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DbNa

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  • Che dirti $kҸ ฿ŁΔÇk ϟ. Quei tre la lezione secondo me non la impareranno mai. Goku è stato troppo ottimista e semplicistico. Non è un sempre lavoro di guardia del corpo il suo, il drago lo ha detto, non è certo un cagnolino XD. ^\\\^ speriamo di continuare così.

    Beh Sheila, per ora qualche chappy di passaggio a puntate, devo presentare la situazione hehh.
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    • Cap.8 Il supersaiyan leggendario I° parte
      Era una giornata tranquilla. Tutti i Son erano al lago per passare quella tranquilla mattinata. Gohan si era portato alcune scartoffie del suo lavoro di ricercatore, ma le aveva dimenticate. Era troppo bello stare sotto le fresche fronde di un albero, con il vento in volto, abbracciato con sua moglie Videl. Goku giocava in acqua schizzando Goten. Chichi stava sulla riva e li guardava sorridente. May, tra le braccia della madre, allungava le manine per andare anche lei in acqua. A Satan City invece giravano tre amiche, più il piccolo Vetrunks. Il bambino aveva acconsentito ad accompagnare sua madre perché puntava a ricevere il famosissimo gelato dell’enorme centro commerciale dove le tre erano dirette a fare shopping. Bra doveva comprarsi dei nuovi abiti per sé e per il suo piccolo neonato; Pan doveva comprare abiti nuovi per Vetrunks che cresceva a vista d’occhio più una camicia per il marito Trunks, ma dato che c’era aveva deciso di approfittarne; Kamy come al solito si sarebbe annoiata, come al solito era stata trascinata, ma come al solito le avrebbe fatto piacere la compagnia delle due amiche e di quel pestifero moccioso di Vetrunks. Trunks era alla compagnia a guardare voglioso fuori dalla finestra dell’enorme grattacielo dove la compagnia aveva sede. Bulma si godeva la meravigliosa giornata seduta nella sdraio della grande terrazza della Capsule e co., riparata dall’ombrellone. Vegeta invece era nello studio della medesima casa, la sua, a leggere. Poteva farlo in pace, portando anche gli occhiali che era costretto a usare per la lettura, da solo e senza rischiare di essere preso in giro da altri guerrieri.

      La potentissima aura fu avvertita da tutti per quanto era immensa. “L’avete percepita anche voi?”chiese 18 correndo verso le tre saiyan. “Certo”rispose Bra stringendo i pugni. “Sapete di chi si tratta? E’ sicuramente nemica”aggiunse Pan stringendo più forte la mano del figlio, che nonostante la sua giovane età fremeva dalla voglia di lottare. “Questa storia non mi piace. Uffa. Volevo passare una tranquilla giornata passeggiando con mia madre per il centro”disse Marron raggiungendo c18. “Credo di sapere di chi si tratta. Vado a controllare”disse Kamy scura in volto. Poteva andare avanti e indietro dall’aldilà, come se possedesse il teletrasporto, visto che lei veniva da dove stavano gli altri saiyan. Si portò da Re Yammer. “Ciao Kamy”le disse il gigante cordiale. Notando la sua espressione preoccupata, chiese serio: “Qualche problema?”. “Ci sono state fughe in questo periodo?”. “No, che io sappia”. “Posso vedere Broly?”. “Per di là. Ti faccio accompagnare”disse disponibile Re Yammer. A condurre Kamy fu uno degli aiutanti di Re Yammer, con le solite corna, vestito impeccabilmente, occhialuto e con la pelle azzurra.. Dentro un’area di sicurezza stava Broly, ma sembrava molto diverso. Aveva i capelli neri lunghi e un espressione pacata, la sua aura era irrisoria. Come quando suo padre Paragas lo controllava grazie al “Controller”. A sorpresa Kamy scoprì che a modo suo era anche simpatico. “Eppure non posso essermi sbagliata. La potente aura che ho sentito era quella di Broly. E’ successo quello che temevamo. La sua parte malvagia si è staccata dalla parte buona come era successo a Maijnbu”. Kamy si teletrasportò nuovamente. Trovando il gruppo allargato visto che si erano aggiunti Crilin, Ub, Trunks, Thenshing e suo figlio Gorin, tutti avvisati per telefono dalle quattro donne, mentre Vetrunks aveva chiamato il piccolo migliore amico giunto con il padre. “Kamy abbiamo deciso di andare da Goku”. “Ci sto”rispose lei decisa. Se era successo quello che pensava molto probabilmente Broly avrebbe attaccato Goku urlando: “Kakaroth ti odio!!!!”. Eppure da Goku era apparentemente tutto tranquillo, ma l’aria era tesa come una corda di violino. “E’ Broly, ma…”cominciò Kamy, parlando al fratello direttamente, saltando i convenevoli. “E’ successo quello che temevamo”terminò Goku serio. Il silenzio era calato, rotto solo dal pianto di May, come se anche lei avesse avvertito il pericolo. “Vetrunks, Marron, Gorin portereste mia moglie e mia figlia al palazzo del supremo e condurci anche tutti gli altri che non possono combattere?”chiese gentilmente Goku, ma si capiva fosse un ordine. I bambini e la giovane bionda terrestre so affrettarono ad obbedire “Stai attento”disse Chichi a Goku salutandolo, mentre tentava invano di calmare la piccola che smise di piangere chiamando il padre, solo quando lei e la madre furono portate in volo dalla figlia di Crilin decise di smettere. All’improvviso si voltarono tutti come un sol uomo. “Ma quest’aura…”disse sorpreso Goten. “E’ papà”aggiunse preoccupato Trunks. “Ecco dov’è Broly. La sua aura non è localizzabile come luogo per chissà quale motivo, forse per l’elevata estensione, ma adesso sappiamo dove andare”ragionò Gohan. “Andiamo”disse Goku partendo, seguito subito da tutti gli altri.
      Last edited by veggy fan; 17 September 2010, 14:33.
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      • La terra inizia a tremare e la casa, è la tua casa, che ti crolla addosso. Eri rilassato, non te lo aspettavi e sei costretto a trasformarti all’improvviso. E’ faticoso frenare i calcinacci dell’intero tetto che cade, un’intera libreria piena di libri, insieme alle pareti, solo con la tua aura. Quando a un certo punto senti un urlo ed è il tuo cuore quello che si ferma, perché in casa non eri solo. La tua aura aumenta e sei ssj2 in un lampo perché inizi a correre sperando che non sia successo niente. Ti concentri cercando di percepire la “Sua” aura, ma non ci riesci. Capisci subito perché è crollato tutto. E’ stata pura energia e quella presenza è così potente e vicina che non capisci da dove viene e copre ogni altra cosa. “Non può essere…”pensi, ma al momento c’è un urgenza più grande. Ecco che sei fuori e la vedi sana e salva. Il cuore rallenta e la ami come non mai, vedendo che si è salvata da sola. La terrazza è crollata, ma lei saltando all’ultimo minuto non è precipitata, è riuscita ad aggrapparsi alla cima di un albero. Voli verso di lei e a malapena trattieni un sorriso, anche se i tuoi non sono sorrisi “normali”. “L’erba cattiva non muore mai?”. ”Zitto e fammi scendere. La prossima volta spicciati ad arrivare”. La prendi tra le braccia e ti senti sollevato di poterlo fare ancora una volta. “Bulma devi andartene. E’ stata un aura a far crollare tutto. Raggiungi il palazzo del supremo”. Sei categorico e il tuo tono è quasi minaccioso, anche se non è contro di lei che c’è l’hai. “Se si tratta di un avversario non è molto furbo affrontarlo da solo”. “Non ti preoccupare. Quest’aura è troppo potente. L’avranno percepita anche gli altri e saranno qui a momenti”.


        Piccolo nel frattempo si è unito al gruppo. Si vede che è nervoso. Anche lui ha riconosciuto l’aura e teme questa rinnovata e maggiore potenza. “Perché non arriviamo lì direttamente con il teletrasporto?”ringhia. “Non si usa salutare?”chiede Crilin offeso dal comportamento dell’amico. “Umphf”risponde il namecciano. “E’ un inizio”si accontenta il senza naso, lasciando basito Ub che si convince sempre di più della stranezza di quel gruppo. “Quest’immensa aura mi impedisce di utilizzarlo, anzi sembra che parecchi miei poteri stiano andando in confusione”spiega il saiyan.


        Bulma se ne era già andata da un paio di minuti, quando Vegeta si sentì come afferrare da mille mani invisibili che lo trascinavano verso quello che doveva essere il fulcro di attrazione di quell’immenso potere. Era una forza di attrazione inspiegabile e troppo forte, quasi quanto quella dell’orecchino Potara quando lo aveva trascinato per la Fusion. Finché non si trovò di fronte Broly, più grosso dell’ultima volta, che rideva ostentatamente. Rimasero qualche minuto a fissarsi e fu lo stesso mostro a rompere il silenzio che era calato. “Sii onesto. Come ti senti?”. “Se speri che ti dica che ho paura, ti sbagli”rispose Vegeta con voce dura. “No. Non voglio questo. Dimmi semplicemente come ti senti”.
        Quel sorriso sembra quello di uno squalo. Quella che provi, è vero, non è paura. Ti fidi troppo dei tuoi compagni per pensare che non arriveranno in tempo ad aiutarti. Eppure ti senti pietrificato, impossibilitato ad attaccarlo o semplicemente a muoverti, il mondo intorno a te sembra così diverso, come la prima volta che hai affrontato quel mostro. Hanno creduto fossi un codardo. Neppure Junior ha capito che non era qualcosa di naturale quando non è riuscito a smuoverti. Non ripetevi che era la fine per paura o fatalismo, ma perché lo sentivi e tutto il tuo essere sapeva solo questo. E’ stata tutta una storia strana e hai dato la colpa ad altro. In fondo non succede tutti i giorno di fare i conti con il proprio passato. Avere la speranza per un attimo che la tua razza non sia andata perduta, di non essere l’ultimo. Temere una delusione, che purtroppo è arrivata. Hai sempre temuto di diventare il re dei saiyan, perché non ti sei mai sentito all’altezza, perché temi di diventare come era tuo padre, legato più al ruolo che alla famiglia, ma non potevi lasciare la tua gente nelle mani di un mostruoso ssj che potrebbe attaccare anche la terra. Non potevi permettere che succedesse qualcosa a tua moglie o al tuo figlioletto neonato, ma hai temuto anche per quel figlio del futuro che ha voluto seguirti in quella folle avventura. Scoprire di essere stato così ingenuo da dare la fiducia a Broly, che in realtà era il mostro leggendario che cercavi, quando perfino l’ingenuo per eccellenza, Goku, lo ha capito. Vedere quella potenza che si scatena, mentre sei caduto in uno stato di trance, vedere persone a cui tieni rischiare la vita non potendo fare nulla. In tutto questo risuonava nelle tuo orecchie la voce di Paragas che ti rinfaccia una grave colpa legata a te che mina il ricordo, già più volte intaccato, del re da cui da bambino eri orgoglioso di essere figlio. Senti Goku urlare mentre combatte e da solo non può farcela, sembra che solo la sua voce riesca a spezzare come un vetro quella realtà che di reale non ha nulla. Riuscire violentemente a uscire da quella malia per salvare tuo figlio Mirai Trunks, per ricaderci subito dopo. Mentre nello stesso istante vieni abbattuto da un colpo micidiale. Poi la stoccata finale. L’orgoglio si rifà sentire alla fine, nel momento in cui finalmente non sarebbe servito. Il tuo orgoglio lo hai sempre considerato la tua rovina, ma quella volta è diverso, sembra si tratti di un ordine esterno a cui non puoi sottrarti. La sua stranezza la vedi nel dettaglio più insignificante. Tu che ti sei sempre definito principe, quando mai hai detto di essere il “re”? Quello che ti supplica di aiutarlo però è un amico e, pur sentendoti male per questo, consegni la tua energia dando la possibilità a Kakaroth di diventare la salvezza.
        “Mi sento sotto l’effetto di un incantesimo”dici. Non sai nemmeno perché sei stato sincero e sei sorpreso di vedere che l’avversario voleva sentire proprio questo. “Vedi un tempo il potere del ssj leggendario e quello reale erano un unico”inizia a spiegare il colosso, dimostrando quell’enorme intelligenza e follia lucida che presenta solo in presenza del suo principe, dimenticando il “troglodita pura forza bruta che conosce solo tre parole”. “Però come il suo popolo, anche questo si è corrotto. E’ passato al male e il potere reale, per rimanere integro e neutrale, si è separato dal ssj leggendario. Quest’ultimo è diventato pericoloso per se stesso e per gli altri, distruzione e autodistruzione, ossia Thàanatos. Si è però creato uno squilibrio a favore dell’oscurità e con il passare dei secoli è nato un altro potere, questa volta benigno con il compito di custodire e guidare il potere reale, ed è il potere del drago”. “Ossia sono una banderuola tra due venti. Che fregatura. Il potere più forte…tsk…sia tu, che Kakaroth potete controllarlo. Ti sbagli però se credi di potermi manipolare”. “No, hai sbagliato ancora. Tu non puoi decidere. Nel momento in cui Kakaroth perirà, utilizzerò te e quel potere di cui non sei degno”. “Questo è da vedere”risponde Vegeta partendo all’attacco.
        Tenti di colpire l’avversario e ci metti tutta l’anima. Gli altri dovrebbero già essere lì e cominci a capire che sei solo e non hai possibilità.
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        • O.O scrivi trpp bene Veggy Fan!! *.* continua t pregoooo!! nn m dire che è finito qui il capitolo!! =(
          Vuoi rimanere? Perchè fa male, male, male da morire.. senza te! /Tzn.
          sigpic

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          • che bello!!!!!!! bravissima !!!!!

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            • $kҸ ฿ŁΔÇk ϟ tu mi stai lusingando tantissimo, ma onestamente a me sembra sempre di scrivere cosucce da niente. ^\\\^. Comunque eccoti il proseguito del capitolo.


              Sheila, mi fate andare su di giri, non sapete il piacere che mi fa veder comparire dei messaggi con il vostro nome alle mie storie *_*.
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              • Cap.8 Il supersaiyan leggendario II° parte

                “So già cosa succederà. Mi hanno sempre preso in giro dicendo: “tuttologo Gohan”. Ora posso dimostrare che serve. Si stanno aprendo tanti buchi dimensionali e ognuno di noi è stato risucchiato in uno diverso. Ognuno di loro se la caverà da solo, ma lui no, lo so già. L’afferro per la caviglia. L’attrazione è fortissima, ma resisto. Mio padre è l’unico che sembra non essere toccato. Due vortici, diametralmente opposti, ci attirano, ma io preparato mi sono aggrappato a un albero secolare e stringo più forte il mio amico Crilin che non può fare a meno di lamentarsi, in fondo sono sempre molto forte, nonostante anche lui sia un saiyan. La tensione è arrivata al limite. Chiudo gli occhi e non mollo, continuo a stringere. Lo sento urlare di terrore, evidentemente sta fissando quegli immensi buchi neri, ma il vento in volto è tale che non riesco ad aprire gli occhi. Non ho la più pallida idea di come finirà. Sto per cedere, quando all’improvviso tutto cessa. Sono privo di forze e sento che Crilin è svenuto. Ho consumato troppe energie e accasciandomi contro l’albero che mi ha salvato crollo anch’io”.

                “Smettila di ridere”ringhiò Vegeta, con il risultato di allargare il ghigno sul volto di Broly.
                “Non sopporti che rida di te e ti accanisci, ma colpisci solo l’aria, è troppo veloce. Ci provi ancora e ancora, sta aspettando che ti stanchi e anche se lo sai non ti dai per vinto. Non si dica mai che il principe dei saiyan è un codardo. Alla fine però la stanchezza subentra ed è il turno di Broly di attaccare. Ogni colpo ha la potenza della tempesta e si abbatte senza pietà. Si susseguono colpi troppo veloci per essere schivati e così potenti che senti ogni parte di te andare in frantumi. Non c’è più ossigeno, perché ogni colpo ti mozza il fiato. Quelle mani, non ti sei mai accorto che oltre a essere letali sembrano gigantesche. Ti afferra per la gola volando a tutta velocità verso di te e ti schiaccia contro un palazzo. Avverti distintamente il sapore del sangue in bocca. Non può essere umano, nessuna creatura umana ha un sorriso così malefico. In quel momento ricordi tornano alla mente, incandescenti come tizzoni ardenti. Un altro mostro aveva lo stesso sorriso, ma stavolta non puoi permettere che sia lo stesso finale. La somiglianza diventa lampante nel momento in cui lo vedi leccare un po’ del tuo sangue che gli è finito sul volto vicino alla bocca. “Mi fai ribrezzo”gli dici a fatica e quello sorride ancora di più per il “complimento”. Potrebbe essere passato un attimo o infiniti anni da quando quel massacro è iniziato. Sei allo stremo e chissà quanti palazzi hai attraversato e distrutto a furia di incassare pugni. Broly ti afferra per i capelli, per fortuna non sono lunghi come un tempo, e ti sbatte con forza con il volto per terra. Ti sei sempre chiesto da dove vengano quelle energie che ti arrivano in quei momenti in cui non dovresti averne, ma per una volta vorresti proprio non saperlo. Quelle parole di poteri assurdi e di un utilizzo ai fini del nemico stesso sembrano pesare come una minaccia incombente, in una situazione già disperata. Ti rialzi a fatica e lo vedi sghignazzare mentre il tuo sangue ribolle. D’improvviso la tua aura aumenta, ma non sei tu che la stai controllando. Stai perdendo il controllo dei tuoi poteri ed ecco che la fronte sembra bruciare di febbre, di una febbre troppo alta. Sulla fronte ecco apparire un simbolo che mette una propria luce dorata, come una piccola aura in quella più grande che avvolge tutto il corpo. Riconosci i sintomi e il tuo sguardo si fa confuso, spaesato, addirittura spaventato. Ed ecco arrivare quel dolore lancinante e non esiste più niente. Troppa sofferenza in troppo poco tempo, non riesci a contrastarla. Broly ride. Finalmente il potere reale si manifesta perché anch’esso tenta disperatamente di riunirsi nuovamente con il potere leggendario troppo vicino. “Non puoi sottrarti al tuo stesso potere…”dice, mentre tu cominci a urlare in preda alla sofferenza. Ti poggia una mano sulla spalla e vi teletrasportate sulle montagne. Ti lascia lì a soffrire, mentre si guarda intorno. Quando vede un gigantesco masso pensa: “Ottimo”. Con dei raggi che partono dalle sue mani comincia a modellare la pietra e si alza addirittura in volo per osservare dall’alto la sua opera. Mentre tu crolli a terra in ginocchio. Cerchi di tenere gli occhi aperti mentre il dolore sembra quasi più distante perché ormai sei con un piede nell’incoscienza. Non hai più la forza e crolli svenuto. Broly intanto ha completato il suo lavorio e il masso adesso ha la forma di una tavola di pietra circolare con incisi tutt’intorno ai bordi dei simboli che al centro culminano con il simbolo del potere reale. Broly poi si volta e ti si avvicina mentre tu gli stai di fronte, o meglio il tuo corpo, perché in realtà la tua essenza riposa. Gli stai di fronte immobile, privo di volontà, il volto marmoreo e truce, la stessa luce che emana il tuo corpo e il simbolo sulla tua fronte è emessa dai tuoi occhi ora completamente bianchi. “Che ne dici principino?...”chiede Broly ben sapendo che non gli risponderai. Eppure una risposta viene formulata da una figura nell’ombra. “Dico che sei di cattivo gusto”. La sua potenza d’aura è tale che i suoi vestiti sono uno straccio ed è a torso nudo. Di sicuro è un ssj, come già Broly e Vegeta. Broly non ha simboli sulla fronte, ma si capisce il suo statuto di ssj leggendario perché esce una luce verde-bluastra dagli occhi e dalla bocca. Al contrario il nuovo arrivato ha anch’egli un simbolo luminoso sulla fronte, il volto di un drago inferocito. Ed ecco che il nuovo arrivato pian piano esce. Prima gli occhi di qualcuno molto arrabbiato, poi la bocca serrata, sul volto un espressione seria. Si tratta di Goku. (Perché l’ho fatta così lunga? L’avevano capito tutti NdA). (Urca, io no! NdGoku). (Sigh. O_O” NdTutti). “A te penserò dopo”gli risponde Broly con odio e afferrando Vegeta per la gola si teletrasporta portando con se anche la tavola di pietra, che sembra quella per un sacrificio. Al sicuro dallo sguardo di Goku, appoggia il corpo del principe dei saiyan sulla tavola. Qui avviene qualcosa di incredibile. Una parte di roccia diviene fluida e scorre sopra i polsi, le caviglie e il collo per poi tornare solida e così facendo l’ho incatena. Subito l’incantesimo si mette in funzione succhiando l’energie del potere reale che si scatena e Vegeta ricomincia a urlare per il dolore. “Dov’è?”si chiede Goku stranito, mentre Broly gli appare alle spalle. “Sono qui”gli dice partendo immediatamente all’attacco. O meglio scatenando la sua aura che lo scaraventa Goku a terra. Il saiyan terrestre sorride rialzandosi, è tempo di fare sul serio. “Incomincia il divertimento”dice partendo all’attacco con un pugno che si scontra diretto con un pugno di Broly. L’impatto scatena un’enorme energia”.
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                • Gohan si è ripreso e con Crilin stava volando seguendo l’energia scatenata da Vegeta. “Ha ragione Kamy. L’aura potentissima che avvertivamo era quella di Broly”dice Crilin serio. Tutta quella situazione non gli piace e soprattutto non gli quadra. “Umh”risponde semplicemente Gohan troppo concentrato e pensieroso per una risposta più corposa.

                  Broly tenta di colpire Goku con un calcio massiccio, ma l’altro saiyan si abbassa e Broly crea una voragine nella parete della montagna li vicina. Il supersaiyan leggendario comincia allora a volare a ritroso a velocità estrema e attraversa una montagna, distruggendola, senza nemmeno rendersene conto seguito sempre da Goku. Un altro pugno da parte di entrambi e si verifica lo stesso fenomeno precedente.

                  Gohan e Crilin stanno sorvolando la zona ormai da parecchio, quando Crilin si arresta bruscamente. “Hei guarda, Vegeta!”urla il neo-saiyan. Gohan era rimasto come pietrificato, perché anche se lontano aveva visto il volto di Vegeta. Il principe dei saiyan era in assoluto silenzio. Il suo sguardo di luce sembrava glaciale e quel volto pietrificato in un espressione irata, ma neutrale sembrava spettrale alla luce del simbolo. Il saiyan appena scoperto e il saiyan mezzo-sangue atterrarono. Crilin guardava preoccupato il saiyan, mentre Gohan manteneva un espressione seria.


                  Lo scontro tra Goku e Broly continuava più o meno pari, anche se alle volte era il ssj leggendario a prevalere perché sapeva usare il suo potere speciale, mentre Goku lo sperimentava veramente per la prima volta. Broly lo raggiunse al volto con uno dei suoi micidiali pugni e lo scaraventò contro una montagna. Mentre il colosso controllava quanti danni avesse veramente fatto, Goku lo sorprese. Si rialzò con una capriola all’indietro e mentre l’eseguiva colpiva al mento Broly con una potente ginocchiata.


                  “Secondo te cos’è successo?”chiese Crilin dubbioso. Gohan, mantenendo quel modo di fare serio, cominciò la spiegazione. “Il flusso di energia trasmesso in quella pietra…”. Crilin, che non aveva capito già nulla, per interrompere quella spiegazione che per via del tono monotono e cadenzato di Gohan era già diventata noiosa, si intromise dicendo:”Cioè?”. “…Quella pietra sottrae energia a Vegeta e la dà a qualcun altro. Chi? Comunque sarebbe meglio non…”. Prima che finisse la frase si sentì l’ululato di dolore di Crilin che si teneva la mano ustionata soffiandoci sopra. Gohan, con un enorme gocciolina tipo cartoon, finì:“...toccarla”. Non si accorsero che lo sguardo di Vegeta si era fatto minaccioso, se di sguardo si poteva parlare.
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                  • continuazione bellaaaaaa e il resto?? xD voglio il dopoooooooooo!!!
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                    sigpic

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                    • $kҸ ฿ŁΔÇk ϟ ecco il seguito, spero sia di tuo gradimento. Questa parte va a saltare da un punto di vista all'altro molto spesso, perchè è un susseguirsi di vari momenti rapidi e situazioni, che ovviamente a vederli sarebbero molto più da manga che a raccontarli così ^\\\^; chiedo scusa.
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                      • Cap.9 Il Drago sfida la Leggenda


                        Il combattimento stava andando per le lunghe. Broly moriva dalla voglia di eliminare l’avversario, ma l’altro saiyan non cedeva e sembrava anzi guadagnare terreno. Il supersaiyan leggendario decise allora di utilizzare la sua “arma segreta”. Chiamò a sé l’energia che la tavola di pietra aveva trattenuto come una batteria. “Sento che l’energia inizia ad arrivare”mormorò tra i suoi pensieri, lasciando che i muscoli si gonfiassero. Come durante la sua trasformazione per diventare supersaiyan, l’energia emessa dagli occhi e dalla bocca aumentò a dismisura mentre urlava per potenziarsi. Alla fine era anche più potente di prima e sorrideva malignamente, ma un sorriso più sottile e perfido della sua risata abituale.


                        Gli occhi di Vegeta si spalancarono ancora di più, quasi anche lui si potenziasse. Il potere reale si era risvegliato completamente, ubbidiente a quello leggendario, ed esplose nel completo silenzio. Crilin si voltò quasi per caso e rimase spiazzato. Sul viso un espressione di puro terrore mentre diceva: “V…V…V…Ve…Ve…VEGETA!!!”. Gohan, sorridendo all’amico come se avesse detto chissà quale frase senza senso, gli chiese:“Che dici?”. A guardare l’espressione di panico del saiyan ritrovato, il suo sorriso divenne quello di qualcuno spaventato che ha deciso di rifiutare la realtà. “Non può essere, Vegeta è…”. Non poté mai finire la frase, perché un pugno lo colpì con violenza al volto, mandandolo a sbattere contro un enorme roccia. Il primogenito dell’eroe della Terra cadde privo di sensi, lasciando che pezzi di roccia sgretolati dall’impatto gli rovinavano addosso. Crilin era immobilizzato dalla paura e non riusciva nemmeno a scappare, guardando ogni tanto il figlio del suo migliore amico privo di sensi. L’ex-terrestre fu colpito anch’egli, anche se da un calcio al volto. A sua volta frece franare una montagna, cadendo svenuto vicino all’incosciente Gohan.



                        Goku intanto era in netto svantaggio da quando Broly aveva ricevuto nuove energie. Il medesimo stringeva Goku per il collo con tutta la sua forza e il poveraccio sentiva l’ossigeno mancare e stava soffrendo parecchio. Per farlo crollare prima, Broly lo colpì in pieno viso con una ginocchiata. Caricò poi una delle sue piccole e micidiali onde verdi nella mano e lanciandola fece si che travolgesse Goku. Trascinato dall’onda, il Son trapassò due montagne e rimase incastrato nella terza.

                        Il potere reale obbediva ciecamente al potere del supersayan leggendario utilizzando il corpo di Vegeta ignaro di tutto. Gohan si stava pian piano riprendendo e ancora quasi totalmente privo di sensi cominciava già a muoversi. Fu afferrato per il bavero. Non sapeva che l’avversario aveva già caricato un onda potentissima che colpendolo gli avrebbe tolto la vita. Prima che fosse troppo tardi, Vegeta fu colpito in pieno volto da un calcio di uno sconosciuto. Il principe sotto l’insana influenza del potere reale non si mosse di un millimetro, lasciò andare Gohan per occuparsi del nuovo venuto. Piccolo era scuro in volto. Quella situazione era folle. Quello di sicuro non era Vegeta, o almeno non in sé. Il namecciano era sicuro delle proprie ipotesi. Era inquietante essere fissati da quegli occhi bianchi emananti energia, abbagliati a un tempo dal simbolo reale. “Piccolo” chiamò felice Gohan, riprendendosi e massaggiandosi il petto. Il suo maestro, come già tante volte in passato, era corso a salvarlo. Piccolo si preparò a quello che si prospettava uno scontro assai temibile. “Che bella ‘giornatina’. Prima risucchio in buco dimensionale. Se non mi fossi aggrappando l’arto destro a quest’ora chissà dove sarei. Ora invece mi tocca un saiyan uscito di testa”pensò il figlio del Grande Mago Piccolo stringendo i pugni.


                        Broly stava tempestandolo di colpi il povero Goku ancora incastrato nella montagna. Ogni tecnica erano terribile parimenti alle precedente e il povero saiyan sputava sangue, inerte. L’immenso nemico caricò nuovamente un onda, ma stavolta molto più potente. Voleva finire Goku colpendolo con un attacco energetico. “Oh no”mormorò il figlio di Bardack riuscendo a socchiudere un occhio e capendo le intenzioni di Broly. “Addio”disse felice l’avversario credendo di eliminare l’odiato nemico. L’onda fu lanciata e ci fu una gigantesca esplosione che travolse tutto. Purtroppo per il gigante dai capelli dorati, le cose non erano andate come sperava. Si accorse che l’aura di Goku, seppur debole, era tutt’altro che scomparsa. Goku si era teletrasportato all’ultimo secondo. L’uomo però aveva ripreso il suo solito aspetto da supersaiyan e sulla sua fronte non brillava più il potere del drago, che con quell’ultimo sforzo si era esaurito. Non poteva più combattere e le sue condizioni erano pessime. Si teletrasportò nuovamente.
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                        • Jirobait quasi morì di crepacuore quando vide apparire improvvisamente qualcuno davanti a sé. Non aveva riconosciuto Goku, ma anche se lo avesse fatto, quando il saiyan appariva improvvisamente con il teletrasporto faceva sempre spaventare tutti perché non se lo aspettavano. Goku manteneva ancora l’oro della trasformazione, ma aveva un aspetto veramente terribile, con ferite praticamente ovunque. Abbozzando un sorriso, con la faccia tutta gonfia di botte, si grattava la testa imbarazzato. “Ciao”riuscì a dire in un sussurro intimidito, prima di cadere a terra, tornando allo stadio normale ormai svenuto.


                          Lo scontro tra Vegeta e Piccolo proseguiva. O meglio, Piccolo attaccava mentre il portatore del potere reale nemmeno lo considerava una minaccia. Il namecciano tentò di colpirlo allungando la mano, ma al saiyan bastò semplicemente spostarsi di lato a una velocità che per lui corrispondeva a stare praticamente fermo, ma che agli occhi di chiunque altro sarebbe sembrata incredibile.


                          Jirobait aveva dato subito a Goku un senzu facendolo riprendere completamente e gli aveva fornito anche dei vestiti interi. Balzar era a letto con un terribile influenza e continuava a starnutire, perciò non era per niente d’aiuto. Jirobait invece era stato utilissimo. “Amico ti devo chiedere un altro favore”disse Goku sorridendo. Ora che stava meglio era decisamente più rilassato e nemmeno Broly sembrava una minaccia così insormontabile. “Sono passati i tempi in cui combattevo con voi”disse ridendo il terrestre, facendo vibrare i suoi folti baffi neri. “Non è questo”rispose, ridendo a sua volta, Goku. Si fece accompagnare invece all’interno, in un luogo in cui si trovavano delle anonime botti di legno in cui Goku era andato un tempo a bere una magica acqua. Allora aveva risvegliato, senza saperlo, le sue doti saiyan. Perciò bevendone nuovamente avrebbe “forse” imparato a controllare il potere del drago. Era una scommessa rischiosa al filo del rasoio. Doveva tentare perché non aveva altre speranze. Sapeva già che chi beveva una volta dell’acqua, aveva poche possibilità di sopravvivere, figuriamoci a ritentare. Una volta aperto il coperchio, guardando dentro il contenitore Goku venne risucchiato sotto gli occhi increduli del terrestre.


                          Broly era irato e scatenava la sua potenza urlando a squarciagola il nome dell’avversario così misteriosamente sparito. Riprese poi a volare nella furiosa ricerca di Goku. Tre ore volarono e ormai totalmente folle, il figlio di Paragas, con la sua velocità supersonica, aveva più volte fatto il giro dell’intero pianeta. Ringhiava come un animale inferocito. Non poteva avvertire l’aura del Son e mai avrebbe immaginato che questo avveniva perché il figlio di Badack si trovava al di fuori dello spazio-tempo rispetto alla terra.

                          Piccolo caricò al massimo la sua energia preparandosi a lanciare una “bomba di luce”. Teneva le mani davanti a se caricando l’onda. Urlando il nome della tecnica lanciò l’onda verso l’avversario, che continuava a fissarlo con quello sguardo di luce insensibile che non era uno sguardo. Il saiyan allungò la mano come quando, in sé, lanciava i Big Bang Attack. Guidato dal suo potere afferrò l’onda e la fece morire stritolata dalla morsa di acciaio delle sue dita. Crilin guardava la scienza talmente stupito, da essere ormai convinto che fosse solo un brutto sogno che presto sarebbe terminato. Gohan sentiva le sue speranze scemare insieme alle sue energie e poco ci mancava che perdesse nuovamente i sensi. Soprattutto dopo aver visto un Makankosappo prendere l’avversario in pieno e svanire come se non fosse mai stato lanciato, dopo essere esploso sul fisico del principe dei saiyan. Piccolo era accecato dall’ira perché si rendeva conto della situazione di impotenza in cui si trovava. Nemmeno una delle sue mosse migliori aveva funzionato.


                          Il tempo continuava a scorrere implacabile e Broly, ormai perduto il lume dell’intelletto, distruggeva montagne su montagne con le sue micidiali onde verdi tornando nel punto esatto dove Goku era sparito. “Se non esci fuori distruggerò il pianeta”minacciò, ma non a vuoto, sperando che l’odiato saiyan terrestre uscisse allo scoperto. Già alza la mano aperta al cielo urlando, preparando un onda d’immensa potenza. Si ferma improvvisamente quando il suo sesto senso gli dice che finalmente l’avversario, ha deciso a ripresentersi. La risposta non tarda ad arrivare. Il saiyan, già supersaiyan, si tinge realmente d’oro ed ecco apparire sulla fronte il simbolo che porta le sembianze del volto di un drago. Adesso anche il saiyan terrestre può utilizzare al massimo quella dote al limite della magia.


                          Piccolo tenta disperatamente di contrastare il nemico, ma viene completamente travolto dalla potenza del potere reale incapace di controllarsi. Il namecciano cade a terra privo di sensi, sotto gli occhi sconfortati degli amici. Gohan, per aiutare il maestro, parte urlando in un disperato attacco volando verso l’avversario. L’ira, come tante volte da quando è riuscito a farlo, lo trasforma in supersaiyan fondendo l’energia del guerriero dorato di secondo livello con quella del mistyc. Eppure in questo caso quell’immenso potere sembra troppo poco. Gohan è costretto a fermarsi quando si accorge di avere puntata davanti al viso un onda del nemico, che è stato troppo veloce per essere visto. Il ragazzo viene preso in pieno petto dall’onda e si ritrova nuovamente a sbattere contro una montagna, con i medesimi esiti. Rimane solo Crilin, che è già malridotto. Il povero neo-saiyan è ormai completamente convinto che si tratti di un incubo. E’ tutto così assurdo, paradossale. Prepara il colpo che tante volte si è dimostrato un fedele compagno: il kienzan. Lo lancia alla massima potenza, ma quello che vede è assolutamente impossibile. Al saiyan basta semplicemente allungare l’indice per fermare il cerchio magico con quel dito, come se stesse semplicemente premendo un interruttore. Una volta sparito ogni residuo del colpo di Crilin, il saiyan abbassa la mano e i suoi occhi brillanti all’unisono con il simbolo reale si posano distratti sul neo-saiyan. Crilin ha visto molte volte sguardi malvagi posarsi su di lui, ma quel non-sguardo lo fa rabbrividire come nessuno fino ad allora. E’ convinto sia scoccata la sua ora. Chiude gli occhi e perciò non vede lo strano comportamento del saiyan. L’influsso del potere sembra nuovamente perdere il controllo. Vegeta spalanca gli occhi e l’energia fluisce nuovamente eccessiva, quasi volesse esplodere. Dopodiché, quasi avesse ricevuto un contro-ordine, spicca il volo. Crilin riapre pian piano gli occhi e non può non tirare un sospiro di sollevo scoprendo di essere stato risparmiato.


                          Goku e Broly, ormai a pari potenza, si scambiano un pugno in volto nello stesso momento. Quando si dividono, un rivolo di sangue cola dalla bocca di Broly e il supersaiyan della leggenda lo lecca con soddisfazione. Goku, veramente schifato, dice sincero: “Mi fai sempre più schifo”. Qualcosa però attira improvvisamente la sua attenzione. Qualcuno poco distante da lì, qualcuno con un aura come non ne ha mai sentite, sta volando a tutta velocità. Goku non può immaginare si possa trattare di Vegeta e molto probabilmente in quel momento nemmeno lo riconoscerebbe. Il potere del drago però non reagisce in presenza di quello reale. Sono i poteri che si riconoscono tra loro. Una strana rabbia sale in Goku, mentre comincia a riflettere. Rivive momenti vissuti da non molto tempo. Ricorda quando Broly gli aveva detto con odio: “A te penserò dopo”ed era sparito utilizzando sicuramente il teletrasporto. “Dov’è?”si era chiesto Goku stranito cercandolo. Il fatto sostanziale però era che quando era sparito Broly, aveva con se Vegeta, mentre quando era riapparso del principe dei saiyan non vi era traccia. Il suo sesto senso gli diceva che qualcosa di terribile poteva essere avvenuta e si affrettò a tentare di localizzare l’aura dei compagni non risucchiati dai buchi neri. Fino a quel momento era stato pressoché impossibile, ma ora che sapeva controllare il potere del drago giocava sullo stesso terreno di Broly e i trucchetti dell’avversario non funzionavano più. Quello che scoprì però era più terribile di quanto avesse mai potuto immaginare. Spalancò gli occhi scoprendo che le auree di Junior, Gohan e Crilin erano debolissime e stavano diminuendo fino a quando scomparvero.
                          Last edited by veggy fan; 07 October 2010, 13:55.
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                          • No, non potevano essere morti. Una rabbia legata indissolubilmente con il dolore si risvegliò. Non provava niente di simile dai tempi della prima trasformazione in supersaiyan su Nameck, ma stavolta tra le vittime compariva suo figlio Gohan e questo non era accettabile. Lui era un guerriero, ma non riuscì a trattenere le piccole lacrime che tentavano di sfuggire dai suoi occhi verdi di supersaiyan. In fondo il suo era sempre un cuore puro e buono e non si era mai abituato a perdere le persone a cui voleva bene. Il potere del drago, fondamentalmente buono, cominciò a trarre energia da quei sentimenti così forti trasformandoli in nuovo potere. Mentre le lacrime scendevano copiose solcando il suo viso, la sua aura cresceva sempre di più. Sembrò che i suoi occhi brillassero di nuova luce, ma non fredda o priva di emozioni, ma calda, incandescente a dirla tutta. “La pagherai!!!!!”. Il suo corpo parve ingrossarsi, anche i nuovi abiti esplosero per la troppa aura come i precedenti. Si aprì una voragine nel terreno sotto di lui e tutto quello interno fu spazzato via da quell’immensa aura che pareva una colonna di luce. Si alzò da terra circondato da una sfera di energia, mentre Broly cominciando ad avere paura lo guardava preoccupato. Goku cominciò a caricare un’onda energetica come non se n’erano mai viste. Anche il figlio di Paragas sembrava avvertire quell’energia che stava superando anche la sua, seppur leggendaria. Il colpo energetico di Goku era immenso ed emanava luce propria come un nuovo astro. Il gigante della leggenda fu colpito in pieno e andò in sovraccarico. Prima di esplodere urlò un enigmatica frase: “Non hai vinto comunque. Non sei riuscito a salvare “tutti”stavolta”.
                            Una volta tornato normale, adesso che la fastidiosa aura onnipresente di Broly era stata eliminata, fece una scoperta meravigliosa. Era a pezzi, a malapena si teneva in piedi, ma non importava visto che i suoi amici e suo figlio erano vivi. Gohan, Piccolo e Crilin necessitavano di senzu immediati, ma erano vivi. Fortunatamente Jirobait gliene aveva dato un sacchetto, che nonostante tutto quello che era successo, era ancora perfettamente integro. Li raggiunse subito ed eccoli sani come pesci. Piccolo, dopo aver divorato il senzu, scomparve. Doveva andare da Dende a chiedere di far uscire tutti quelli precipitati nei buchi dimensionali. Gohan e Crilin ridevano felici, ora che Goku gli aveva detto della sconfitta di Broly. “Allora Vegeta è tornato normale?”chiese il marito di C18 curioso. Di sicuro era per quello che aveva lasciato il suo attacco a metà, o almeno così pensava il simpatico tappetto. “Vegeta!”urlò Goku ricordandosi dell’amico. Ed ecco, forse, cosa voleva dire Broly con quell’enigmatica frase.
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                            • ohoh... KAKAROTH SEI UN VERO E PRPR CO*****NE!!! porca la miseria comè che in tutte le ff che ho letto nessuno ha pensato ad un evento soprannaturale che gli regala un cervello??? ma è incredibileeeee!! in nessuna!! bha... e nn sarò di certo io a darglielo.. lo odio da matti XP bella bella anche questa parte continua così Veggy Fan =)
                              Vuoi rimanere? Perchè fa male, male, male da morire.. senza te! /Tzn.
                              sigpic

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                              • $kҸ ฿ŁΔÇk ϟ, che ti devo dire, se avesse un cervello non sarebbe più Goku XP. No, a parte gli scherzi, sono sempre stata convinta che se non avesse battuto la testa, Broly in confronto sarebbe sembrato un santo con la potenza di un criceto. Ho sempre temuto un pò il suo lato saiyan intelligente. Certo, poi penso che avrebbe avuto un cervello, ma sempre non più grande di una nocciolina XD. Scimmione era e scimmione resterà. Spero che il proseguito ti piacerà.
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