Dicembre. Tutti più buoni, causa Natale, tutti più euforici causa Capodanno. Non solo. Tutti in trepidante attesa: magari tutti no, ma gli auto-maniaci di certo. Attesa di novità, ansia da concept-car, dicembre del resto: anticamera al salone dei saloni. Detroit. Per iniziare a placare i pruriti, eccovi in pasto le prime anticipazioni. Prototipi su prototipi, nella consueta gara a chi stupisce di più. Ma non solo.
Inutile dire che la pressione sia maggiore per i padroni di casa, come per ogni vernissage che si rispetti. Quindi General Motors, Chrysler, Ford: gente che al "North American International Auto Show" ci va a piedi. A loro dunque il compito di infiocchettare per bene il wellcome, a colpi di matita, svelando le carte con la dovuta suspance. Schizzi, disegni, quasi-foto, foto, per aumentare l’acquolina. Esercizi di stile, ma anche progetti belli che pronti per il salto in catena di montaggio e prodotti fatti e finiti, che si godono i flash ufficiali prima di scendere in strada.
E GM non si tira indietro, buttando sul piatto sei concept (destinate forse ad aumentare) per far vedere al mondo come la pensa sull’argomento "auto di domani". La prima si trova in Casa Pontiac. Nome: G6, segni particolari: quattro porte, una per passeggero, faccia da coupé, trazione integrale e V6 supercharged sotto il cofano. C’è qualcosa della già vista Solstice, aggressività da sportiva, interni con quattro singoli posti, comfort e high-tech quanto basta. Si passa alla Chevrolet SS, moderna interpretazione delle Super Sport di Casa. Anche qui quattro porte, nascoste da una maschera da sportiva, trazione posteriore e V8 che pulsa. Bassa, larga, cattiva, l’ultima Chevy sarà un omaggio agli anni ’50, non senza sprazzi avveniristici e tecnologia di ultima generazione. Mentre la sorella Malibi avrà la faccia da berlina, con i classici cromosomi yankee.
Poteva mancare un pick-uppone? Sia mai, gli americani non ne sentirebbero ragione. Eccolo: Chevrolet Cheyenne. Ossia un tentativo di avvicinare l’auto con cassone – tanto cara Oltreoceano – alle caratteristiche da ammiraglia. Abitabilità quindi, prima di tutto, il che vuol dire una doppia cabina con tanto di letto dietro ai sedili anteriori. Poi dimensioni che da noi potrebbero risultare improponibili (da loro sfiorano la norma) ed esperimenti funzionali, come la portiera laterale che dà accesso alla vasca posteriore e il portellone che facilita il carico.
Via poi al crossover, parola magica che riunisce i benefici di SUV e berlina, spalancando le porte alla contaminazione totale. Ci pensa Buick a darne un esempio, con la Centurion, nome poco felice che riporta più al passatempo preferito da Obelix che non a un modello di auto. Evoluzione di creature già viste sotto la griffe di Buick, vedi Bengal, LaCrosse e Cielo: cristalli laterali ridotti all’osso, gruppi ottici anteriori che sbordano sulle fiancate, tre file di sedili dentro. Chiude la famiglia GM la Chevrolet Journey, frutto del lavoro fatto in Brasile, Design & Engineering Center. Un po’ SUV un po’ station wagon, con le quattro ruote a dare trazione e sette posti nell’abitacolo.
Per ora le altre due sorelle d’America fanno melina. Nessuna nuova, da parte di Ford e Chrysler. Tocca accontentarsi del numero di novità previsto: tre prototipi nuovi nuovi per l’Ovale Blu, oltre a una Mustang GT coupé/convertible (sempre prototipo), l’F-150 e la nuova serie della Thunderbird, per quanto riguarda il prodotto. Procediamo. Nella lista degli esercizi di stile compaiono altri nomi: Hyundai presenterà OLV, Honda riproporrà un Element rivisitato, Mitsubishi svela la Tarmac Spider. Di più, occhi puntati sugli stand di Aston Martin, Lincoln, Volvo, Mercuri, Dodge (si parla di Durango Hemi R/T), Matra. Senza contare l’attesa per la Bmw X3, prototipo di SUV compatto.
Nella lista "Production", invece ecco le prime chicche: Cadillac presenta SRX (uno Sport Utility Vehicle) e XLR (spider), poi Buick Rainier (SUV), Pontiac GranPrix (berlina 5 porte), Acura, Infinity FX45. E un pick-up Nissan, qualcosa di Toyota e Lexus, Mitsubishi Endeavor e Lancer, Chevrolet Equinox e Colorado. Sì, insomma, Detroit dovrebbe dettare la direzione anche quest’anno. Copritevi bene che si parte
Auto di serie:
Pontiac Grand Prix
Acura
Ford Thunderbird 2003
Buick Rainier
Chevrolet Malibu
Chevrolet Equinox
Chevrolet Colorado
Cadillac CTS V serie
Cadillac SRX
Cadillac XLR
Chevrolet Journey
Concept Car:
Honda Element concept
Hyundai OLV
Chevrolet SS
Buick Concept
Fonte:VIRGILIO
Inutile dire che la pressione sia maggiore per i padroni di casa, come per ogni vernissage che si rispetti. Quindi General Motors, Chrysler, Ford: gente che al "North American International Auto Show" ci va a piedi. A loro dunque il compito di infiocchettare per bene il wellcome, a colpi di matita, svelando le carte con la dovuta suspance. Schizzi, disegni, quasi-foto, foto, per aumentare l’acquolina. Esercizi di stile, ma anche progetti belli che pronti per il salto in catena di montaggio e prodotti fatti e finiti, che si godono i flash ufficiali prima di scendere in strada.
E GM non si tira indietro, buttando sul piatto sei concept (destinate forse ad aumentare) per far vedere al mondo come la pensa sull’argomento "auto di domani". La prima si trova in Casa Pontiac. Nome: G6, segni particolari: quattro porte, una per passeggero, faccia da coupé, trazione integrale e V6 supercharged sotto il cofano. C’è qualcosa della già vista Solstice, aggressività da sportiva, interni con quattro singoli posti, comfort e high-tech quanto basta. Si passa alla Chevrolet SS, moderna interpretazione delle Super Sport di Casa. Anche qui quattro porte, nascoste da una maschera da sportiva, trazione posteriore e V8 che pulsa. Bassa, larga, cattiva, l’ultima Chevy sarà un omaggio agli anni ’50, non senza sprazzi avveniristici e tecnologia di ultima generazione. Mentre la sorella Malibi avrà la faccia da berlina, con i classici cromosomi yankee.
Poteva mancare un pick-uppone? Sia mai, gli americani non ne sentirebbero ragione. Eccolo: Chevrolet Cheyenne. Ossia un tentativo di avvicinare l’auto con cassone – tanto cara Oltreoceano – alle caratteristiche da ammiraglia. Abitabilità quindi, prima di tutto, il che vuol dire una doppia cabina con tanto di letto dietro ai sedili anteriori. Poi dimensioni che da noi potrebbero risultare improponibili (da loro sfiorano la norma) ed esperimenti funzionali, come la portiera laterale che dà accesso alla vasca posteriore e il portellone che facilita il carico.
Via poi al crossover, parola magica che riunisce i benefici di SUV e berlina, spalancando le porte alla contaminazione totale. Ci pensa Buick a darne un esempio, con la Centurion, nome poco felice che riporta più al passatempo preferito da Obelix che non a un modello di auto. Evoluzione di creature già viste sotto la griffe di Buick, vedi Bengal, LaCrosse e Cielo: cristalli laterali ridotti all’osso, gruppi ottici anteriori che sbordano sulle fiancate, tre file di sedili dentro. Chiude la famiglia GM la Chevrolet Journey, frutto del lavoro fatto in Brasile, Design & Engineering Center. Un po’ SUV un po’ station wagon, con le quattro ruote a dare trazione e sette posti nell’abitacolo.
Per ora le altre due sorelle d’America fanno melina. Nessuna nuova, da parte di Ford e Chrysler. Tocca accontentarsi del numero di novità previsto: tre prototipi nuovi nuovi per l’Ovale Blu, oltre a una Mustang GT coupé/convertible (sempre prototipo), l’F-150 e la nuova serie della Thunderbird, per quanto riguarda il prodotto. Procediamo. Nella lista degli esercizi di stile compaiono altri nomi: Hyundai presenterà OLV, Honda riproporrà un Element rivisitato, Mitsubishi svela la Tarmac Spider. Di più, occhi puntati sugli stand di Aston Martin, Lincoln, Volvo, Mercuri, Dodge (si parla di Durango Hemi R/T), Matra. Senza contare l’attesa per la Bmw X3, prototipo di SUV compatto.
Nella lista "Production", invece ecco le prime chicche: Cadillac presenta SRX (uno Sport Utility Vehicle) e XLR (spider), poi Buick Rainier (SUV), Pontiac GranPrix (berlina 5 porte), Acura, Infinity FX45. E un pick-up Nissan, qualcosa di Toyota e Lexus, Mitsubishi Endeavor e Lancer, Chevrolet Equinox e Colorado. Sì, insomma, Detroit dovrebbe dettare la direzione anche quest’anno. Copritevi bene che si parte
Auto di serie:
Pontiac Grand Prix
Acura
Ford Thunderbird 2003
Buick Rainier
Chevrolet Malibu
Chevrolet Equinox
Chevrolet Colorado
Cadillac CTS V serie
Cadillac SRX
Cadillac XLR
Chevrolet Journey
Concept Car:
Honda Element concept
Hyundai OLV
Chevrolet SS
Buick Concept
Fonte:VIRGILIO
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