a grande richiesta di fare un topic a parte della mia FanFiction ora chi lo ha voluto ora è accontetato. Ps. chi nn mi ha commentato il primo Capito ora lo puo fare qui xk ora posta anke quello buona lettura sia del primo (chi nn lo abbia letto) ed a seguire il secondo
Premessa: Questa storia sarà molto complicata da capire sin dall’inizio. La forza combattiva dei personaggi le metterò via via che va avanti la storia. Bene ora non posso che augurarvi buona lettura.
Dragon Ball: Further your Destiny
Epilogo di Dragon Ball GT:
Dopo che Goku se ne andato via con il Drago Shenron, la vita sulla Terra è trascorsa felicemente per tutti, anche per Gohan, Vegeta, Crili e tutti gli altri amici. Alla morte di questi ultimi era rimasta solo Pan, la nipotina di Goku che oramai vecchia di età, allenò un nuovo avo di Goku per il nuovo Torneo Tenkaichi. In questo Torneo nello scontro delle finali tra la folla, c’era una persona speciale che Pan scrutò tra la folla. Quella persona non era una persona comune era colui che aveva salvato la Terra molteplici volte, era Goku. Era tornato per ridare alla Terra le sfere del drago, e questo anche Pan lo aveva capito. Da lì in poi la storia ricominciò. Proprio 100 anni dopo. Goku Gaiden fece un figlio di nome Yabo che a sua volta ne fece un altro di nome Heijy. Da qui posso affermare che inizia la nuova ed emozionante esperienza di Dragon Ball.
Primo Capitolo: La Terra nuovamente in pericolo.
Quel mattino Heijy sentì la sveglia in ritardo per la scuola e frettolosamente si alzò dal letto facendo una colazione veloce, lavandosi altrettanto velocemente. Salutò i genitori con un cenno della mano e corse fuori urlando: “Nuvola D’oro !!”. A quelle parole a gran velocità arrivò una nuvoletta tutta d’oro su cui ci salì Heijy. La velocità che raggiungeva la nuvola era inimmaginabile tale che anche se Heijy era in ritardo arrivò giusto al suono della campanella. Questa era la sua prima esperienza scolastica perché fino ad ora lui ha studiato in scuole private. Heijy si sentiva disorientato, non sapeva dove andare finche una persona vestita elegantemente appoggiò la propria mano alla spalla di Heijy dicendogli: “Piccolo, ti sei perso?”. Imbarazzato annuì. “Che classe frequenti?” domando la persona elegante. Lui rispose che avrebbe frequentato la Seconda A. La persona ridacchiò a bocca chiusa e disse “Tu sei un mio alunno, io sono il professore di Italiano e letteratura”. Heijy allora lo segui per un breve tratto finche il professore si fermò e disse: “Questa è la tua, anzi la nostra classe”. Heijy annuì ed entrò. Cercò un posto liberò ma prima che potesse guardare, una ragazzina gli urlò dietro dicendogli “Qui c’è un posto bel fusto !!”. Heijy in quel momento si sentiva in imbarazzo e con testa bassa si avvicinò alla ragazza che gli aveva dato del “bel fusto”. Heijy si sedette ed iniziò la lezione. “Scusa per la mia franchezza, ma quando ti ho visto ti volevo conoscere. Forse sono stata maleducata, io mi chiamo Edelfa e quest’altra è la mia amica Ofuma. Sai il tuo nome è buffo, ma i nomi buffi di solito sono di famiglia ricca e vero?” disse Edelfa.
“No, io non sono di famiglia ricca, sono un ragazzino comune.” rispose in modo sveltivo Heijy.
“Scusa pensavo così, ma comunque spero che diventeremo buoni amici” rispose a seguito Edelfa.
Mentre i ragazzi parlavano, il professore posò il libro sulla cattedra, e iniziò a spiegare cosa avrebbero trattato quest’anno. Alla terza ora suonò squillante e puntuale la campanella dell’intervallo nel quale Heijy ne approfittò per andare in bagno. Entrò e, mentre si lavava le mani, senti due voci discutere. Heijy si avvicinò di soppiatto alla finestra e mettendosi con la schiena al muro, sbirciò all’esterno. Vide due brutti ceffi con in mano ciascuno un oggetto curioso. “Questo radar ci indica che qui vicino c’è una sfera ma dove?” disse uno dei due.
“Sai che il radar non sbaglia mai idiota! Quindi se non la vedi cercala invece di blaterare a caso!” disse un’altro tizio dietro all’albero. Quest’ultimo si girò verso la finestra, ed Heijy prontamente si spostò, per non farsi notare. “Siete due idioti, perché siamo venuti qui? C’è uno strano raggruppamento di sfere nell’area a nord di qui, in un paesino dimenticato dagli Idei. Pff, voi rimanete qui, io vado a prelevare quelle sfere.” Heijy a quelle parole cacciò dalla sua tasca una sfera dalle 4 stelle e la iniziò a stringere. “Questi maledetti stanno andando a casa mia. I miei genitori di generazione in generazione proteggono le sfere del drago da tempo proprio da questi tipi di persone” disse Heijy fra se e se. Heijy uscì velocemente dal bagno e corse verso il tetto della scuola, arrivato lì chiamò la nuvola d’oro che arrivò altrettanto velocemente e Heijy partì verso casa per avere qualche speranza di salvare la vita dei suoi genitori.
Secondo Capitolo: Le sfere, un nuovo pericolo per la Terra.
Heijy stava volando, sopra alla sua inseparabile nuvola d’oro, ad una grandissima velocità verso casa sua, per salvare i suoi genitori.
Intanto al monte Paozy, un esercito di mercenari armati si avvicinano velocemente con carri da sfondamento, uno di questi ultimi aveva a bordo il Generale Chokagaru, uno dei più potenti generali della truppa. Il suo aspetto era terribilmente inquietante, quanto la sua fama di distruttore, e masticando un sigaro come fosse una gomma da masticare, da ordine di avanzare a tutto l’esercito verso quell’unico villaggio che si chiamava Nessuno, proprio perché era situato in un luogo talmente sperso e sconosciuto che nessuno ci abitava. Solo quei pochi contadini che cercano di farsi un orticello vivono in quelle terre, ma dopo il passaggio dei soldati, non ci fu più quell’aria tranquilla e allo stesso tempo desolata ma una inquietudine che assomigliava alla paura. Tutti si domandavano da dove fossero venuti quei tizzi dall’aspetto minaccioso e in quale luogo si dovevano dirigere. “Nessuna pietà uccidete tutte queste persone, il capo ha detto che non dobbiamo lasciare vivo nessuno in questo luogo.” Ordinò uno dei Maggiori. In pochi istanti ogni contadino che non si era trovato un riparo sicuro era stato ucciso dalla crudeltà dei soldati. In pochi istanti quel luogo venne raso al suolo, venne devastato anche se alla fine l’obbiettivo era una’altro, la casa di Heijy dove erano protette le sfere del drago. Oramai avevano fatto piazza pulita e le persone sopravvissute non potevano che rimanere nascoste, avendo paura di una morte imminente se uno di loro si facesse vedere, ma quello che la rabbia fa al nostro sistema nervoso è incredibile e improvvisamente uno dei contadino, con una forca in mano, corse verso l’esercito per fronteggiarli. Gli altri cercarono di contenersi, ma altri due corsero per fronteggiarli, per una fine certa. Il Generale Chokagaru disse sogghignando: “Voi siete molto coraggiosi a fronteggiare un esercito intero, e per questa vostra dote vi darò la possibilità di vendicarvi.”
“In che modo?!” disse uno di loro. Chokagaru fece una smorfia e rispose: “Semplice dato che siete in svantaggio numerico vi fronteggerete contro di me e se mi sconfiggerete io ed il mio esercito c’è ne andremo, accettate questa mia proposta?” I tre rifletterono e poi si dessero fra di loro una risposta comune e quella era sì. Chokagaru chiuse i pugni pronto a fronteggiarli e fece segno di attaccarlo. I tre offesi per l’affronto lo attaccarono corpo a corpo e direttamente. Chokagaru fece segno di colpirlo al volto, e a questa provocazione uno dei tre prese in mano la forca e gliela lanciò contro. Con una velocità inimmaginabile Chokagaru la evito e si ritrovò alle spalle dei tre. Con altrettante velocità li attaccò e bastò un colpo ciascuno a stenderli. I contadini rimasero sconvolti e con virilità rimasero nascosti dove erano. Heijy intanto stava ancora volando con la nuvola d’oro verso casa, combattendo contro il tempo. Chokagaru allora ordinò di aumentare la velocità dei soldati e dei carri e così in breve tempo arrivarono alla casa di Heijy. I genitori di Heijy ignari della gravità della situazione, stavano accudendo la piccola sorellina di Heijy che si chiamava Kagome. Chokagaru fece segnò che ci pensava lui al recupero delle sfere. Sfondò la porta. “Cosa diavolo vuoi, se sei venuto a cercare rogne non sei nel posto giusto!!” disse il padre di Heijy. Chokagaru irritato cacciò dalla sua fodera una spada, a prima vista normale, ma appena che Chokagaru disse “Shinbuzu !!!” la spada cambiò forme diventando più grande e tagliente. “Ora vi consiglio caldamente di darmi subito le sfere se non volete finire al paradiso o all’inferno prima del tempo” urlò irritato Chokagaru. “Io non darò mai le sfere ad un bastardo come te !!!” ribatte il padre di Heijy.
bene x ora è tutto commentate e ciao
Premessa: Questa storia sarà molto complicata da capire sin dall’inizio. La forza combattiva dei personaggi le metterò via via che va avanti la storia. Bene ora non posso che augurarvi buona lettura.
Dragon Ball: Further your Destiny
Epilogo di Dragon Ball GT:
Dopo che Goku se ne andato via con il Drago Shenron, la vita sulla Terra è trascorsa felicemente per tutti, anche per Gohan, Vegeta, Crili e tutti gli altri amici. Alla morte di questi ultimi era rimasta solo Pan, la nipotina di Goku che oramai vecchia di età, allenò un nuovo avo di Goku per il nuovo Torneo Tenkaichi. In questo Torneo nello scontro delle finali tra la folla, c’era una persona speciale che Pan scrutò tra la folla. Quella persona non era una persona comune era colui che aveva salvato la Terra molteplici volte, era Goku. Era tornato per ridare alla Terra le sfere del drago, e questo anche Pan lo aveva capito. Da lì in poi la storia ricominciò. Proprio 100 anni dopo. Goku Gaiden fece un figlio di nome Yabo che a sua volta ne fece un altro di nome Heijy. Da qui posso affermare che inizia la nuova ed emozionante esperienza di Dragon Ball.
Primo Capitolo: La Terra nuovamente in pericolo.
Quel mattino Heijy sentì la sveglia in ritardo per la scuola e frettolosamente si alzò dal letto facendo una colazione veloce, lavandosi altrettanto velocemente. Salutò i genitori con un cenno della mano e corse fuori urlando: “Nuvola D’oro !!”. A quelle parole a gran velocità arrivò una nuvoletta tutta d’oro su cui ci salì Heijy. La velocità che raggiungeva la nuvola era inimmaginabile tale che anche se Heijy era in ritardo arrivò giusto al suono della campanella. Questa era la sua prima esperienza scolastica perché fino ad ora lui ha studiato in scuole private. Heijy si sentiva disorientato, non sapeva dove andare finche una persona vestita elegantemente appoggiò la propria mano alla spalla di Heijy dicendogli: “Piccolo, ti sei perso?”. Imbarazzato annuì. “Che classe frequenti?” domando la persona elegante. Lui rispose che avrebbe frequentato la Seconda A. La persona ridacchiò a bocca chiusa e disse “Tu sei un mio alunno, io sono il professore di Italiano e letteratura”. Heijy allora lo segui per un breve tratto finche il professore si fermò e disse: “Questa è la tua, anzi la nostra classe”. Heijy annuì ed entrò. Cercò un posto liberò ma prima che potesse guardare, una ragazzina gli urlò dietro dicendogli “Qui c’è un posto bel fusto !!”. Heijy in quel momento si sentiva in imbarazzo e con testa bassa si avvicinò alla ragazza che gli aveva dato del “bel fusto”. Heijy si sedette ed iniziò la lezione. “Scusa per la mia franchezza, ma quando ti ho visto ti volevo conoscere. Forse sono stata maleducata, io mi chiamo Edelfa e quest’altra è la mia amica Ofuma. Sai il tuo nome è buffo, ma i nomi buffi di solito sono di famiglia ricca e vero?” disse Edelfa.
“No, io non sono di famiglia ricca, sono un ragazzino comune.” rispose in modo sveltivo Heijy.
“Scusa pensavo così, ma comunque spero che diventeremo buoni amici” rispose a seguito Edelfa.
Mentre i ragazzi parlavano, il professore posò il libro sulla cattedra, e iniziò a spiegare cosa avrebbero trattato quest’anno. Alla terza ora suonò squillante e puntuale la campanella dell’intervallo nel quale Heijy ne approfittò per andare in bagno. Entrò e, mentre si lavava le mani, senti due voci discutere. Heijy si avvicinò di soppiatto alla finestra e mettendosi con la schiena al muro, sbirciò all’esterno. Vide due brutti ceffi con in mano ciascuno un oggetto curioso. “Questo radar ci indica che qui vicino c’è una sfera ma dove?” disse uno dei due.
“Sai che il radar non sbaglia mai idiota! Quindi se non la vedi cercala invece di blaterare a caso!” disse un’altro tizio dietro all’albero. Quest’ultimo si girò verso la finestra, ed Heijy prontamente si spostò, per non farsi notare. “Siete due idioti, perché siamo venuti qui? C’è uno strano raggruppamento di sfere nell’area a nord di qui, in un paesino dimenticato dagli Idei. Pff, voi rimanete qui, io vado a prelevare quelle sfere.” Heijy a quelle parole cacciò dalla sua tasca una sfera dalle 4 stelle e la iniziò a stringere. “Questi maledetti stanno andando a casa mia. I miei genitori di generazione in generazione proteggono le sfere del drago da tempo proprio da questi tipi di persone” disse Heijy fra se e se. Heijy uscì velocemente dal bagno e corse verso il tetto della scuola, arrivato lì chiamò la nuvola d’oro che arrivò altrettanto velocemente e Heijy partì verso casa per avere qualche speranza di salvare la vita dei suoi genitori.
Secondo Capitolo: Le sfere, un nuovo pericolo per la Terra.
Heijy stava volando, sopra alla sua inseparabile nuvola d’oro, ad una grandissima velocità verso casa sua, per salvare i suoi genitori.
Intanto al monte Paozy, un esercito di mercenari armati si avvicinano velocemente con carri da sfondamento, uno di questi ultimi aveva a bordo il Generale Chokagaru, uno dei più potenti generali della truppa. Il suo aspetto era terribilmente inquietante, quanto la sua fama di distruttore, e masticando un sigaro come fosse una gomma da masticare, da ordine di avanzare a tutto l’esercito verso quell’unico villaggio che si chiamava Nessuno, proprio perché era situato in un luogo talmente sperso e sconosciuto che nessuno ci abitava. Solo quei pochi contadini che cercano di farsi un orticello vivono in quelle terre, ma dopo il passaggio dei soldati, non ci fu più quell’aria tranquilla e allo stesso tempo desolata ma una inquietudine che assomigliava alla paura. Tutti si domandavano da dove fossero venuti quei tizzi dall’aspetto minaccioso e in quale luogo si dovevano dirigere. “Nessuna pietà uccidete tutte queste persone, il capo ha detto che non dobbiamo lasciare vivo nessuno in questo luogo.” Ordinò uno dei Maggiori. In pochi istanti ogni contadino che non si era trovato un riparo sicuro era stato ucciso dalla crudeltà dei soldati. In pochi istanti quel luogo venne raso al suolo, venne devastato anche se alla fine l’obbiettivo era una’altro, la casa di Heijy dove erano protette le sfere del drago. Oramai avevano fatto piazza pulita e le persone sopravvissute non potevano che rimanere nascoste, avendo paura di una morte imminente se uno di loro si facesse vedere, ma quello che la rabbia fa al nostro sistema nervoso è incredibile e improvvisamente uno dei contadino, con una forca in mano, corse verso l’esercito per fronteggiarli. Gli altri cercarono di contenersi, ma altri due corsero per fronteggiarli, per una fine certa. Il Generale Chokagaru disse sogghignando: “Voi siete molto coraggiosi a fronteggiare un esercito intero, e per questa vostra dote vi darò la possibilità di vendicarvi.”
“In che modo?!” disse uno di loro. Chokagaru fece una smorfia e rispose: “Semplice dato che siete in svantaggio numerico vi fronteggerete contro di me e se mi sconfiggerete io ed il mio esercito c’è ne andremo, accettate questa mia proposta?” I tre rifletterono e poi si dessero fra di loro una risposta comune e quella era sì. Chokagaru chiuse i pugni pronto a fronteggiarli e fece segno di attaccarlo. I tre offesi per l’affronto lo attaccarono corpo a corpo e direttamente. Chokagaru fece segno di colpirlo al volto, e a questa provocazione uno dei tre prese in mano la forca e gliela lanciò contro. Con una velocità inimmaginabile Chokagaru la evito e si ritrovò alle spalle dei tre. Con altrettante velocità li attaccò e bastò un colpo ciascuno a stenderli. I contadini rimasero sconvolti e con virilità rimasero nascosti dove erano. Heijy intanto stava ancora volando con la nuvola d’oro verso casa, combattendo contro il tempo. Chokagaru allora ordinò di aumentare la velocità dei soldati e dei carri e così in breve tempo arrivarono alla casa di Heijy. I genitori di Heijy ignari della gravità della situazione, stavano accudendo la piccola sorellina di Heijy che si chiamava Kagome. Chokagaru fece segnò che ci pensava lui al recupero delle sfere. Sfondò la porta. “Cosa diavolo vuoi, se sei venuto a cercare rogne non sei nel posto giusto!!” disse il padre di Heijy. Chokagaru irritato cacciò dalla sua fodera una spada, a prima vista normale, ma appena che Chokagaru disse “Shinbuzu !!!” la spada cambiò forme diventando più grande e tagliente. “Ora vi consiglio caldamente di darmi subito le sfere se non volete finire al paradiso o all’inferno prima del tempo” urlò irritato Chokagaru. “Io non darò mai le sfere ad un bastardo come te !!!” ribatte il padre di Heijy.
bene x ora è tutto commentate e ciao
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