, è una creazione che riguarda solamente l'uomo. Per questo qualsiasi categorizzazione musicale è destinata ad essere parziale e ad essere costantemente sfondata dai creatori di musica, nonché a creare i pregiudizi in campo musicale per la confusione tra la definizione di musica e la musica in sé. Non esiste un'arte più vicina all'emozione della musica, che di per sé è l'esperienza umana più vera e indefinibile.
                    Fare arte, fare critica dell'arte, fare filosofia, e anche fare scienza in senso teorico, sono tutte forme di creazione dell'uomo allo stesso modo che si muovono in ambiti completamente separati, pur riflettendosi ognuno sull'altro. Quando faccio critica musicale non sto semplicemente descrivendo le sensazioni di un album: sto creando effettivamente una mia concettualità per cercare di esprimere la tonalità emozionale della musica.
                    La differenza tra ciò che io posso esprimere in senso assoluto e ciò che è una mia propria espressione è un problema insito nella natura stessa del linguaggio (linguaggio che - attenzione - include anche il linguaggio artistico). Difatti, sebbene ognuno di noi articoli il pensiero in un ordine ed in una sequenza del tutto peculiare, l'espressione è limitata da due proprietà fondamentali del linguaggio:
                    1. se esprimiamo un pensiero lo esprimiamo sempre a qualcuno, e dunque dobbiamo esprimerlo in modo che qualcuno lo capisca. Anche quando creiamo linguaggio in senso più proprio, cioè lo riformiamo, stiamo creando qualcosa semplicemente ignorando un individuo/pubblico particolare che la potrebbe capire, facendo sì che sia il pubblico a crearsi intorno alla propria idea.
                    2. il nostro linguaggio è sempre e comunque condizionato dall'ambiente in cui abbiamo vissuto e in cui viviamo. Io nasco già in un luogo e parlo già una certa lingua senza che io lo abbia scelto. Quando uso il linguaggio non posso evitare di partire con il linguaggio del luogo dove sono vissuto.
                    E' proprio perché il linguaggio è un mezzo tra enti diversi che si generano incomprensioni nel formularlo. Se già due persone partono da mondi concettuali differenti sarà molto difficile che nell'articolare il discorso esse si troveranno immediatamente l'uno nei termini dell'altro. Con ogni probabilità sia io che te abbiamo una concezione dell'arte piuttosto accurata e riflettuta, nonché abbiamo espresso pressoché gli stessi significati, ma partendo da punti di considerazione differenti è difficile trovare unità all'argomento.

                    Per quanto riguarda la situazione italiana, nonostante riconosca la nostra arretratezza, ho visto molti segni da parte del mondo artistico che mi fanno ben sperare. Negli ultimi anni difatti ho potuto ascoltare degli album di musica davvero italiana, non più vincolata agli stereotipi della musica estera che fino a qualche tempo veniva copiata in modo pedissequo e non reintegrata nella nostra creatività. Un tempo c'erano le correnti musicali straniere e gli italiani che copiavano quelle correnti musicali - c'era il progressive rock e il progressive italiano, c'era l'heavy metal e il metal italiano, c'erano le hit americane e quelle italiane che semplicemente ne traducevano la lingua, e così via (escludendo magari il cantautorato che è stato probabilmente l'unico genere musicale davvero nostro); ora esistono anche molte band che fanno in primo luogo la propria musica e solo successivamente la si può ricondurre ad un vasto campo di influenze. Grazie probabilmente al fenomeno del p2p ci si è iniziati a liberare da quella forma di dominio culturale che i paesi anglosassoni hanno mantenuto su di noi dalla fine della seconda Guerra Mondiale. Non ha senso limitarci a lamentare il problema senza fare niente per risolverlo: ciò che a questo punto bisogna fare è continuare a creare musica propria, liberarsi continuamente dallo schema per giungere all'ispirazione vera e propria, dare insomma un vero contributo artistico alla società. Quando anche in Italia ci saremo liberati di quelle pesanti correnti conservatrici che ancora frenano il nostro sviluppo allora potrà iniziare davvero una grande epoca per l'Italia.

                    Un ultimo appunto sulla questione Flux:
                    flux si rispecchia esattamente in cio' che tu definisci commerciale.una nuova forma di tv interattiva e paranoica.chiama a se' chi da altre parti non e' rappresentato,gli da spazzio,per usarlo.certo,a me fa anche comodo,ma di artisticamente nobile ha ben poco.
                    per il resto basta saperlo usare,per non essere semplicemente usati.
                    Vorrei ricordare in proposito che qualsiasi forma mediatica - in ordine di originarietà, la parola, l'arte, la stampa, la radio, la televisione, internet, quel mezzo del tutto nuovo che è Flux - altro non è che un mezzo, una possibilità d'espressione che viene data e che a seconda di chi la usa può essere condotta bene o male; sta appunto nella nostra capacità di comprensione del fenomeno capire come usare il mezzo.

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                    • #25
                      2. Tutta la musica è commerciale. Anche gli artisti meno "facili" stampano i propri dischi e li vendono nei negozi, e si rivolgono ad un certo pubblico esattamente come fanno gli artisti più "semplici" che vengono mandati in classifica. Dire che un artista è commerciale non ha dunque senso, poiché si afferma qualcosa che è sempre vero.

                      4. Non ha senso né dire "un artista/gruppo è bello" né "un artista/gruppo è brutto".

                      "Uno che ascolta solo musica metal molto probabilmente non ha le conoscenze necessarie per giudicare un brano pop, e così via"



                      Quoto in pieno la prima affermazione, anche i gruppi Black Metal che sembrano tanto cattivi e contro il sistema in realtà sono commerciali almeno quanto Britney Spears, si rivolgono semplicemente a un altro pubblico nessuno realizza dischi sperando che non vengano comprati, sono d'accordo anche con l'ultimo, un metallaro non può giudicare i Duran Duran (giusto per citare un gruppo Pop) e vale la stessa cosa viceversa. Non credo di poter sottoscrivere la seconda perché a mio avviso ognuno ha diritto di dire se un artista vale oppure no, deve però giustificare adeguatamente il suo giudizio
                      "Non sarai mai un vero uomo fino a che non conoscerai la via del guerriero..."

                      I sette principi del Bushido

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                      • #26
                        ha ragione perchè nn si deve insultare nessun genere come qualcuno fa cn il metal perchè ho letto insulti espliciti e spero vengano bannati
                        I burned my Fender Stratocaster

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                        • #27
                          MI SEMBRA GIUSTO però devo dire ke insulti verso utenti no ma esprimere la propria opinione sulla musica schifosa si.
                          I burned my Fender Stratocaster

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                          • #28
                            Letto!
                            <<Goku tu sei colui che porterà il mondo alla fine dell'inizio...tu sei il nuovo...>> Leggete la mia fan fiction.. e scoprirete perchè...

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                            • #29
                              Originariamente Scritto da Jimi Hendrix Visualizza Messaggio
                              ha ragione perchè nn si deve insultare nessun genere come qualcuno fa cn il metal perchè ho letto insulti espliciti e spero vengano bannati
                              MI SEMBRA GIUSTO però devo dire ke insulti verso utenti no ma esprimere la propria opinione sulla musica schifosa si.
                              ??
                              Ti rendi conto che in ogni topic dove non si parla di Rock e affini tu vieni a rompere le pelotas schifando qua e la?
                              Io non ho niente in controrio se a te non piace la musica Elettronica, il Rapcore, il rap o qualsiasi altro genere che non va incontro ai tuoi gusti.
                              Ma c'e' modo e modo di esprimere le opinioni, e sopratutto bisognerebbe argomentarle senza buttarla sul personale.

                              "Il Rap fa schifo, tu che ascolti rap non capisci un cazzo di Musica"
                              Non erano le parole esatte, ma il senso era quello. Ti sembra normale rispondere cosi', ma sopratutto non acettare l'opinione di un altro utente, dandogli dell'idiota?
                              Ma da quanto ho capito, non sei altro che un bamboccio viziato tredicenne, che vorrebbe avere sempre ragione e fare quello che gli gira, dicendo quello che gli gira, e andando contro a un moderatore (Dalla pazienza disumana) solo perche' ti dice di rispettare delle regole (Non credo propio che nella vita di tutti i giorni tu ti comporti cosi', anzi...) che cercano di dare un ordine. Se ognuno facesse come te, pretendo pure di avere ragione, sarebbe l'anarchia.

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                              • #30
                                Originariamente Scritto da Jimi Hendrix Visualizza Messaggio
                                ha ragione perch&#232; nn si deve insultare nessun genere come qualcuno fa cn il metal perch&#232; ho letto insulti espliciti e spero vengano bannati
                                Si concordo ma questo vale anche per chi dice "la musica elettronica fa schifo", vero caro Jimi???

                                Originariamente Scritto da Jimi Hendrix Visualizza Messaggio
                                l'elettronica fa schifo &#232; questo il mio parere.
                                Last edited by Lord David; 19 July 2007, 13:32. Motivo: Ricordi? MUHAHAHAHAHAH!!!

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