GOHAN CONTRO I SERVI DI SEAFER
Gohan era inginocchiato a terra, i pugni stretti fino a sanguinare. Guardò davanti a sé, senza vedere niente, gli occhi persi nel vuoto. Si era lasciato scappare Seafer… Non era riuscito a vendicare Crilin, C17 e C18… Sentì il sudore colargli lungo la fronte… Iniziava a essere stanco… Il suo fisico doveva sopportare una fatica enorme per permettergli di usare il Kaiohken… Lasciò che la sua aura tornasse normale e la sua forza diminuisse ed aprì le mani, facendo si che il suo sangue bagnasse il terreno arido della Città dell’Ovest, la grande metropoli distrutta dalla malvagità di Seafer. Chiuse l’occhio destro, che gli bruciava a causa di una goccia di sudore, e sbatté più volte le palpebre. Poi si rialzò, lentamente, e si costrinse a guardare il panorama di desolazione che lo circondava.
“Seafer…” mormorò, la voce fioca ma furiosa. Fece qualche passo in avanti, quindi si alzò di qualche metro da terra e si diresse verso delle aure che stavano combattendo in un luogo non troppo lontano.
“Ma questo… è papà!” esclamò, riconoscendone una ed aumentando improvvisamente la velocità: suo padre era in pericolo.
“Quel vigliacco…”
“Che succede, Re Kaioh?” chiese Pai Ku Han, avvicinandosi con fare reverenziale alla divinità.
“Seafer è scappato…” rispose il dio, girandosi verso il guerriero della Galassia dell’Ovest.
“Che cosa?”
“Hai sentito bene, ragazzo. E’ scappato, spaventato dall’incredibile potenza di Gohan”
“Ma allora l’allenamento ha funzionato!” esclamò Pai Ku Han, per poi notare lo sguardo di Re Kaioh e tornare improvvisamente serio “Ma qualcosa la turba, non è vero?”
“Si… Il figlio di Goku è forte, ma… non può essere tanto più forte di quel demone usando solo il Kaiohken…”
“Teme che Seafer abbia un asso nella manica e sia fuggito solo per prepararsi ad un nuovo scontro?”
“Sei perspicace Pai Ku Han… Il demone vuole recuperare tutta la sua antica forza… Che lo renderebbe pressoché invincibile…”
“Ma se ci riuscisse… cosa accadrebbe a Gohan?”
“Verrebbe sconfitto. Irrimediabilmente. E’ per questo che bisogna fermare quel mostro il prima possibile”
Zeld e Kashor erano immobili, come paralizzati, davanti ai loro avversari.
“Non è possibile…” mormorò il primo “Il grande Seafer è… è…”
“E’ stato sconfitto… Ed è fuggito…” completò la frase il secondo, visibilmente preoccupato “E l’essere che è riuscito ad abbatterlo sta venendo qui…”
“Che cosa? Non avremo alcuna speranza contro qualcuno così potente…”
“Già… Non ci resta che sconfiggere questi sciocchi e raggiungere il nostro padrone al più presto…”
“Va bene!” esclamò Zeld in tono deciso strappandosi di dosso la maglietta verde “E’ ora di usare la nostra arma segreta!”
“Cosa state combinando voi due laggiù?” li interruppe Vegeta sogghignando “Avete forse paura di noi?”
“Assolutamente no!” esclamò Kashor, allontanandosi di qualche metro dal suo compagno. Poi entrambi alzarono le braccia e due sfere di energia, una rossastra e una verde, si formarono fra le loro mani.
“Preparatevi a morire!” urlò Zeld reagendo con un sorriso all’espressione di sgomento che era apparsa sui volti di Goku e Vegeta. Quindi curvò il suo corpo verso Kashor, subito imitato dal suo compagno.
“SPHERE’S FUSION!” gridarono entrambi mentre le due sfere di energia si univano in un lampo di luce, formandone una sola, di proporzioni gigantesche.
“Cosa diavolo…” disse Vegeta con voce fioca mentre la luminosità dell’incredibile Sphere’s Fusion si rifletteva nei suoi occhi, riempiendoli di strani bagliori rossi e verdi. Un attimo dopo Zeld e Kashor lanciarono la sfera di energia verso lui e Goku.
Gohan era quasi arrivato al luogo dove era certo trovarsi l’aura del padre, quando improvvisamente vide davanti a sé una luce intensa e sentì un’incredibile esplosione mentre uno dei molti quartieri della Città dell’Ovest si riempiva di fumo.
“Papà!” urlò lanciandosi in avanti. Quando qualche secondo più tardi atterrò fra le macerie lo spettacolo che gli si parò davanti lo fece riempire di rabbia e furia distruttrice. Chiuse gli occhi per un istante, poi li riaprì, come per scacciare un brutto incubo. I corpi di Goku, Vegeta, Junior, Goten e Trunks erano a terra in posizioni scomposte.
“CHI E’ STATO?” domandò lentamente il sayan, ponendo lunghe pause fra una parola e l’altra. Era sicuro che i suoi amici fossero ancora vivi, ma voleva vendetta.
“CHI E’ STATO?” ripeté, a voce più alta. Poi, improvvisamente, notò un movimento alla sua destra e si buttò a terra con una capriola, evitando per un pelo un Ki Blast.
“Vieni fuori, mostro!” gridò, rialzandosi in piedi. Un attimo dopo due sagome spuntarono dal nulla ai suoi lati e cercarono di colpirlo con un pugno al volto. Gohan si abbassò di scatto, scansando entrambi i colpi, per poi evitare con una rapidità incredibile una serie di attacchi da ambedue le parti.
“E’ tutto inutile!” esclamò colpendo i suoi due avversari con un pugno nello stomaco ed afferrandone uno al volto, per poi lanciarlo in alto e centrarlo in pieno con un Ki Blast che esplose al contatto col suo corpo e lo fece volare a terra in una nube di fumo.
“ZELD!” gridò Kashor osservando il suo compagno atterrare con un tonfo fra le macerie.
“Ora è il tuo turno!” disse Gohan girandosi di scatto e colpendolo con un altro pugno nello stomaco. Subito dopo, con un salto, salì sopra la sua testa piccola e grassoccia e la colpì con una serie di calci al volto, per poi lanciarsi all’indietro e, dopo due capriole all’indietro, appoggiare i palmi delle mani uno dietro l’altro.
“MASENKO!” gridò, lasciando che un potentissimo raggio di energia partisse verso Kashor e lo colpisse in pieno petto. Il sayan si fermò, ansante. La rabbia aveva preso il sopravvento, ma ora doveva calmarsi…
“FLAME BALL!” esclamò all’improvviso una voce alle spalle del ragazzo, che si girò appena in tempo per vedere una gigantesca sfera energetica di colore rossastro avanzare ad alta velocità verso di lui. Si lanciò di lato e riuscì ad evitare l’attacco, che esplose alla sua sinistra, ma un attimo dopo fu colpito da una serie di Ki Blast che sollevò una nube di macerie.
“Ora fai ancora lo spaccone, ragazzo?” domandò Zeld facendo qualche passo in avanti e senza degnare di uno sguardo Kashor, a terra. Poi si fermò, mentre Gohan emergeva dal fumo, gli occhi iniettati di sangue ed un piccolo taglio sulla guancia destra.
“E’ ora di finirla…” mormorò il sayan pulendosi il sangue col dorso della mano “Morirai… fra mille dolori…”
“Cosa?” chiese il servo di Seafer mentre il suo avversario chiudeva i pugni.
“KAIOHKEN DOPPIO!” gridò Gohan espandendo la sua aura. La terra iniziò a tremare violentemente e profonde spaccature si crearono nel terreno mentre il cielo si riempiva di un bagliore rossastro.
“Cosa stai facendo?” esclamò Zeld, terrorizzato, mentre il terreno franava sotto i suoi piedi “Così distruggerai l’intero pianeta!” Fissò il figlio di Goku con uno sguardo supplicante, ma non riuscì a fare a meno di rendersi conto che ormai la rabbia aveva preso il sopravvento in lui: i suoi occhi erano diventati bianchi ed il suo volto, teso in una smorfia di dolore, aveva un che di malvagio. Improvvisamente una vampata di fuoco fuoriuscì dalle macerie della città, oscurando il sayan alla vista. Anche Kashor, che si stava lentamente riprendendo, era terrorizzato. Poi, come alla fine di un incubo, tutto sembrò fermarsi e Gohan apparve nel cielo azzurro della Città dell’Ovest, circondato da una lucente aura rossastra. Il suo sguardo appariva malvagio e crudele, ma allo stesso tempo ispirava rispetto e timore. La sua bocca era tesa in un ghigno.
“E’ giunta la tua ora…” mormorò, lanciandosi in avanti. Zeld non riuscì neanche a vederlo, ma improvvisamente sentì due mani chiuse a pugno colpirlo sulla schiena, facendolo precipitare verso terra. Qualche istante dopo Gohan era di nuovo davanti a lui per colpirlo con un pugno nello stomaco.
“Pensi che sia finita?” domandò il sayan riportando indietro il braccio e colpendo nuovamente il suo avversario con un pugno “Le tue sofferenze sono appena iniziate!” Detto questo aprì la mano e la pose di traverso sopra la spalla di Zeld, per poi abbassarla con un colpo secco. Il braccio del mostro, rosso sangue, cadde a terra, spezzato.
Gohan era inginocchiato a terra, i pugni stretti fino a sanguinare. Guardò davanti a sé, senza vedere niente, gli occhi persi nel vuoto. Si era lasciato scappare Seafer… Non era riuscito a vendicare Crilin, C17 e C18… Sentì il sudore colargli lungo la fronte… Iniziava a essere stanco… Il suo fisico doveva sopportare una fatica enorme per permettergli di usare il Kaiohken… Lasciò che la sua aura tornasse normale e la sua forza diminuisse ed aprì le mani, facendo si che il suo sangue bagnasse il terreno arido della Città dell’Ovest, la grande metropoli distrutta dalla malvagità di Seafer. Chiuse l’occhio destro, che gli bruciava a causa di una goccia di sudore, e sbatté più volte le palpebre. Poi si rialzò, lentamente, e si costrinse a guardare il panorama di desolazione che lo circondava.
“Seafer…” mormorò, la voce fioca ma furiosa. Fece qualche passo in avanti, quindi si alzò di qualche metro da terra e si diresse verso delle aure che stavano combattendo in un luogo non troppo lontano.
“Ma questo… è papà!” esclamò, riconoscendone una ed aumentando improvvisamente la velocità: suo padre era in pericolo.
“Quel vigliacco…”
“Che succede, Re Kaioh?” chiese Pai Ku Han, avvicinandosi con fare reverenziale alla divinità.
“Seafer è scappato…” rispose il dio, girandosi verso il guerriero della Galassia dell’Ovest.
“Che cosa?”
“Hai sentito bene, ragazzo. E’ scappato, spaventato dall’incredibile potenza di Gohan”
“Ma allora l’allenamento ha funzionato!” esclamò Pai Ku Han, per poi notare lo sguardo di Re Kaioh e tornare improvvisamente serio “Ma qualcosa la turba, non è vero?”
“Si… Il figlio di Goku è forte, ma… non può essere tanto più forte di quel demone usando solo il Kaiohken…”
“Teme che Seafer abbia un asso nella manica e sia fuggito solo per prepararsi ad un nuovo scontro?”
“Sei perspicace Pai Ku Han… Il demone vuole recuperare tutta la sua antica forza… Che lo renderebbe pressoché invincibile…”
“Ma se ci riuscisse… cosa accadrebbe a Gohan?”
“Verrebbe sconfitto. Irrimediabilmente. E’ per questo che bisogna fermare quel mostro il prima possibile”
Zeld e Kashor erano immobili, come paralizzati, davanti ai loro avversari.
“Non è possibile…” mormorò il primo “Il grande Seafer è… è…”
“E’ stato sconfitto… Ed è fuggito…” completò la frase il secondo, visibilmente preoccupato “E l’essere che è riuscito ad abbatterlo sta venendo qui…”
“Che cosa? Non avremo alcuna speranza contro qualcuno così potente…”
“Già… Non ci resta che sconfiggere questi sciocchi e raggiungere il nostro padrone al più presto…”
“Va bene!” esclamò Zeld in tono deciso strappandosi di dosso la maglietta verde “E’ ora di usare la nostra arma segreta!”
“Cosa state combinando voi due laggiù?” li interruppe Vegeta sogghignando “Avete forse paura di noi?”
“Assolutamente no!” esclamò Kashor, allontanandosi di qualche metro dal suo compagno. Poi entrambi alzarono le braccia e due sfere di energia, una rossastra e una verde, si formarono fra le loro mani.
“Preparatevi a morire!” urlò Zeld reagendo con un sorriso all’espressione di sgomento che era apparsa sui volti di Goku e Vegeta. Quindi curvò il suo corpo verso Kashor, subito imitato dal suo compagno.
“SPHERE’S FUSION!” gridarono entrambi mentre le due sfere di energia si univano in un lampo di luce, formandone una sola, di proporzioni gigantesche.
“Cosa diavolo…” disse Vegeta con voce fioca mentre la luminosità dell’incredibile Sphere’s Fusion si rifletteva nei suoi occhi, riempiendoli di strani bagliori rossi e verdi. Un attimo dopo Zeld e Kashor lanciarono la sfera di energia verso lui e Goku.
Gohan era quasi arrivato al luogo dove era certo trovarsi l’aura del padre, quando improvvisamente vide davanti a sé una luce intensa e sentì un’incredibile esplosione mentre uno dei molti quartieri della Città dell’Ovest si riempiva di fumo.
“Papà!” urlò lanciandosi in avanti. Quando qualche secondo più tardi atterrò fra le macerie lo spettacolo che gli si parò davanti lo fece riempire di rabbia e furia distruttrice. Chiuse gli occhi per un istante, poi li riaprì, come per scacciare un brutto incubo. I corpi di Goku, Vegeta, Junior, Goten e Trunks erano a terra in posizioni scomposte.
“CHI E’ STATO?” domandò lentamente il sayan, ponendo lunghe pause fra una parola e l’altra. Era sicuro che i suoi amici fossero ancora vivi, ma voleva vendetta.
“CHI E’ STATO?” ripeté, a voce più alta. Poi, improvvisamente, notò un movimento alla sua destra e si buttò a terra con una capriola, evitando per un pelo un Ki Blast.
“Vieni fuori, mostro!” gridò, rialzandosi in piedi. Un attimo dopo due sagome spuntarono dal nulla ai suoi lati e cercarono di colpirlo con un pugno al volto. Gohan si abbassò di scatto, scansando entrambi i colpi, per poi evitare con una rapidità incredibile una serie di attacchi da ambedue le parti.
“E’ tutto inutile!” esclamò colpendo i suoi due avversari con un pugno nello stomaco ed afferrandone uno al volto, per poi lanciarlo in alto e centrarlo in pieno con un Ki Blast che esplose al contatto col suo corpo e lo fece volare a terra in una nube di fumo.
“ZELD!” gridò Kashor osservando il suo compagno atterrare con un tonfo fra le macerie.
“Ora è il tuo turno!” disse Gohan girandosi di scatto e colpendolo con un altro pugno nello stomaco. Subito dopo, con un salto, salì sopra la sua testa piccola e grassoccia e la colpì con una serie di calci al volto, per poi lanciarsi all’indietro e, dopo due capriole all’indietro, appoggiare i palmi delle mani uno dietro l’altro.
“MASENKO!” gridò, lasciando che un potentissimo raggio di energia partisse verso Kashor e lo colpisse in pieno petto. Il sayan si fermò, ansante. La rabbia aveva preso il sopravvento, ma ora doveva calmarsi…
“FLAME BALL!” esclamò all’improvviso una voce alle spalle del ragazzo, che si girò appena in tempo per vedere una gigantesca sfera energetica di colore rossastro avanzare ad alta velocità verso di lui. Si lanciò di lato e riuscì ad evitare l’attacco, che esplose alla sua sinistra, ma un attimo dopo fu colpito da una serie di Ki Blast che sollevò una nube di macerie.
“Ora fai ancora lo spaccone, ragazzo?” domandò Zeld facendo qualche passo in avanti e senza degnare di uno sguardo Kashor, a terra. Poi si fermò, mentre Gohan emergeva dal fumo, gli occhi iniettati di sangue ed un piccolo taglio sulla guancia destra.
“E’ ora di finirla…” mormorò il sayan pulendosi il sangue col dorso della mano “Morirai… fra mille dolori…”
“Cosa?” chiese il servo di Seafer mentre il suo avversario chiudeva i pugni.
“KAIOHKEN DOPPIO!” gridò Gohan espandendo la sua aura. La terra iniziò a tremare violentemente e profonde spaccature si crearono nel terreno mentre il cielo si riempiva di un bagliore rossastro.
“Cosa stai facendo?” esclamò Zeld, terrorizzato, mentre il terreno franava sotto i suoi piedi “Così distruggerai l’intero pianeta!” Fissò il figlio di Goku con uno sguardo supplicante, ma non riuscì a fare a meno di rendersi conto che ormai la rabbia aveva preso il sopravvento in lui: i suoi occhi erano diventati bianchi ed il suo volto, teso in una smorfia di dolore, aveva un che di malvagio. Improvvisamente una vampata di fuoco fuoriuscì dalle macerie della città, oscurando il sayan alla vista. Anche Kashor, che si stava lentamente riprendendo, era terrorizzato. Poi, come alla fine di un incubo, tutto sembrò fermarsi e Gohan apparve nel cielo azzurro della Città dell’Ovest, circondato da una lucente aura rossastra. Il suo sguardo appariva malvagio e crudele, ma allo stesso tempo ispirava rispetto e timore. La sua bocca era tesa in un ghigno.
“E’ giunta la tua ora…” mormorò, lanciandosi in avanti. Zeld non riuscì neanche a vederlo, ma improvvisamente sentì due mani chiuse a pugno colpirlo sulla schiena, facendolo precipitare verso terra. Qualche istante dopo Gohan era di nuovo davanti a lui per colpirlo con un pugno nello stomaco.
“Pensi che sia finita?” domandò il sayan riportando indietro il braccio e colpendo nuovamente il suo avversario con un pugno “Le tue sofferenze sono appena iniziate!” Detto questo aprì la mano e la pose di traverso sopra la spalla di Zeld, per poi abbassarla con un colpo secco. Il braccio del mostro, rosso sangue, cadde a terra, spezzato.
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