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Niente più Talebani in Medal of Honor

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  • #16
    Originariamente Scritto da Darkito Visualizza Messaggio
    Se veramente vogliamo fare i moralisti non dovrebbe esistere alcun gioco di guerra....
    Dovrebbe essere così, perché la violenza, seppur virtuale, non fa di certo bene.
    Comunque, l'unico motivo per cui non sono convinto di comprare questo gioco è proprio perché glorifica le "forze alleate", cosa che mi fa abbastanza schifo.

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    • #17
      Sempre in Afghanistan sara ambientato , e tutti sanno che questi fantomatici "opposing force" sono i talebani, cosa cambia? E' assurdo...


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      • #18
        Invertendo l'ordine degli addendi il risultato non cambia
        sigpicE tu che personaggio sei?

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        • #19
          Mah senza parole 

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          • #20
            Originariamente Scritto da vergil3 Visualizza Messaggio
            e alla fine gli anglo-americani sono sempre i buoni, sempre la solita balla. se proprio non volevano farsi amazzare dai talebani se ne stavano buoni a casa loro
            Magari potrei spendere qualche riga per spiegarti come l'intervento in Afghanistan, a differenza di quello in Iraq (discutibile dal punto di vista strategico), si sia rivelato utilissimo a disinnescare i santuari del terrore, dai quali partivano i galantuomini pronti a dirottare aerei, treni o autobus e utilizzarli come bombe nelle nostre città. E chiarirti come il sacrificio di chi trascorre la sua giornata (la forza IFOR è multinazionale e include militari italiani e spagnoli, pensa un po', gli stessi che invece si sono ritirati dall'Iraq) su un blindato a rischiare di crepare per mantenere elevata la pressione su quei delinquenti impedisca loro di riorganizzarsi e ricominciare a fare attentati di ampio respiro in Occidente, oltre che portare soccorso e aiuto ad una popolazione da sempre vessata da talebani (quella gente amena che faceva saltare in aria le statue di duemila anni con la dinamite...) e signori della guerra. Difficile comprendere cosa sia lo spirito di sacrificio, però, quando il cervello e il cuore sono ormai anestetizzati dal benessere e l'egoismo fa da cardine delle nostre giornate. Personalmente mi sento grato verso quei ragazzi che non se ne sono "stati buoni a casa loro", scegliendo una vita molto meno comoda della mia, lontani dalla famiglia e dagli affetti. E indubbiamente condivido la scelta di modificare il nome del nemico in rispetto di chi è caduto in azione a migliaia di chilometri da casa, mentre noi magari, nello stesso istante, eravamo intenti a diovorare popcorn in poltrona, al caldo.
            Un po' di rispetto per chi rischia la pelle al posto nostro (e anche per l'ortografia e la sintassi, già che ci siamo)  sarebbe doveroso. In ogni caso, gioco o non gioco, sono ben contento di non dover impersonare un talebano nel multiplayer. I russi sono una forza armata nazionale, degna di rispetto. I talebani un'accozzaglia di tagliagole fanatici senza rispetto nemmeno per la vita dei loro connazionali (da quelle parti, se vi beccano a fumare una sigaretta in strada, vi tagliano via il pollice con una tronchese, tanto per chiarire). Informarsi meglio prima di parlare, magari sfruttando fonti alternative alle veline di Indymedia, qualche volta non guasta.

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            • #21
              P.S.
              Veramente IFOR non le sta affatto prendendo. Quando si combatte un conflitto aspro come quello afghano è inevitabile perdere degli uomini. Ma se si analizzano sia le cifre delle perdite in senso stretto sia, e sarebbe meglio, i risultati sul campo a partire dal 2001, non si può non convenire che le aree pacificate e rese sicure dalla guerriglia sono sempre più ampie e il nemico (tale è, di tutti noi) da anni non riesce ad organizzare le forze sufficinetemente da organizzare attentati di ampia portata a casa nostra. Il che era lo scopo, al di là della rappresaglia per l'11 settembre, dell'intervento. Sul piano tattico, quindi, è molto più corretto dire che sono i talebani che le prendono, e di santa ragione, riuscendo a cogliere qualche sporadico risultato solo attraverso tecniche di guerriglia che spesso colpiscono la popolazione civile, inimicandogliea sempre più. mentre i nostri, in particolare proprio il contingente italiano nella zona di Herat, realizzando e mantenendo infrastrutture utili come scuole, ospedali e linne di rifornimento stabila, guadagnano sempre più consensi tra la cittadinanza.
              Ben diversa, per forza di cose, è l'analisi politica della situazione. Impossibile, a meno di non delirare, pensare ad una democrazia afghana di tipo occidentale. Il Paese si fonda su delicatissimi equilibri etnici e tribali (non esiste un popolo afghano, ma decine di gruppi che si contendono il dominio di territori anche piccoli), sui quali si era andata ad innestare la propaganda quaedista (di provenienza saudita wahabita, come sa chi non si limita a leggere la prima pagina del Manifesto), trovando terreno fertile che ora, grazie alla presenza occidentale, si va progressivamente inaridendo. Quel che serve all'Afghanistan ora è un consiglio di capitribù (parlare di parlamento laggiù è come tentare di spiegare la fisica quantistica ai lattanti) che si metta d'accordo per la gestione del paese, accettando pro tempore una presenza occidentale progressivamente meno ingerente che però tenga alta la guardia nei nconfronti di nuove infiltrazioni, specie dal Pakistan che si sta trasformando, con la progressiva neutalizzazione dei santuari terroristici in territorio afghano, nel nuovo rifugio delle bande di fanatici seguaci di Bin Laden.

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              • #22
                Originariamente Scritto da dawnstorm Visualizza Messaggio
                Magari potrei spendere qualche riga per spiegarti come l'intervento in Afghanistan, a differenza di quello in Iraq (discutibile dal punto di vista strategico), si sia rivelato utilissimo a disinnescare i santuari del terrore, dai quali partivano i galantuomini pronti a dirottare aerei, treni o autobus e utilizzarli come bombe nelle nostre città. E chiarirti come il sacrificio di chi trascorre la sua giornata (la forza IFOR è multinazionale e include militari italiani e spagnoli, pensa un po', gli stessi che invece si sono ritirati dall'Iraq) su un blindato a rischiare di crepare per mantenere elevata la pressione su quei delinquenti impedisca loro di riorganizzarsi e ricominciare a fare attentati di ampio respiro in Occidente, oltre che portare soccorso e aiuto ad una popolazione da sempre vessata da talebani (quella gente amena che faceva saltare in aria le statue di duemila anni con la dinamite...) e signori della guerra. Difficile comprendere cosa sia lo spirito di sacrificio, però, quando il cervello e il cuore sono ormai anestetizzati dal benessere e l'egoismo fa da cardine delle nostre giornate. Personalmente mi sento grato verso quei ragazzi che non se ne sono "stati buoni a casa loro", scegliendo una vita molto meno comoda della mia, lontani dalla famiglia e dagli affetti. E indubbiamente condivido la scelta di modificare il nome del nemico in rispetto di chi è caduto in azione a migliaia di chilometri da casa, mentre noi magari, nello stesso istante, eravamo intenti a diovorare popcorn in poltrona, al caldo. Un po' di rispetto per chi rischia la pelle al posto nostro (e anche per l'ortografia e la sintassi, già che ci siamo)  sarebbe doveroso. In ogni caso, gioco o non gioco, sono ben contento di non dover impersonare un talebano nel multiplayer. I russi sono una forza armata nazionale, degna di rispetto. I talebani un'accozzaglia di tagliagole fanatici senza rispetto nemmeno per la vita dei loro connazionali (da quelle parti, se vi beccano a fumare una sigaretta in strada, vi tagliano via il pollice con una tronchese, tanto per chiarire). Informarsi meglio prima di parlare, magari sfruttando fonti alternative alle veline di Indymedia, qualche volta non guasta.
                Gli stessi tagliagole fanatici che una trentina di anni fa erano combattenti per la libertà e si armavano con le armi fornite dalla NATO?
                Originariamente Scritto da GiovanniAuditore ironico
                la grafica è l'ultima cosa che guardo in un videogame, se ho un computer di ultimissima generazione è perché voglio giocare fluido a diablo1.
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                • #23
                  All'epoca della Guerra Fredda, la politica di contrapposizione dei blocchi portò Stati Uniti e Gran Bretagna (non la NATO) a finanziare e armare i gruppi di mujahdin afghani, favorendo inconsapevolmente (allora il problema dell'integralismo era percepito praticamente solo in Palestina e, in minor misura, nel Maghreb) la formazione di formazioni addestrate e pericolose.
                  Il risultato di allora, si era all'inisio degli anni Ottanta, fu quello di contribuire al dissanguamento della macchina militare sovietica, già messa a dura prova dal fallimento catastrofico dell'economia socialista. Ne seguì il crollo del Muro e dell'intera Cortina di ferro, risultato inatteso perfino da parte di quegli analisti che più se lo auguravano. Purtroppo, la conseguenza a lungo termine fu proprio quella di favorire la formazione di combattenti bene armati (la motivazione e lo spirito guerriero gli afghani l'hanno sempre posseduti, ben prima delle armi americane; basta chiedere ai lanceri del Bengala ai tempi dell'impero di Sua Maestà britannica...).
                  Difficile dirsi se armare i mujahdin, permettendo loro di dare maggior filo da torcere ai sovietici, sia stata una scelta più giusta o più sbagliata. Certo è che il crollo del Patto di Varsavia propiziato anche dalla dolorosa sconfitta afghana dopo dieci anni di guerra è servito ad allontanare, e sono passati vent'anni, lo spettro di quella guerra termonucleare che fino alla morte di Cernenko sembrava tutt'altro che improbabile (l'ultima grave crisi in cui si sfiorò lapocalissi avvenne proprio, all'insaputa di quasi tutti, poco prima dell'insediamento di Gorbaciov al Cremlino). Salvo poi pagare lo scotto di ritrovarsi schegge impazzite dotate di armamento occidentale (che comunque è ormai obsolescente e vecchio di vent'anni) nel Ventunesimo Secolo.
                  La storia, ahimé, non si fa con i se...

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                  • #24
                    ricordo a tutti che qui dentro si parla di videogame.
                    Seguimi su Twitter! Insomma, follouami!

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                    • #25
                      Originariamente Scritto da dawnstorm Visualizza Messaggio
                      All'epoca della Guerra Fredda, la politica di contrapposizione dei blocchi portò Stati Uniti e Gran Bretagna (non la NATO) a finanziare e armare i gruppi di mujahdin afghani, favorendo inconsapevolmente (allora il problema dell'integralismo era percepito praticamente solo in Palestina e, in minor misura, nel Maghreb) la formazione di*formazioni addestrate e pericolose.
                      Il risultato di allora, si era all'inisio degli anni Ottanta, fu quello di*contribuire al dissanguamento della macchina militare sovietica, già messa a dura prova dal fallimento catastrofico dell'economia socialista.*Ne seguì il crollo del Muro e dell'intera Cortina di ferro, risultato inatteso perfino da parte di quegli analisti che più se lo auguravano. Purtroppo, la conseguenza a lungo termine fu proprio quella di favorire la formazione di combattenti bene armati (la motivazione e lo spirito guerriero gli afghani l'hanno sempre posseduti, ben prima delle armi americane; basta chiedere ai lanceri del Bengala ai tempi dell'impero di Sua Maestà britannica...).
                      Difficile dirsi se armare i mujahdin, permettendo loro di dare maggior filo da torcere ai sovietici, sia stata una scelta più giusta o più sbagliata. Certo è che il crollo del Patto di Varsavia propiziato anche dalla dolorosa sconfitta afghana dopo dieci anni di guerra è servito ad allontanare, e sono passati vent'anni, lo spettro di quella guerra termonucleare che fino alla morte di Cernenko sembrava tutt'altro che improbabile (l'ultima grave crisi in cui si sfiorò lapocalissi avvenne proprio, all'insaputa di quasi tutti, poco prima dell'insediamento di Gorbaciov al Cremlino). Salvo poi pagare lo scotto di ritrovarsi schegge impazzite dotate di armamento occidentale*(che comunque è ormai obsolescente e vecchio di vent'anni) nel Ventunesimo Secolo.
                      La storia, ahimé, non si fa con i se...
                      Chi lo avrebbe mai detto?

                      Ma tu sul serio credi alla favola della difesa della democrazia e dell'occidente in pericolo?
                      Non scherziamo suvvia.
                      Originariamente Scritto da GiovanniAuditore ironico
                      la grafica è l'ultima cosa che guardo in un videogame, se ho un computer di ultimissima generazione è perché voglio giocare fluido a diablo1.
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                      • #26
                        I tuoi interventi mi sono piaciuti, dawnstorm. E' bello vedere ogni tanto qualcuno che, armato di una buona cultura, cerca di rendere più comprensibili avvenimenti non sempre chiarissimi,e a cui molti non si interessano (tra cui il sottoscritto, non muovo critiche contro nessuno).
                        Certo però, almeno a mio parere, ciò non giustifica un comportamento quanto meno ipocrita. Che male c'è a voler utilizzare il nome di una fazione che è realmente esistita, che esiste tuttora, e di cui non si ha una buona considerazione, come tu stesso hai detto? Che male c'è a voler cercare di far provare, se non in maniera del tutto appropriata, una vicenda che fa parte di storia recente? E soprattutto, a cosa sarebbe servito a questo punto chiedere la consulenza di persone che hanno partecipato attivamente al conflitto, se non per rendere appunto l'esperienza di gioco più realistica possibile, e poi utilizzare la dicitura "Fazione Opposta" per indicare il nemico?
                        Alla fine si rischia quasi di ripetere la critica fatta al gioco Six Days In Fallujah, il cui unico reo è stato quello di voler narrare fatti realmente accaduti, e di renderli noti ad un pubblico più vasto.
                        Non solo, si cade in una contradizione ancora più grossa: perchè una critica del genere non è stata mossa ai precedenti Medal Of Honor, ai vari Call Of Duty (non Modern Warfare 2, che è un caso a parte),i giochi ambientati durante a guerra in Vietnam? Solo perchè trattavano argomenti ormai passati, di cui ormai si parlava solo durante le interrogazioni di storia? Anche in quelle guerre ci sono stati morti, sono state commesse atrocità, ci sono stati sacrifici. Ma non mi sembra che sia stata fatta alcuna critica,o che siano state ascoltate. Se proprio allora vogliamo difendere la dignità degli estinti e rispettare il dolore delle famiglie, facciamolo con un minimo di serietà.

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                        • #27
                          Originariamente Scritto da Darkito Visualizza Messaggio
                          Se veramente vogliamo fare i moralisti non dovrebbe esistere alcun gioco di guerra....

                          più che altro non dovrebber eistere giochi di guerra che esaltano un pensiero sbagliato. fin dai primi trailer sono rimasto schifato. soprattutto dopo aver visto le interviste ai membri di tier 1. che raccontassero la verità sulla guerra.
                          In tempi come questi la fuga è l'unico mezzo per mantenersi vivi e continuare a sognare

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                          • #28
                            Originariamente Scritto da dawnstorm Visualizza Messaggio
                            Magari potrei spendere qualche riga per spiegarti come l'intervento in Afghanistan, a differenza di quello in Iraq (discutibile dal punto di vista strategico), si sia rivelato utilissimo a disinnescare i santuari del terrore, dai quali partivano i galantuomini pronti a dirottare aerei, treni o autobus e utilizzarli come bombe nelle nostre città. E chiarirti come il sacrificio di chi trascorre la sua giornata (la forza IFOR è multinazionale e include militari italiani e spagnoli, pensa un po', gli stessi che invece si sono ritirati dall'Iraq) su un blindato a rischiare di crepare per mantenere elevata la pressione su quei delinquenti impedisca loro di riorganizzarsi e ricominciare a fare attentati di ampio respiro in Occidente, oltre che portare soccorso e aiuto ad una popolazione da sempre vessata da talebani (quella gente amena che faceva saltare in aria le statue di duemila anni con la dinamite...) e signori della guerra. Difficile comprendere cosa sia lo spirito di sacrificio, però, quando il cervello e il cuore sono ormai anestetizzati dal benessere e l'egoismo fa da cardine delle nostre giornate. Personalmente mi sento grato verso quei ragazzi che non se ne sono "stati buoni a casa loro", scegliendo una vita molto meno comoda della mia, lontani dalla famiglia e dagli affetti. E indubbiamente condivido la scelta di modificare il nome del nemico in rispetto di chi è caduto in azione a migliaia di chilometri da casa, mentre noi magari, nello stesso istante, eravamo intenti a diovorare popcorn in poltrona, al caldo. Un po' di rispetto per chi rischia la pelle al posto nostro (e anche per l'ortografia e la sintassi, già che ci siamo)  sarebbe doveroso. In ogni caso, gioco o non gioco, sono ben contento di non dover impersonare un talebano nel multiplayer. I russi sono una forza armata nazionale, degna di rispetto. I talebani un'accozzaglia di tagliagole fanatici senza rispetto nemmeno per la vita dei loro connazionali (da quelle parti, se vi beccano a fumare una sigaretta in strada, vi tagliano via il pollice con una tronchese, tanto per chiarire). Informarsi meglio prima di parlare, magari sfruttando fonti alternative alle veline di Indymedia, qualche volta non guasta.
                            Non sono d'accordo con te, ma rispetto la tua cultura sul tema..ci terrei a precisare che per non impersonare i talebani, dovrai fare senza comprare il gioco, perchè la DICE l'unica cosa che ha fatto (a mio parere non avrebbe neanche dovuto) è cambiare il nome della fazione da talebani a forza ostile..come se volessero farci credere alla vecchia storia del bene contro il male, gli eroi contro i bastardi che fanno male ai buoni..Cmq io avrei una idea, quelli della activision dovrebbero rilasciare una patch pper cambiare il nome dei nazisti nei vari cod, potrebbero chiamarli.."i cattivoni"..ma insomma abbiano un po' di serietà, il MoH dovrebbe essere +18..non lo capiscono che la gente che compra sto gioco ha..o dovrebbe avere un cervello per capire che è un gioco?

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                            • #29
                              Originariamente Scritto da dawnstorm Visualizza Messaggio
                              Magari potrei spendere qualche riga per spiegarti come l'intervento in Afghanistan, a differenza di quello in Iraq (discutibile dal punto di vista strategico), si sia rivelato utilissimo a disinnescare i santuari del terrore, dai quali partivano i galantuomini pronti a dirottare aerei, treni o autobus e utilizzarli come bombe nelle nostre città. E chiarirti come il sacrificio di chi trascorre la sua giornata (la forza IFOR è multinazionale e include militari italiani e spagnoli, pensa un po', gli stessi che invece si sono ritirati dall'Iraq) su un blindato a rischiare di crepare per mantenere elevata la pressione su quei delinquenti impedisca loro di riorganizzarsi e ricominciare a fare attentati di ampio respiro in Occidente, oltre che portare soccorso e aiuto ad una popolazione da sempre vessata da talebani (quella gente amena che faceva saltare in aria le statue di duemila anni con la dinamite...) e signori della guerra. Difficile comprendere cosa sia lo spirito di sacrificio, però, quando il cervello e il cuore sono ormai anestetizzati dal benessere e l'egoismo fa da cardine delle nostre giornate. Personalmente mi sento grato verso quei ragazzi che non se ne sono "stati buoni a casa loro", scegliendo una vita molto meno comoda della mia, lontani dalla famiglia e dagli affetti. E indubbiamente condivido la scelta di modificare il nome del nemico in rispetto di chi è caduto in azione a migliaia di chilometri da casa, mentre noi magari, nello stesso istante, eravamo intenti a diovorare popcorn in poltrona, al caldo. Un po' di rispetto per chi rischia la pelle al posto nostro (e anche per l'ortografia e la sintassi, già che ci siamo)  sarebbe doveroso. In ogni caso, gioco o non gioco, sono ben contento di non dover impersonare un talebano nel multiplayer. I russi sono una forza armata nazionale, degna di rispetto. I talebani un'accozzaglia di tagliagole fanatici senza rispetto nemmeno per la vita dei loro connazionali (da quelle parti, se vi beccano a fumare una sigaretta in strada, vi tagliano via il pollice con una tronchese, tanto per chiarire). Informarsi meglio prima di parlare, magari sfruttando fonti alternative alle veline di Indymedia, qualche volta non guasta.
                              Bla
                              Bla
                              Bla
                              Sembra di sentire La Russa. La differenza sostanziale tra l'intervento militare in Iraq e quello in Afghanistan sarebbe che in quest'ultimo si sono "disinnescati i santuari del terrore"? Quali santuari e quale terrore? Perchè, abbi pazienza, se tu costruisci così la frase io capisco che i talebani delinquenti sono in Afghanistan e basta. Non mi pongo il problema di chi finanzia i gruppi terroristici, non vado a indagare come Saddam ha preso il potere, non verifico le relazioni tra Bush senior e la famiglia di Bin Laden, e via dicendo.
                              Sul piano personale, invece, definire "sacrificio" quello che i militari di qualsiasi bandiera stanno facendo lassù mi causa un tremendo voltastomaco misto a una crisi di risa isteriche. Allo stesso modo la mossa della software house, tanto per non sfociare troppo, è una questione puramente pubblicitaria, di marketing. Non ho avuto modo di fruire delle interviste ai membri del team, ma posso immaginarne il contenuto.
                              Niente di personale sia chiaro, non ti conosco e per quanto ne so puoi aver scritto il tuo intervento per pura provocazione: se ritieni che varrà la pena continuare il discorso, anche in un topic creato ad hoc, io sono qua.

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                              • #30
                                Modificare il nome di una fazione non cambierà di certo il contenuto del gioco, se poi alle persone che si sono lamentate va bene così (ne dubito) ben venga.

                                Elusys

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