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Dragon Ball Adventure! Nuovi Episodi!

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  • BISCH!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! !!!!!!!!!!!!!!!!!!!

    Vai!

    Ehm, ehm... molto bene! Interessante il Dai Shin Ken, e credo di intuire perché la scoperta dei poteri di C19 non preoccupi Tiger!
    Per riquanto riguarda il mostro imita-Cell ho dei sospetti al riguardo! Credo possa trattarsi di un solo individuo...
    sigpic
    La mia FF (con riassunto) http://gamesurf.tiscali.it/forum/showthread.php?t=75487
    Altre mie FF http://gamesurf.tiscali.it/forum/sho...42#post1433042

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    • Che bello questo capitolo!La descrizione del Dai Shin Ken è fatta benissimo!Spero di migliorare presto a scrivere!Comunque sono d'accordo con Alpha...quasi certamente questo "mostro-imita Cell" sarà uno solo!
      Nota:c'è stato un piccolo riferimento a DBGT eh?XD
      La mia prima FF!http://gamesurf.tiscali.it/forum/showthread.php?t=89182

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      • Altro che piccolo riferimento! C'è uno dei miei pg. preferiti!
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        • EPISODIO 165: ARTI GUERRIERE

          “E’ una tecnica combattiva che non conosco! Ma di certo non mi tirerò indietro!” pensò C-16, di fronte al quale Turble aveva rotto gli indugi, ricorrendo alla tecnica del Dai Shin Ken. L’aspetto che lo contraddistingueva era del tutto simile a quello che aveva assunto Black Tiger dopo che egli aveva deciso di far ricorso a tale tecnica, solo che l’aura che lo circondava era celeste anziché verde. I due si erano allontanati molto dal precedente luogo di battaglia, lasciando il mare per portarsi in mezzo ad una vasta pianura. “Ora assaggerai il potere del mio Dai Shin Ken! Androide!” disse il fratello di Vegeta per poi scagliarsi come una furia contro la riproduzione di colui che tra gli androidi del Dottor Gero si distingueva per l’amore per la natura e per la giustizia, ma che in quella versione ricostruita altro non era che uno spietato assassino della stessa risma dei propri compagni. I colpi di Turble vennero neutralizzati uno dopo l’altro da abili contromosse dell’androide, con somma sorpresa del saiyan. “La tua forza non è male, ma non basta!” disse C-16, tentando di sferrare un pugno allo zio di Bra, il quale però riuscì a sottrarsi all’attacco con un abile balzo all’indietro. Il saiyan aveva però sottovalutato le risorse dell’androide, la cui nocca venne sparata come un proiettile, colpendo in pieno volto l’avversario, sorpreso da quell’offensiva inaspettata. Recuperato il proprio arto, e approfittando dello stordimento di Turble, C-16 gli si scagliò contro, afferrandolo per la gola con la mano destra e all’altezza dell’inguine con la sinistra, per poi sollevarlo in cima alla propria testa e sbatterlo violentemente a terra. Reso inerme il proprio avversario, l’androide portò entrambi gli avambracci sotto le ascelle opposte, staccandoseli e rivelando i due cannoni energetici ubicati all’altezza dei gomiti. C-16 aveva deciso di emulare l’attacco con cui il suo predecessore aveva tentato di uccidere Cell molti anni prima, allo scopo di annientare l’avversario. “Hell Flash!!!” urlò l’androide per poi scagliare il proprio potentissimo attacco contro il corpo prostrato del fratello di Vegeta, in un bagliore di luce accecante. Una volta che l’attacco ebbe avuto fine, ai piedi di C-16 apparve una voragine senza fondo, risultato dell’imponente attacco da lui lanciato. “E’ stato facile…” pensò l’androide. “Comunque sia, meglio sincerarsi che davvero non sia rimasto più nulla di lui” decise l’energumeno per poi apprestarsi a scagliare un secondo attacco, allo scopo di infliggere il colpo di grazia a Turble, nel caso fosse sopravissuto al colpo precedente. Nel momento stesso in cui C-16 ebbe scagliato un secondo Hell Flash, si udì la voce del saiyan urlare “Galick Ho!!!” e scagliare il colpo tipico della sua famiglia: un raggio di energia violacea di considerevoli dimensioni e inaudita potenza. I due colpi si scontrarono, e con somma sorpresa di C-16, quello del saiyan ebbe la meglio, colpendo di striscio l’androide, ritrattosi appena in tempo da quella fossa che aveva rischiato di trasformarsi in una trappola mortale. Non appena Turble riapparve dalla medesima, a C-16 fu subito ben chiaro come mai il suo colpo fosse stato neutralizzato con tanta facilità. Il fratello di Vegeta si era infatti trasformato in Super saiyan, e la sua aura celeste era attraversata da numerosi riflessi dorati. “A quanto pare non solo sai trasformarti in Super saiyan, ma sei capace di combinarlo a quella strana tecnica! Forse ho colpevolmente sottovalutato la situazione!” commentò con disappunto l’essere artificiale dai capelli rossi. “Infatti! Comunque sia me la sono davvero vista brutta! Se avessi aspettato ancora un secondo a trasformarmi probabilmente non sarei più qui! Ma del resto, il brivido della lotta per noi saiyan è come una droga! Non possiamo farne a meno!” rispose il saiyan, comunque consapevole del fatto che C-16 non sarebbe stato un avversario facile. Lo scontro che ebbe luogo tra i due fu ben diverso da quello tra Black Tiger e C-19, in quanto era si vero che C-16 era meno forte del compagno, ma anche Black Tiger era ad un livello di utilizzo del Dai Shin Ken molto superiore rispetto a quello di Turble, al punto da superare di gran lunga la potenza di quest’ultimo, sebbene questi fosse un Super saiyan. Il fratello di Vegeta e l’androide dalla corazza verde chiara si scambiavano colpi a ripetizione, senza che nessuno dei due riuscisse ad avere la meglio sull’altro, sebbene i pochi colpi che andavano a segno fossero quasi tutti sferrati da Turble. Il Super saiyan tuttavia sapeva che quei colpi rappresentavano la tipica vittoria di Pirro, e aveva sin troppo chiaro che se avesse continuato su quella strada avrebbe certamente perso lo scontro. Era il momento di fare sul serio. Con una piroetta, Turble si allontanò dall’avversario e disse “Se continuo così sarai tu a vincere! La mia superiorità nei tuoi confronti non è sufficiente per batterti prima che io mi stanchi, cosa che a te non accadrà in quanto androide!”. “Dunque te ne sei reso conto! Dunque non tutti i saiyan sono degli scimmioni senza cervello! Tuttavia saperlo non ti servirà a cambiare le cose!” disse C-16. “Ed è qui che ti sbagli! Non hai ancora visto di che cosa è capace il Dai Shin Ken! Il potere che hai visto finora è soltanto il principio! Un’arte marziale non si basa soltanto sulla velocità e la forza, ma sopratutto sulla tecnica! E questo potere non è altro che la base energetica necessaria per potere utilizzare tecniche che solo un praticante del Dai Shin Ken può utilizzare! Dunque preparati, perché adesso si fa sul serio!” disse il saiyan, per poi iniziare a planare verso terra, appoggiando i piedi al suolo. La sua aura azzurra iniziò a brillare come non mai, chiaro segno di come stesse per utilizzare una tecnica nuova, e con tutta probabilità potenzialmente letale. “Dai Shin Ken! Arte del corpo del titano!” urlò Turble. “Cosa intende fare?” pensò tra se e se un preoccupato C-16, notando come le dimensioni del saiyan stessero aumentando, divenendo quattro volte quelle originarie. L’alone di luce intorno al suo corpo era scomparso, sostituito da un’armatura dello stesso colore azzurro, con tanto di elmo all’altezza della fronte, che ne lasciava scoperti il viso, fronte esclusa, e i capelli dorati di Super saiyan. “Un’armatura? E’ questo il tuo potere?” chiese perplesso C-16. “Il Dai Shin Ken si dirama in cinque arti guerriere, che vengono decise in base alla predisposizione dell’allievo! La mia è l’arte del corpo del titano! E ora ti dimostrerò di che cosa sono capace!” asserì il fratello di Vegeta.

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          • Se Turble contro C-16 era stato costretto a rompere gli indugi a causa di una situazione di sostanziale equilibrio, Abo e Kado contro C-15 e C-14 se la stavano passando ben peggio. Malgrado infatti entrambi avessero fatto ricorso ai Dai Shin ken, la loro inferiorità nei confronti degli avversari si stava rivelando sin troppo evidente. Nemmeno il loro lavoro di squadra stava dando esiti positivi, in quanto anche i due androidi si stavano dimostrando molto affiatati nel combattimento in coppia. Finiti nei pressi di un ghiacciaio, quasi fosse un ambiente prediletto dai loro avversari, i due erano stramazzati a terra con la faccia affondata nella neve. “Tanto rumore per nulla! Quella tecnica è tutta scena!” commentò C-15. “Kado! Fondiamoci e sistemiamolo una volta per tutti!” propose Abo, furente. “Vuoi fonderti per battere quei pagliacci? Basterà utilizzare le nostre arti guerriere e non ce ne sarà alcun bisogno!” ribatté l’alieno dalla pelle blu, circondato da un aura violacea. “Ma non li sopporto! Gli voglio dare una lezione come si deve!” insistette l’altro dalla pelle rossa e l’aura gialla. “Ragiona! In base a quello che ci hanno raccontato gli altri ci troviamo ad avere molti nemici! Con tutta probabilità coalizzati tra loro! Dunque penso che sarebbe il caso di tenerci qualche asso nella manica da parte per le battaglie future, e non dimostrare subito la nostra massima potenza!” disse Kado, invitando il fratello alla calma. “Hai ragione! Mi sono fatto prendere troppo dalla collera! Le arti guerriere saranno più che sufficienti!” concordò Abo. “Beh? Cosa avete da confabulare voi li a terra? Qualunque cosa abbiate in mente non servirà a nulla, perché adesso morirete! Deadly Ball!!!” urlò C-15 per poi scagliare una sfera di energia rossa contro i due fratelli che si stavano rialzando, imitato anche da C-14. Non vi era modo per i due ex tirapiedi di Freezer di evitare di essere colpiti da quei colpi mortali, tuttavia schivare quegli attacchi non era affatto nelle intenzioni dei, e in particolare di Kado. “Dai Shi Ken! Arte dello scudo dell’eroe!” urlò Kado. In quel momento i colpi dei due androidi si abbatterono sui due alieni in una fragorosa esplosione. “Centrati! Non possono averlo evitato!” commentò compiaciuto C-15. La gioia però fu ti breve durata, in quanto i due esseri artificiali si resero conto di come i due avversari non si fossero fatti nemmeno un graffio. Attorno al corpo di Kado, infatti, si era generata una sorta di barriera di energia semitrasparente, con delle incisioni misteriose e incomprensibili disegnate attorno. All’interno della barriera, peraltro, si era messo al riparo anche Abo. “Che roba è quella?” chiese C-15, alterato. “Questa è la mia arte del Dai Shin Ken! Lo scudo dell’eroe! Un’arte che mi conferisce incomparabili capacità difensive!” spiegò con tutta calma Kado “Volete riprovare ad attaccarmi, campioni?” disse poi, provocatoriamente l’alieno. “Grrr! Ti pentirai amaramente di averci sfidato! Forza, C-14! Distruggiamo quello scudo!” esclamò l’androide. Fu così l’inizio di un autentico bombardamento di raggi e sfere energetiche da parte dei due androidi contemporaneamente, le quali però non scalfivano minimamente la difesa dell’alieno. “Possono andare avanti fino a domani! Lo scudo dell’eroe è la suprema arte difensiva! L’unico modo per riuscire ad abbattere questo scudo sarebbe distruggerlo con un solo colpo, un impresa che giudico decisamente al di sopra della loro portata! Bombardarlo ripetutamente non serve, in quanto ogni singola particella di energia che lo compone di rigenera all’istante.” pensò Kado, del tutto tranquillo. “Dannazione! Non serve a nulla! Maledetti vigliacchi! Pensate di nascondervi in eterno dietro quello scudo?” chiese un sempre più adirato C-15. “Uhm… in effetti non hanno torto! Abo! Sembra che sia arrivato il tuo turno!” disse l’alieno blu rivolgendosi a quello rosso. “Infatti! Lo so perfettamente che lo scudo dell’eroe è magnifico in difesa ma fintanto che lo erigi non puoi attaccare! In compenso attaccare è la mia specialità! Dai Shin Ken! Arte della spada del condottiero!” esclamò Abo, sul cui braccio si materializzò una spada di energia gialla, molto simile alla Ki no Tsurugi di Vegeth. L’alieno di scagliò contro C-15 a grandissima velocità, pronto ad abbattere su di lui la propria spada. “Che tecnica banale! Non basterà di certo una lama di energia a sconfiggermi! Barriera androide!” disse il buffo essere artificiale, utilizzando una barriera per difendersi, con l’intenzione di contrattaccare l’alieno e ucciderlo non appena il suo colpo fosse stato bloccato. Abo sorrise compiaciuto, tra tutti i modi in cui egli avrebbe potuto provare a difendersi, quello era certamente il peggiore. Senza alcuna difficoltà, sotto lo sguardo allibito di C-14, la lama dell’alieno dalla pelle rossa squarciò la barriera come fosse stata fatta di carta, per poi tagliare a metà il malcapitato C-15. “Non è possibile! No!!!” urlò l’androide per poi disintegrarsi all’istante. Non era stata un’esplosione, tipica di un androide, ma era stata proprio la spada a disintegrare il bersaglio non appena la lama vi era entrata in contatto. “Difese? Che cosa sono?” commentò divertito Abo. “Se lo scudo dell’eroe rappresenta la suprema difesa, la spada del condottiero rappresenta la massima espressione del potere offensivo del Dai Shin Ken! I maestri di questa arte sono capaci di tagliare il Kachin, il materiale più duro dell’universo, come se fosse burro! Inoltre sono capaci di recidere l’energia con estrema facilità!” pensò Kado, compiaciuto. “Però…” pensò l’alieno dalla pelle blu mentre accorreva in soccorso del fratello. “Le loro capacità difensive diventano estremamente deficitarie! E quindi dopo un attacco sono piuttosto vulnerabili!”. Kado quindi si portò alle spalle del fratello, difendendolo da un raggio di energia con cui C-14 aveva provato a contrattaccare. “Grazie fratello!” disse Abo. C-14 ringhiò con disappunto, apprestandosi ad affrontare l’alieno dalla pelle rossa. Aveva compreso che l’unica possibilità che aveva per avere la meglio su quel maledetto era restare fuori dalla portata della sua spada, e approfittare della sua scarsezza difensiva per colpirlo a tradimento non appena avesse abbassato la guardia, quindi si allontanò di molto dai due fratelli, dando chiaro segnale di come volesse impostare la propria strategia su un combattimento da lontano. “Tsk! E’ meno stupido di quello che sembra! Poche parole ma molti più fatti rispetto quello con quel ridicolo cappello!” commentò Abo. “Per avere la meglio su di lui dovremo usare il cervello! Credo che abbia grossomodo capito quali sono i nostri punti di forza e le nostre debolezze, ma se ci giochiamo bene le nostre carte possiamo vincere senza dover ricorrere alla fusione in Abokado!” asserì Kado, pronto a ingaggiare battaglia contro l’altro androide.
            Last edited by Final Goku II; 30 November 2009, 22:23.

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            • Si, lo sò che è assurdo che per due mesi io non faccia nulla e poi me ne venga fuori con due capitoli in un pomeriggio! Ma sono fatto così! Prendere o lasciare!

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              • Già ma meglio così!è da tanto che non leggevo la tua fanfic!XD
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                • Tutto ciò è sconvolgente!

                  Complimenti vivissimi! Il Dai Shin Ken si sta rivelando qualcosa di assolutamente fantastico1 Chissà quali sono le arti segrete dei compagni! E... quella di Heizel? O_O
                  Cmq, riflettevo che la fusione tra i 2 alieni (Aka) sarebbe quindi in grado di usare ambedue le tecniche? O_O
                  Last edited by AlphaOmega; 30 November 2009, 23:01.
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                  • Originariamente Scritto da AlphaOmega Visualizza Messaggio
                    Tutto ciò è sconvolgente!

                    Complimenti vivissimi! Il Dai Shin Ken si sta rivelando qualcosa di assolutamente fantastico1 Chissà quali sono le arti segrete dei compagni! E... quella di Heizel? O_O
                    Cmq, riflettevo che la fusione tra i 2 alieni (Aka) sarebbe quindi in grado di usare ambedue le tecniche? O_O
                    In genere non spoilero, ma visto che sarebbe un pò il segreto di pulcinella te lo dico: si, Abokado è in grado di utilizzare entrambe le arti.

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                    • Immaginavo! Il che lo renderebbe quasi invincibile, ma suppongo ci sarà anche un qualche falla
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                      • due capitoli in un giorno dopo tanto tempo, non sono abituato mi è preso un colpo

                        veramente ben elaborata questa tecnica dello Dai Shin Ken gli scontri mi stanno piacendo. secondo me il falso cell potrebbe essere una copia dell'originale cmq bella l'idea di bisc
                        "Dici che chi è più debole dovrebbe lasciare che il più forte si prenda la sua vita? E allora... non dire un'altra parola e muori in silenzio!" Dragon Ball Adventure Ep. 90

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                        • Uao, bellissimi episodi, il Dai Shin ken é una tecnica veramente straordinaria e piena di risorse. I duelli sono sempre più interessanti e pieni di suspence.
                          Complimenti e continua così!!
                          Una domanda, quando tornerai a narrare la saga infernale? sto fremendo

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                          • Originariamente Scritto da pappa Visualizza Messaggio
                            Uao, bellissimi episodi, il Dai Shin ken é una tecnica veramente straordinaria e piena di risorse. I duelli sono sempre più interessanti e pieni di suspence.
                            Complimenti e continua così!!
                            Una domanda, quando tornerai a narrare la saga infernale? sto fremendo
                            Grazie!

                            Cmq nella dimensione demoniaca dovremmo tornarci tra tre episodi!

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                            • EPISODIO 166: LA SUPREMAZIA DELL’ESSERE PERFETTO

                              Nel frattempo lo scontro tra Pan e Cell continuava ad essere estremamente violento e drammatico. La figlia di Gohan, grazie alla propria trasformazione in Super Saiyan III si stava dimostrando decisamente più potente dell’essere perfetto, ma non riusciva a mettere a segno il colpo della vittoria in quanto la capacità rigenerativa e il teletrasporto dell’androide maculato vanificavano ogni offensiva tentata dalla ragazza. “Non mi sarei mai aspettato che le cose sarebbero andate in questo modo! Mi sto riducendo a cercare di sopravvivere nell’attesa che la mia avversaria esaurisca la propria energia oppure commetta un errore derivante dalla fretta di eliminarmi prima che ciò avvenga! La sua potenza è davvero immensa… è davvero la degna figlia di Son Gohan!” pensò tra se e se un Cell in palese difficoltà, che però in cuor suo provava un senso di esaltazione per il trovarsi di fronte a un avversario tanto divertente e stimolante. In tal senso la sua natura in parte saiyan si faceva sentire. Peraltro, dopo essere stato ucciso al Cell Game molti anni prima da Gohan, in un certo senso la creatura del Dr.Gero era diventata molto più pericolosa, in quanto estremamente più scaltra e cosciente del fatto che potessero esistere esseri viventi capaci di tenergli testa. Se contro Gohan egli era rimasto del tutto spiazzato e aveva ceduto allo smarrimento e alla collera incontrollata, contro Pan non stava commettendo lo stesso errore, giocandosi le proprie carte in maniera assai saggia e consapevole che la vittoria sarebbe potuta giungere ugualmente. “Le cose non si stanno mettendo affatto bene! Ogni mio attacco non ha sortito alcun effetto! La sua rigenerazione di natura namekiana non comporta per lui alcun calo di potenza, in quanto controbilanciato dallo zenkai power tipico dei saiyan! Devo ucciderlo! E devo farlo adesso!” pensò tra se e se la nipote di Goku, per poi scagliarsi contro l’avversario, il quale sorrise compiaciuto. “Molto bene… come immaginavo si sta facendo prendere dalla frenesia! E io non aspettavo altro per approfittarne!” pensò a sua volta l’essere perfetto per poi portare entrambe le mani ai lati delle testa, pronto ad utilizzare il Tayoken. Pan però, a dispetto dell’impeto della propria offensiva, non aveva abbassato la guardia, e la tecnica che l’essere perfetto stava per utilizzare le era sin troppo nota perché potesse farsi cogliere di sorpresa. La ragazza dai capelli neri utilizzò la super velocità portandosi alle spalle dell’essere perfetto nell’istante stesso in cui egli scagliava il colpo, cosa che l’aveva portato a chiudere gli occhi e a non rendersi conto ci come Pan si fosse spostata proprio dietro di lui, utilizzando il corpo dell’essere perfetto come zona d’ombra per non risentire di questo attacco. “Mi dispiace… ma non avresti dovuto cercare di fregarmi con una tecnica che conosco così bene! Non sono io ad aver peccato di irruenza, ma tu! Ti sei fatto ingolosire dalla prospettiva di approfittare di un mio apparente errore utilizzando una tecnica che noi difensori della Terra conosciamo sin troppo bene! E questa leggerezza segnerà la tua fine!” pensò compiaciuta la figlia di Gohan. “Che cosa???” esclamò Cell, finalmente resosi conto di dove fosse la propria avversaria. Era però troppo tardi. Pan portò entrambe le mani sulla schiena dell’essere perfetto per poi colpirlo con una potentissima emanazione d’aura. La schiena dell’androide venne letteralmente scorticata da quel potente attacco. La pelle venne ridotta in cenere e il sangue iniziò a fuoriuscire copiosamente dal punto colpito. Cell venne sbalzato in avanti, e Pan ne approfittò per afferrarlo per un piede. “Che cosa vuoi fare???” chiese l’essere perfetto, in preda al panico. “Distruggerti!” fu la risposta della nipote di Goku, che poi iniziò a ruotare su se stessa facendo girare in quel modo anche Cell. Letteralmente imprigionato in quella forza cinetica, l’essere perfetto non era nelle condizioni di utilizzare il teletrasporto, e si trovava ad essere del tutto inerme. Quindi Pan scagliò lontano l’avversario, per poi apprestarsi a dargli il colpo di grazia portando entrambe le mani al fianco destro e preparandosi a scagliargli contro la più gigantesca Kamehameha che la figlia di Videl avesse mai eseguito in vita sua, un’onda di energia così potente da ridurre in polvere un nemico della potenza di Majin Borjack come se nulla fosse. “Kaaaaaaaa….. meeeeeeee…. Haaaaaa….. meeeeeee….. Haaaaaaaaaaaaaaaa!!!!!!!!!!!!!!!” urlò Pan per poi scagliare l’onda energetica contro Cell, il quale, sopraffatto dall’inerzia dell’essere stato scagliato via con tanta veemenza e forza dalla propria avversaria, si rese subito conto di non essere nelle condizioni di evitarla con il teletrasporto. Nemmeno la barriera avrebbe potuto salvarlo, in quanto l’attacco di Pan era davvero troppo potente. Quell’ammasso di energia celeste rappresentava per Cell la morte incombente. In preda alla disperazione l’essere perfetto portò entrambe le mani al fianco destro, deciso ad utilizzare anche lui la Kamehameha. “E’ inutile, Cell! Non hai il tempo per creare un’onda di energia tanto potente da contrastare la mia… e forse nemmeno la capacità!” pensò Pan. Del resto, la ragazza aveva utilizzato tutta la propria potenza in quell’attacco, ed essendo lei più forte di Cell tendeva ad escludere che l’essere artificiale potesse scagliare un colpo all’altezza. L’intenzione dell’essere perfetto però si rivelò essere diversa, egli infatti scagliò la Kamehameha verso l’alto, nel disperato tentativo di portarsi fuori dalla traiettoria di quella di Pan. La nipote di Goku ebbe un sussulto, tenendo che questa iniziativa dell’essere perfetto potesse vanificare la sua offensiva, ma in realtà l’attacco della ragazza fu troppo veloce, e Cell venne travolto in pieno e disintegrato da quell’attacco portentoso. Sul volto di Pan apparve un sorriso di gioia: ce l’aveva fatta. Aveva sconfitto Cell. Ben presto però la sua espressione divenne di puro terrore e angoscia. Non soltanto percepiva ancora l’aura dell’avversario, ma si rese conto di come egli fosse diventato persino più potente di prima. La figlia di Videl rivolse lo sguardo verso il basso, con un ringhio di disappunto dipinto in volto, e vide come Cell fosse riapparso come nuovo e come egli la fissasse divertito a braccia conserte. “Sei stata davvero sfortunata Pan! Una frazione di secondo di ritardo e a quest’ora non sarei più cosa di questo mondo! Non sono riuscito a portarmi completamente fuori dalla traiettoria della tua onda, ma perlomeno ho salvato il mio nucleo! E quindi ho potuto rigenerarmi!” spiegò Cell.

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                              • “No… non ci credo! Ci è mancato così poco… così dannatamente poco!!!” urlò Pan, colma di disperazione. “E inoltre…” disse Cell per poi ricomparire un metro davanti a Pan con una velocità tale da far sussultare la nipote di Goku. Era stato talmente veloce che la ragazza non era nemmeno riuscita a seguire i suoi movimenti. “Dal momento che mi hai quasi ucciso, la mia potenza è aumentata grazie alle mie cellule saiyan! Come se non bastasse per scagliare quell’onda hai sprecato moltissime energie! Beh… che dire? Sei proprio nei guai fino al collo, stupidina!” disse con tono provocatorio Cell per poi colpire in pieno Pan con una ginocchiata all’addome. La figlia di Gohan si piegò in due dal dolore, sopraffatta dalla violenza del colpo subito. “Che… che potenza! Che male…” pensò tra se e se la ragazza, la quale aveva avuto modo di scoprire a sue spese quanto più forte fosse diventato Cell. Oramai l’essere perfetto era abbastanza forte da sovrastarla pure se fosse stata in piena forma, dunque in quelle condizioni deficitarie Pan si rese conto di essere totalmente alla sua mercé. “Non è stato carino quello che hai fatto sai? Mi hai fatto molto male, e mi ho temuto per la mia vita! Non si fa!” disse Cell con tono provocatorio per poi sferrare un potente calcio in pieno volto alla guerriera dorata. “Vieni qui!” esclamò l’essere perfetto afferrando Pan per la maglietta tirandola a se, per poi cominciare a prenderla a pugni in pieno volto, che presto rimase tumefatto e pieno di lividi e sangue. La nipote di Goku sentiva la sua scatola cranica vibrare, e temeva che prima o poi uno di quei colpi le avrebbe spappolato il cranio. Più per istinto che per reale confidare che ciò potesse rivelarsi utile per liberarsi, Pan sferrò un calcio in pieno addome a Cell, il quale però non si mosse di un millimetro. “Non sei più alla mia altezza! Non riesci più nemmeno a farmi altro che il solletico! Che delusione!” commentò Cell per poi, con un ultimo, violento pugno, scagliare Pan all’indietro, facendole a pezzi la maglietta lasciandole scoperto solo il corpetto imbottito nero che portava sotto di esso. Quindi con un colpo a due mani l’essere perfetto la schiantò al suolo, generando una colossale voragine nel punto dell’impatto. Quindi Cell atterrò su di lei a gran velocità, da distanza siderale, colpendola in pieno addome. Pan vomitò un copioso fiotto di sangue, e le sue pupille quasi scomparvero per il dolore provato. Era un vero miracolo che nessuna sua costola si fosse rotta, e lo si doveva soltanto al fatto che lei fosse ancora trasformata, ma non sapeva per quanto tempo ancora avrebbe potuto reggere lo status di Super saiyan III. Pan era a terra, ansante e inerme, con la maestosa figura di Cell a troneggiare su di lei. “Le colpe ricadono sui figli! Lo sai? Purtroppo tuo padre non è qui, quindi dovrò accontentarmi di infierire su di te! E di certo sarà molto contento quando tornerà nel sapere che ho massacrato la sua adorata figliola… tra atroci sofferenze!” disse l’androide per poi appoggiare il proprio piede sul seno destro di Pan. “Tsk… voi donne… avete delle zone sensibili così evidenti che farvi del male è sin troppo facile…” commentò l’essere perfetto per poi esercitare una fortissima pressione con il piede, facendo urlare per il dolore straziante la nipote di Goku. “Hahaha!!!! Gohan! Codardo! Dove sei? Dove sei mentre torturo a morte la tua figliola eh???” urlò Cell tra le urla di dolore di Pan. La ragazza, per quanto sopraffatta dal dolore, non poteva permettere che si mettessero in dubbio il coraggio e il valore del suo amato papà. “Mio… mio padre non è un codardo… non ti azzardare… non ti azzardare mai più a parlare di lui in questo modo! Se lui fosse qui… tu saresti… aaaaaaaaah!!!!!” disse Pan tra gli spasmi del dolore, prima che un ennesimo pestone di Cell sulla sua zona inguinale stroncasse con la sofferenza più atroce le sue parole. “Oh… ma che figliola devota! Penso che Gohan non ti meriti! Se fosse veramente indomito come dici abbandonerebbe quello che sta facendo per venirti a salvare! Ma così non avviene! Dunque per quel che mi riguarda può restarsene rintanato come un topo finché gli pare, tanto io lo troverò… e lo ucciderò! Non prima però di avergli raccontato per filo e per segno lo scempio che ho fatto del corpo della sua adorata Pan!” disse Cell per poi sferrare un ultimo, poderoso pestone sull’addome della ragazza, la quale, vinta dal dolore, tornò normale. Aveva provato troppo dolore, ed era troppo debole per rimanere trasformata. Era la fine. Era stata battuta, battuta e umiliata! Malgrado i suoi sforzi e i suoi allenamenti aveva avuto la malasorte di incontrare probabilmente colui che della coalizione era l’elemento più forte e pericoloso, e malgrado questo era andata molto vicina a vincere. Ma andare molto vicini non era mai servito a nulla. Il volto di Pan era solcato dalle lacrime, che si mescolavano al sangue che usciva dalla sua bocca. Cos’era a farla piangere? Il dolore? La delusione per una sconfitta inaspettata? O il fatto di non aver potuto impedire a Cell di ingiuriare in maniera tanto orribile suo padre? Forse l’insieme di tutte quelle cose. “Uhm… sembra proprio che Gohan non verrà… potrebbe anche essere già morto! Chi lo sa… sei stata una valida avversaria Pan! Dunque penso che non ti torturerò più, e ti infliggerò il colpo di grazia… addio!” disse Cell per poi puntare al cuore di Pan il proprio dito indice, pronto ad ucciderla nello stesso modo in cui Freezer giustiziava le proprie vittime. Era dunque giunta la fine per la valorosa nipote di Goku?

                                LIVELLI DI FORZA

                                Perfect Cell 1.050.000.000
                                Pan Super Saiyan III 1.125.000.000
                                Perfect Cell (Zenkai Power) 1.200.000.000
                                Pan Super Saiyan III (debilitata dall'uso della Kamehameha) 900.000.000

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