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Dragonball D

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  • Grazie mille!
    Sto giocando a: Tales of Xillia (PS3), Assassin's Creed 3 (WiiU), Pokémon X (3DS - Solo online) Sto leggendo: A storm of swords (volumone completo in italiano) Sto guardando: Kill la Kill (ep 7)

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    • Un episodio bellissimo, eccezionale!!!!
      Il grande satan è entrato in scena ed hai saputo evidenziare alla perfezione il suo coraggio e lo stato d'animo che in quel momento provava.
      Bravissimo!!!!

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      • Grazie, Uomo Tigre! Sono commosso!
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        • quoto con Uomo Tigre(sai che novità) il novello eroe mister satan mi ha fatto sognare(e la fine è stata quella giusta)
          Myanimelist.net
          Lastfm.it

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          • Grazie anke a te Nicco!
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            • l'ultimo episodio è stato molto bello(cm del resto l'intera ff) ma questo mi ha colpita particolarmente....complimenti!!!!!!!!!

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              • Grazie Sebi!
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                • Di niente...

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                  • bell'episodio finalmente satan ha tirato fuori le palle quando ha visto mr. bu in pericolo
                    Last Fm

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                    • Grazie del commento!
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                      • Episodio 23: Primo Novembre


                        C-0 si avvicinava lentamente a C-18, pronto ad ucciderla. Si era immaginato molte volte in giorno in cui la sua vendetta si sarebbe compiuta, ma non si sarebbe mai aspettato che sarebbe stato così fantastico. Tutti coloro che avevano tentato di opporsi alla sua potenza erano stati sconfitti ed ora giacevano ai suoi piedi, più morti che vivi e tra di loro c'era anche colei che tanto odiava, servita su un piatto d'argento. Ucciderla sembrava così facile...era indifesa, incapace di reagire...un occasione così non poteva farsela sfuggire.
                        Quando gli occhi del cyborg si posarono sul corpo di C-18 un fiume di ricordi dolorosi lo investì in pieno...
                        Era una fredda giornata d'autunno di molti anni fa. Le foglie cadute giacevano immobili ai lati della deserta strada di campagna e la brina che si era depositata nella notte brillava alla luce dei deboli raggi solari del mattino.
                        Un ragazzo aspettava con pazienza, appoggiato ad un albero quasi del tutto spoglio. Era un ragazzo di circa quindici anni alto e snello, dai lunghi capelli castano chiaro e dai brillanti occhi verdi. Il suo nome era Alexander Byrgas.
                        Il ragazzo osservava attentamente verso est dove presto sarebbe apparsa la persona che tanto amava. Infatti dopo qualche minuto un rumore di passi riempì l'aria ed una giovane ragazza dai capelli biondi e dagli occhi azzurri si avvicinò ad Alexander.
                        "Ciao, Celyn sono contento che tu sia venuta" la salutò il ragazzo.
                        "Perchè cavolo mi hai fatta venire qui alle otto di mattina?!" esclamò la ragazza, ma Alexander non si scompose.
                        "Devo dirti una cosa, una cosa molto importante che non posso più nascondere" disse il ragazzo, con serietà.
                        "Dimmi" disse Celyn, vagamente incurioista.
                        "Ecco vedi...tu mi piaci, mi piaci moltissimo" confessò Alexander.
                        "Anche tu mi sei simpatico"
                        Alexander scosse la testa.
                        "Non intendevo quello"
                        "E allora cosa?"
                        "Vedi tu mi sei sempre stata simpatica, mi sono sempre trovato bene in tua compagnia e ti ho sempre considerato più un amica che una parente. Ma tre anni fa i miei sentimenti hanno iniziato a cambiare, diventando sempre più forti, sempre più intensi. Da qualche tempo tutte le volte che sto insieme a te il mio cuore batte molto più forte del normale e sento una strana sensazione allo stomaco. All'inizio mi chiedevo cosa fosse, ma ora lo so: è amore. Io ti amo, Celyn!"
                        La ragazza lo guardò per un po'impassibile, allora Alexander le si avvicinò e provò a baciarla, ma lei con una spinta lo fece finire contro il tronco dell'albero.
                        "Ma come puoi esserti innamorato di me?! Noi due siamo parenti, è chiaro?!" esclamò Celyn, furente.
                        "I miei sentimenti superano il legame di parentela" disse Alexander, rialzandosi.
                        "Bè i miei no. E se vuoi saperlo tu mi sei sì simpatico, ma comunque ti considero uno sfigato di prima categoria!"
                        A quelle parole il povero ragazzo rimase sioccato e cadde in ginocchio con le mani appoggiate per terra.
                        "Tu...non puoi dire sul serio...non puoi..." disse Alexander, con gli occhi lucidi di lacrime.
                        "Invece sì! Ci si vede, pivello!" esclamò Celyn, poi si volò e si mise in cammino pensando: -perdonami, ma tu meriti molto di più di una come me-
                        Alexander non tentò nemmeno di feramarla, era troppo disperato per farlo. Quelle parole lo avevano ferito come una lama affilata e per il dolore che provava in quel momento non sarebbero bastate tutte le lacrime dell'universo.
                        La ragazza che amava lo aveva respinto in modo orribile, rivelandosi completamente diversa da come aveva sempre finto d'essere e Alexander sentiva che lentamente l'amore che provava per lei lasciava il posto all'odio e al desiderio di vendetta...
                        Nei giorni successivi Alexander si chiuse in casa, ignorando le esortazioni dei suoi genitori ad andare a scuola. Passava tutto il tempo in camera sua disteso sul letto, ripensando milioni di volte a quello che era successo e a come avrebbe potuto vendicarsi. Lentamente nel suo cervello non ci fu posto per nient'altro che non fosse la vendetta e il suo carattere iniziò a mutare, diventando aggressivo e prepotente.
                        Poi un giorno, approfittando dell'assenza dei suoi genitori, uscì di casa e attraversò la città fino a raggiungere la casa di Celyn. Scavalcò il cancello, raggiunse la porta d'ingresso ed entrò senza bussare. La casa era deserta ma lui era sicuro che la ragazza fosse in casa perchè i suoi guanti erano appoggiati su un comodino e lei non usciva mai senza metterseli.
                        Alexander si diresse subito verso la camera di Celyn e quando la raggiunse spalancò la porta e vi entrò. La ragazza balzò giù dal letto convinta che fossero entrati dei ladri in casa ma quando vide il ragazzo si calmò e sorrise ironicamente.
                        "Sei soltanto tu e io che mi sono spaventata per niente!"
                        Alexander non rispose e continuò ad avanzare verso di lei con espressione efferata.
                        "Che vuoi farmi?! Fermati, non fare un altro passo! FERMATI!" urlò la ragazza scagliando un pugno all'indirizzo di Alexander che lo bloccò. Il ragazzo spinse Celyn sul letto e si mise sopra di lei iniziando a spogliarla mentre urlava: "Come hai osato respingermi in quel modo?! Come hai potuto farlo?!"
                        La ragazza tentò di scrollarselo di dosso, colpendolo con tutta la sua forza ma il ragazzo non si mosse di un millimetro e continuò imperterrito a spogliarla.
                        "Smettila! Ti prego smettila!" urlò Celyn, disperata. Non voleva che la sua prima volta fosse così, non lo voleva assolutamente.
                        Alexander la ignorò e finì di spogliarla, poi si spogliò a sua volta. Quando rimase completamente nudo aprì con foga le gambe della ragazza e si preparò a "punirla".
                        "AIUTO! QUALCUNO MI AIUTI!" urlò Celyn, con tutto il fiato che aveva in corpo.
                        "Zitta, stronza! Nessuno verrà ad aiutarti, nessuno!"
                        In qul momento la porta si aprì con violenza e Marcus, il fratello gemello di Celyn, fece irruzione nella stanza.
                        "Alexander cosa stai facendo?! Sei impazzito forse?!"
                        "Sì! ED è TUTTA COLPA DI QUESTA DANNATA!" esclamò Alexander, con espressione folle.
                        "Ora smettila, lasciala in pace!" esclamò Marcus.
                        "NO! DEVO ANCORA PUNIRLA PER CIò CHE MI HA FATTO!"
                        Allora Marcus si scagliò contro suo cugino e con violenza lo buttò giù dal letto, ma questi si rialzò subito e lo colpì con violenza, rompendogli il naso.
                        "Brutto bastardo!" urlò Marcus, con la faccia ridotta ad una maschera di sangue, poi si avventò contro Alexander e i due iniziarono a pestarsi con violenza.
                        Celyn corse fuori dalla camera e raggiunse la cantina in cui trovò l'oggetto di cui aveva bisogno: una corda. La ragazza ritornò in camera e aiutò il fratello a mettere ko Alexander. Poi presero la corda e gli legarono le braccia e le gambe, immobilizzandolo. Dopo quella fatica immane Celyn cadde a terra esausta e accidentalmente battè la testa perdendo tutti i ricordi recenti a partire dal giorno in cui aveva respinto Alexander.

                        Qualche tempo dopo i medici dell'ospedale di Satan city diagnosticarono al giovane Alexander un disturbo celebrale e consigliarono il suo immediato ricovero in manicomio. Così il ragazzo si ritrovò a trascorrerre i successivi quindici anni indossando una camicia di forza e guardando il mondo attraverso le sbarre di quella prigione che era la sua camera. Col tempo l'odio di Alexander verso quel posto e verso Celyn aumentò notevolmente tanto da spingerlo a tentare la fuga per diverse volte.
                        Poi dopo quindici anni di sofferenze una lieve speranza tornò ad albergare nel suo cuore: la speranza della morte che avrebbe messo fine alle sue sofferenze. Così quando il manicomio esplose a causa di una bomba piazzata da un folle e lui si ritrovò gravemente ferito non si sentì triste per la vita sprecata, bensì felice per l'imminente cessazione del suo dolore.
                        Tuttavia accadde qualcosa di incredibile, qualcosa che gli avrebbe dato nuova linfa vitale. Un uomo di scienza, chiamato dottor Gelo lo trovò, lo curò e lo fece rinascere sotto nuove spoglie, quelle del cyborg definitivo: C-0.

                        C-0 scosse la testa scacciando quei ricordi molesti e aprì la mano pronto a compiere la sua vendetta. Ma quando percepì due aure avvicinarsi a lui a grande velocità rinunciò momentaneamente alla vendetta e si preparò ad accogliere i nuovi arrivati, pronto a donare loro l'oblio eterno.
                        Last edited by Rowelence; 14 June 2007, 23:40.
                        Sto giocando a: Tales of Xillia (PS3), Assassin's Creed 3 (WiiU), Pokémon X (3DS - Solo online) Sto leggendo: A storm of swords (volumone completo in italiano) Sto guardando: Kill la Kill (ep 7)

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                        • Povera 18........ tremendo
                          I want be free... I WILL BE free!
                          sigpic
                          Cuore di Metallo Capitolo IX, Gohan

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                          • Mi spiace non conoscerti da più tempo...infatti sono riuscito a leggere solo sei episodi, incluso questo. Mi spiace però mi impegnoerò a leggerli tutti!
                            Sei bravo, veramente. E guarda che per un aspirante scrittore come me...non è facile fare complimenti.
                            Clicca qui per download di immagini, programmi e quant'altro in piena sicurezza.

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                            • Grazie mille! Anch'io aspiro a diventare uno scrittore!
                              Sto giocando a: Tales of Xillia (PS3), Assassin's Creed 3 (WiiU), Pokémon X (3DS - Solo online) Sto leggendo: A storm of swords (volumone completo in italiano) Sto guardando: Kill la Kill (ep 7)

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                              • Metalotaku ogni episodio che scrivi migliori sempre di più ti faccio i miei complimeniti!
                                Bravo!

                                Comment

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