Per l'estrema felicità di Blaze ho ascoltato Sad Wings of Destiny dei Judas Priest.Mi è piaciuto,Halford fa degli acutazzi paurosi.Insomma un 85 se lo merita
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Originariamente Scritto da The.Philosopher Visualizza MessaggioPer l'estrema felicità di Blaze ho ascoltato Sad Wings of Destiny dei Judas Priest.Mi è piaciuto,Halford fa degli acutazzi paurosi.Insomma un 85 se lo merita
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Sacrament dei lamb of god sotto tortura di amici. Non so nemmeno spiegare perchè (dato che quasi tutti i gruppi trash che ho ascoltato mi han fatto pena) ma mi sono piaciuti un sacco. Redneck in particolare (se avete voglia guardatevi il video ufficiale, è semplicemente spettacolare ). E come ho notato stamattina sono perfetti come sveglia
80.
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Parlo un po' meglio di Blood on Ice.
Inizio risaltando i difetti del disco, abbastanza evidenti e a tratti fastidiosi. I veri "sbagli" sono due, e risiedono nella voce di Quorthon, spesso stonata, e dalla produzione, indegna e veramente pessima.
Accantonati questi difetti, questo disco mi è piaciuto parecchio. Intriso di tanta epicità, l'album dei Bathory contiene tracce veramente belle. I cori della title track sono veramente travolgenti e con essi quasi tutti gli altri brani (quasi perché l'accoppiata The Sword/The Stallion passa praticamente anonima), tutti caratterizzati da ritmi raramente veloci e da atmosfere tipicamente nordiche. Il miglior brano secondo me è The Lake, che possiede un coro veramente superbo, ma The Woodwoman la marca stretta, una canzone con un arpeggio fantastico a dir poco.
Potrebbe sembrare discutibile la scelta di "duplicare" la title track in Blood on Ice e The Revenge of Blood on Ice, ma per me è gradevole la ripresa del tema iniziale con testi opportunamente modificati ed un'aggiunta di tre minuti che rende l'ultima traccia addirittura migliore della prima. L'album in sé potrebbe dare davvero tanto, ma la produzione e il cantato a volte pessimo di Quorthon non me lo fanno godere appieno. Degne di nota anche le due brevi ballate Man of Iron e The Ravens: entrambe acustiche, si basano su arpeggi molto belli ed un Quorthon quasi decente. Peccato che l'arpeggio della prima sia rovinato dal rumore del tagliaerba del vicino di Quorthon (ecco perché parlo di produzione da scantinato o da garage).
Certo, è possibile che con la più limpida delle voci e la più cristallina delle produzioni le canzoni avrebbero subito una banalizzazione drastica, quindi mi limito ad essere felice di averlo provato così com'è.
Per me è da 85.
The Lake è tra le canzoni epiche più belle che conosca.Last edited by Blaze; 02 October 2010, 00:24.
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Oggi ho dato l'ultimo ascolto a Octopus dei Gentle Giant. Il disco è caratterizzato dallo stile molto particolare e bizzarro del gruppo inglese, che riesce con grande classe a intrattenere l'ascoltatore per tutto la durata dell'album. Tratti caratteristici dei Gentle Giant sono l'utilizzo di tanti strumenti diversi e gli ottimi esperimenti a più voci. Non ci sono capolavori a livello di pezzi, ma il disco è molto unitario e ben strutturato. Io lo consiglio a chi vuole provare qualcosa di "nuovo"...
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Sto dando in questo momento il terzo ascolto a Dead Heart in a Dead World dei Nevermore.
Il gruppo è veramente particolare, e la voce di Warrel Dane è veramente molto potente e particolare. Le linee vocali sono molto imprevedibile e con esse i cambi di tempo, spesso improvvisi.
Le chitarre interagiscono in modo veramente coeso e durante le strofe (come ad esempio nella opener Narcosynthesis) formano delle ritmiche veramente granitiche, proprie forse più del metal estremo.
Degnissime di nota quasi tutte le tracce, tra cui una deliziosa cover, The Sound of Silence.
È incredibile quanto adori Operation: Livecrime dei Queensryche, riproposizione perfetta di quello che è il mio concept preferito.Last edited by Red; 26 August 2019, 15:55.
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Il mio ultimo ascolto (ma qui posto solo io? D: ) è stato Wheels of Steel dei Saxon, band che insieme ai primi Iron Maiden, ai Samson e molte altre band meno conosciute hanno formato il fenomeno chiamato NWOBHM.
Il disco è un concentrato di ottimo hard 'n' heavy ancora piuttosto ancorato al rock, anche se i riff sono sempre gradevoli. Da segnalare la potente opener Motorcycle Man, il mid-tempo Suzie Hold On, la breve Stand Up and Be Counted ma soprattutto la meravigliosa 747 (Strangers in the Night).
Un disco che non mi ha preso al primissimo ascolto.
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Originariamente Scritto da Blaze. Visualizza Messaggio(ma qui posto solo io? D: )
Ascoltato per la terza volta circa Fear of a Blank Planet, dei Porcupine Tree.
Non troppo semplice da assimilare, si tratta comunque di un ottimo lavoro, sia a livello di composizioni che di musicalità. Sei tracce ben strutturate e tutte abbastanza lunghe, in particolar modo Anestethize, della durata di diciassette minuti.
Se comparati ai Tool, i Porcupine Tree di questo disco presentano numerose somiglianze: sound molto simile, atmosfere ugualmente inquiete, un po' meno di tecnica e di parti Metal.
La qualità è equamente distribuita in tutte le tracce, in particolar modo in Anestethize e way out of Here.
Grandi lavori per l'atmosfera con le tastiere, Gavin Harrison è un buon batterista.sigpic
stupid sexy greedo butt
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Originariamente Scritto da nuccio Visualizza Messaggioin questo periodo sto ascoltando i blue oyster cult,che ne pensate??"Don't you know there ain't no devil, there's just God when he's drunk"
sigpic
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Originariamente Scritto da nuccio Visualizza Messaggioin questo periodo sto ascoltando i blue oyster cult,che ne pensate??
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