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La notte su Byakkisei non era tenebrosa, anzi, dato che l’arco di tempo tra il tramonto di un sole e il sorgere del secondo era di sole due ore, non si faceva quasi mai veramente buio. Goku dormì di nuovo nella sua navetta e si svegliò solo dopo mezzogiorno, poi si fece un giretto in città. La vittoria del giorno prima lo aveva reso famoso, alcuni soldati lo salutarono persino sulla strada aperta. Cosi lo fece anche il proprietario di un negozio d’abbigliamento che gli diede gli fece uno sconto enorme, Goku comprò dei pantaloni scuri, una maglietta rossa e una giaccia senza maniche nera.
“Grazie, Signor Son Goku! Ritorni presto! Grazie! Grazie!”, disse il nano e s’inchinò più volte.
Goku camminò per le numerose strade, sempre all’erta per non farsi sfuggire un’eventuale aura Saiyan. E sentì qualcosa. Chiunque sia, qualcuno lo stava seguendo, e già da tempo. Non era un’aura aggressiva, ma neanche innocua…Goku cercò di sfuggirle al suo inseguitore facendo giri improvvisi o entrando in vari negozi, ma chiunque fosse non si lasciò distrarre.
Quel gioco durò fino a sera, anche la santa pazienza di Goku ebbe fine e si fermò in una stradina deserta.
“Esci fuori! Ma perché mi stai inseguendo?”, gridò dall’oscurità apparentemente silenziosa e deserta. Nessuna reazione, solo il vento soffiò ululando. Seppur voltandole le spalle Goku conosceva bene la posizione della figura che lo stava osservando. Era seduta su un piccolo tetto e non si mosse.
“Mi hai notato? Bravo…”, disse contenta.
Goku notò dalla voce che si trattava o di un bambino o di una donna, ma non ne era sicuro. La sua aura era strana e lo confondeva, sembrava essere composta da due colori diversi.
“Si… già da tempo… hai da migliorare il tuo controllo sulla tua aura…”, disse Goku paziente. “Cosa vuoi da me?”
Iniziò a scendere un silenzio innaturale.
“Cerchi i Saiyan? Beh, anch’io…”
Finalmente Goku si voltò e vide la figura sul tetto, coperta da un mantello scuro nascondendo la maggior parte del viso. Ora Goku ne era sicuro, una parte dell’aura aveva il colore… di un Saiyan. Ma chi diavolo era quello?
Ma prima che Goku poté fare quella domanda udì un grido dietro di sé:
“È entrata qua dentro! Forza, uccidetela!!!”
La figura mascherata si agitò e si alzò in piedi, Goku notò che in quanto all’altezza poteva raggiungere le sue spalle, inoltre era piuttosto magra. Ma non ne ebbe il tempo per pensare a queste cose, la figura saltò agilmente sul tetto e sparì dietro ad un edificio. Sulle strade concorrevano alcuni soldati, il loro comandante indicò proprio nella direzione in cui la figura era sparita. Allora il loro bersaglio era lei…
“Da quella parte!!! Lassù!!!”
Più di una dozzina di soldati obbedirono subito e volarono in quella direzione; Goku li seguì incuriosito da una distanza di sicurezza. Era all’oscuro della causa dell’inseguimento, ma non poteva permettere che i soldati la prendessero prima di lui, sicuramente la avrebbero uccisa. Il suo istinto gli sussurrò che stavolta valeva la pena di insistere.
Lontano dal centro i soldati avevano raggiunto il fuggitivo, subito iniziò un combattimento molto agguerrito. La figura sembrò essere abbastanza forte perché riuscì a competere facilmente con cinque soldati in una volta sconfiggendoli. Ma questo ebbe fine quando venne colpito da una sfera energetica a tradimento che la scaraventò attraverso un edificio e contro una parete retrostante. Si alzò a fatica, ma venne colpita subita da altre quattro sfere energetiche che la costrinsero in ginocchio. Prima che si poté riprendere la colpì una pioggia di raggi, seguita da attacchi fisici di altri quattro soldati che la picchiarono senza tregua. La figura resistette anche troppo, ma alla fine gli scappò un grido di dolore.
“Ora non ci scappi più, Sedri!!! È finita! Il Signor Freezer sarà contento!”, rise il comandante e la colpì varie volte coi piedi alla testa.
“Smettetela! Ma cosa fate? Cosi tanti contro uno! Siete vigliacchi!”, li fermò Goku arrabbiato. Aveva osservato tutto in silenzio, ma ora ne aveva abbastanza.
Infatti questa interruzione li fermò.
“Ma cosa vuoi? Fatti gli affari tuoi!”
“Perché fate questo?”, volle sapere il Saiyan.
“Ordine del signor Freezer! Eliminiamo solo un traditore… ora sparisci, altrimenti arrestiamo anche te!”, lo minacciò il comandante.
La figura a terra alzò il capo a fatica, solo ora Goku ebbe la conferma che si trattava veramente di una donna. Con le sua ultime forze lanciò una sfera energetica verso il comandante che però colpì a morte un soldato dietro di lui, lui stesso si era scansato. Reagì subito allo spavento pestando l’avambraccio disteso rompendolo. La donna gridò dal dolore e si tenne l’arto ferito.
“Maledetta puttana! Ti faccio fuori! Vedrai!”
Goku incavolato strinse i pugni e liberò una parte della sua forza facendo risuonare tutti gli Scouter vicini. “Lasciatela in pace!!!”
Prima che se ne rese conto aveva già eliminato due avversari, ma venne subito attaccato da altri soldati, che stavano arrivando la tutte le direzioni.
“Allora te la sei cercata! Forza, arrestatelo!!!”
Goku venne attaccato da une dozzina di soldati tutta in una volta, ma li scaraventò via solo liberando la sua aura per un breve momento. Scansò anche l’attacco a tradimento del comandante e lo sconfisse dopo un veloce scambio di colpi. Prima che arrivassero altri soldati si caricò la donna ferita sulle spalle e sparì con lei nel labirinto dei vicoli.
forze combattive attuali:
Goku: 2.000 (controllato)
16.500 (in battaglia)
Mar Khan Shi: 8.500 (controllato)
15.000 (max)
Scagnozzi di Khan: circa 2.000
Sedri: 4.300
Waralin: 7.220
Soldati: da 1.000 a 3.000
bè puntata bellissima, cmq guarfa che la leggo sempre............................................ ...... riesci a fare immaginare al pubblico quello che succede ottima ff... grandissima, ora deov partire x la gita, anzi domani e quindi non potrò leggere ma quando torno rimedio
Vivi, corri per qualcosa, corri per un motivo…
Che sia la libertà di volare o solo di sentirsi vivo…
A più di un chilometro di distanza Goku atterrò in un vicolo deserto e pose la donna ferita dolcemente al suolo, la sua testa sulle sua gambe. Sanguinava copiosamente da diverse ferite su tutto il corpo, maggiormente dalla fronte e dalla bocca. Le faceva male tutto, ma sicuramente di più quel braccio rotto e storto. Nonostante ciò guardò il suo salvatore con uno sguardo felice ma stanco, i suoi occhi gialli brillarono come ambra attraverso i suoi capelli blu.
“Grazie… Kakaroth…”
Goku si meravigliò vistosamente. “Ma perché conosci il mio nome natio? Quello lo sanno solo i Saiyan…” Ad un tratto se ne rese conto guardandola meglio: quelle donna aveva una coda! “Ma tu… sei una Saiyan?!”
Sorrise e annuì. “Solo… per metà…”
Finalmente Goku si ricordò dei fagioli senzu che aveva portato dalla Terra, ne prese una dalla tasca e glielo diede. “Ecco, mangia questo. Ti sentirai subito meglio… Ehi, devi restare sveglia! Ehi!”
La donna nelle sue braccia stava per perdere conoscenza, perciò si dovette sbrigare. Le tenne la testa con la mano sinistra, mentre con la destra le mise in bocca il fagiolo. “Fidati! Mangia… devi deglutire! Dai!”
A fatica obbedì, masticò e deglutì. Appena ingerito il fagiolo magico liberò il suo potere: con le ferite sparirono anche il dolore e la stanchezza, il corpo della donna si rilassò. Meravigliata aprì gli occhi e fissò il suo salvatore, poi le sue mani.
“Ma che…? Il dolore è sparito… sono guarita…?!”
Goku sorrise sapiente vedendo la donna essere cosi stupita, ormai solo il sangue sul suo viso era l’unico testimone delle sue ferite. L’effetto dei fagioli senzu era come sempre una vera e propria benedizione.
“Allora, tutto a posto? Come ti chiami?” volle sapere Goku.
La donna sorrise e si alzò. Finalmente Goku poté ammirarla per bene: capelli blu corti con una coda lunga e sottile fino alla schiena, occhi gialli brillanti, orecchie a punta e una statura media. Era abbastanza attraente, l’unica pecca era una cicatrice sull’occhio sinistro. Portava un’ armatura simile a quella di Radish, ma senza le spalline.
“Il mio nome è Sedri… e come tu hai già notato in me scorre sangue Saiyan… mia madre invece era di razza allariana…”
“Il piacere è tutto mio… ma… mi spieghi come conosci il mio nome? Non l’ho mica detto in giro…”
Sedri sorrise e si pulì la faccia dal sangue, sembrò indecisa su come agire, se dovesse dirgli tutta la verità o meno.
“Mi sono informata… In fondo anche mio padre è un Saiyan… come te, Kakaroth.”, disse allora nascondendo di più di quel che rivelò.
“E perché quei tizi ce l’hanno tanto con te?”
“È una storia lunga…”
Un rumore improvviso interruppe la loro conversazione, da una strada vicina sentirono voci agitati e le grida di alcune persone. Subito Goku azzerò la propria aura e si concentrò. Sedri lo imitò, lui sentì chiaramente il diminuire della sua aura fino a quasi scomparire. Aveva aumentato il controllo della sua forza spirituale in questo breve lasso di tempo… “Quella ragazza se la cava”, pensò Goku.
“Credo che ci conviene sparire…”, affermò, ma si rese conto che Sedri se l’era gia svignata senza che lui se ne fosse accorto. Ma non era lontano, oramai le sue antenne erano tanto sensibilizzate che quella minuscola aura Saiyan non poté sfuggirli. Un’aura tanto singolare era facile da seguire, seppur trattenuta. Subito la inseguì.
Sedri conosceva bene il territorio, con salti agili e precisi avanzò senza farsi notare dai soldati e dai loro rivelatori. Come un’ombra atterrò dall’altra parte della città davanti a un edificio in via di demolizione controllando attentamente la zona prima di metter piede sul terreno. Nel frattempo la breve notte era scesa sulla città rendendo la luce diffusa, la sua figura si mimetizzò bene con lo sfondo grigio. Girò velocemente gli angoli fino a raggiungere la sua meta. Ma quando si trovò davanti a quello che cercava, si irrigidì. Al posto di un vecchio edificio trovò solo un cratere fumante.
“No… Merda! Khebal… Marrath…” soffiò esterrefatta saltando avventatamente del cratere, quasi in preda al panico. Istintivamente cercò di captare qualsiasi segno di vita, anche se era inutile. Girò pietra per pietra e scavò a mani nude nel terreno, fino a trovare qualcosa. Era la salma di un suo compagno, coperto di ferite gravissime. Non si arrese e continuò a scavare, ma il suo unico successo consisteva nel trovare altri quattro corpi.
Dopo pochi minuti anche Goku raggiunse questo posto, trovò Sedri in ginocchio davanti alle salme, stava piangendo. Quando lei si accorse della sua presenza si spaventò leggermente e si asciugò velocemente le lacrime.
“Sono arrivata troppo tardi…” disse senza voltarsi.
Goku si guardò intorno con aria sconvolta. “Ma che è successo qua?”
Sedri si alzò, ma si rifiutò di voltarsi per guardarlo in faccia. Ma il fatto che stava piangendo non poté nascondere anche le lo voleva.
“Gli uomini di Freezer… poichè non riuscivano a prendersela con me hanno ucciso gli altri…”
Di nuovo quel nome, pensò Goku.
“Si può sapere che diavolo è questo Freezer?! Me lo puoi spiegare? Tutti ne parlano…”
Questa domanda la sorprese a tal punto che si girò e lo fissò tra le lacrime.
“Ma cosa vuoi dire? Non sai che è Freezer?! Ma da dove arrivi?”
“Dalla Terra.”, fu la risposta semplice e veritiera.
Sedri sospirò e voltò lo sguardo verso terra, poi verso di lui. Il suo sguardo mostrò rabbia e tristezza.
“Freezer… è l’essere più potente dell’universo… almeno è questo che pensa… è una canaglia… controlla tutto e tutti e non tollera nessuna resistenza. Elimina anche la più effimera minaccia… come i Saiyan…”, disse lottando di nuovo contro le lacrime.
“I Saiyan…?” ripeté Goku incredulo. “Cosa vuoi dire?”
La donna si voltò guardando verso il cielo. “Freezer odia i Saiyan. Sinceramente mi meraviglia che tollera gli ultimi tre esemplari sotto il suo commando… Anche se uno di loro è l’erede al trono, Vegeta… Devo trovarli… li devo informare…!”
Goku si grattò alla nuca un po’ scettico e osservò di nuovo la donna con attenzione. Poteva fidarsi? Crederle? Magari aiutarla? In questo momento stranamente lei gli sembrò essere più giovane di prima, quasi come una bambina, svegliando uno strano senso di simpatia. Il suo istinto lo spinse a fare la proposta.
“Beh… allora abbiamo lo stesso obiettivo… Che ne dici di collaborare? La mia astronave è abbastanza grande per due…” propose un po’ imbarazzato.
Sedri sentì la sua agitazione e sorrise, poi si asciugò le lacrime. Senza pensarci tanto annuì.
“Buona idea… non è che abbia tante alternative… se Freezer mi becca, mi fa fuori. Bene, collaboriamo, Kakaroth.”
“Ad una condizione: smettila di chiamarmi Kakaroth! Mi chiamo Goku!!!”
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