Alfa Romeo 156 GTAm
Tutta nera. In mezzo a tanto rosso. Una perla scura, su piedistallo di luce, da ammirare dal basso. Una letterina, in minuscolo, accanto alle tre note, quelle che hanno scosso gli animi nell’ultimo periodo. Casa Alfa: 156 GTAm. Si torna a respirare l’atmosfera del Biscione.
Ronny Mengo
Venerdì, 6 Dicembre 2002
È lei la novità di Arese infiocchettata per Bologna. Studio di evoluzione stradale. Prototipo, quindi, ma così vicino ai tratti da strada da lasciar immaginare sviluppi. Tutta nera. In mezzo al resto, rosso: per attirare lo sguardo, incutere rispetto, ancor prima di conoscerne le specifiche, che incutono rispetto.
Perché è la N-Technology, la squadra corse dell’Alfa Romeo, la madre della creatura. Obiettivo: trasformare un veicolo da competizione in vettura stradale, prendendo un fior di propulsore e migliorandolo, rendendolo ancora più aggressivo. Presente la 156 GTA?, ecco la lascia dietro in agilità.
Merito del V6 lì sotto: la cilindrata aumenta da 3200 a 3548 cc, mentre l'alesaggio è di 97 mm e la corsa di 78 mm: rispetto al 3.2 della GTA tradizionale, il 3.5 V6 24v di Alfa 156 GTAm sviluppa 300 cavalli di potenza massima a 6800 giri al minuto, abbinato com'è al cambio manuale a sei marce e a un differenziale autobloccante viscoso.
Vocazione sottratta alla pista, che mette subito le cose in chiaro. A partire dall’aspetto esterno. Dietro, non c’è lo spoiler da gara, sostituito da un più discreto labbro di uscita che migliora il flusso aerodinamico. Largo poi a parafanghi che definire muscolosi è poco e un cofano nuovo di zecca, nervato a dovere, realizzati in materiale composito per mantenere il peso al minimo. Uno spoiler, davanti, che incolla la macchina all’asfalto, minigonne accennate ma efficaci, tappo del serbatoio cromato che si staglia sullo sfondo di pece, e una coda dominata dai due terminali di scarico e da un estrattore che solca la strada.
E cerchi in lega leggera da diciannove pollici, e assetto sportivo, sviluppato tenendo conto dell'alleggerimento della carrozzeria e dall'impiego stradale: quindi ammortizzatori regolabili in altezza, oleopneumatici Bilstein con molle Eibach dotate di helper-spring. Impianto frenante? Rispetto alla 156 GTA, i freni anteriori hanno pinze e dischi Brembo maggiorati con un diametro di 330 millimetri.
Font: VIRGILIO[/url]
Tutta nera. In mezzo a tanto rosso. Una perla scura, su piedistallo di luce, da ammirare dal basso. Una letterina, in minuscolo, accanto alle tre note, quelle che hanno scosso gli animi nell’ultimo periodo. Casa Alfa: 156 GTAm. Si torna a respirare l’atmosfera del Biscione.
Ronny Mengo
Venerdì, 6 Dicembre 2002
È lei la novità di Arese infiocchettata per Bologna. Studio di evoluzione stradale. Prototipo, quindi, ma così vicino ai tratti da strada da lasciar immaginare sviluppi. Tutta nera. In mezzo al resto, rosso: per attirare lo sguardo, incutere rispetto, ancor prima di conoscerne le specifiche, che incutono rispetto.
Perché è la N-Technology, la squadra corse dell’Alfa Romeo, la madre della creatura. Obiettivo: trasformare un veicolo da competizione in vettura stradale, prendendo un fior di propulsore e migliorandolo, rendendolo ancora più aggressivo. Presente la 156 GTA?, ecco la lascia dietro in agilità.
Merito del V6 lì sotto: la cilindrata aumenta da 3200 a 3548 cc, mentre l'alesaggio è di 97 mm e la corsa di 78 mm: rispetto al 3.2 della GTA tradizionale, il 3.5 V6 24v di Alfa 156 GTAm sviluppa 300 cavalli di potenza massima a 6800 giri al minuto, abbinato com'è al cambio manuale a sei marce e a un differenziale autobloccante viscoso.
Vocazione sottratta alla pista, che mette subito le cose in chiaro. A partire dall’aspetto esterno. Dietro, non c’è lo spoiler da gara, sostituito da un più discreto labbro di uscita che migliora il flusso aerodinamico. Largo poi a parafanghi che definire muscolosi è poco e un cofano nuovo di zecca, nervato a dovere, realizzati in materiale composito per mantenere il peso al minimo. Uno spoiler, davanti, che incolla la macchina all’asfalto, minigonne accennate ma efficaci, tappo del serbatoio cromato che si staglia sullo sfondo di pece, e una coda dominata dai due terminali di scarico e da un estrattore che solca la strada.
E cerchi in lega leggera da diciannove pollici, e assetto sportivo, sviluppato tenendo conto dell'alleggerimento della carrozzeria e dall'impiego stradale: quindi ammortizzatori regolabili in altezza, oleopneumatici Bilstein con molle Eibach dotate di helper-spring. Impianto frenante? Rispetto alla 156 GTA, i freni anteriori hanno pinze e dischi Brembo maggiorati con un diametro di 330 millimetri.
Font: VIRGILIO[/url]
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