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Ora te la faccio più semplice: vuol dire che questo non ne ha subito effetti negativi sulla valutazione mentre altri titoli si....!
Non ti chiedevo di esplicare il contenuto, ma di individuarne le implicazioni: è The Walking Dead che andrebbe penalizzato perché questo recensore non dà troppa importanza alla mancata localizzazione, oppure l'assenza dell'italiano andrebbe meno considerato nei giochi anglofoni?
E' esattamente l'espressione che devo assumere per farti capire la cosa? Per quale ragione a volte la mancata localizzazione in italiano penalizza il gioco ed a volte no? E' una valutazione soggettiva del recensore?
Ovvio che lo è, ogni sito ha le proprie linee direttive però in linea di massima un recensore dice la sua e sottolinea solo ciò che ritiene di rilievo.
Nel 2012 [facciamo pure '13] non credo sia biasimabile dare per un scontato un minimo bagaglio d'inglese visto il target a cui è rivolto il gioco.
Ovvio che lo è, ogni sito ha le proprie linee direttive però in linea di massima un recensore dice la sua e sottolinea solo ciò che ritiene di rilievo. Nel 2012 non credo sia biasimabile dare per un scontato un minimo bagaglio d'inglese visto il target a cui è rivolto il gioco.
Questo è quello che volevo dire. Perchè secondo me questa è una variabile che dovrebbe essere uniformata per tutto lo staff. Un gioco può essere divertente o meno oppure più o meno longevo da recensore a recensore, ma è oggettivo che la mancata traduzione lo è per tutti. Quindi secondo me, ogni redazione dovrebbe penalizzare tutti i giochi non localizzati o non penalizzarne nessuno seguendo una direttiva prefissa.
Io non trovo che un gioco per pc del degenere dove i dialoghi sono comprensibili ai più lo si debba penalizzare.
Magari avvisare questo sì ma penalizzare no, non è di certo un gioco in giapponese.
Originariamente Scritto da GiovanniAuditore ironico
la grafica è l'ultima cosa che guardo in un videogame, se ho un computer di ultimissima generazione è perché voglio giocare fluido a diablo1.
Magari avvisare questo sì ma penalizzare no, non è di certo un gioco in giapponese.
Il mio pensiero è questo: una recensione più che altro deve indirizzare e mettere in guardia l'acquirente, poi sta all'individuo decidere se ne vale la pena o meno.
Ma alla fine dipende tutto dalla mole dei testi e dalla difficoltà con cui essi sono scritti.
Se ad esempio io dessi 9 e più a planescape torment ita, probabilmente darei 8 alla versione eng perchè comunque se non sai veramente BENE l'inglese equivale a perderti tutto il gioco praticamente (considerando che la storia è il 90% del gioco ).
Ovvio che lo è, ogni sito ha le proprie linee direttive però in linea di massima un recensore dice la sua e sottolinea solo ciò che ritiene di rilievo.
Nel 2012 [facciamo pure '13] non credo sia biasimabile dare per un scontato un minimo bagaglio d'inglese visto il target a cui è rivolto il gioco.
Ma potrei anche dire che nel 2012 quasi '13 in un universo di gente che mette i sub a film di 8 ore GRATIS si possa trovare anche qualcuno disposto a farlo per una manciata di euro. O no? A parte che poi c'è inglese e inglese, non si può mettere tutto sullo stesso piano. Ci sono giochi dove lo slang impera ed è complicato seguirlo con precisione, perchè devo mettere il triplo dell'attenzione quando invece il mio unico scopo è rilassarmi e divertirmi? Suvvia.
Ma potrei anche dire che nel 2012 quasi '13 in un universo di gente che mette i sub a film di 8 ore GRATIS si possa trovare anche qualcuno disposto a farlo per una manciata di euro. O no?
Penso tu sappia benissimo che la mancata localizzazione deriva perlopiù da questioni di mercato: se un produttore non ha intenzione di puntare troppo su una determinata zona, non localizza il titolo e si affida alla lingua internazionale. Non è un dato positivo, affatto, ma non posso biasimare ad esempio la SEGA se non ha più intenzione di tradurre Yakuza in italiano: i sub costeranno poco, ma se non vendi rimane una perdita.
Ma non è neanche mia intenzione discutere di questo, sono un videogiocatore e non un azionista, pertanto l'analisi di determinate scelte economiche di un'azienda non mi interessano, non nell'ambito puramente ludico. Nel caso di un recensore si deve far notare la mancata localizzazione (cosa che c'è nella review), magari se sono presenti i sub o se la lingua straniera è unicamente parlata, il livello del registro linguistico. Ma sinceramente non capirò mai il ragionamento << È un bel gioco ma non ha l'italiano quindi gli cavo un voto >>, piuttosto un << È un bel gioco ma purtroppo accessibile solo a chi ha un buon inglese/francese/tedesco/scegli un idioma >>.
A parte che poi c'è inglese e inglese
"un minimo bagaglio d'inglese"
perchè devo mettere il triplo dell'attenzione quando invece il mio unico scopo è rilassarmi e divertirmi? Suvvia.
Lo trovo un pensiero condivisibile sino a quando non diventa parte integrante di un giudizio professionale.
Last edited by Dragon Slayer; 20 December 2012, 19:00.
Condivido il pensiero di Dragon, la scelta di inserire la sola lingua inglese non è un difetto in sè come lo possono essere, chessò, la grafica pietosa o alcuni elementi di gameplay poco azzeccati (ovvero mancanze universalmente criticabili). Il recensore fa bene a mettere in guardia l'acquirente, ma non dovrebbe poi farsi influenzare dalla mancata localizzazione nel giudizio complessivo IMHO.
La penalizzazione penso debba entrare in gioco, al massimo, quando uscirà, se uscirà da noi, la versione scatolata per console se non avrà la localizzazione perché questo indica scarsa attenzione verso un mercato a cui si è deciso di puntare ma per ora che è uscito da noi solo in maniera collaterale attraverso il dd no.
Originariamente Scritto da GiovanniAuditore ironico
la grafica è l'ultima cosa che guardo in un videogame, se ho un computer di ultimissima generazione è perché voglio giocare fluido a diablo1.
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