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Nel senso che la prima saga sarà molto lunga di suo... Poi per le altre si vedrà... Comunque voglio fare saghe in stile DBZ, lunghe più di 60-70 episodi...
Se esiste un limite voglio raggiungerlo per poi superarlo...
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sigpic
Nel senso che la prima saga sarà molto lunga di suo... Poi per le altre si vedrà... Comunque voglio fare saghe in stile DBZ, lunghe più di 60-70 episodi...
TU SEI MALATO!!!!!!!! comunque più è lungo, meglio è!!!
XD XD XD IO SONO PAZZOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO! XD XD XD
Comunque per il saiyan non me n'ero accorto... Correggerò al più presto!
O anche non per essere UN MANIACO PERFEZIONISTA ARGHHHH!!!
ma a sto punto...super saiyan credo si scrivi staccato ma in fondo...chi sono io per dirlo??? Tu hai voluto fare una FF "italianizzata" (super saiyan di secondo livello e non super saiyan 2, fusione e non fusion ecc.), ma quello non è un errore
C18 e Junior stavano volando ad alta velocità, diretti verso la Città dell’Ovest, dove erano percepibili alcune aure di immensa potenza.
“Probabilmente si sta svolgendo un combattimento” mormorò il namecciano.
“In questo caso bisogna affrettarsi” disse la moglie di Crilin, ancora scossa dalla morte del marito “Voglio uccidere quel mostro con le mie stesse mani”
Junior rabbrividì davanti alla rabbia della donna e guardò sotto di sè, dove un bosco di abeti copriva dolci colline erbose. Per un attimo gli sembrò di vedere un uomo in una piccola valletta nascosta fra gli alberi, ma dopo meno di un secondo esso scomparve.
“Sarà stata solo un’impressione” pensò aumentando la velocità per raggiungere al più presto la Città dell’Ovest.
Un volto incorniciato da lunghi capelli neri si nascose dietro un tronco d’albero, cercando di azzerare la sua aura per non farsi notare. Non ce ne fu bisogno: i due esseri sopra di lui si allontanarono rapidamente e probabilmente non ebbero neanche il tempo di vederlo. Ma lui sapeva chi erano. Si alzò lentamente in volo e, tenendosi a qualche chilometro di distanza, iniziò l’inseguimento.
Goten e Trunks guardavano terrorizzati il loro avversario, che stava sogghignando.
“Hai... hai davvero altri compagni?” chiese il figlio di Goku tremando.
Seafer per tutta risposta mosse il braccio destro e lo pose davanti a se, tenendo il palmo della mano rivolto verso l’alto.
“State per conoscere i miei servi” mormorò formando una piccola sfera di energia nera nella mano.
“Cosa stai facendo?” chiese il figlio di Vegeta, teso.
“Dovete sapere che il geniale scienziato che mi ha riportato alla vita, il Dottor Brief” disse facendo trasalire Trunks, stupito nel sentire il nome di suo nonno “ha pensato, prima di riportarmi in vita, di modificare il mio corpo già pressoché perfetto. Per riuscirci ha studiato ogni mia cellula ed ha compiuto un gran numero di viaggi nello spazio, durante i quali ha trovato altri esseri come me, corpi morti che vagavano nell’infinità dell’universo”
I due ragazzini ascoltavano il mostro osservando la sfera di energia che teneva in mano diventare sempre più grande.
“Portò questi corpi sulla Terra” proseguì Seafer “e riuscì a farne una cosa incredibile: li fece diventare non solo miei servi, ma anche parte integrante del mio corpo. Ma vedo che non capite... Guardate”
Goten e Trunks obbedirono ed assistettero ad una scena mostruosa: il demone allontanò dal suo corpo la sfera di energia che stava ingrandendo, ormai di dimensioni spaventose, e con un rapido movimento della mano la fece iniziare a girare. Ruotando i contorni di essa divennero sempre più definiti, finché non fu riconoscibile una sagoma quasi umana nel turbine di energia negativa.
“Vi presento...” gridò Seafer “ZELD!”
Vi fu un piccolo lampo di luce e l’energia intorno al corpo creato dal demone svanì, lasciando intravedere l’essere di nome Zeld. Aveva la pelle rossiccia ed un corpo muscoloso e ben strutturato. Indossava una semplice maglietta verde senza maniche e dei lunghi pantaloni blu, all’apparenza molto elastici. Portava un panno spugnoso di colore nero avvolto intorno al collo e due fasce dello stesso colore sui polsi. I piedi e le mani, stranamente sprovvisti di unghie, erano grossi e possenti. Il volto era rotondo, senza naso e capelli, e segnato da una lunga cicatrice che, partendo dal sopracciglio sinistro, arrivava fino all’angolo destro della bocca. I suoi occhi, messi molto in evidenza così come le orecchie piccole ed appuntite, erano blu, profondi come la notte, e sembravano trasmettere scintille. Sogghignava, mettendo in mostra due file di denti piccoli e taglienti come rasoi.
“Aiuto...” mormorò Goten, tremando.
Majin Bu percorreva le vie di Satan City alla ricerca di Trunks, scomparso quando era andato a comprare un gelato.
“Forse è arrabbiato con me perché non gli ho dato ascolto e sono andato a mangiare” pensò l’amico di Mr.Satan “Ma io avevo fame...”
Dopo aver dato un’ultima occhiata in giro decise di alzarsi in volo e dirigersi verso il palazzo del supremo, dove avrebbe potuto chiedere che fine aveva fatto il suo compagno.
Zeld guardava i due giovani sayan davanti a lui, sogghignando.
“La vostra aura è un po’ bassina...” mormorò.
“Aspetta ad attaccarli, Zeld” gli ordinò Seafer prima di rivolgersi a Trunks e Goten “Vi vedo spaventati... Beh, mi spiace annunciarvi che ci sono altri guerrieri in arrivo...” Portò nuovamente il braccio destro davanti al corpo e formò l’ormai nota sfera di energia nera, preparandosi ad evocare uno dei suoi servi. Il figlio di Vegeta si lanciò in avanti per fermarlo, ma Zeld gli si parò davanti con aria minacciosa. Il ragazzo si morse le labbra e rimase fermo, sentendosi terribilmente impotente.
“Sono sicuro che Kashor vi starà molto simpatico” disse Seafer ridendo e lasciando che la nuova sfera di energia si staccasse dal palmo della sua mano ed iniziasse a roteare ad alta velocità.
Junior e C18 erano ancora ad una decina di chilometri dalla Città dell’Ovest, ma il panorama iniziava già a farsi lugubre. Il cielo si faceva sempre più scuro e nuvoloso ed in lontananza era squarciato da lampi che rendevano visibili le macerie degli imponenti palazzi della grande metropoli.
“Una così bella città...” pensò C18 reprimendo la rabbia “Me la pagherai anche per questo, mostro!”
Junior la guardò, comprendendo appieno i sentimenti, ed accelerò, inconsapevole di essere seguito a distanza di qualche chilometro dall’uomo che aveva visto nel bosco.
Vi fu un altro lampo di luce e il nuovo servo di Seafer apparve dal nulla. Al contrario di Zeld aveva sembianze tutt’altro che umane. Aveva la pelle di un colorito olivastro ed il suo corpo tozzo era costretto a sostenere una testa larga e grassoccia, incorniciata da lunghi capelli gialli che gli arrivavano fino ai piedi, somiglianti a quelli del supersayan di terzo livello. Era vestito con un’armatura nera di foggia molto simile a quella sayan, ricoprente solo il petto, e dei piccoli pantaloncini dello stesso colore. I suoi tre occhi, disposti a triangolo, erano piccoli e guizzanti e mettevano in evidenza il naso, piccolo ed appuntito. Al posto delle orecchie aveva dei piccoli forellini quadrati, che assieme alla larga bocca davano alla sua testa un’aria mostruosa.
“Salve a tutti” biascicò sogghignando.
“Kashor!” lo salutò Zeld per poi indicare Goten e Trunks “Che ne dici di distruggere queste nullità?”
“Volentieri!” rispose il mostro, sempre senza smettere di ridacchiare malignamente.
“Fate pure” disse Seafer con voce atona ed impassibile, indietreggiando di qualche passo. I suoi servi non le fecero ripetere due volte e si lanciarono all’attacco scendendo in picchiata verso i due ragazzi, che impallidirono, terrorizzati e certi che in pochi secondi sarebbero stati sconfitti anche trasformandosi in supersayan. Improvvisamente però una figura comparve dal nulla, frapponendosi fra loro e le due mostruose creature. Aveva capelli neri corti e scompigliati ed indossava una tuta arancione.
“Papà!” gridò Goten al colmo della felicità.
“Ora basta ragazzi” mormorò Goku “Ci penso io a questi due”
Kashor scoppiò a ridere: “Pensi davvero di poterci battere, ragazzo?”
“Potrei provarci” rispose il sayan con un sorrisetto enigmatico sulle labbra mettendosi in posizione di combattimento.
“A quanto pare hai coraggio da vendere, ragazzo” ribatté Zeld incrociando le braccia davanti al petto “Ma non ti salverà da una morte certa”
Goku sorrise nuovamente ed espanse la sua aura, trasformandosi in supersayan di secondo livello.
“E’ ora di iniziare” disse in tono calmo lanciandosi all’attacco.
Se esiste un limite voglio raggiungerlo per poi superarlo...
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