Ultimatum della Fia alla Michelin che rifornisce Williams, McLaren, Renault, ma non solo: a Monza partiranno controlli più severi sui pneumatici. Scatta la minaccia di non prendere parte al Gp....
MILANO - Il finale di stagione si annuncia combattuto e a questo punto non solo perchè piloti e team si trovano raggruppati in una manciata di punti: la Fia ha infatti dato l'ultimatum alla Michelin sulle gomme larghe e la lotta si annuncia ricca di colpi di scena. Tra i due contendenti ci sono ben cinque scuderie, Williams, McLaren, Renault, Jaguar e Toyota, che ora rischiano di dover prendere una decisione sconvolgente: disertare gli ultimi tre appuntamenti del Mondiale 2003.
Ma qual è l'oggetto del contendere? Si tratta dell'ampiezza del battistrada che per regolamento (articolo 77 comma C) è fissato a 27 centimetri. Ma secondo quanto affermato da Charlie Whiting tale misura non verrebbe rispettata: finora i controlli sono sempre stati effettuati prima che la monoposto scendesse in pista, prima quindi che intervenisse il calore a dilatare la gomma (è ammesso il 5%): ma a partire dal prossimo Gp di Monza si è deciso di essere più rigidi e quindi i pneumatici potrebbero essere sottoposti a controllo anche dopo le prove e la gara.
Il delegato tecnico della Fia ha inviato mercoledì scorso il seguente comunicato alle 10 scuderie e a Michelin e Bridgestone: "E' apparso chiaro che in determinate circostanze l'impronta a terra delle ruote anteriori di alcune macchine può aver ecceduto la larghezza di 270 millimetri, malgrado quando viene misurata in maniera statica l'impronta della gomma nuova non eccede il massimo consentito dall'articolo 77 (c) del regolamento sportivo del 2003. Con effetto immediato qualsiasi parte della gomma anteriore che consideriamo in sistematico e regolare contatto con l'asfalto sarà considerata battistrada e sarà presa in considerazione quando si misurerà la larghezza della gomma come è definito nel summenzionato regolamento".
Anche se nel documento non c'è un esplicito riferimento alla Michelin, non è difficile supporre che saranno proprio i francesi ad essere in grande difficoltà: mentre infatti la Bridgestone ha optato per un battistrada che non supera i 22 cm affinchè la gomma influisse il meno possibile sull'aerodinamica, i rivali si sono spinti al limite imposto dal regolamento per una maggior aderenza, una frenata più efficace e minori problemi di sottosterzo.
"Siamo ovviamenti sorpresi dalla decisione della Fia che intende cambiare in corsa l'interpretazione del regolamento" ha dichiarato Pascal Vasselon, responsabile Michelin ai Gp, "Una cosa che si può benissimo fare in vista della prossima stagione ma non è realistico pensare di risolvere a pochi giorni dal Gp d'Italia".
La Michelin non rinuncia poi alla polemica: come è infatti possibile che solo ora, con un campionato aperto in corso, si decida per un cambiamento in questo senso? Che ci sia una sorta di burattinaio dietro l'intervento della Fia? Da Parigi giungono smentite non ufficiali, Ferrari e Bridgestone non hanno nulla a che fare con questa decisione che è stata invece presa proprio per evitare che i sopra citati presentassero un eventuale reclamo.
Alla polemica si aggiunge poi una minaccia: Pierre Dupasquier ha infatti ipotizzato un forfait. A Monza i cinque team potrebbero non presentarsi in pista perchè potrebbero investire grosse somme di denaro senza la certezza di veder mantenuta l'attuale classifica. L'unica certezza è che la Michelin non intende apportare modifiche ai suoi pneumatici: non c'è tempo. Nei prossimi test quindi le stesse gomme, aspettando di trovare un compromesso con la Fia.
Nella foto AP Pierre Dupasquier:
Fonte: Libero.
EDIT: se è più adatta a motori spostate pure.
MILANO - Il finale di stagione si annuncia combattuto e a questo punto non solo perchè piloti e team si trovano raggruppati in una manciata di punti: la Fia ha infatti dato l'ultimatum alla Michelin sulle gomme larghe e la lotta si annuncia ricca di colpi di scena. Tra i due contendenti ci sono ben cinque scuderie, Williams, McLaren, Renault, Jaguar e Toyota, che ora rischiano di dover prendere una decisione sconvolgente: disertare gli ultimi tre appuntamenti del Mondiale 2003.
Ma qual è l'oggetto del contendere? Si tratta dell'ampiezza del battistrada che per regolamento (articolo 77 comma C) è fissato a 27 centimetri. Ma secondo quanto affermato da Charlie Whiting tale misura non verrebbe rispettata: finora i controlli sono sempre stati effettuati prima che la monoposto scendesse in pista, prima quindi che intervenisse il calore a dilatare la gomma (è ammesso il 5%): ma a partire dal prossimo Gp di Monza si è deciso di essere più rigidi e quindi i pneumatici potrebbero essere sottoposti a controllo anche dopo le prove e la gara.
Il delegato tecnico della Fia ha inviato mercoledì scorso il seguente comunicato alle 10 scuderie e a Michelin e Bridgestone: "E' apparso chiaro che in determinate circostanze l'impronta a terra delle ruote anteriori di alcune macchine può aver ecceduto la larghezza di 270 millimetri, malgrado quando viene misurata in maniera statica l'impronta della gomma nuova non eccede il massimo consentito dall'articolo 77 (c) del regolamento sportivo del 2003. Con effetto immediato qualsiasi parte della gomma anteriore che consideriamo in sistematico e regolare contatto con l'asfalto sarà considerata battistrada e sarà presa in considerazione quando si misurerà la larghezza della gomma come è definito nel summenzionato regolamento".
Anche se nel documento non c'è un esplicito riferimento alla Michelin, non è difficile supporre che saranno proprio i francesi ad essere in grande difficoltà: mentre infatti la Bridgestone ha optato per un battistrada che non supera i 22 cm affinchè la gomma influisse il meno possibile sull'aerodinamica, i rivali si sono spinti al limite imposto dal regolamento per una maggior aderenza, una frenata più efficace e minori problemi di sottosterzo.
"Siamo ovviamenti sorpresi dalla decisione della Fia che intende cambiare in corsa l'interpretazione del regolamento" ha dichiarato Pascal Vasselon, responsabile Michelin ai Gp, "Una cosa che si può benissimo fare in vista della prossima stagione ma non è realistico pensare di risolvere a pochi giorni dal Gp d'Italia".
La Michelin non rinuncia poi alla polemica: come è infatti possibile che solo ora, con un campionato aperto in corso, si decida per un cambiamento in questo senso? Che ci sia una sorta di burattinaio dietro l'intervento della Fia? Da Parigi giungono smentite non ufficiali, Ferrari e Bridgestone non hanno nulla a che fare con questa decisione che è stata invece presa proprio per evitare che i sopra citati presentassero un eventuale reclamo.
Alla polemica si aggiunge poi una minaccia: Pierre Dupasquier ha infatti ipotizzato un forfait. A Monza i cinque team potrebbero non presentarsi in pista perchè potrebbero investire grosse somme di denaro senza la certezza di veder mantenuta l'attuale classifica. L'unica certezza è che la Michelin non intende apportare modifiche ai suoi pneumatici: non c'è tempo. Nei prossimi test quindi le stesse gomme, aspettando di trovare un compromesso con la Fia.
Nella foto AP Pierre Dupasquier:
Fonte: Libero.
EDIT: se è più adatta a motori spostate pure.
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