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Dragon Ball Adventure! Nuovi Episodi!

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  • Già!XDUno splendido capitolo l'ultimo!
    La mia prima FF!http://gamesurf.tiscali.it/forum/showthread.php?t=89182

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    • Originariamente Scritto da Final Goku II Visualizza Messaggio
      Beh, oltre lo stesso Goku e lo stesso Vegeta non riterrei ad esempio Turles uno stupido, l'idea di mettere Gohan Ohzaru contro Goku non era affatto male, aveva solo considerato male il fatto che nel bimbo fosse rimasta una traccia di umanità. Lo stesso Bardack contro i seguaci di Freezer si dimostra molto scaltro e abile.

      Insomma, io i saiyan li ho sempre visti delle macchine da battaglia, non saranno i più forti ma il "loro mestiere" lo fanno sin troppo bene.
      Il problema è che non possiamo parlarne per esempi! Goku cresce sulla terra allenato da grandi maestri, da loro ha assimilato...
      Vegeta è un elité (il principe) e l'ha allevato Freezer
      Turles spedito su un pianeta alino da neonato!
      Broly è anomalo!
      Bardack, sarà di bassa lega, ma è chiaramente tutt'altra pasta!

      Non metto in dubbio le capacità guerriere dei saiyan, però tendo a dubitare in eccessivi barlumi di strategia! Poi, vabbé, sarà una mia impressione dell'immagine che mi sono fatto dei saiyan standard in base all'anime! Del manga non so cosa si dica, cmq dubito ci siano tropi dettagli! Cmq essendo una fic e che hai pochi punti sull'argomento non volevo essere troppo critico!
      sigpic
      La mia FF (con riassunto) http://gamesurf.tiscali.it/forum/showthread.php?t=75487
      Altre mie FF http://gamesurf.tiscali.it/forum/sho...42#post1433042

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      • Non dimenticarti di Nappa, che essendo il servo del principe dei saiyan, appartiene anch'esso ad ua casta superiore a quella di ogni altro saiyan, esclusa la famiglia di Vegeta. Comunque l'ultimo capitolo è davvero bellissimo, come sempre, Final!
        .. io vedrò la mia vita attraverso i tuoi okki.. Il figlio diventa padre.. e il padre... divento il figlio...

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        • Io appoggio l'idea di Final: I Saiyan, sprovveduti e furi dal mondo nella vita concreta, si rivelano dei fenomeni in battaglia, con un'intelligenza spiccata quando si tratta di affrontare l'avversario.

          Il bello delle fan fiction è proprio il fatto che ogni fan può integrare l'opera originale aggiungendo dettagli che non erano contemplati dal papà dell'opera, non solo basandosi sul proprio gusto, ma soprattutto basandosi sul suo modo di interpretare e da quello che ha capito/intuito/dedotto della storia originale.

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          • EPISODIO 163: LA REGINA SCENDE SULLA SCACCHIERA

            L’udirsi di un fragoroso boato e l’innalzarsi di una colossale nube di polvere furono testimonianza della rovinosa caduta di un gigante. L’ohzaru nel quale Panbukin si era trasformato giaceva riverso a terra, con un’espressione mista di dolore e sorpresa dipinta sul proprio muso animalesco. In aria, con espressione sicura e atteggiamento determinato stava colui che stava sopraffacendo l’enorme scimmione. Tenshinhan, vestito del proprio cyber cloth stava avendo nettamente la meglio sul proprio avversario. Del resto, se Crilin e Videl grazie a simili vestigia stavano ingaggiando battaglia contro dei Super saiyan, quali speranze poteva mai avere un ohzaru di far fronte ad un tale aumento di potenza? Sembravano così lontani i tempi, in realtà risalenti a pochi giorni prima in cui l’allievo della scuola della gru imprecava per la propria impotenza innanzi a Nappa quando questi aveva assunto quella stessa forma che ora stava venendo umiliata dal potere del cyber cloth. Non andava comunque scordato che quei tempi si erano rivelati tanto brevi soltanto nella dimensione temporale della Terra, e che per Tenshinhan era davvero passato un arco di tempo molto più lungo, in quanto egli aveva sostenuto un allenamento nella stanza dello spirito e del tempo. Per quanto, comunque tale esperienza si fosse rivelata fruttuosa, era innegabile che il vero salto di qualità era stato fatto dal terrestre proprio grazie a quella straordinaria invenzione di Marron. Si poteva dire che, per quanto artificiale, grazie a quelle armature, anche i terrestri potevano vantare un loro corrispettivo della trasformazione in Super saiyan.
            Se essere sconfitto da un essere umano era qualcosa di umiliante per Panbukin, non si poteva dire che Toteppo stesse facendo una figura migliore. In preda alla propria furia animalesca l’ohzaru stava cercando in tutti i modi di colpire Jiaozi, il quale però riusciva ad evitare ogni colpo con grande facilità, tenendo le braccia incrociate e facendo sfoggio di un altro dei suoi poteri, espressione della propria capacità psicocinetica: il teletrasporto. Tale abilità era tipica di tutti i plasmatori terrestri, ma in genere permetteva di effettuare spostamenti molto limitati, tuttavia Jiaozi possedeva una potenza infinitamente superiore rispetto a quella di qualsiasi plasmatore terrestre mai esistito, e ciò rendeva le sue facoltà enormemente superiori rispetto a quelle degli altri membri della sua razza, oramai estinti. Il suo teletrasporto non aveva nulla da invidiare a quello di Goku, anzi, essendo portato per natura a tale tecnica, il dispendio energetico nel farne uso era estremamente inferiore rispetto a quello che era necessario al saiyan. A riprova di quanto infimo fosse il suo dispendio di energia nel fare ricorso a tale tecnica, Jiaozi lo stava utilizzando continuamente, al solo scopo di irritare l’avversario. Toteppo era del tutto disorientato dal vedere il proprio bersaglio apparire e scomparire continuamente. Come somma provocazione, il piccolo plamatore terrestre apparve in piedi sulla punta del naso dell’ohzaru, con le braccia incrociate e un sorriso provocatorio. In preda alla stanchezza e alla conseguente perdita di lucidità, Toteppo cercò di colpire il plasmatore terrestre con un pugno, finendo come prevedibile con il colpirsi da solo in pieno muso e stramazzare a terra. Egli sentì il suo sangue ribollire e il proprio orgoglio saiyan gridare vendetta. Finire al tappeto senza che il proprio avversario avesse nemmeno dovuto attaccare era una cocente umiliazione per un esponente di una razza guerriera come quella saiyan.
            Tenshinhan posizionò le proprie mani a triangolo e si preparò a scagliare un Kikoho contro Panbukin, ormai inerme. “Mi dispiace, ma non ho tempo da perdere con te! Devo andare a dare una mano ai miei amici! Dunque decidi! O ti arrendi e te ne vai, oppure ti faccio fuori all’istante!” disse il terrestre. L’ohzaru ringhiò, mettendosi a sedere. “Come osi chiedere a un saiyan di arrendersi? Uccidimi pure se preferisci, ma non ti aspettare che ti chieda pietà! Sei soltanto un miserabile che è divenuto forte soltanto per via di quella strana armatura!” lo accusò l’ex commilitone di Bardack. “Non accetto questa critica da te! Sono perfettamente cosciente del fatto che anche la tua attuale potenza non è tutta farina del tuo sacco! Comunque, se è questo ciò che vuoi ti accontento! Kikoho!!!” urlò il terrestre per poi scagliare il proprio attacco energetico contro il saiyan, il quale non aveva nessuna possibilità di evitare quel colpo, che l’avrebbe certamente disintegrato. Ad un tratto però, con sommo stupore tanto da parte di Tenshinhan che da parte di un ormai rassegnato Panbukin, il colpo si fermò a metà strada, per poi schizzare verso l’alto, come deviato da una forza misteriosa.

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            • Entrambi iniziarono a guardarsi intorno per scoprire chi si fosse intromesso. Anche Jiozi fece lo stesso, mentre Toteppo era ancora stordito al suolo e non si era ancora reso conto di nulla.
              “Che stranezza… sembra che i miei cari saiyan si trovino in difficoltà! Non pensavo che avrebbero incontrato tutti questi problemi a schiacciare dei miseri terrestri!” disse la nuova venuta con tono tanto sorpreso quanto per nulla preoccupato. Se era infatti vero che quanto era accaduto non era stato da lei previsto, era altrettanto certo come lei avesse poteri e mezzi sufficienti per ovviare a quella situazione impreventivata. Lo sguardo di lei si posò su Tenshinhan e sulla cloth da egli indossata. “Ma del resto se questi terrestri si avvalgono di armi che esulano dalle loro effettive potenzialità…” commentò lei per poi volgere le proprie attenzioni a Jiaozi “…oppure fanno sfoggio di abilità che tradiscono la propria appartenenza ad una razza ben diversa da quella umana… beh, in quel caso direi che la cosa non è più così strana”.
              Tenshinhan rimase colpito dalle sembianze e dall’aura emanata da colei che era accorsa in aiuto di Toteppo e Panbukin. Gli ricordava molto Freezer, sebbene non lo avesse mai incontrato in quello stadio evolutivo primitivo, e oltre a questo i suoi lineamenti più morbidi e sottili tradivano la sua natura di donna. “Deve appartenere alla stessa razza di Freezer, ma è infinitamente più debole. Malgrado questo la sua presenza mi inquieta” pensò Tenshinhan, che aveva ancora negli occhi come il suo potente attacco energetico fosse stato deviato con una facilità disarmante da costei che pareva più debole sia di lui che dei saiyan contro cui stava combattendo. “Possiede un’aura strana, sinistra… così insolita, per certi versi simile a quella di Freezer, ma familiare anche perché ha qualcosa in comune con la mia! Questa changeling possiede poteri misteriosi, e sono certo che scoprirne l’entità non sarà piacevole!” pensò a sua volta Jiaozi.
              “Lady Polaris!” esclamò Panbukin riconoscendo la propria soccorritrice. Il suo tono era mortificato e colmo di vergogna per essersi fatto scorgere da colei che gli aveva conferito quel potere che gli aveva permesso di aumentare di molto la sua forza combattiva e di avere la possibilità di tramutarsi liberamente in ohzaru. Anche Toteppo si mise a sedere. Non disse nulla, ma anche sul suo muso scimmiesco vi era lo stesso rabbioso senso di vergogna che appariva su quello di Panbukin.
              La changeling comprese lo stato d’animo dei due saiyan, e la sua reazione si tradusse in un sorriso rassicurante. “Non dovete sentirvi umiliati! Non mi sento delusa da voi! Evidentemente il mio aiuto non è stato sufficiente! Beh… per me non è un problema fare di più!” disse la madre di Freezer. “Se questi avversari sono troppa cosa per voi lasciate che me ne occupi io!” aggiunse poi la regina con tono quasi materno. “No, aspetta! Perché non conferisci anche a noi un potere tale da permetterci di trasformarci in Super saiyan come hai fatto con Seripa e Toma? A quel punto saremmo perfettamente in grado di sistemare quei due senza bisogno di ulteriori interventi da parte tua!” protestò Panbukin. Egli era pur sempre un saiyan, e dunque non avrebbe accettato di buon grado l’idea di ritirarsi dalla battaglia con la coda tra le gambe. “Dunque è stata lei a conferire quel potere ai saiyan… ora finalmente i conti cominciano a tornare! Anche se ciò rappresenta un’ulteriore riprova delle insidiose capacità di quella strega…” pensò tra se e se Jiaozi. “Mi dispiace deludervi! Ma non ho conferito affatto più potere a Toma e Seripa rispetto a quanto io abbia fatto con voi! Loro semplicemente avevano un potenziale latente più grande, e per quello sono riusciti a sfruttare il mio potenziamento per trasformarvi, mentre voi no!” spiegò Lady Polaris. “Ma certo… sin dai tempi in cui formavamo un team loro due e Bardack si sono sempre dimostrati una spanna sopra di noi, e le cose a quanto pare non sono cambiate col tempo!” commentò Panbukin con disappunto. “Tuttavia, se volete… potrei conferirvi ulteriore potere!” disse la consorte di Cold. Nel sentire queste parole Tenshinhan e Jiaozi rimasero paralizzati dal terrore. Dunque poteva conferire ai propri seguaci un potere ancora maggiore? A quanto pare le capacità potenzianti della regina superavano persino quello di Babidy. “Però mi sento di sconsigliarvi questa soluzione! Un sovraccarico di potenza potrebbe avere dei forti effetti collaterali! Non preoccupatevi comunque! Anche se non sarete voi ad eliminare i terrestri sono ugualmente intenzionata a premiare i vostri servigi mantenendo la promessa che vi ho fatto!” disse la madre di Cooler con tono magnanimo e premuroso. Panbukin però non parve favorevole a tale prospettiva “Noi siamo dei saiyan! Noi abbiamo sempre ottenuto tutto combattendo! Non siamo intenzionati a farci servire la pappa pronta standocene in panciolle mentre tu fai tutto il lavoro! Vogliamo dimostrarci degni in tutto e per tutto della tua generosità! Nondimeno ormai quei due terrestri sono nostri avversari e quando un saiyan punta una preda non è più disposto a lasciarla! Dunque non preoccuparti! E dacci pure quel potere! Dovesse anche costarci la vita!” asserì il saiyan. “La loro sete di sangue rasenta il fanatismo, tuttavia non si può negare che siano dei guerrieri estremamente valorosi!” pensò tra se e se Jiaozi. “Esattamente la reazione che mi aspettavo da loro! Molto bene!” pensò a sua volta Lady Polaris, sul cui volto apparve un sorriso di sinistro compiacimento, così simile a quello degli altri membri della sua famiglia. Guardandola negli occhi in quel momento si sarebbe potuta scorgere la stessa luce malvagia presente negli occhi di Cold, Freezer e Cooler, a riprova di quanto, per quanto ella si atteggiasse a divinità misericordiosa, anche lei fosse una persona malvagia. In quel momento però i suoi occhi si sgranarono e un fiotto di sangue sgorgò dalla sua bocca. Ella abbassò lo sguardo e vide un grosso foro all’altezza del proprio petto. Aveva commesso l’errore di distrarsi, e ciò aveva consentito a Tenshinhan di trapassarla con un raggio di energia scagliato senza alcun preavviso. “Sei stata incauta a scoprirti così tanto con un livello combattivo basso come il tuo!” disse Tenshinhan. L’ex allievo della scuola della gru sapeva come non fosse eticamente corretto attaccare alle spalle, ma sapeva altrettanto bene che se avesse permesso a quella strega di utilizzare ancora i suoi poteri le cose si sarebbero potute complicare. Stranamente però, Panbukin e Toteppo non parvero preoccupati dalla cosa, anzi, sorrisero divertiti. Furono le parole di Lady Polaris a conferire senso al loro atteggiamento. “Oh… e cosa ti fa pensare che io mi sia scoperta? Io non lo sono mai! E per una semplice ragione…” disse lei, e mentre parlava la ferita si rimarginò istantaneamente, sotto lo sguardo atterrito di Tenshinhan e Jiaozi. “Io sono immortale! Nessuno può uccidermi!” rivelò lei. “Che cosa?” esclamò Jiaozi in preda alla disperazione, mentre Tenshinhan non riusciva nemmeno a parlare. “E ora…” disse la moglie di Cold, per poi plasmare nelle proprie mani delle lance di un materiale viola simile a quello delle protuberanze che caratterizzavano i membri della sua famiglia e scagliarle contro i due ohzaru, trafiggendoli. “Li ha attaccati?” si chiese confuso Tenshinhan. “No… saranno proprio quelle lance ad accrescere il loro potere…” disse Jiaozi. A riprova delle parole del plasmatore terrestre il corpo degli ohzaru iniziò a cambiare. Al posto del loro pelo si materializzò una corazza ossea violacea, ma soprattutto, la loro aura crebbe mostruosamente. I due scimmioni ruggirono con potenza ed intensità, sotto lo sguardo compiaciuto della changeling. “Come immaginavo il troppo potere ha fatto perdere loro ogni razionalità… in questo stato animalesco comunque sono troppo forti perché quei terrestri possano fare qualcosa!” pensò Lady Polaris. “Il loro potere supera quello di un Super saiyan! Non posso vincere contro di loro!” realizzò Tenshinhan. “Ten ha bisogno di una mano! Non può farcela da solo…” pensò Jiaozi, il quale però, prima di poter mettere in atto un qualsiasi proposito udì una voce alle sue spalle. “Da quanto ho visto anche tu sai fare qualcosa con la telecinesi! Che ne dici di farmi vedere che cosa sai fare?” disse Lady Polaris, sfidando il plasmatore terrestre, il quale sudò freddo. Ammesso e non concesso che sarebbe stato in grado di tenere testa alla regina, come avrebbe potuto sgominare un'avversaria immortale?

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              • Lady Polaris così presto propio non me l'aspettavo! è stato un gran colpo di scena, ed adesso si viene a sapere che può ulteriormente potenziare i sui seguaci anche se a costo della ragione di quest'ultimi. in più è immortale. la situazione peggiora capitolo dopo capitolo
                "Dici che chi è più debole dovrebbe lasciare che il più forte si prenda la sua vita? E allora... non dire un'altra parola e muori in silenzio!" Dragon Ball Adventure Ep. 90

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                • Che cosa interessante! Non mi aspettavo proprio che intervenisse Lady Polaris! Be decisamente si dimostra avversario insidioso e potente, chissà quando scopriremo la sua storia...
                  Che poi, se Freezer e Co. l'hanno uccisa, vuol dire che l'immortalità o l'ha acquisita di recente o non è infallibile (non credo che quei 3 potessero avere un arma paragonabile ad Ebonrule )
                  sigpic
                  La mia FF (con riassunto) http://gamesurf.tiscali.it/forum/showthread.php?t=75487
                  Altre mie FF http://gamesurf.tiscali.it/forum/sho...42#post1433042

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                  • Uao un bellissimo capitolo!! per Tenshinhan e Jiaozi sembrava ormai fatta ma l'intervento di Lady Polaris con i suoi strabilianti poteri rende tutto molto più complicato. La sitazione va di male in peggio.

                    Alla prossima!!

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                    • Che bello! Un nuovo capitolo! ^_^
                      Ecco, sembrava troppo bello per esser vero: I nostri stanno per vincere, ed ecco che Polaris fa irruzione e rovescia le carte in tavola!E per giunta è immortale?!
                      Beh, in caso contrario non ci sarebbe stato nessun divertimento, caspita!
                      Comunque, mi sorprendono i poteri della moglie di Cold! Un Oozaru potenziato in quel modo? Decisamente epico! Però una perdita totale del raziocinio non sarà uno svantaggio, sebbene la loro forza sia aumentata di tanto? Staremo a vedere!
                      Nolite te bastardes carborundorum

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                      • Uau bello e entusiasmante il nuovo capitolo!(come sempre!XD)
                        La mia prima FF!http://gamesurf.tiscali.it/forum/showthread.php?t=89182

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                        • EPISODIO 164: DAI SHIN KEN

                          Black Tiger e C-19 stavano l’uno di fronte all’altro, sospesi in aria sopra il mare aperto. L’ex combattente della Neo Genesis fissava il proprio avversario senza proferire parola. Mentre la brezza marina faceva ondeggiare i suoi capelli corvini e sventolare leggermente a mo di bandiera il proprio soprabito, Black Tiger prendeva sempre maggiore coscienza del fatto che presto avrebbe avuto luogo uno scontro molto più complicato del precedente, e che per fronteggiare l’androide dalla pelle bianca avrebbe dovuto dar fondo alle proprie risorse in misura ben maggiore rispetto a quanto aveva fatto quando aveva annientato C-13. Teneva le sue braccia parallele al busto, e i pugni chiusi. Il suo volto era una maschera di concentrazione. Non poteva conoscere il livello di forza esatto del proprio antagonista, ma sapeva che si trattava di una creatura artificiale, e che quindi il suo asserire di poter avere la meglio su un avversario che aveva fatto fuori un proprio compagno doveva essere frutto di un’analisi oggettiva, forse non perfetta ma comunque fondata. Di certo quella di C-19 non era soltanto mera presunzione, ma una convinzione frutto di dati elaborati da rigorosi sistemi analitici artificiali. “Direi che potresti anche smetterla di giocare a nascondino con i tuoi poteri! Ho smascherato il tuo inganno, e non commetterò l’errore di sottovalutarti come ha fatto C-13! Ho capito benissimo che cosa stai facendo! Tieni celato il tuo vero potere per poi liberarlo all’improvviso prima che i nostri sistemi di rivelazione possano metterci in guardia e lo utilizzi per sferrare un singolo colpo mortale!” disse ad un certo punto l’androide dalla pelle bianca. Black Tiger fece una smorfia divertita, non sembrando affatto sorpreso dalla deduzione dell’avversario. “Mi complimenterei con te per l’analisi se non avessi il più che fondato dubbio che essa sia frutto di dati già esistenti nel tuo database che di reale perspicacia! Oltretutto ti stai sbagliando in merito ad un punto cruciale! Del resto, tu non mi conosci!” disse l’ex schiavo della Neo Genesis. “E di che cosa si tratta?” chiese l’androide, comunque convinto del fatto che l’eventuale errore da lui commesso non inficiasse la bontà della sua analisi. Del resto, in caso contrario, Black Tiger non glielo sarebbe di certo venuto a dire. “E’ vero! Contro il tuo compagno ho attinto alla mia massima potenza soltanto per pochi attimi! Ma non l’ho fatto di certo per ingannare lui, e neppure te! Non mi piace ingannare nessuno, nemmeno se si tratta di uno stupido ammasso di bulloni come te!” disse poi l’uomo, manifestando con quell’appellativo tutto il proprio disprezzo per una macchina costruita con l’unico scopo di fare del male quale era C-19. Del resto per anni i suoi occhi avevano assistito agli orrori e ai crimini della Neo Genesis, e a malincuore doveva constatare come la mente che aveva creato gli androidi che si trovava ad affrontare, gli ricordasse tristemente quella setta di scienziati crudeli e spietati. C-19 non rispose, limitandosi a fissare torvo il proprio avversario, il quale con sarcasmo commentò “Non ribatti? Sei deluso per il fatto che la tua analisi non sia stata perfetta o semplicemente non riesci a trovare il file di risposta? O forse pensi più semplicemente che io stia mentendo? Beh, per dimostrarti che non ho alcuna ragione per ingannarti ti spiegherò nel dettaglio in cosa consiste il mio potere, prima di utilizzarlo per distruggerti!”. E così dicendo Black Tiger iniziò ad espandere la propria aura, ma in una maniera strana, tranquilla, senza palesare alcuno sforzo. Egli chiuse gli occhi mentre la sua forza spirituale fluiva dalle sue membra. Ad un tratto l’alone di energia trasparente attorno al suo corpo iniziò ad assumere una tinta verde smeraldo, divenendo anche più densa e fumosa, come se il suo corpo fosse avviluppato in una coltre di nebbia. All’interno di quell’aura densa e verde, il suo corpo assunse le parvenze di un ombra nera, con i soli occhi, splendenti dello stesso colore smeraldino dell’aura, in evidenza. “Che tecnica è questa? Non possiedo alcun dato in merito!” esclamò disorientato C-19, trovandosi al cospetto di un Black Tiger molto diverso rispetto a quello che aveva incontrato in precedenza, il quale aveva assunto delle sembianze inquietanti e sovrannaturali, quasi avesse trasceso il suo status di essere umano per tramutarsi in spirito. “Questa è la tecnica che mi ha insegnato il mio maestro, Heyzel! Il Dai Shin Ken! L’arte marziale suprema!” affermò l’uomo dai lunghi capelli. “E in che cosa consiste esattamente?” chiese un C-19 fattosi molto più interessato alle parole del proprio avversario rispetto a quanto non avesse dimostrato in precedenza. Del resto era la prima volta che si trovava ad affrontare quella tecnica, e qualsiasi informazione avesse potuto carpire gli avrebbe conferito una possibilità in più di vittoria. Coerentemente rispetto a quanto affermato in precedenza, Black Tiger non sembrò voler celare nulla dei propri poteri, e iniziò a spiegare. “Il Dai Shin Ken è un arte marziale che permette di condividere l’energia con quella dell’ambiente circostante, permettendo così di poter aumentare il proprio potere a livelli che normalmente sarebbero irraggiungibili!” disse Black Tiger. “Una tecnica simile alla sfera Genkidama…” commentò l’androide. Nel sentire ciò, per la prima volta Black Tiger sembrò sorpreso. “La sfera Genkidama? La conosci? Questo significa che con tutta probabilità su questo pianeta esiste qualcuno in grado di eseguirla! Non lo avrei mai detto! Da quel che mi ha raccontato il mio maestro Heyzel è una tecnica che può essere insegnata soltanto dagli dei! Infatti io non sono capace di utilizzarla! Comunque sia il Dai Shin Ken è una tecnica che possiede dei vantaggi e degli svantaggi rispetto alla Genkidama! I vantaggi sono la maggiore velocità di caricamento, pressoché istantanea, e il fatto che non implichi un prosciugamento di energia nell’ambiente circostante, in quanto come detto non la attinge, ma la condivide, rinnovandosi ciclicamente in modo che la condivisione non sia di alcun disturbo per chi la dona. Lo svantaggio invece è che, mentre con la sfera Genkidama si può attingere a un quantitativo pressoché illimitato di potere, il livello raggiungibile con il Dai Shin Ken è influenzato dalle capacità del praticamente che ne fa uso. La capacità di concentrazione, di sopportazione fisica e di attingere all’energia di ambienti sempre più vasti influenzano di parecchio il livello raggiungibile con il Dai Shin Ken! Comunque non lo dico per vantarmi, ma per avvisarti! Io tra gli allievi di Heyzel sono quello che riesce a raggiungere il livello di combattimento più elevato tramite questa arte marziale!” spiegò Black Tiger. “In tal senso, l’averla utilizzata a piccole dosi contro il tuo compagno è servito per instaurare un legame di fiducia con la natura di questo pianeta! E’ stata unicamente una forma di rispetto!” concluse l’uomo. C-19 non disse nulla, utilizzando il proprio sistema di rilevazione, rendendosi conto con disappunto di come non rilevasse alcuna variazione di potenza nel proprio avversario, che manteneva quindi un livello combattivo tanto basso quanto inattendibile. “E’ inutile che analizzi la mia forza! Quella è rimasta la stessa! E’ la forza che è in condivisione tra me, la Terra e persino dei corpi celesti che transitano vicino ad essa a rendermi più forte! Dunque se vogliamo renderci realmente conto di chi sia il più forte tra noi due non ci resta che batterci! Dunque preparati, perché ti attaccherò!” lo riprese Black Tiger per poi mettersi in posizione di guardia. C-19 sorrise, sicuro di se, pronto alla lotta.”Non essere tanto sicuro di essere il più forte! Tu sarai anche il più forte tra i praticanti di quella strana arte marziale, ma io sono…” disse l’androide, il quale però non ebbe il tempo di finire di parlare che Black Tiger sparì con la super velocità, ricomparendo davanti all’androide, colpendolo con una violentissima ginocchiata all’addome, facendolo piegare in due dal dolore.

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                          • La velocità e la potenza dell’allievo di Heyzel erano spaventose, e l’androide non aveva avuto nemmeno il tempo di abbozzare una difesa. “E non azzardarti ad accusarmi di averti attaccato a tradimento! Perché ti ho avvisato che ti avrei attaccato! Se poi tu hai voluto dilungarti ulteriormente in tronfie ostentazioni di superiorità questo è unicamente un tuo problema!” disse l’uomo dall’aura verde. “Maledetto…” imprecò C-19 per poi cercare di approfittare della vicinanza di Black Tiger per cingerlo tra le braccia e ghermirlo con i terribili dispositivi per l’assorbimento energetico che aveva sui palmi delle mani. Ancora una volta però la velocità del praticante del Dai Shin Ken fu prodigiosa, e C-19 non trovò che l’aria, mentre Black Tiger gli apparve alle spalle. L’androide si voltò di scatto, giunto in tempo per beccarsi in pieno un pugno sul volto da parte del terrestre. L’impatto fu talmente violento da far rigirare su se stesso la nuova versione dell’androide ucciso molti anni prima da Vegeta, che così si ritrovò nuovamente a dare le spalle a Black Tiger, il quale colpì con un violento calcio alla schiena l’avversario, sbalzandolo in avanti. Quindi con la sua prodigiosa velocità ne intercettò la traiettoria protendendo le mani in avanti e scagliando un’onda di energia a due mani in pieno addome all’androide, il quale venne spinto all’indietro per centinaia di metri prima di riuscire a utilizzare i dispositivi che aveva nella mani per assorbirla. Black Tiger sembrò sorpreso dal fatto che la sua onda fosse sparita nel nulla in quel modo. A quanto pare quell’androide aveva degli assi nella manica, e gli conveniva stare in guardia. Nemmeno l’avversario però se l’era cavata a buon mercato, in quanto il suo addome era stato letteralmente dilaniato da quell’onda. Fosse stato un essere vivente gli sarebbe stato impossibile continuare a combattere con una menomazione del genere, ma essendo un essere artificiale egli continuava a funzionare, sebbene fosse decisamente debilitato. “E’ incredibile che mi abbia ridotto in questo stato in così poco tempo! Devo assorbire la sua energia! E’ l’unico modo che ho per vincerlo!” pensò tra se e se C-19. “Credi di essere furbo? Non è vero? Beh… continua pure a proseguire nel tuo proposito! Mi stai soltanto facendo un favore!” pensò l’allievo di Heyzel, il quale aveva intuito quali fossero le capacità dell’avversario, ma non ne sembrava preoccupato, anzi, sembrava quasi contento che la sua onda di energia fosse stata assorbita.
                            Nel frattempo Lezick stava tornando alla base, portando con se la sfera del drago come gli era stato ordinato. Una volta giunto alla costa, però, la sua attenzione fu attirata da delle presenze nei pressi di un villaggio costiero. “A quanto pare ci sono dei sopravissuti! E’ un miracolo che non siano stati coinvolti da alcuno scontro finora! Forse è il caso di farli mettere in salvo!” pensò l’alieno per poi fermarsi di scatto, con aria sorpresa e disorientata. “Che cosa? Goku? Questa è la sua aura! E c’è anche Piccolo! Anche se la sua aura è un po’ diversa! Ma cosa diavolo succede in quella città? Devo scoprirlo!” pensò l’ex guardia del corpo di Don Kir per poi proseguire senza esitazioni verso la città. Non appena atterrò lo spettacolo che vide fu di quelli inquietanti. Per la strada non vi era nessuno, soltanto una moltitudine di vestiti abbandonati, come se i legittimi proprietari fossero spariti nel nulla. “Ma… che cosa sta succedendo?” si chiese Lezick, la cui attenzione fu poi attirata da un urlo di disperato dolore. L’alieno si voltò in quella direzione, e vide un ragazzo di circa 20 anni uscire correndo da un vicolo. Aveva i capelli biondi e indossava un giubbotto pesante di colore marrone, con un paio di jeans. Non appena vide Lezick, il ragazzo frenò la sua corsa, fissando l’alieno con espressione terrorizzata. “Oh no! Un altro mostro!!!” trasalì egli. “Fermo! Non scappare! Sono qui per aiutarti!” disse il compagno di Black Tiger, bloccando il ragazzo. “Dimmi! Cosa è successo? Chi è che sta uccidendo gli abitanti del villaggio?” chiese Lezick. “E’ un mostro orribile! Assorbe letteralmente le persone con un pungiglione che ha sulla coda! Ha già ucciso mio padre! Aiutami, ti prego!” disse il ragazzo con le lacrime agli occhi tanto per la paura quanto per la perdita del padre. “Non ti preoccupare! Lo affronterò io! Tu riesci a scappare il più lontano possibile?” chiese l’alieno, consapevole del fatto che quel ragazzo senza alcuna forza combattiva gli sarebbe stato solo di intralcio in un combattimento. “Certo! Io sono anche capace di volare! Ma quel mostro è troppo veloce! Mi raggiungerebbe!” disse egli. “Come sarebbe a dire che sai volare? Ma che gli esseri umani non dovrebbero saperlo fare normalmente!” disse Lezick. “Me lo ha insegnato una mia amica!” disse il ragazzo. In quel momento l’attenzione di entrambi fu attirata da un rumore di passi. “E’ lui! Sta arrivando!” trasalì il ragazzo. “Non preoccuparti! Ci penso io… la vedi quella montagna la in fondo? Tu nasconditi sulla vetta! Poi verrò a prenderti e ti porterò al sicuro!” disse Lezick. Il ragazzo annuì e si involò verso la montagna, sotto lo sguardo dell’ex guardia del corpo di Don Kir, la quale si assicurò che non subisse agguati durante il volo. Il ripetuto rumore di passi però sembrò dimostrare chiaramente come il misterioso mostro avesse avvertito la presenza dell’alieno, e lo avesse designato come sua prossima preda. “E così vuoi sfidarmi? Bene… ti sto aspettando, mostro!” disse Lezick volgendo lo sguardo nella direzione da cui il nemico sarebbe probabilmente apparso.

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                            • Modalità Eremitica !

                              Bel capitolo, ora bisogna aspettare per capire chi è che si permette di emulare cell.

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                              • Originariamente Scritto da Majin Broly Visualizza Messaggio
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                                Diciamo che sotto certi aspetti un pò la ricorda, e un pò mi sono anche ispirato sopratutto per decidere da dove venisse tale potere (l'unica cosa che mi metteva un pò in difficoltà sul dai shin ken).

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