Originariamente Scritto da El Fundo
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Guarda, nel ragionamento di fondo (Fundo ), non posso certo darti torto; sul fatto che il bisogno di divieti (veri!) in base ai contenuti sia sacrosanto, perchè al mezzo videoludico venga riconosciuta pienamente la validità come qualunque altro mezzo di comunicazione, o anche di forma d'arte.
Ma qui, credo che sia tutto fuori luogo... stiamo parlando della proposta di BANDIRE qualunque titolo con contenuti adulti, che parte proprio da chi avrebbe avuto la possibilità di rendere attive queste famose limitazioni, e che invece finora se n'è lavato le mani, per poi piazzare -tanto per cambiare- i videogames come capro espiatorio e saltare fuori con una proposta che va nella direzione esattamente contraria rispetto a quanto tu o io vorremmo. Sono "lacrime di coccodrillo" e la colpa è veramente del tredicenne che gioca a GTA o Lula (e che per questo, stando a qualcuno al potere in Germania e non solo, può diventare un assassino), oppure questo è da reputare come un completo fallimento da parte di chi, pur avendo tutti i mezzi per poter educare e soprattutto imporre una svolta sensata, prima se n'è lavato le mani, per poi reagire in maniera ottusa e del tutto fuori luogo mettendo alla gogna il solito capro espiatorio?
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