Sono d'accordo riguardo al fatto che i genitori andrebbero un pochino sensibilizzati sull'argomento e stiano un po' più attenti ai figli. Mi è capitato di vedere mio cugino, un bambino di 5 anni, giocare a GTA senza probabilmente neanche capire quello che stava succedendo sullo schermo e la cosa mi ha preoccupato un po'.
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La politica che era stata interpellata dalla pediatra del Corriere della Sera, scrive una lettera a Matteo Renzi riguardo ai giochi violenti.
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Originariamente Scritto da Buddha94 Visualizza MessaggioSono d'accordo riguardo al fatto che i genitori andrebbero un pochino sensibilizzati sull'argomento e stiano un po' più attenti ai figli. Mi è capitato di vedere mio cugino, un bambino di 5 anni, giocare a GTA senza probabilmente neanche capire quello che stava succedendo sullo schermo e la cosa mi ha preoccupato un po'.
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Originariamente Scritto da jenny56 Visualizza MessaggioSbagliato! Crescerà con deficit psicologici! Dai tempo al tempo, ad ognuno la sua età, e il suo gioco! Non forzate la natura che poi vi si ritorce contro! @shooter! Esatto! Spero non sia così! Dopo i 18 anni che vuoi che sia? E' solo un videogioco!""Deep into that darkness peering, long I stood there wondering, fearing,
Doubting, dreaming dreams no mortal ever dared to dream before..."
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Originariamente Scritto da Shooter Visualizza MessaggioDella mia generazione in quanti abbiamo giocato da ragazzini al primo Mortal Kombat, Doom a Carmageddon oppure Duke Nukem 3D?e lo ricordo soprattutto perchè tra compagni di classe ci mettemmo a smanettare seriamente per la prima volta con i pc con win95 proprio per togliere la dannata censura con gli zombie e il sangue verde!
E mi piange il cuore vedere che Carmageddon Reincarnation stia venendo fuori così male""Deep into that darkness peering, long I stood there wondering, fearing,
Doubting, dreaming dreams no mortal ever dared to dream before..."
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Originariamente Scritto da Phantasmagoria Visualizza MessaggioMa no dai, io sono cresciuto giocando a Doom, Quake, Unreal e Duke Nukem fin dalla tenera età. Il fatto è che ho avuto ottimi genitori ed un buon fratello che hanno saputo educarmi, acculturarmi e condividere momenti famigliari. Con questo non sto dicendo che vada tutto bene, sono un fermo sostenitore del PEGI come legge, dico solo che più che i videogiochi a creare problemi sono i genitori il problema principale.@Tatsu: mi dissocio! Vabbè, Renzi fa ridere...ma il resto no!
Last edited by jenny56; 06 February 2015, 18:11.QUANDO QUESTO GOVERNO DI TOSSICI CADRA' LE SARDINE SPARIRANNO!
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Originariamente Scritto da Ryo Narushima Visualizza MessaggioRisposta di renzi: ''che sono sti videogame? sembrano interessanti''
Possibile risposta numero 2: "Videogiochi? Vediamo... come possiamo tassarli...?"
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Originariamente Scritto da Phantasmagoria Visualizza MessaggioMa no dai, io sono cresciuto giocando a Doom, Quake, Unreal e Duke Nukem fin dalla tenera età. Il fatto è che ho avuto ottimi genitori ed un buon fratello che hanno saputo educarmi, acculturarmi e condividere momenti famigliari. Con questo non sto dicendo che vada tutto bene, sono un fermo sostenitore del PEGI come legge, dico solo che più che i videogiochi a creare problemi sono i genitori il problema principale.
Poi questa politicante invece di ricordagli che per questo genere di cose basterebbe un po' più di controllo e informazione da parte sua è andata a cadere ancor più nel ridicolo con questa lettera non pensando che in Italia ci sono cose più gravi da sistemare che l'incapacità dei genitori, e che se un bambino diventa un criminale giocando a GTA esistono problemi psicologici ben più gravi a monte.
Se non altro questa lettera sono più che certo che troverà un bel posto confortevole nel cestino dei rifiuti, dato che in Italia si cestinano le proposte serie figurarsi come può andare per certe cassate.
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Leggendo gli ultimi paragrafi della lettera si vede come non sanno neanche di che gioco stanno parlando se non quello che hanno visto dai trailer.
Parla di discriminazione quando nel gioco vi è una
cut-scene in qui, nel succo, Trevor esprime la sua felicita di come la squadra comprenda un gruppo di persone di razza, cultura, estradizione e abilita diverse e che si rammarica del fatto di non avere un amico gay in modo da essere cosi una squadra moderna e perfetta.
Per lo più poi se ci sono delle discriminazioni di solito sono fatte in modo da far vedere come sia stupida o abbietto il personaggio che le fa, facendo in modo da farlo sembrare ridicolo.
Per quanto riguarda il gioco d'azzardo in GTA non ve ne è traccia se non quello di scommettere soldi finti del gioco sulla propria prestazione durante una gara o una competizione. Le uniche scommesse che si fanno sono sul mercato azionario del gioco mostrando come accada veramente nella realtà che alcune persone traggano profitto in modo fraudolento dalle disgrazie di compagnie che spesso vengono sabotate e/o ingannate.
In fine trovo alquanto ipocrita demonizzare il gioco d'azzardo visto che in Italia è un monopolio di stato ed è legale fino a quando lo stato ne trae profitto attraverso la tassazione, come accade per la distribuzione di tabacco e alcool visto che si parla anche di droghe, e so per certo che è una bella fetta quella che lo stato incassa da queste cose e attività.
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Scad88, la lettera non si riferisce a GTA, parla dei videogiochi in generale. Per questo si parla anche di discriminazione e gioco d'azzardo.
Comunque, a differenza di quanto scritto in precedenza dalla pediatra, sono d'accordo con quanto scritto da Ilaria Capua. Non ha scritto nulla di falso né ha citato un gioco in particolare; inoltre si concentra sui rivenditori e sui genitori e non demonizza i videogiochi. Questo è un buon traguardo.
Ricordiamoci infine che il PEGI è deciso da persone, non è una verità assoluta, quindi mi pare semplicemente assurdo pensare che se un bambino di cinque anni gioca con un videogioco con PEGI 18+ allora avrà sicuramente o probabilmente disagi mentali e se gioca con un videogioco PEGI 5+ non li avrà. Il PEGI è un ottimo sistema e ha delle basi solide, ma gli effetti non sono necessariamente così drastici. In sintesi, un videogioco non può riuscire a insegnare a un bambino di cinque anni a diventare un terrorista se i genitori gli hanno dato una corretta educazione.
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Jenny come al solito fai di tutta l'erba un fascio e cadi preda di soluzioni da manifesto che ben poco hanno a che fare con la realtà.
A determinare la crescita dell'individuo dall'adolescenza all'età adulta NON sono i videogiochi ma è tutto un insieme di fattori che insieme agiscono e stimolano la crescita e lo sviluppo. I videogiochi rappresentano solo uno di questi fattori e francamente credo che abbiano un peso relativo molto molto basso rispetto a tanti altri.
Vorrei ricordare che i fattori principali nella crescita sono ovviamente la cura dei genitori/parenti e tutto il background sociale in cui il bambino cresce e con cui si rapporta. Non c'è bisogno di dire che sono le persone a determinare in buona parte la crescita dei bambini a partire dalla scuola, i compagni di classe e amici di infanzia, i gruppi e le cerchie di conoscenti e amici. Ovviamente ci sono anche tutti gli intrattenimenti che NON sono solo videogiochi, ci sono i FILM i Libri la Televisione e soprattutto INTERNET. Tutto si amalgama insieme a determinare lo sviluppo finale. Quindi non è che se improvvisamente tutti i PEGI dei videogicohi venissero rispettati in modo ferreo allora cambierebbe qualcosa. Come al solito la vera responsabilità della crescita di un figlio è dei genitori, e non sono accettabili scuse in difesa di questi ultimi riguardo la loro ignoranza in determinati campi. Un figlio è una resposabilità che tra le altre cose comporta anche il capire e studiare i suoi interessi e le cose con cui entra in contatto. Se un genitore compra con leggerezza al figlio di 10 anni GTA5 la colpa non è del videogioco ma del genitore che è disinteressato ed ignorante riguardo a quello che sta comprando.
Che poi fosse quello il problema...
Oggi già all'elementari i bambini vengono a contatto con cose "da adulti" come droghe e sesso, per non parlare di medie e licei dove spesso e volentieri c'è la fiera delle trasgressioni e delle cazzate e della violenza. Ed è abbastanza inevitabile che sia così anche perchè la crescita di una persona necessita anche di fare le cazzate, di sbagliare e di fare esperienze, cattive o belle che siano.
Si parla di violenza e di non far giocare ad un ragazzo di 13-14 anni GTA quando a quell'età molti miei coetanei si menavano con i poliziotti o con gruppi avversi durante le manifestazioni. Alle medie diversi miei compagni facevano parte di gruppi di naziSKin formati da ragazzi più grandi... e non sto parlando di qualche realtà degradata parlo di Milano centro.
Mi sembra che ci sia tutta questa concentrazione mediatica sul videogioco quando poi le problematiche più elementari ed ovvie vengano lasciate da parte come se non fossero importanti.
I videogiochi sono già regolamentati, hanno il PEGI e in seconda copertina c'è scritto per bene che contenuti ci sono. Non ci vuole una laurea basta leggere 3 righe scritte in Italiano per capire cosa si sta comprando per il figlio.
Semmai, come dice Tatsu, è giusto rafforzare i cotrolli sui commercianti che vendono a minorenni giochi con pegi 18+ anche per stabilire con più chiarezza certe responsabilità.
Che poi diciamocela tutta, se anche il commerciante vende al ragazzeto GTA poi il ragazzo se lo gioca a casa. E se è vero che il commerciante sbaglia ed è sua la responsabilità di aver venduto quel gioco è anche vero che è responsabilità del genitore monitorare un minimo cosa fa il figlio. Perchè se il genitore non caga minimanente il figlio tutto il giorno e lo lascia chiuso nella sua stanza ore e ore a giocare a quello che vuole, beh a me sembra che il problema non sia il videogioco ma sia il genitore stesso.
E poi volevo aggiungere anche un'altra cosa.
Lo stato ha deciso che 18 anni è il magico numero della maggior età. Ma di fatto quello è un numero fittizio, perchè è la natura e la biologia che determinano la maturità di una persona e nulla vieta che un ragazzo di 14 anni sia perfettamente in grado di giocarsi GTA divertendosi e senza nessun effetto collaterale. Ma questo, tornando al punto di partenza, è un compito che spetta al genitore che dovrebbe sapere, almeno un minimo, cosa suo figlio è in grado di gestire e cosa no.
Dopotutto, come molti utenti hanno già detto, in molti siamo cresciuti con i videogiochi, spesso anche i più violenti, ma non mi sembra che poi siamo cresciuti violenti o fuori di testa...
Scusate il wall text.
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Originariamente Scritto da ~Snake Eater Visualizza MessaggioSe mai avrò un figlio crescerà a pane, Bayonetta e Platinum Games, altroché.
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Originariamente Scritto da Voradhor Visualizza MessaggioMa questo, tornando al punto di partenza, è un compito che spetta al genitore che dovrebbe sapere, almeno un minimo, cosa suo figlio è in grado di gestire e cosa no.
Dopotutto, come molti utenti hanno già detto, in molti siamo cresciuti con i videogiochi, spesso anche i più violenti, ma non mi sembra che poi siamo cresciuti violenti o fuori di testa...
Scusate il wall text.QUANDO QUESTO GOVERNO DI TOSSICI CADRA' LE SARDINE SPARIRANNO!
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Originariamente Scritto da Shooter Visualizza Messaggio...nella speranza che non diventi restrittiva ed altamente limitante per tutta l'utenza, come succede in Australia.
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Originariamente Scritto da Andrew Clemence Visualizza MessaggioIn realtà shhoter funziona in maniera esattamente inversa. Ora lascia perdere l australia che é. Un caso a se. Ma laddove funzionano i divieti, anche la censura lavora in maniera diversa. Se i contenuti per adulti li usano solo gli adulti probabilmente verrebbe a cadere quell antipatica censura e avremmo prodotti meno tagliati anche noi.
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