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Il cacciatore di demoni (mia ff originale)

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  • Il cacciatore di demoni (mia ff originale)

    Ho scritto questa ff originale l'anno scorso e da allora il mio stile di scrittura è notevolmente migliorato. Tuttavia spero che possa piacervi ugualmente. Ovviamente non ha nulla a che fare con Dragonball ed è ambientata in un'universo alternativo (sempre sulla Terra ma molto diversa da quella che conosciamo). Ecco il primo capitolo:


    CAPITOLO 1: un ragazzo misterioso


    Un enorme moto sfrecciava lungo le strade di Mutan City viaggiando ad una velocità spaventosa. Alla sua guida c’era un ragazzo di circa ventidue anni dai capelli neri tagliati a spazzola e dagli occhi coperti da moderni occhiali da sole. Dal suo abbigliamento era facile capire quale fosse il suo colore preferito. Indossava un giubbotto di pelle nera, dei pantaloni da motociclista neri, dei guanti in pelle nera e degli stivali lunghi e neri. Anche la sua moto aveva la carrozzeria nera e assomigliava vagamente a uno scuro cavallo impazzito.
    Le strade percorse dalla moto erano tutte uguali, enormi agglomerati di palazzi di cristallo e di grattacieli di metallo che si protendevano verso il cielo come lunghe braccia meccaniche. Le strade erano, con l’unica eccezione dell’oscuro ragazzo, completamente deserte. Del resto solo un pazzo avrebbe corso il rischio di uscire a quell’ora del pomeriggio quando “le cose” erano sveglie e in caccia di prede. Naturalmente il ragazzo era a conoscenza dei pericoli che stava correndo, ma la sua missione non poteva aspettare.
    L’enorme moto nera iniziò a rallentare quando raggiunse una strada che i cartelli indicavano come “Dream street”, la via dei sogni. Il ragazzo osservò con attenzione i vari palazzi che sfilavano sotto i suoi occhi e quando individuò quello che aveva già visto in fotografia posteggiò la moto vicino alla costruzione di cristallo, spense il motore e scese.
    Le porte del palazzo si aprirono non appena fu di fronte ad esse, così da rivelare l’enorme atrio che tenevano celato dietro di loro. Il ragazzo si avviò subito all’ascensore e una volta davanti ad esso premette il bottone di chiamata. L’ascensore arrivò velocemente al piano terra aprendo le sue porte per far entrare il giovane che una volta dentro premette il pulsante del dodicesimo piano e aspettò.
    Raggiunto il suddetto piano il ragazzo iniziò a cercare l’appartamento in cui viveva la famiglia Desh e una volta trovato suonò il campanello. La porta dell’appartamento venne aperta da una donna che doveva avere a occhio e croce quaranta anni, aveva folti capelli rossi e occhi neri che fissavano stupiti il misterioso ragazzo.
    “Buongiorno, signora. Sono Alexander Bown, cacciatore di demoni professionista. Vorrei parlare un momento con sua figlia, Rechel Desh, di una faccenda che la riguarda personalmente.” si presentò il giovane. La donna lo guardò per un po’ , perplessa, poi disse : “Ma certo, entri pure.”
    L’appartamento della famiglia Desh era composto da un salotto, due camere da letto, una cucina e un bagno.
    L’ingresso permetteva di accedere direttamente al salotto dove la signora Desh fece accomodare Alexander, mentre lei andava ad avvertire la figlia. Alexander si sedette su un comodo divano in pelle bianca e nell’attesa osservò la stanza in cui si trovava. Era una stanza vecchio stile, col pavimento in parquet che era coperto per buona parte da un tappeto rosso, su cui appoggiava le gambe un piccolo tavolino di legno. Gli scaffali erano pieni zeppi di libri di ogni tipo e sparse per la stanza c’erano parecchie riviste di musica new rock, un nuovo stile musicale che si stava diffondendo a macchia d’olio tra le nuove generazioni di giovani, che probabilmente erano della giovane Rechel. La stanza era illuminata e riscaldata da un caminetto dentro cui ardevano alcuni pezzi di legno. Davvero una stanza vecchio stile pensò Alexander tra sé e sé.
    Rechel Desh arrivò dopo alcuni minuti. Era una ragazza di quindici anni dall’aspetto grazioso ma che aveva uno sguardo veramente determinato. Come la madre aveva lunghi capelli rossi e lisci, invece i suoi occhi non erano neri come quelli della madre bensì di un azzurro molto intenso. Era piuttosto alta, anche se meno di Alexander e aveva un corpo sinuoso e sensuale. Indossava una maglietta a mezze maniche blu, un paio di jeans strappati al livello delle ginocchia e un paio di scarpe da tennis color grigio metallizzato.
    Appena la vide arrivare Alexander si alzò dal divano e le andò incontro fino a trovarsi di fronte a lei, a quel punto tese la mano e aspettò che la ragazza la strinse. Rechel non si fece attendere, soprattutto perché non vedeva l’ora di sapere quello che quel ragazzo misterioso aveva da dirgli.
    “Sono lieto di fare la sua conoscenza signorina Rechel Desh. Io sono Alexander Bown, cacciatore di demoni professionista” si presentò Alexander.
    “Ti prego non darmi del lei, non ho mai sopportato le persone troppo cerimoniose” ribatté Rechel.
    “Come vuoi tu. Anch’io odio dover fare tante cerimonie, ma sai com’è nel mio lavoro quando tratto con le persone devo seguire una certa etichetta. Penso però che con te non ce ne sarà bisogno” osservò Alexander.
    “Certo che ne devi avere di coraggio per fare il cacciatore di demone. Coi tempi che corrono la gente disposta ad assumersi un simile rischio è davvero poca” commentò Rechel.
    “Ho le mie buone ragioni per fare questo lavoro.”
    “Capisco. Comunque mia madre ha detto che sei venuto qui per parlarmi di qualcosa, giusto?” chiese Rechel.
    “Sì, devo parlarti di una cosa seria e forse è meglio se ci sediamo, la conversazione potrebbe dilungarsi” disse Alexander.
    I due ragazzi ritornarono in salotto e si sedettero sul divano di pelle bianca.
    “Come sicuramente saprai la situazione globale attuale non è delle migliori e la causa di tutto questo è sicuramente legata ai demoni. Da quando sette anni fa sono comparse per la prima volta queste creature demoniache hanno causato innumerevoli danni all’ambiente e hanno ucciso milioni di persone. A causa loro nessuno esce più di casa al pomeriggio dal momento che quello è il loro momento di caccia preferito, e questo comporta notevoli disagi a livello economico, dal momento che le ore in cui è possibile lavorare si sono notevolmente ridotte, e a livello di libertà personale. Converrai con me che questa situazione sta diventano insostenibile, giusto? Ebbene cosa diresti se ti dicessi che io so come porre fine a tutto questo?” disse Alexander.
    Rechel lo studiò attentamente per qualche secondo poi disse: “Direi che la faccenda mi interessa, ma che non riesco a capire cosa centro io in tutto questo.”
    “Per il momento deve bastarti sapere che il tuo ruolo in questa vicenda è di massima importanza e che un tuo rifiuto ad aiutarmi potrebbe rovinare per sempre il destino della razza umana. Purtroppo per il momento non posso essere preciso ma ti prometto che, se deciderai di aiutarmi, un giorno saprai tutto” rispose Alexander.
    “Esattamente cosa dovrei fare per aiutarti a compiere la tua missione?” chiese Rechel.
    “Dovrai affrontare un lungo viaggio insieme a me e a un altro ragazzo in cui dovremo rintracciare i tre pezzi del medaglione del sole e i tre pezzi del medaglione della luna. Non nego che sarà un viaggio difficile e pericoloso ma è l’unico modo che abbiamo per fermare i demoni” rispose Alexander. Prima che Rechel riuscisse a dare una risposta sua madre fece irruzione in salotto.
    “So che non avrei dovuto, ma ho sentito tutto e non posso permettere a mia figlia di rischiare la vita!” esclamò la signora Desh.
    “Non vuole liberarsi dei demoni, signora?” chiese Alexander.
    “Sì,ma…”
    “Allora deve lasciare che sua figlia affronti questo viaggio. Le assicuro che con me sarà al sicuro.”
    “Ma…”
    “Un momento!” esclamò Rechel “sono io che devo prendere una decisione, non voi!”
    “Allora qual è la tua decisione?” chiese Alexander.
    “Verrò con te”
    “Ma Rechel, potrebbe essere pericoloso, potresti morire” protestò la signora Desh.
    “Lo so. Ma se questo ragazzo conosce davvero il modo di distruggere i demoni penso che valga la pena correre il rischio. Non dimenticare quello che hanno fatto a papà.” ribatté Rechel.
    “Non potrei mai dimenticarmene, mai. Ed è per questo che non voglio che tu parta. Se tu morissi rimarrei sola.”
    “Stia tranquilla signora, come ho già detto finché sua figlia resterà insieme a me non le accadrà niente.” disse Alexander.
    “Non ne dubito, ma…Insomma lei è davvero sicuro di sapere come distruggere i demoni per sempre?”
    “Sì e la mia sicurezza è motivata da sette lunghi anni di ricerche.”
    “Molto bene, allora Rechel ti do il permesso di andare, ma mi raccomando sii prudente.” disse la signora Desh.
    “Lo sarò mamma”. Madre e figlia si abbracciarono per quella che temevano potesse essere l’ultima volta, poi si separarono.
    “Allora, Rechel, sei pronta a partire?” chiese Alexander dopo qualche secondo.
    “Sì.” rispose la ragazza.
    “Allora arrivederci Rechel e buon viaggio” disse la signora Desh.
    “Grazie mamma, ci vediamo presto.”
    Sto giocando a: Tales of Xillia (PS3), Assassin's Creed 3 (WiiU), Pokémon X (3DS - Solo online) Sto leggendo: A storm of swords (volumone completo in italiano) Sto guardando: Kill la Kill (ep 7)

    sigpic

  • #2
    bella la trama e accurate le descrizioni
    ottimo lavoro
    fratellino di broly08!!"fratello" di sOn_DaFNe ammiratore della_ principessa_dei_sayan!!amico inseperabile di BiBi! Tiki tvb...sei sympa... vivi ssj è la mia nuova amica.. Niko_Man nn fa ridere..

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    • #3
      Grazie!
      Sto giocando a: Tales of Xillia (PS3), Assassin's Creed 3 (WiiU), Pokémon X (3DS - Solo online) Sto leggendo: A storm of swords (volumone completo in italiano) Sto guardando: Kill la Kill (ep 7)

      sigpic

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      • #4
        trama interessante ottime descrizioni uhm devo dire che mi fa skifo......................sto scherzando!bravo mi piace la seguirò
        So many are waiting for their new beginning, their birth by sleep.
        Even me..
        and even you.

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        • #5
          mi hai fatto prendere un colpo!
          Sono contento che ti piaccia! Il bello è che ho tutti i capitoli salvati e non devo fare altro che postarne uno al giorno...quindi x settembre la serie sarà finita!
          Sto giocando a: Tales of Xillia (PS3), Assassin's Creed 3 (WiiU), Pokémon X (3DS - Solo online) Sto leggendo: A storm of swords (volumone completo in italiano) Sto guardando: Kill la Kill (ep 7)

          sigpic

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          • #6
            Secondo me una persona, intendo scrittore, che scrie fanfiction, parte con uno stile e lo può solo migliorare, cambiare è quasi impossibile, anche perchè altrimenti cambierebbe scrittore!!

            La fanfiction è intrigante, questo sta a significare che questo è il tuo stile, avvolgere nella storia il lettore e fargli sembrare di essere realmente all'interno della storia, poter immaginarsi un seguito che poi con un colpo di scena stravolgi e questo sinceramente mi piace moltissimo, perchè non da monotonia alla fanfiction!!
            Avvolgi le tue storie, compresa ovviamente Dragonball D in un alone di mistero e questo, a parer mio ti premia!!
            Complimenti
            Vivi, corri per qualcosa, corri per un motivo…
            Che sia la libertà di volare o solo di sentirsi vivo…



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            • #7
              Wow ke bel commento! Grazie mille! ^^
              Sto giocando a: Tales of Xillia (PS3), Assassin's Creed 3 (WiiU), Pokémon X (3DS - Solo online) Sto leggendo: A storm of swords (volumone completo in italiano) Sto guardando: Kill la Kill (ep 7)

              sigpic

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              • #8
                Bravo è una bellissima ff la trama è interessante e le descrizioni sono buone......la seguirò con piacere
                sigpic
                Spoiler:
                "Siamo parti infinitesimali di una grande intelligenza; e andremo presto o tardi, a ricomporre il tutto"

                Cuginetto di Bibi e di Trunks94

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                • #9
                  Grazie!^^
                  Sto giocando a: Tales of Xillia (PS3), Assassin's Creed 3 (WiiU), Pokémon X (3DS - Solo online) Sto leggendo: A storm of swords (volumone completo in italiano) Sto guardando: Kill la Kill (ep 7)

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                  • #10
                    Originariamente Scritto da Davide03 Visualizza Messaggio
                    Secondo me una persona, intendo scrittore, che scrie fanfiction, parte con uno stile e lo può solo migliorare, cambiare è quasi impossibile, anche perchè altrimenti cambierebbe scrittore!!

                    La fanfiction è intrigante, questo sta a significare che questo è il tuo stile, avvolgere nella storia il lettore e fargli sembrare di essere realmente all'interno della storia, poter immaginarsi un seguito che poi con un colpo di scena stravolgi e questo sinceramente mi piace moltissimo, perchè non da monotonia alla fanfiction!!
                    Avvolgi le tue storie, compresa ovviamente Dragonball D in un alone di mistero e questo, a parer mio ti premia!!
                    Complimenti
                    Dopo questo nn saprei che altro dire che nn sia ripetuto
                    Quoto in pieno
                    BRAVISSIMO!!!!
                    sigpic
                    Il mio primo video adesso rimodernato.... "braccio destro di Dante™"
                    Ed ecco il secondo OSCAR DBA 2007/2008 :"Miglior critico di ff"
                    Mia LongShot con Gogeta_89

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                    • #11
                      Grazie 1000!^^
                      Sto giocando a: Tales of Xillia (PS3), Assassin's Creed 3 (WiiU), Pokémon X (3DS - Solo online) Sto leggendo: A storm of swords (volumone completo in italiano) Sto guardando: Kill la Kill (ep 7)

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                      • #12
                        CAPITOLO 2: l’attacco dei demoni

                        In passato le persone prima di affrontare un lungo viaggio erano solite a preparare un bagaglio. Ma in tempi recenti il bagaglio era stato sostituito da un oggetto molto più piccolo e maneggevole: il bagwatch, un orologio da polso ultramoderno in cui potevano essere inseriti fino a cinquemila oggetti e questo nei modelli meno capienti.
                        Così a Rechel era bastato indossare il bagwatch prima di uscire di casa con Alexander per avere a disposizione moltissimi oggetti. Inoltre lo stesso Alexander ne possedeva uno in cui teneva anche delle armi da usare in caso di combattimento con demoni.
                        Mentre i due erano in ascensore Alexander spiegò a Rechel che prima di tutto sarebbero andati a rintracciare un altro ragazzo che, come lei, aveva un importanza fondamentale nella lotta contro i demoni. L’ascensore raggiunse il piano terra e i due uscirono dal palazzo. Appena Rechel vide la gigantesca moto rimase senza parole. “Alexander non è che per caso questa moto è tua?” chiese Rechel trattenendo a stento l’eccitazione.
                        “Sì, l’ho comprata un anno fa per poter viaggiare molto più velocemente” spiegò Alexander.
                        “Ma questa moto è assolutamente fantastica! Dio solo sa quanto mi piacerebbe averne una!Va molto veloce?” chiese Rechel.
                        Alexander sorrise poi disse in tono misterioso: “Stai per scoprirlo.”
                        I due salirono sulla moto, Alexander accese il motore e partirono. Inizialmente la moto mantenne una velocità costante poi iniziò ad accelerare sempre di più, sempre di più, sempre di più…
                        “Non ti pare di esagerare?!” chiese Rechel che fino a quel momento si era divertita ma che stava iniziando a preoccuparsi.
                        “Non credo” rispose Alexander tranquillo.
                        “Non credi?! Stiamo andando alla velocità di una macchina da formula 1!”
                        “Se vuoi viaggiare con me devi abituarti. Comunque tranquillizzati non ho mai fatto un incidente in vita mia.” disse Alexander.
                        “C’è sempre una prima volta!” esclamò la ragazza. Alexander si limitò a sorridere.
                        Mentre parlavano erano ormai usciti da Mutan city e adesso stavano percorrendo una strada sterrata che un tempo avrebbe potuto benissimo essere una campagna, ma adesso era irriconoscibile. Le risaie si erano prosciugate, le erbacce si erano diffuse a macchia d’olio e nei campi non cresceva più niente. La moto sfrecciava lungo queste vie di campagna tutte uguali lasciando dietro di se un gigantesco polverone.
                        Rechel si era quasi abituata alla sensazione di velocità quando udì un rumore forte e strano che ricordava quello delle pale degli elicotteri. La ragazza guardò in cielo e vide proprio un elicottero vecchio tipo che sembrava stesse inseguendo loro. Il velivolo era completamente grigio ad eccezione di una scritta rossa che diceva: “Driv”.
                        “Ehi, Alexander credi che quell’elicottero ci stia inseguendo?” chiese Rechel.
                        Alexander non si voltò neanche a scrutare il cielo perché ormai conosceva bene il rumore dell’elicottero. Invece si limitò a dire: “Sicuramente sì.”
                        “E si può sapere per quale motivo ci sta inseguendo?” chiese Rechel, un po’irritata dall’atteggiamento tranquillo del ragazzo.
                        “Devi sapere che c’è un associazione, la Driv, che sta cercando un modo per sfruttare i demoni a proprio vantaggio e che quindi cerca di ostacolare il lavoro di noi cacciatori di demoni” spiegò Alexander.
                        “E in che modo cerca di ostacolarvi?”
                        “Cercando di ucciderci.”
                        “Di uccidervi?! Ma questo…” Rechel non riuscì a finire la frase, perché proprio in quel momento l’elicottero si era messo a sparare contro di loro. Alexander evitò i proiettili spostando la moto leggermente a destra, poi l’elicottero sparò ancora e Alexander fu costretto a fare un articolata manovra per evitarlo. Altre tre volte l’elicottero sparò e in ogni occasione Alexander riuscì ad evitare i proiettili.
                        “Non possiamo continuare così all’infinito!” esclamò Rechel “non c’è un modo per seminarlo?”
                        “Dobbiamo cercare di farlo schiantare contro qualcosa” disse Alexander poi toccò un tasto sul suo bagwatch e una pistola uscì fuori dall’orologio. Il ragazzo mise la pistola in mano a Rechel. “Mentre io cerco di trovare il modo di farlo schiantare tu sparagli addosso con questa, così almeno dovremmo riuscire a rallentarlo”
                        “Ma non ho mai sparato in vita mia!” esclamò Rechel.
                        “Come hai detto tu c’è sempre una prima volta” ribatté Alexander sorridendo.
                        Rechel impugnò la pistola con mani tremanti, cercando nel frattempo di fare di tutto per non cadere dalla moto.
                        Riuscì a mettere a fuoco l’elicottero e sparò un primo colpo che però manco completamente il bersaglio. Allora la ragazza cercò di prendere meglio la mira e sparò un secondo colpo che però mancò di pochi centimetri l’elicottero. Sempre meglio di prima, pensò Rechel. Prese la mira una terza volta e stavolta riuscì a colpire l’elicottero rallentandolo un po’.
                        Nel frattempo Alexander aveva individuato un piccolo bosco in cui l’elicottero non sarebbe riuscito a raggiungerli.
                        “Tieniti forte!” esclamò Alexander, poi aumentò la velocità per entrare il prima possibile nel bosco.
                        “Aspetta cosa vuoi fare?!” chiese Rechel.
                        “Se riusciamo a entrare in quel bosco l’elicottero farà fatica a inseguirci, non credi?”
                        Rechel si aggrappò il più possibile alla vita di Alexander e chiuse gli occhi spaventata da quella velocità folle. Poi sentì la moto rallentare e azzardò ad aprire gli occhi. Vide subito che erano riusciti a entrare nel bosco e che lo stavano attraversando con cautela.
                        “Purtroppo qui dentro saremo al sicuro solo per poco tempo perché in un modo o nell’altro riusciranno lo stesso a raggiungerci” disse Alexander.
                        “Allora cosa pensi di fare?” chiese Rechel.
                        “Dobbiamo raggiungere la città in cui abita l’altro ragazzo ed entrare in un edificio. Quasi sicuramente manderanno qualcuno ad ucciderci e a quel punto io sarò pronto a farlo fuori.” rispose Alexander.
                        “Quanto manca alla città in cui vive il ragazzo?”
                        “Non molto, una volta usciti da questo bosco dovremo raggiungerla in meno di venti minuti.”
                        “Allora credo che ci convenga uscire in fretta di qui” disse Rechel.
                        “Va bene, tieniti forte”. La moto accelerò e raggiunse una velocità considerevole. In men che non si dica furono fuori dal bosco e l’elicottero riprese ad inseguirli. Continuarono a viaggiare a una velocità impressionante evitando i proiettili dell’elicottero e dopo dieci minuti di fuga iniziarono a intravedere la sagoma di East city.
                        Subito Alexander si accorse che qualcosa non andava, perché oltre al profilo della città si potevano distinguere degli altri profili, profili di creature in movimento.
                        “O mio Dio! Quella città è sotto attacco dei demoni!” esclamò Rechel.
                        “Se il ragazzo muore non ci sarà più speranza per l’umanità!” esclamò Alexander e aumentò ancora la velocità della moto. In cinque minuti raggiunsero East city e si trovarono di fronte a uno spettacolo orribile. I demoni stavano devastando tutto: la maggior parte degli edifici era distrutta e sparsi per le strade c’erano molti cadaveri.
                        L’orrore di quella visione aveva fatto dimenticare ai due ragazzi che l’elicottero li stava ancora inseguendo, ma se ne ricordarono quando questi cercò di colpirli con una raffica di proiettili che Alexander riuscì a evitare solo all’ultimo istante. Purtroppo i proiettili colpirono uno dei demoni che solo in quel momento si accorsero della presenza dell’elicottero e della moto. Subito le creature demoniache si lanciarono al loro attacco. Alexander fu molto abile nell’evitarle ma non altrettanto bravo fu il pilota dell’elicottero che si trovò la visuale offuscata da un gigantesco demone alato che si era attaccato al parabrezza e questo causò la fine dell’elicottero che andò a schiantarsi contro un grattacielo di metallo.
                        Last edited by Rowelence; 10 August 2007, 19:56.
                        Sto giocando a: Tales of Xillia (PS3), Assassin's Creed 3 (WiiU), Pokémon X (3DS - Solo online) Sto leggendo: A storm of swords (volumone completo in italiano) Sto guardando: Kill la Kill (ep 7)

                        sigpic

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                        • #13
                          “In che strada abita il ragazzo che stiamo cercando?” chiese Rechel urlando per sovrastare le urla dei demoni che si lanciavano al loro attacco.
                          “Nightmare street, la strada degli incubi” rispose Alexander.
                          Rechel si guardò intorno alla ricerca della suddetta strada e miracolosamente la individuò.
                          “Al prossimo bivio gira a sinistra su un cartello c’è scritto che Nightmare street si trova in quella direzione!” esclamò Rechel.
                          “Ricevuto!” rispose Alexander.
                          Continuarono a farsi strada tra i demoni che cercavano di ostacolarli, rischiando più volte di andare a sbattere contro un grattacielo dal momento che l’orda di demoni continuava a coprire loro la visuale. Nonostante queste difficoltà riuscirono a raggiungere Nightmare street piuttosto velocemente e meno male che fu così. Infatti appena entrarono nella strada, che era una di quelle che i demoni avevano maggiormente danneggiato, videro un ragazzo di circa quindici anni che cercava di fuggire da un gigantesco demone alato.
                          “Quello è il ragazzo che stiamo cercando?” chiese Rechel.
                          “Sì” rispose Alexander poi frenò bruscamente e scese dalla moto seguito da Rechel.
                          “Ce l’hai ancora la pistola?” chiese Alexander.
                          “Sì”
                          “Allora preparati ad usarla”
                          “E tu con cosa combatti?”
                          “Lo vedrai” disse Alexander sorridendo. Il ragazzo premette un tasto sul bagwatch e ne tirò fuori una lunga frusta nera. I due raggiunsero il ragazzo appena in tempo, dal momento che il demone stava per colpirlo con i suoi micidiali artigli. Alexander lo colpì violentemente alla schiena con la frusta e dalla ferita uscì del sangue nero.
                          Il demone si voltò a guardarli infuriato. Era un essere gigantesco con una faccia lunga e scura, aveva un corpo possente e muscoloso e mani che terminavano in lunghi artigli.
                          “Come pensi di sconfiggere un bestione del genere?” chiese Rechel.
                          “Ne ho affrontati di più grossi” rispose Alexander sorridendo “tu comunque tieniti pronta con la pistola, non si sa mai.”
                          Il demone si lanciò all’attacco di Alexander che riuscì ad evitarlo con un balzo e a colpirlo con la frusta procurandogli una ferita sull’addome. Il mostro ringhiò infuriato e si lanciò un'altra volta all’attacco ma anche questa volta Alexander riuscì ad evitarlo e a ferirlo alla testa con la frusta. Rechel osservava meravigliata il combattimento. Aveva sentito dire che i cacciatori di demoni erano abilissimi a combattere, ma non si aspettava fino a questo punto. Un urlo alle sue spalle la distrasse dal combattimento. Si voltò e vide che alcuni demoni erano entrati in Nightmare street. La ragazza si voltò un momento verso Alexander e vide che era ancora impegnato col demone alato e corse il rischio di farsi prendere dal panico.
                          Si obbligò a tranquillizzarsi e si preparò a sparare contro il demone più vicino. Sparò tre colpì che colpirono in pieno il demone uccidendolo. Com’è possibile?, si chiese Rechel spaventata. Aveva pensato che la pistola sarebbe stata utile per rallentare i demoni ma non per ucciderli. Sparò tre colpi contro un altro demone e poi ancora tre contro un'altra creatura demoniaca uccidendoli entrambi.
                          Nel frattempo il demone alato era stremato. Combattevano da alcuni minuti e lui non era riuscito a colpire nemmeno una volta Alexander mentre il ragazzo lo aveva ferito innumerevoli volte con la frusta. Vedendo com’era conciato il suo avversario Alexander decise di finirlo una volta per tutte. Agitò la frusta con un colpo deciso ed essa si trasformò in una magnifica spada dall’elsa nera. Il ragazzo evitò un ultimo attacco del demone e lo colpì al cuore con la spada. Il demone si contorse in preda al dolore per alcuni secondi poi, con un tonfo sordo, cadde a terra, esanime.
                          Alexander raggiunse il luogo in cui aveva visto l’ultima volta il ragazzo e lo trovò accasciato a terra. Gli sentì il polso e constatando che era ancora vivo capì che era svenuto. Alexander osservò il ragazzo per un po’ per capire se fosse proprio quello che cercava. Dopo qualche secondo constatò che era proprio lui: aveva gli stessi capelli corti e neri e la stessa faccia pallida che aveva già visto una volta in fotografia. Si voltò allora a cercare Rechel e vide che la ragazza non era nella migliore delle situazioni: aveva finito i proiettili e tre demoni le si stavano avvicinando. Corse in suo aiuto e uccise i tre demoni con la spada.
                          “Grazie mille, Alexander” disse Rechel “però questo non sarebbe successo se mi avessi dato più proiettili!”
                          “Scusami, non pensavo che sarebbero arrivati così tanti demoni. Comunque come ti sei trovata con la pistola?” chiese Alexander.
                          “Molto bene. Devo ammettere che non pensavo fosse possibile che una comune pistola potesse uccidere dei demoni.” rispose la ragazza.
                          “Infatti quella non è una normale pistola, bensì un arma usata dai cacciatori di demoni professionisti.”
                          “Capisco. E il ragazzo come sta?”
                          “Bene, anche se è svenuto. Comunque penso che sia meglio andare via di qui prima che arrivino altri demoni” disse Alexander.
                          “Aspetta un momento, la tua moto è solo per due persone! Come cavolo facciamo a portare via di qui quel ragazzo?!” chiese Rechel.
                          “Giusto” disse Alexander. Si avvicinò alla moto, premette un tasto e in tre secondi la moto si trasformo il una sportiva auto nera a quattro posti.
                          Rechel rimase allibita. “Ma com’è possibile?”
                          Alexander sorrise. “Magie della meccanica” disse, poi si avvicinò al ragazzo dai capelli neri e lo sollevò.
                          “Aprimi la portiera per favore” disse Alexander a Rechel. La ragazza obbedì e Alexander fece sdraiare il ragazzo sui due sedili posteriori. Poi si sedette al posto di guida e aspettò che Rechel si sedette al suo fianco, poi mise in moto il motore.
                          “Per caso in macchina vai veloce come in moto?” chiese Rechel leggermente preoccupata.
                          Alexander sorrise. “Naturalmente sì.”
                          Sto giocando a: Tales of Xillia (PS3), Assassin's Creed 3 (WiiU), Pokémon X (3DS - Solo online) Sto leggendo: A storm of swords (volumone completo in italiano) Sto guardando: Kill la Kill (ep 7)

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                          • #14
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                            Bravissimo Metalotaku !!!! storia avvincentissima
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                            Il mio primo video adesso rimodernato.... "braccio destro di Dante™"
                            Ed ecco il secondo OSCAR DBA 2007/2008 :"Miglior critico di ff"
                            Mia LongShot con Gogeta_89

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                            • #15
                              Grazie mille! Sono contento che ti piaccia!^^
                              Sto giocando a: Tales of Xillia (PS3), Assassin's Creed 3 (WiiU), Pokémon X (3DS - Solo online) Sto leggendo: A storm of swords (volumone completo in italiano) Sto guardando: Kill la Kill (ep 7)

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