wow davvero stupendo!fantastica non vedo l'ora di vedere i poteri dei ribelli di navion!!!solo una cosa:non era stato il grande saggio a creare le sfere?forse mi sbaglio io però...
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Dragon Ball T by Vegge_Davv
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Anch'io ho le puntate (ma le ho messe su dvd per carenza di spazio), il fatto è che non ricordo... ma dovrebbe essere quando goku e vegeta (credo) propongono di usare le sfere del drago, e il Sommo protesta perchè dice che non bisogna dipendere da loro, che erano state donate perchè le utilizzassero solo i namecciani ecc ecc...
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mi dispiace ma kaioshin non sapeva niente delle sfere:addirittura quando vede il drago chiede cos'è.
è un problema però potresti risolverlo dicendo in quell'occasione intervenne colui che aveva creato tutti i kaioshin opure il padre di kaioshin il sommo:egli disse che aveva imprigionato parte dell'enrgia del daemon in alcuni oggetti.negli scorsi anni,in seguito a numerose ricerche kaioshin il sommo era riuscito a capire che l'energia del daemon era stata messa nelle sfere con la complicità dell'anziano saggio.
poi fai te io ho solo suggerito qualcosa
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Ahhh allora avevo capito male quello che avevi detto... però non è vero che non sa nulla delle sfare (parlo del vecchio Sommo ovviamente), ricordo esattamente che lui ne è a conoscenza. Poi magari non conosce il drago perchè non le ha mai viste in funzione...
A parte questo, tenete in conto che è una fanfic, potrei aver stravolto la storia passata, che c'è di male
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Episodio 30: Verso nuove speranze.
Kiraji presentò i suoi due compagni a Trunks e Goten, mentre attorno si andava formando una folla incuriosita.
<<Lei è Maseri, lui è Geers>>, disse Kiraji. I due fecero un gesto di saluto verso i giovani saiyan, che replicarono, intimoriti dalla presenza di Geers.
<<Lui porta l’armatura dell’Armata>>, disse Goten indicandolo.
<<E allora?>>, disse Geers, <<Non parlare di me come se non ti stessi di fronte, ragazzino!>>.
Goten e Geers si guardarono con occhi torvi, mentre Kiraji sorrideva.
<<Scusalo>>, disse, <<Ha un caratteraccio Geers. Ma tornando a noi...>>, fece un gesto verso Kaioshin il Sommo e il Superiore, <<Il racconto del Sommo è corretto, quello che vedete alle nostre spalle, laggiù, è il Daemon>>.
Goten e Trunks lo guardarono affascinati, emanava una strana energia.
<<Come siete arrivati qua?>>, chiesero.
<<Come sapete, il Daemon non può essere comandato, è mosso dalla propria energia, che lo ha condotto qui, al luogo ove risiedono le sfere>>.
<<Si, concordo>>, disse il Sommo schiarendosi la voce, <<In effetti è come se il Daemon desiderasse ricongiungersi con “la propria metà”, con le sfere del drago. Ora, non sappiamo dove siano le sfere...>>
<<E’ esatto>>, disse Piccolo, <<Ho parlato con l’anziano, e nessuno sa più dove si trovino con esattezza. Per trovarle bisognerebbe cercare molto a lungo>>.
Il Sommo annuì impercettibilmente.
<<Proprio quello che non volevo sentirmi dire. Non possiamo tenere le sfere e il Daemon nello stesso posto per così tanto tempo, i rischi sono enormi, tantopiù che Boran ci darà la caccia in capo all’universo se sarà necessario. Ora che tre valorosi e potenti saiyan sono nelle loro mani, le risorse in loro possesso sono aumentate>>.
<<Ma non saranno mai più forti di Besh, o di Codre...>>, disse Trunks.
<<Non dimenticare che un saiyan può sempre aumentare le proprie forze, superando continuamente il proprio limite. Non sappiamo cosa siano in grado di fare>>.
<<Ma Sommo, se non possiamo spostare il Daemon>>, disse Kiraji con reverenza, mentre Maseri e Geers se ne stavano in disparte, <<Come faremo ad andarcene?>>.
<<E secondo te noi Shin siamo stati così sprovveduti?>>, gridò il Sommo indispettito, <<La gioventù non ha proprio rispetto! Ho detto che il Daemon è mosso dalla sua pura energia, e che non necessita di guida; ma non ho detto che, volendo, non si possa controllare>>.
<<Si spieghi meglio>>, disse il Superiore, che non sapeva nulla.
<<E’ molto semplice: il Daemon può essere controllato tramite una sala di manovra il cui ingresso e ben sigillato e nascosto. Ve la mostrerò, dopodichè non c’è tempo da perdere, dovrete partire subito. Goten e Trunks dovranno andarsene da qui, il più lontano possibile dalle sfere, perchè non dimentichiamoci che cercano anche voi. E ve ne andrete insieme a Kiraji, portando con voi il Daemon>>.
<<Cosa? Andare in un’altra galassia?>>, domandò Goten sbalordito, <<Noi non possiamo andarcene, dobbiamo rimanere qui e lottare!>>.
<<Non puoi fare nulla ragazzo mio; arrivati da Navion, sono certo che sarete sottoposti a un durissimo allenamento. Intanto, una volta che avremo radunato le sfere, qui su Namecc, io e Kaioshin le porteremo sul nostro pianeta, dove saranno al sicuro. Abbiamo un certo vantaggio rispetto a Boran, quindi non perdiamo altro tempo>>.
Goten e Trunks si guardarono spersi: tutto accadeva così rapidamente che il tempo fuggiva più veloce delle loro menti. Piccolo poggiò loro una mano sulla spalla, per confortarli.
<<Siate degni dei vostri padri. Quando verrà il momento, sarete voi a salvarci>>.
Salutato Piccolo, Ub e tutti gli altri, Trunks e Goten volarono verso il Daemon, insieme ai tre viaggiatori e ai due Kaioshin. Durante il tragitto, ciascuno era preso dai propri pensieri e dai propri timori.
“Forse è destino che i saiyan tornino a unirsi, che combattano nuovamente, con rinnovata fratellanza, contro il ritorno di questo demone”, pensava Trunks. Un futuro oscillante fra pericolo e scoperta lo stimolava e lo inquietava; forse avrebbe capito finalmente suo padre, avrebbe compreso lo spirito dei saiyan.
“Papà, questa volta non hai potuto fare niente, ma ora che stiamo per ricongiungerci ai nostri fratelli, sono certo che acquisteremo una potenza oltre ogni ogni limite, che supera ogni immaginazione”. Così pensava Goten, che non poteva fare a meno di dimenticare le sofferenze e le perdite che si lasciava alle spalle; la Terra era ormai un ricordo lontano.
“E’ un bene che i ragazzi scoprano le loro origini, e che si allontanino da questa galassia”, pensava il Superiore, “Forse sarà davvero possibile evitare questo ritorno. O forse no? Perchè il futuro deve essere sempre così oscuro?”.
Arrivati alla base del Daemon Geers vi entrò subito senza voltarsi indietro e ignorando tutti gli altri. Maseri lo seguì a ruota. Kiraji prese commiato dai due kaioshin e precedette i due giovani saiyan sulla soglia del Daemon.
<<Allora ragazzi>>, disse Kaioshin, <<Questo non è un addio, ma un augurio. Siate forti, e abbiate coraggio!>>. Si strinsero in un ultimo abbraccio, e seguirono Kiraji, insieme al Sommo, che avrebbe mostrato loro dove si trovava la sala di comando. Un’ora dopo, il Daemon si sollevava alto nel cielo, con un brusio sordo; con un lampo accecante cominciò la sua corsa verso la galassia dell’est e il futuro dei saiyan.
Ub e Piccolo abbracciarono ancora per qualche minuto con lo sguardo l’intera volta celeste, ma ormai il Daemon era scomparso.
<<Abbiamo un anno per trovare le sfere... e dobbiamo partire praticamente da zero>>, disse Piccolo, <<Ma non ho intenzione di tralasciare gli allenamenti, proprio nessuna intenzione!>>. Si liberò dal mantello bianco e lo gettò a terra. <<Anche noi dobbiamo essere pronti a ogni pericolo, Ub, e io... ho molto da imparare, allenandomi con te>>.
<<Sarà un onore>>, rispose Ub dandosi coraggio, <<Un anno passa in fretta, non c’è tempo da perdere. Il destino di Namecc dipende da noi, ora>>.
Una navicella... che viaggia, viaggia rapida come la folgore... Kupile, al suo interno, medita nel sonno iperspaziale. Ancora un anno per raggiungere Namecc.
Besh era sprofondato in profonda meditazione. Aveva lasciato la base, in fase di ricostruzione, e si era isolato sulla cima di un alto monte, immerso nelle tenebre e nel gelo, isolandosi dal mondo. Ma non soffriva le intemperie, piuttosto un malessere che lo divorava dentro e gli annebbiava la ragione. Il morbo del sospetto si faceva largo dentro di lui come un cancro.
“Forse l’imperatore dubita di me...”
Cosa gli faceva dire questo? Non gli aveva permesso di uccidere i saiyan, ma, al contrario, li aveva voluti prigionieri. Gli aveva perdonato la fuga dei due più giovani solamente perchè gli sarebbe tornata utile, a suo tempo.
“E se intendesse dare il comando proprio a loro? Sostituirli a me?”
Una vecchia ferita si stava riaprendo come una voragine, profonda e oscura come un abisso. Venivano le vertigini a guardarci dentro.
“E se avesse cambiato erede? Forse vuole che i saiyan governino l’impero dopo la sua morte... potrebbe averli... perdonati?”
Un fantasma del passato riaffiorava nella sua mente, e lo tallonava come un parassita. Il volto di Teord lo inseguiva notte e giorno. Non bastavano la furia della tempesta e il gelo a bloccare quei ricordi, che sempre lo assalivano. Avrebbe voluto urlare e far strage, ma poteva solo pensare, temere, dubitare.
“Ormai sono giorni che il rito di marchiatura procede... dovrebbero aver finito... cosa sarà di me? Dannati saiyan...”
Una parola, un destino, un futuro negato. E il loro travaglio cominciava mentre un saiyan di nome Navion e un guerriero ambizioso di nome Besh si affrontavano nella piana di Barath, dovendo Besh riscattare il proprio onore e guadagnarsi il rispetto dei saiyan. Fu lì, decenni prima, che fu posto il germe del male...
La mente di Besh tornava a quei momenti, a quei giorni, a quello scontro emozionante...
<<Sei pronto?>>.
Navion gli stava di fronte, a pochi metri di distanza, in mezzo alla piana desertica di Barath, innanzi a un pubblico di guerrieri saiyan. La luce rosso viva del cielo abbagliava Besh, ma riusciva a distinguere, tra la massa di saiyan, un folto gruppo di imperiali, all’ombra di un padiglione.
Teord, di fianco a Freezer, continuava a lisciarsi la barba, aspettando l’inizio dello scontro. Per l’occasione era stato invitato anche l’imperatore Boran, che avrebbe così avuto modo di conoscere finalmente questi famigerati saiyan. All’epoca non era grasso e malato, ma una personalità forte e poderosa, di aspetto nobile e autorevole, anche se nascondeva la brama del potere.
<<Vedremo cos’hanno di speciale questi saiyan...>>, commentò.
<<Ohh, se ti sentisse re Vegeta...>>, disse Freezer ridendo, <<Questi scimmioni sono così irascibili, ahah!!>>.
Teord non si pronunciò, ma osservò attentamente il campo di battaglia.
Besh scattò versò Navion, e Navion verso Besh. Lo scontro era cominciato...
- FINE SECONDA PARTE -
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Torni a postare finalmente.
Bella anche questa puntata.Ultima saga di DBReturn (con dentro i link delle prime 2): http://gamesurf.tiscali.it/forum/showthread.php?t=49225
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