Grazie dei complimenti, Darkito. In ogni caso, la politica come dici tu è bene che resti fuori. Per par condicio con tutte le polemiche riportate anche da parecchie testate di videogiochi sul titolo Konami, mi è parso però corretto puntualizzare, nell'articolo, un paio di punti essenziali (con mero intento cronistico e previo accurato controllo di fonti di ogni genere e provenienza).
1 - Falluja non era un paradiso dell'Islam dove gli iracheni vivevano felici e contenti, prima e dopo la caduta di nsaddam, finché i cattivi americani non sono arrivati con la loro mania della democrazia in punta di baionetta, ma piuttosto una città stato quaedista, occupata da volontari fondamentalisti stranieri (pochissimi iracheni) che predicavno e imponevano, pena mutilazioni, torture o morte, la sharja. Gran parte della popolazione, al momento dell'attacco americano era evacuata, spaventata dall'imminenza degli scontri e stufa marcia di un regime integralista che vietava di fumarsi una sigaretta in strada, perna il taglio dell'indice e del polllice, perché contrario, a loro dire, al Corano. Pur con l'amarezza di aver contato vittime civili, anche a causa dell'abitudine dei terroristi islamici (Hamas ed Hezbollah fanno lo stesso...) di utilizzare gli scudi umani nelle loro postazioni, per avere cadaveri da mostrare alla stampa, gli abitanti di Falluja ancora oggi sono ben contenti (così come quelli di altre città irachene) di essersi liberati degli scomodi "ospiti" di Al Quaeda e della loro isteria religiosa. E' un fatto documentato, anche se taciuto da parecchia stampa di parte.
2 - Le armi chimiche (classificate WMD, ovvero armi di distruzione di massa, secondo una terminologia ufficiale), sono classificate tali in base ad un elenco internazionale, redatto dall'ONU e ratificato dai Paesi Membri, inbase alla Convenzione Internazionale sulle Armi Chimiche. Di tale elenco fanno parte i gas (asfissianti, vescicanti, nervini, lacrimogeni, ecc) mentre non vi sono inclusi i defolianti (come l'Agente Arancio impiegato in Vietnam) e gli incendiari (come napalm e fosforo bianco, appunto). Queti i fatti, al di là delle opinioni personali che potrebbero spingermi, per esempio, a volerci includere anche la polvere pirica, la cui composizione (come ogni cosa in natura compresa l'aria che respiriamo, peraltro) corrisponde ad una formula chimica e la cui detonazione avviene per un reazione chimica. Mi premeva, nel rimarcarlo, sottolineare solo un fatto, e non un'opinione politica. Ossia che gli USA non avevano impiegato armi chimiche né di distruzione di massa (definite tali) come qualcuno aveva erroneamente scritto o declamato.
Non ho voluto parlare, invece, della mia opinione sui motivi dell'intervento americano in Iraq (che con la discussione sul gioco mi pareva poco attinente), nè mi pare questa la sede per iniziare a farlo ora. Se proprio lo volete sapere, a me il povero cristo iracheno (o somalo, o serbo, o bosniaco, o rwandese...) fa un'immensa pena, tanto quanto quello americano, morto in un grattacielo sventrato, nel quale si era recato di buon mattino per guadagnarsi il pane quotidiano. Per i tagliagole di Al Quaeda, invece, come per i boia dei regimi sanguinari e totalitari (da Hitler e Stalin a Saddam e Ahmadinejad), di compassione ho serie difficoltà a provarne. Ma, ancora una volta, questo che c'entra con 6 days in Falluja?
Un saluto affettuoso e un ringraziamento a quanti hanno voluto, in toni estremamente civili e garbati, contribuire con la loro opinione a questa discussione.
1 - Falluja non era un paradiso dell'Islam dove gli iracheni vivevano felici e contenti, prima e dopo la caduta di nsaddam, finché i cattivi americani non sono arrivati con la loro mania della democrazia in punta di baionetta, ma piuttosto una città stato quaedista, occupata da volontari fondamentalisti stranieri (pochissimi iracheni) che predicavno e imponevano, pena mutilazioni, torture o morte, la sharja. Gran parte della popolazione, al momento dell'attacco americano era evacuata, spaventata dall'imminenza degli scontri e stufa marcia di un regime integralista che vietava di fumarsi una sigaretta in strada, perna il taglio dell'indice e del polllice, perché contrario, a loro dire, al Corano. Pur con l'amarezza di aver contato vittime civili, anche a causa dell'abitudine dei terroristi islamici (Hamas ed Hezbollah fanno lo stesso...) di utilizzare gli scudi umani nelle loro postazioni, per avere cadaveri da mostrare alla stampa, gli abitanti di Falluja ancora oggi sono ben contenti (così come quelli di altre città irachene) di essersi liberati degli scomodi "ospiti" di Al Quaeda e della loro isteria religiosa. E' un fatto documentato, anche se taciuto da parecchia stampa di parte.
2 - Le armi chimiche (classificate WMD, ovvero armi di distruzione di massa, secondo una terminologia ufficiale), sono classificate tali in base ad un elenco internazionale, redatto dall'ONU e ratificato dai Paesi Membri, inbase alla Convenzione Internazionale sulle Armi Chimiche. Di tale elenco fanno parte i gas (asfissianti, vescicanti, nervini, lacrimogeni, ecc) mentre non vi sono inclusi i defolianti (come l'Agente Arancio impiegato in Vietnam) e gli incendiari (come napalm e fosforo bianco, appunto). Queti i fatti, al di là delle opinioni personali che potrebbero spingermi, per esempio, a volerci includere anche la polvere pirica, la cui composizione (come ogni cosa in natura compresa l'aria che respiriamo, peraltro) corrisponde ad una formula chimica e la cui detonazione avviene per un reazione chimica. Mi premeva, nel rimarcarlo, sottolineare solo un fatto, e non un'opinione politica. Ossia che gli USA non avevano impiegato armi chimiche né di distruzione di massa (definite tali) come qualcuno aveva erroneamente scritto o declamato.
Non ho voluto parlare, invece, della mia opinione sui motivi dell'intervento americano in Iraq (che con la discussione sul gioco mi pareva poco attinente), nè mi pare questa la sede per iniziare a farlo ora. Se proprio lo volete sapere, a me il povero cristo iracheno (o somalo, o serbo, o bosniaco, o rwandese...) fa un'immensa pena, tanto quanto quello americano, morto in un grattacielo sventrato, nel quale si era recato di buon mattino per guadagnarsi il pane quotidiano. Per i tagliagole di Al Quaeda, invece, come per i boia dei regimi sanguinari e totalitari (da Hitler e Stalin a Saddam e Ahmadinejad), di compassione ho serie difficoltà a provarne. Ma, ancora una volta, questo che c'entra con 6 days in Falluja?
Un saluto affettuoso e un ringraziamento a quanti hanno voluto, in toni estremamente civili e garbati, contribuire con la loro opinione a questa discussione.
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