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Real: Un manga stupendo!!

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  • #16
    Premetto che sono un giocatore di basket e che ci crediate o meno proprio questa settimana ho ripreso a giocare dopo due anni di inattività nella squadra del mio paese, una squadra di promozione, proprio per la voglia di giocare. Ho giocato anche un po' nei cadetti di una squadra di serie B1 tanto per gasarmi un po' . Ma non sono un campione, forse ho un po' di talento ma non l'ho mai coltivato.
    I campioni veri è vero che hanno passato la vita ad allenarsi ogni giorno e dedicando la propria vita alla pallacanestro ma non arrivano ai casi esasperati di Rukawa dove non si sorride mai, non si parla mai, non si fanno amici, non si fa nient'altro che giocare o pensare al basket non facendo nient'altro.
    Inoltre non sono d'accordo con l'opinione di Kabu su Slam Dunk. Fino ad adesso è stato il mio manga preferito ma in Real almeno in questo primo numero ho trovato quell' introspezione dei personaggi che in SD è venuta a mancare dopo i primi numeri. Certo non sarà ai livelli di Evangelion, ma qualcosa si vede. Sono pochi i momenti in cui si poteva conoscere il carattere dei personaggi al di fuori del mondo del basket. Ad esempio il rapporto Sakuragi-Haruko, la superstudiata in una notte sola, il viaggio in treno di Sakuragi con Mitsui e Maki. I momenti passati nella pensione durante il campionato nazionale. Si potevano approffondire di più tutte queste situazioni fugaci e magari aggiungerne altre come la storia Miyagi-Ayako. Invece Inoue si è fatto trasportare dalla passione del basket e ha trascurato la cura di ciò che stava fuori dalla vita sportiva dei personaggi.
    Vagabond è un discorso diverso. La sceneggiatura è già bella che fatta. Il manga si basa sul libro I cinque anelli mi sembra scritto dallo stesso Miyamoto Musashi.
    In Real i personaggi mi sembrano più genuini e con il fatto della paralisi sperimao ci sia qualcos'altro da curare oltre al basket.
    Kiyo ha i capelli di Hanamichi e lo sguardo di Rukawa? Penso che ogni autore abbia il proprio tratto a seconda dei personaggi. Pure Miyamoto Musashi ha la stessa faccia di Sakuragi. I personaggi principali e fighi di solito sono accomunati dalla faccia.
    http://whilecitysleep.tumblr.com/

    Il mio blog sul cinema :)

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    • #17
      Originariamente Scritto da H Sakuragi
      Vagabond è un discorso diverso. La sceneggiatura è già bella che fatta. Il manga si basa sul libro I cinque anelli mi sembra scritto dallo stesso Miyamoto Musashi.
      Mi sà che qui hai fatto un po' di confusione.
      Musashi miyamoto ha scritto sì il libro dei cinque anelli ma è un manuale sull'arte del samurai.
      Il manga invece è basato sul libro "Musashi Miyamoto" di Eiji Yoshikawa.
      Detto questo concordo, hai chiarito meglio parte di quello che volevo dire su Slam Dunk, da metà in poi sono spariti le parti extra-basket, parti che facevano evolvere spesso e volentieri i personaggi.

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      • #18
        Originariamente Scritto da Chibi Goku
        Ho detto stallo emotivo, non mancanza di emozioni.
        Si era già capito dopo pochi numeri che ad hanamichi il basket sarebbe finito per piacere e molto, si sapeva già come si sarebbe evoluto il rapporto rukawa-hanamichi.
        Di nuovo veramente poco all'orizzonte.
        Ah capisco.. quindi il fatto che si intuisse già dove la cosa sarebbe andata a parare ha reso l'iter del personaggio del tutto insignificante?...
        Non sono d'accordo.
        Non sempre è importante solo dove vuoi arrivare, ma conta spesso molto di più -ed è molto più interessante da raccontare- il modo in cui ci arrivi.
        Mi piace moltissimo il modo che ha Inoue di descrivere i cambiamenti dei suoi personaggi.
        Gradualmente.
        Senza salti.
        Senza corse.
        Partita dopo partita...


        Stai facendo pubblicità?
        Mhhh...
        ....Fammi pensare....
        ....Fammi pensare bene....
        .... Fammici pensare meglio...

        NO!

        Sfatiamo questo mito, sarebbe stato possibile eliminare tantissime scene che servono alla fine solo per approfondire avversari che tanto poi sarebbero finiti sconfitti e la cosa finché mi può andar bene per gli avversari più importanti non mi va bene per quelli minori perché rende la narrazione fin troppo pesante.
        E che palle (per esempio) tutta la menata di Sawakita, poteva essere resa con metà vignette e sarebbe stata molto più compatta.
        Ma si parla di shonen jump e l'allungare è decisamente di casa da quelle parti.
        Vediamo se ho capito il concetto... per te è inutile perdere tempo a raccontare le partite contro avversari minori?... Ed è inutile anche descrivere accuratamente gli incontri con quelli maggiori e più forti?...
        Il succo del discorso è che tutto il manga è inutile?...

        Io ho trovato bella ogni partita che hanno disputato, perché in ognuna è successo qualcosa che ha cambiato la testa di chi stava in campo, e non aggiungerei né toglierei una virgola al modo di narrare l'azione e le sensazioni dei giocatori durante la gara.

        Le buone descrizioni hanno bisogno del loro tempo e del loro spazio... non è che chi è più breve è più bravo!!


        Sarà, io un po' di calcio l'ho praticato insieme a qualche altro sport e questa tua visione mi pare eccessiva.
        Conosco anche un giocatore semi-professionista di basket e proprio non mi ritrovo con la tua descrizione.
        Quello è un eccesso di Inoue, diciamo le cose come stanno, e non è certo un pregio.
        Non mi puoi parlare della vita dei giocatori solo tramite delle partite, anche perché dopo che lo hai fatto 2 o 3 volte il tutto viene un po' a noia.
        I fumetti prima di ogni altra cosa sono mezzi per l'espressione di idee.
        Quello che Inoue voleva comunicare in quest' opera era la sua passione per il basket.
        I personaggi che lui ha descritto sono l'incarnazione di questa passione. Idealizzati nella loro ossessione e proprio per questo veicolo perfetto per trasmettere l'amore verso questo sport.

        Senza offesa ma... non credo invece che descrivere te che pratichi il calcio assieme a qualche altro sport così a tempo perso trasmetterebbe passioni di alcun tipo...
        Ti stupiresti di sapere quanti ne ho praticati io... Ma non mi sogno nemmeno lontanamente di affermare di poter sapere cosa vuol dire essere una vera sportiva.

        Bè, dato che per ora abbiamo visto solo persone che già giocano con la sedia a rotelle cosa volevi vedere?
        Intanto vediamo due atteggiamenti opposti, i giocatori compagni di kiyoharu che sono rassegnati, sanno che l'handicap è pesante e hanno perso la voglia di agonismo,
        Ah li vediamo?...
        Dici che tre vignette di chiacchiere sono sufficienti per 'vedere' questa situazione?
        Io ho INTRAVISTO qualcosa, ma da Inoue ero stata abituata a molto meglio...
        Non so nemmeno un nome dei tizi che giocavano in squadra con Kiyo... e in SD aveva grandi ruoli persino il prendiappunti del Ryonan.

        sentimento che si scontra con quello di kiyoharu che rifiuta l'handicap, non lo considera e vive le partite come se non fosse menomato.
        Ti pare poco?
        Abbastanza poco sì... tenuto conto che nemmeno si è ancora capito se questo ragazzo abbia mai giocato a basket in modo normale.
        Da quel che dice la sorella sembrerebbe sia stato operato molto piccolo, e di conseguenza ha sempre solo praticato lo sport sulla sedia. Questa è una differenza abissale tra un soggetto che invece ha sperimentato la normalità e ne è stato in seguito privato, ma nessuno ha ancora focalizzato l'attenzione su questo aspetto del problema...
        So che succederà in seguito. So che Inoue aspetta il terzo protagonista per iniziare veramente le danze. Ma resto comunque leggermente delusa dalla vaghezza di questo primo numero.

        Kabu.
        Last edited by Kabu; 07 September 2004, 23:03.
        sigpic

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        • #19
          Originariamente Scritto da Kabu
          Ah capisco.. quindi il fatto che si intuisse già dove la cosa sarebbe andata a parare ha reso l'iter del personaggio del tutto insignificante?...
          Non sono d'accordo.
          Non sempre è importante solo dove vuoi arrivare, ma conta spesso molto di più -ed è molto più interessante da raccontare- il modo in cui ci arrivi.
          Mi piace moltissimo il modo che ha Inoue di descrivere i cambiamenti dei suoi personaggi.
          Gradualmente.
          Senza salti.
          Senza corse.
          Partita dopo partita...
          Ho detto questo?
          Se una cosa la si intuisce già vuol dire che le vicende sono già mature per farla verificare.
          Non è possibile che hanamichi mi dica che ama il basket da impazzire all'ultimo numero quando era già chiarissimo a metà serie, cioè è una cosa assodata, il colpo di scena finale messo lì quando non ce n'è bisogno perde carica e preclude l'ulteriore sviluppo di altre situazioni.
          Un conto è descrivere gradualmente, un conto prendersi 31 numeri di tempo.
          31 numeri sono TANTI ma proprio TANTI.
          Quello di cui difetta Inoue è la capacità di sintesi purtroppo e in Slam Dunk sfocia in partite troppo lunghe che tolgono spazio a tutto il resto.




          Originariamente Scritto da Kabu
          Vediamo se ho capito il concetto... per te è inutile perdere tempo a raccontare le partite contro avversari minori?... Ed è inutile anche descrivere accuratamente gli incontri con quelli maggiori e più forti?...
          Il succo del discorso è che tutto il manga è inutile?...
          No, non hai capito.
          Io parlo di approfondimenti sugli avversari, non di partite.
          Ho anche fatto l'esempio di sawakita (avversario importante) a cui viene dedicata una parte eccessiva.
          Poteva tutto essere concentrato in molto meno spazio.
          Mentre altri avversari minori hanno comunque troppo spazio e poi così sembra quasi che tutti abbiano chissà quale importante e super-significativa ragione per giocare e vincere.
          Gente che vuole soltanto impegnarsi per vincere no?
          Questo alla lunga sebbene sia anche gestito bene appesantisce.

          Originariamente Scritto da Kabu
          Io ho trovato bella ogni partita che hanno disputato, perché in ognuna è successo qualcosa che ha cambiato la testa di chi stava in campo, e non aggiungerei né toglierei una virgola al modo di narrare l'azione e le sensazioni dei giocatori durante la gara.
          Sì ma non è realistico, non cambia sempre qualcosa in ogni partite, non c'è sempre bisogno di far vedere i tifosi, i lustrascarpe, i giornalisti, gli avversari ecc ecc che ad ogni 2X3 sono lì a criticare o ad analizzare la partita.

          Originariamente Scritto da Kabu
          Le buone descrizioni hanno bisogno del loro tempo e del loro spazio... non è che chi è più breve è più bravo!!
          Chi ottiene lo stesso effetto in meno pagine lo è.
          Non per niente Shirow è considerato uno dei più grandi mangaka, quello che gli altri fanno in 2 volumi lui può farlo in mezzo, certo poi diventa una mazzata ma è comunque un genio.

          Originariamente Scritto da Kabu
          I fumetti prima di ogni altra cosa sono mezzi per l'espressione di idee.
          Quello che Inoue voleva comunicare in quest' opera era la sua passione per il basket.
          I personaggi che lui ha descritto sono l'incarnazione di questa passione. Idealizzati nella loro ossessione e proprio per questo veicolo perfetto per trasmettere l'amore verso questo sport.
          Sì ma io leggo un fumetto, se voleva descrivere la sua passione per lo sport a quel punto poteva fare un fumetto gratuito.

          Originariamente Scritto da Kabu
          Senza offesa ma... non credo invece che descrivere te che pratichi il calcio assieme a qualche altro sport così a tempo perso trasmetterebbe passioni di alcun tipo...
          Ti stupiresti di sapere quanti ne ho praticati io... Ma non mi sogno nemmeno lontanamente di affermare di poter sapere cosa vuol dire essere una vera sportiva.
          E quindi, in ogni caso i veri sportivi non pensano al loro sport notte e giorno e a parte quello niente.
          Tra l'altro ti faccio notare che esistono comunque dei fumetti sportivi che vendono e interessano anche senza parlare solo di sport, non fare passare la scelta di Inoue per scelta obbligata.

          Originariamente Scritto da Kabu
          Ah li vediamo?...
          Dici che tre vignette di chiacchiere sono sufficienti per 'vedere' questa situazione?
          Io ho INTRAVISTO qualcosa, ma da Inoue ero stata abituata a molto meglio...
          Non so nemmeno un nome dei tizi che giocavano in squadra con Kiyo... e in SD aveva grandi ruoli persino il prendiappunti del Ryonan.
          E' sufficiente eccome, si capisce tutto da lì, certo che se per te una cosa espressa bene è una cosa che ti viene martellata per 50 pagine... a quel punto proprio non ci intendiamo.
          Un dialogo e 3 vignette sono sufficienti per esprimere un'idea, se poi uno non la afferra allora tanto peggio per lui.
          E non è neanche sensato dare ruoli determinanti a tutti, e comunque i compagno di kiyo ancora dovranno essere presentati per bene, ma non pensare che siano tutti importanti, giusto 2, e questo basta e avanza, di sapere come ragionano gli altri me ne frega ben poco, preferisco vedere come si evolvono le vicende.



          Originariamente Scritto da Kabu
          Abbastanza poco sì... tenuto conto che nemmeno si è ancora capito se questo ragazzo abbia mai giocato a basket in modo normale.
          Da quel che dice la sorella sembrerebbe sia stato operato molto piccolo, e di conseguenza ha sempre solo praticato lo sport sulla sedia. Questa è una differenza abissale tra un soggetto che invece ha sperimentato la normalità e ne è stato in seguito privato, ma nessuno ha ancora focalizzato l'attenzione su questo aspetto del problema...
          So che succederà in seguito. So che Inoue aspetta il terzo protagonista per iniziare veramente le danze. Ma resto comunque leggermente delusa dalla vaghezza di questo primo numero.
          Poco mica tanto visto che poi il secondo numero (che ho letto un'oretta fa) verterà proprio su quello, e chiaramente Inoue (come purtroppo temevo) finisce per essere troppo prolisso.
          Il terzo protagonista tra l'altro entrerà solo nel terzo numero, e mostrerà soltando che Inoue è bravo quando ha qualcosa da raccontare ma quando comincia a fare digressioni come farà nel secondo volume.. dio ce ne scampi, un sacco di roba inutile che poteva evitarsi.
          Senza contare che sta vicenda di Nomiya la vuole chiudere o no?
          Bah, come temevo diventerà molto lungo anche Real.
          Il primo numero vago?
          Dove? Come?
          Proprio dove sembra aver acquisito una certa sintesi che gli permette di concentrarsi sulle cose importanti?
          Magari il resto potesse essere così vago.

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          • #20
            Mi sono un po' stufato di scrivere tanto. Cercherò di essere sintetico anche se forse ripetitivo. Il manga di SD per me è fantastico dal punto di vista sportivo. Disegni e scontri epici, partite emozionanti. Però secondo me è incompleto per quanto riguarda l'introspezione dei personaggi. Non sappiamo neanche con chi vivono, cosa fanno oltre al basket. Di quasi tutti i personaggi non sappiamo nulla a parte ciò che è legato alla sfera sportiva. E i loro pensieri, emozioni? E' impossibile che pensino solo al basket. Perfino gli stessi Sakuragi e Rukawa. Cosa sappiamo di loro a parte la sfera sportiva? Almeno per adesso in Real non mi importa come si chiamano gli altri compagni di squadra di Kiyo, mi interessa di più centrare l'attenzione sui personaggi principali.
            Last edited by H Sakuragi; 08 September 2004, 14:17.
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            • #21
              Originariamente Scritto da Chibi Goku
              Poco mica tanto visto che poi il secondo numero (che ho letto un'oretta fa) verterà proprio su quello, e chiaramente Inoue (come purtroppo temevo) finisce per essere troppo prolisso.
              Il terzo protagonista tra l'altro entrerà solo nel terzo numero, e mostrerà soltando che Inoue è bravo quando ha qualcosa da raccontare ma quando comincia a fare digressioni come farà nel secondo volume.. dio ce ne scampi, un sacco di roba inutile che poteva evitarsi.
              Hahahaha!! Meno male... per fortuna che avevo ragione.
              Quello che dici mi rincuora, vuol dire che il secondo numero mi piacerà un sacco...
              Inoue non poteva tradirmi.

              Come sempre quando discuto con te (e ancora devo decidere se è cosa buona e giusta o solamente inutile.. ) finiamo per contrapporre solo e soltanto i nostri diversi gusti, senza mettere niente di obiettivo sul piatto.
              A me piacciono le narrazioni lunghe ed articolate, amo le digressioni, adoro tavole con un'unica vignetta. Trovo che la sintesi sia quasi sempre sinonimo di pressappochismo e dimenticanze, e che spesso sottintenda semplicemente una scarsa capacità di analisi.
              Rarissimi sono i casi di autori che riescano ad ampliare con la sintesi, cioé raccontare tanto con poco. Escludendo queste perle rare preferisco un autore che racconti tanto con tanto, piuttosto di uno che racconti poco con niente.

              Direi che il problema sostanzialmente qui è ormai uno solo: a te non piace la narrazione di Inoue...
              Inoue voleva scrivere un manga sul basket, ed è quello ha fatto. Ha descritto il suo ideale di basket e come lo vivono i suoi protagonisti.
              Se non ti basta o non ti piace non è un problema di Inoue... non è una sua mancanza. E' semplicemente a TE che piace altro...

              Io quando leggo un manga sportivo voglio che parli di sport, non di quello che fa la gente quando non gioca.
              Qualche digressione è interessante ( e in SD ci sono) ma poi io voglio vedere la gente in campo, mica i pic-nick.
              Mi piace l'agonismo, mi piace l'antagonismo, mi piace il gioco, mi piace vedere i personaggi maturare nel loro elemento e grazie alla loro voglia di vincere. Mi piace vedere la gente in campo..
              E Inoue è bravissimo a descrivere la gente in campo.
              Insuperabile.

              E mi piaceva anche che in SD ogni personaggio, anche il più secondario, avesse la sua importanza e la sua storia. E' una delle caratteristiche che a mio avviso rendono Slam un gran manga e non il solito fumetto sullo sport.

              Kabu.
              sigpic

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              • #22
                Originariamente Scritto da Kabu
                Hahahaha!! Meno male... per fortuna che avevo ragione.
                Quello che dici mi rincuora, vuol dire che il secondo numero mi piacerà un sacco...
                Inoue non poteva tradirmi.
                A parte l'umorismo il secondo numero è proprio bruttarello.
                Tutto il passato di Kiyo minuto per minuto, il problema è che 40 pagine se ne vanno con un particolare non proprio utilissimo.
                Inoltre la scena del concerto, URGH... mentre il finale del flashback era scontato.
                A parte la digressione esagerata è pure gestita male mentre dove invece avrebbe potuto allungare (una partita) e mostrare qualcosa taglia

                Originariamente Scritto da Kabu
                Trovo che la sintesi sia quasi sempre sinonimo di pressappochismo e dimenticanze, e che spesso sottintenda semplicemente una scarsa capacità di analisi.
                Come fa la sintesi ad essere sinonimo di scarse capacità di analisi?
                Semmai è l'esatto contrario, chi riesce a condensare in poco spazio ciò che altri riescono a fare solo con parti lunghe allora vuol dire che ha una buona capacità di analisi e di cernita (sa scegliere quello che ai fini della narrazione è inutile), qui la dimenticanza non c'entra proprio niente, passi il pressapochismo, ma pressapochismo vuol dire che non viene chiarito qualcosa, cosa c'è in Real di non chiarito?
                Semmai poi a lungo andare io obietterei la gestione di un personaggio come kiyo, che da debole e bisognoso di aiuto poi diventerà tutt'altro (e questo cambio non mi sarebbe andato bene nemmeno se fossero passati 5 numeri, è il carattere, il carattere non lo cambi a 19 anni così facilmente, ci vuole una giustificazione notevole), ma nel primo numero non c'è niente che lasci presupporre il casino imminente.

                Originariamente Scritto da Kabu
                Rarissimi sono i casi di autori che riescano ad ampliare con la sintesi, cioé raccontare tanto con poco. Escludendo queste perle rare preferisco un autore che racconti tanto con tanto, piuttosto di uno che racconti poco con niente.
                Rarissimi?
                Urasawa, Endo, Shirow ecc ecc, questi sanno raccontare qualcosa con poche frasi.
                E il problema qui non sta nel raccontarlo in tanto o in poco, in SD Inoue racconta poco con tanto.
                Per parlarci dell'andamento di un torneo ci mette 20 e passa tankobon e manco analizza quello che succede fuori dal campo tanto è impegnato a narrare le partite e a dare un background agli avversari.
                Lasciando perdere Vagabond in cui Musashi continua a martoriarci con il suo voler essere incomparabilmente forte.

                Originariamente Scritto da Kabu
                Direi che il problema sostanzialmente qui è ormai uno solo: a te non piace la narrazione di Inoue...
                Non mi piacciono i manga inutilmente lenti, quando Inoue riesce a raccontare qualcosa la sua narrazione mi piace eccome.

                Originariamente Scritto da Kabu
                Inoue voleva scrivere un manga sul basket, ed è quello ha fatto. Ha descritto il suo ideale di basket e come lo vivono i suoi protagonisti.
                Se non ti basta o non ti piace non è un problema di Inoue... non è una sua mancanza. E' semplicemente a TE che piace altro...
                O forse ha descritto partite interminabile e spettacolari come volevano anche gli editori di jump?
                Il fatto che sia un problema mia risparmialo perché è una fesseria, allora a me i film di boldi/ de sica non mi piacciono solo perché non mi piace la loro comicità, quindi è un problema mia.
                Io ti ho parlato di difetti e di una trasformazione che accade nel manga e che non ho gradito, tu mi dici che Inoue voleva solo quello e quindi è colpa mia, eh no ma non mi sta bene la cosa.
                E comunque SD insieme a Rough di Adachi è il mio manga sportivo preferito (dopo viene Hajime no Ippo, e tutto questo togliendo F però).

                Originariamente Scritto da Kabu
                Io quando leggo un manga sportivo voglio che parli di sport, non di quello che fa la gente quando non gioca.
                Qualche digressione è interessante ( e in SD ci sono) ma poi io voglio vedere la gente in campo, mica i pic-nick.
                E in un manga di combattimento vorresti vedere la gente che si mena per 192 pagine su 192?
                In un manga di cucina vuoi vedere la gente che cucina e basta?
                Cioè la varietà è male per te?
                Vabbè, se questi sono i tuoi gusti...

                Originariamente Scritto da Kabu
                Mi piace l'agonismo, mi piace l'antagonismo, mi piace il gioco, mi piace vedere i personaggi maturare nel loro elemento e grazie alla loro voglia di vincere. Mi piace vedere la gente in campo..
                E Inoue è bravissimo a descrivere la gente in campo.
                Insuperabile.
                Sì ma in un manga di 31 volumi si chiede anche altro.
                Altrimenti tanto valeva che facesse una sola partita e tanti saluti a tutti.
                Che poi se fosse così facile come la fa lui... dopo un po' vedere i vari giocatori che grazie a non so quale magia diventano 1000 volte più forti stanca.

                Originariamente Scritto da Kabu
                E mi piaceva anche che in SD ogni personaggio, anche il più secondario, avesse la sua importanza e la sua storia. E' una delle caratteristiche che a mio avviso rendono Slam un gran manga e non il solito fumetto sullo sport.
                Non condermi fumetto sullo sport con captain tsubasa, lì giocano in 5-6 in tutto il manga, gli altri non servono a niente, negli altri fumetti i comprimari hanno comunque una certa importanza anche se non sono gli assi della squadre.
                Il problema è che in slam dunk si perde troppo tempo con i comprimari, e anche questo finisce per rendere meno veloce e incisiva la narrazione.

                Esempio lampo, il nano occhialuto del kainan c'era bisogno di farlo diventare un mezzo eroe?
                A parte l'assurdità della tattica e la stupidità dello shohoku che lo lascia sempre smarcato (perché? boh, anche dopo che ha segnato nessuno si degna di marcarlo e fa altri punti) c'era proprio bisogno di dargli tutto quello spazio?

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                • #23
                  Allora Chibi, facciamo il punto della situazione: quelli che per te sono difetti per me sono pregi, quelle che per te sono lungaggini per me sono arricchimenti, quella che per te è perdita di tempo per me è approfondimento di trama e psicologia.
                  Sono due opinioni diverse, niente di più e niente di meno.

                  Io credo che qui si stia solo continuando a parlare di gusti personali, e di niente di concreto.
                  CERTO che è un problema tuo se non ti piace la narrazione in Slam Dunk, esattamente come è un problema mio che mi piaccia.
                  E mi pare anche di aver spiegato perché mi piace e la trovo esauriente, come tu hai spiegato perché a te non sembra incisiva. Ma questo da la ragione a me o a te?...
                  C'è qualcosa di oggettivo nella tua opinione?... Che non dipenda esclusivamente dai tuoi gusti?

                  Pensaci bene... credi davvero che la narrazione di Slam Dunk sia SBAGLIATA? O semplicemente l'autore è andato in una direzione che a te non interessava più di tanto?
                  Credi che sia SBAGLIATO parlare solo di basket? O semplicemente tu preferisci una narrazione più varia?

                  Quello che io ho letto è un manga che parlava di basket. Quello che VOLEVO leggere era un manga che parlava di basket.
                  Seguendo questo gusto Slam Dunk non ha difetti. Parla di questo sport in modo esauriente, completo ed appassionante.
                  E....sì, preferisco mille volte approfondire la conoscenza in campo dell'occhialuto giocatore del Kainan che vedere Hanamichi che fa colazione a letto. Come preferisco tre numeri dedicati allo scontro Rukawa/Sawakita che uno solo perso a raccontare la vita familiare di Ryota... Ed evidentemente la pensava così anche l'autore.
                  E non venirmi fuori per piacere con la solita storia dell'editore che influenza qui ed influenza là... Mi pare una scusa un po' misera per giustificare le scelte narrative di un autore che al di là di ogni ragionevole dubbio VOLEVA parlare di basket e di nient'altro. E ne vuole parlare tutt'ora.

                  Per la cronaca: non ho detto che sintesi vuol dire scarsa capacità di analisi, leggi con più attenzione... Ho detto che "quasi sempre è sinonimo di"... Traduzione: molti autori nascondono dietro un racconto apparentemente sintetico una totale mancanza di approfondimento.

                  Kabu.
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                  • #24
                    Originariamente Scritto da Kabu
                    E....sì, preferisco mille volte approfondire la conoscenza in campo dell'occhialuto giocatore del Kainan che vedere Hanamichi che fa colazione a letto. Come preferisco tre numeri dedicati allo scontro Rukawa/Sawakita che uno solo perso a raccontare la vita familiare di Ryota... Ed evidentemente la pensava così anche l'autore.
                    Mwa, per favore, evitiamo queste fesserie, è chiaro che di vedere uno che fa la colazione se ne fregano tutti ma di vedere gente innamorata o cotta che se ne frega altamente dei propri sentimenti non è proprio il massimo.
                    Dov'è lo sviluppo caratteriale dei personaggi?
                    Diventano più bravi a basket e poi?
                    Questo voglio vedere, non uno che si rade la barba, e mi pare fosse chiaro.
                    Mai letto un manga di Adachi?
                    Forse vale la pena di rimediare eh.


                    Originariamente Scritto da Kabu
                    E non venirmi fuori per piacere con la solita storia dell'editore che influenza qui ed influenza là... Mi pare una scusa un po' misera per giustificare le scelte narrative di un autore che al di là di ogni ragionevole dubbio VOLEVA parlare di basket e di nient'altro. E ne vuole parlare tutt'ora.
                    Secondo te perché all'inizio del manga si parla quasi solo di teppisti allora?
                    Miracolosamente a Inoue il basket non interessava poi molto?
                    L'editore conta veramente tanto in una produzione e la spinge verso quello che i lettori chiedono.
                    Se i lettori dicono "ah che belle le partite" stai pur certa che l'editore chiede all'autore di inserire una partita dietro l'altra.
                    Shonen Jump è commerciale ed è una rivista fatta per vendere.

                    Detto questo i miei pareri non sono gusti personali, io ti parlo di tradimento della parte iniziale, non sto dicendo, a me non piacciono le partite.
                    Visti gli sviluppi iniziali però quella parte è fuori luogo, troppo prolisso e per chi si attende qualche sviluppo è dura da accettare.
                    A te la parte iniziale faceva schifo e poi inizia a piacerti? 'zzi tuoi, ma io ti parlo di coerenza, non di gusti.
                    Non è che a me facciano schifo le partite ma mi tolgono spazio al resto, quindi le critico.

                    Originariamente Scritto da Kabu
                    Per la cronaca: non ho detto che sintesi vuol dire scarsa capacità di analisi, leggi con più attenzione... Ho detto che "quasi sempre è sinonimo di"... Traduzione: molti autori nascondono dietro un racconto apparentemente sintetico una totale mancanza di approfondimento.
                    Leggi quello che ho scritto piuttosto, non ti ho mai messo in bocca quello, solo che la sintesi non può voler dire scarse capacità di analisi.
                    Se uno non sa narrare non è che è sintetico, narra male, che è una cosa proprio diversa.
                    Vorrei proprio sapere i nomi di questi mangaka che usano la sintesi per mascherare la mancanza di approfondimento (a me tutti gli autori giapponesi comunque mi paiono tirarla troppo per le lunghe, dovrebbero imparare un po' da taluni autori occidentale che in 300 pagina raccontano perfettamente quello che un giapponese ci mette 10 numero a narrare).

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                    • #25
                      Originariamente Scritto da Chibi Goku
                      Mwa, per favore, evitiamo queste fesserie, è chiaro che di vedere uno che fa la colazione se ne fregano tutti ma di vedere gente innamorata o cotta che se ne frega altamente dei propri sentimenti non è proprio il massimo.
                      Dov'è lo sviluppo caratteriale dei personaggi?
                      Diventano più bravi a basket e poi?
                      Questo voglio vedere, non uno che si rade la barba, e mi pare fosse chiaro.
                      Beh forse eri troppo annoiato dalle partite e non ci hai fatto un gran caso, ma a mio avviso tutti i componenti della squadra sono cresciuti parecchio durante il torneo che hanno affrontato.
                      Ciascuno di loro ha focalizzato un po' più chiaramente l'obiettivo della sua vita, qualcuno di loro lo ha addirittura cambiato radicalmente, e questo non in 200 pagine scarse.
                      I cambiamenti non basta raccontarli, si deve saperli metabolizzare nella narrazione, dar loro il giusto tempo di maturazione.
                      Niente avviene e basta.

                      Mai letto un manga di Adachi?
                      Forse vale la pena di rimediare eh.
                      Anche Adachi mi piace molto.
                      E' uno di quei rari autori uomini (facendo un mix tra topic.. ) che sta bene attento ai particolari, ed è un maestro dei sottintesi. Uno degli autori narrativamente più raffinati che abbia mai letto.
                      Ma ha scopi ben diversi da quelli di Inoue. Il suo primo pensiero è il soggetto, e lo sport che quest'ultimo pratica è solo un mezzo per descriverlo.
                      In Slam Dunk l'operazione è esattamente opposta: sono i personaggi ad essere un mezzo per descrivere il basket ed i vari modi di amarlo, ed è questo il motivo per cui tutti i protagonisti sono importanti in questo manga e l'autore "perde tempo" a raccontarli tutti con quasi eguale importanza. Il vero soggetto è un altro.



                      Secondo te perché all'inizio del manga si parla quasi solo di teppisti allora?
                      Miracolosamente a Inoue il basket non interessava poi molto?
                      L'editore conta veramente tanto in una produzione e la spinge verso quello che i lettori chiedono.
                      Se i lettori dicono "ah che belle le partite" stai pur certa che l'editore chiede all'autore di inserire una partita dietro l'altra.
                      Shonen Jump è commerciale ed è una rivista fatta per vendere.
                      Pensa tu che per me è successo esattamente l'opposoto.. L'inizio di Slam Dunk è banale e non ha niente di particolare: le solite risse tra teppisti che ritrovi pari pari in quasi tutti i manga ambientati nelle scuole, e la solita storiellina d'amore sparata subito all'inizio tanto per gradire.
                      Inoue è inesperto, si affida ai clhiché di genere, e l'editore stesso magari scoraggia il suo reale desiderio "A chi vuoi che interessi un manga che parla solo di basket?... mettici un po' di botte, mettici un po' di pupe..."
                      Ma dopo che il manga ha ingranato l'autore vira naturalmente verso il suo vero interesse.
                      Scusa sai ma... hai per caso mai letto il free-talk che c'è alla fine del suo manga?...
                      Leggilo vah. Fatti una cultura..

                      Detto questo i miei pareri non sono gusti personali, io ti parlo di tradimento della parte iniziale, non sto dicendo, a me non piacciono le partite.
                      Visti gli sviluppi iniziali però quella parte è fuori luogo, troppo prolisso e per chi si attende qualche sviluppo è dura da accettare.
                      A te la parte iniziale faceva schifo e poi inizia a piacerti? 'zzi tuoi, ma io ti parlo di coerenza, non di gusti.
                      Ok al meno su questo siamo d'accordo, c'è in effetti un grosso cambiamento di rotta intorno al numero 18 dell' edizione italiana.. Ed io infatti credo che Slam Dunk inizi proprio dal numero 18... non una pagina prima.
                      E non credo sia una questione di coerenza, ma solo di maturazione e focalizzazione.



                      Leggi quello che ho scritto piuttosto, non ti ho mai messo in bocca quello, solo che la sintesi non può voler dire scarse capacità di analisi.
                      Se uno non sa narrare non è che è sintetico, narra male, che è una cosa proprio diversa.
                      E su questo pure siamo d'accordo.
                      Continuo a ripeterti che il mio intento era di focalizzare l'attenzione sul fatto che la VERA dote di sintesi è dote assai rara, e nella maggior parte dei casi ciò che può sembrare sintetico in realtà è solo breve...
                      Succo del discorso: diffido sempre da ciò che è breve, perché raramente è anche sintetico.
                      Un esempio? Il primo numero di Real. Breve ma non sintentico. Non sintetizza nulla, non analizza quasi niente. Si limita a presentare senza analizzare.

                      Kabu.
                      Last edited by Kabu; 08 September 2004, 21:03.
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