In questi giorni mi è capitato di pensare un poco al mondo videoludico in generale. Siamo all'ottava generazione e ormai le console hanno raggiunto un potenziale tecnico vastissimo. Questo cosa ha portato, però? A giochi tendenzialmente ripetitivi e simili, con multi-piattaforma per via dei alti prezzi di produzione e pochi lavori che cercano di rischiare per un prodotto di qualità.
Ne sono passati, di anni, dall'uscita nel lontano 1972 del Magnavox Odissey(per chi non lo sapesse, prima console mondiale), e gli sviluppatori non puntavano molto al comparto tecnico, ma bensì al "gameplay"(gameplay è utilizzato come eufemismo, visto che erano poche le opzioni che il gioco dava al videogiocatore). Piano piano, le console si sono sviluppate, ponendo sempre nuovi limiti da raggiungere. Limiti che gli sviluppatori non si ponevano, visto che riuscivano a creare buoni prodotti(parlo dall'inizio dell'era Nintendo, con la rinascita dell'industria videoludica grazie al NES).Una decina di anni dopo, entra nel mercato Sony, che riesce a rivoluzionare il mercato, con una macchina che è stata spremuta fino alla morte. Se ora mi affaccio su questa generazione, vedo che c'è stata una "involuzione": invece di sfruttare il comparto tecnico per esprimere al massimo le proprie idee, ci si trova in giochi che spremono al massimo l'hardware ma sono "scialbi". Con il dubbio che nelle generazioni future la situazione possa peggiorare, penso che l'industria videeoludica bisogna fermarsi qui, o perlomeno creare una "involuzione" tecnica, come è successo per il DS e la PSP.Altrimenti, fra qualche anno, potrei benissimo lasciare il mondo videoludico, dedicandomi a qualcos'altro, sinceramente.
Ne sono passati, di anni, dall'uscita nel lontano 1972 del Magnavox Odissey(per chi non lo sapesse, prima console mondiale), e gli sviluppatori non puntavano molto al comparto tecnico, ma bensì al "gameplay"(gameplay è utilizzato come eufemismo, visto che erano poche le opzioni che il gioco dava al videogiocatore). Piano piano, le console si sono sviluppate, ponendo sempre nuovi limiti da raggiungere. Limiti che gli sviluppatori non si ponevano, visto che riuscivano a creare buoni prodotti(parlo dall'inizio dell'era Nintendo, con la rinascita dell'industria videoludica grazie al NES).Una decina di anni dopo, entra nel mercato Sony, che riesce a rivoluzionare il mercato, con una macchina che è stata spremuta fino alla morte. Se ora mi affaccio su questa generazione, vedo che c'è stata una "involuzione": invece di sfruttare il comparto tecnico per esprimere al massimo le proprie idee, ci si trova in giochi che spremono al massimo l'hardware ma sono "scialbi". Con il dubbio che nelle generazioni future la situazione possa peggiorare, penso che l'industria videeoludica bisogna fermarsi qui, o perlomeno creare una "involuzione" tecnica, come è successo per il DS e la PSP.Altrimenti, fra qualche anno, potrei benissimo lasciare il mondo videoludico, dedicandomi a qualcos'altro, sinceramente.
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